levofloxacina ho*ev 5fl 50ml levofloxacina icu medical italia srl

Che cosa è levofloxacina ho ev 5fl 50ml?

Levofloxacina ho preparazione iniettabile prodotto da icu medical italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Levofloxacina ho risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici chinolonici.
Contiene i principi attivi: levofloxacina emiidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: levofloxacina.
Codice AIC: 039619022 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Indicata nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da microorganismi sensibili alla levofloxacina: polmoniti acquisite in comunita' (quando e' ritenuto inopportuno l'uso di agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione); infezioni complicate delle vie urinarie, incluse le pielonefriti; prostatite batterica cronica; infezioni della pelle e dei tessuti molli. Devono essere considerate le line guida nazionali e/o locali sull'uso appropriato dei fluorochinoloni.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Levofloxacina e' da utilizzarsi solo per via endovenosa. Levofloxacina soluzione e' somministrata per infusione endovenosa lenta una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravita' dell'infezione e dalla sensibilita' del patogeno ritenuto causa dell'infezione. La durata della terapia varia a seconda del decorso clinico della malattia. La somministrazione di levofloxacina deve essere continuata per un minimo di 48 - 72 ore dallo sfebbramento o dalla dimostrazione dieradicazione batterica. Levofloxacina deve essere somministrata solo mediante infusione endovenosa lenta, una o due volte al giorno, con una durata minima dell'infusione di 30 minuti per 250 mg di levofloxacina o di 60 minuti per 500 mg di levofloxacina. >>Dosaggio nei pazienti con normale funzionalita' renale (clearance della creatinina > 50 ml/min). Polmoniti acquisite in comunita': 500 mg una o due volte al di'; infezioni complicate delle vie urinarie, incluse le pielonefriti: 250 mg (considerare di incrementare la dose in caso di infezioni gravi) una volta al di'; prostatite batterica cronica: 500 mg una volta al di';infezioni della pelle e dei tessuti molli: 500 mg due volte al di'. >>Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita' renale (creatinine clearance <= 50 ml/min). Schema posologico da 250 mg/24 h. Prima dose: 250 mg; clcr 50-20 ml/min: dose successiva 125 mg/24 h; clcr 19-10 ml/min: dose successiva 125 mg/48 h; clcr < 10 ml/min (incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua): dose successiva 125 mg/48 h. Schema posologico da 500 mg/24 h. Prima dose: 500 mg; clcr 50-20ml/min: dose successiva 250 mg/24 h; clcr 19-10 ml/min: dose successiva 125 mg/24 h; clcr < 10 ml/min (incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua): dose successiva 125 mg/24 h. Schema posologico da 500 mg/12 h. Prima dose: 500 mg; clcr 50-20 ml/min: dose successiva 250 mg/12 h; clcr 19-10 ml/min: dose successiva 125 mg/12 h; clcr < 10 ml/min (incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua): dose successiva 125 mg/24 h. Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita' epatica: non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio in quanto la levofloxacina viene metabolizzata solo in piccola quantita' dal fegato e viene escreta principalmente per via renale. Dosaggio negli anziani: non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio negli anziani, a parte quanto imposto in considerazione della funzionalita' renale. Dosaggio nei bambini e negli adolescenti: levofloxacina e'controindicata nei bambini e negli adolescenti nella fase di sviluppo.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono descritte secondo la classificazione per organo della MedRA. Sono stati utilizzati i seguenti valori di frequenza:molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 a =1/1000a =1/10000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati sull'uso di levofloxacina nella donna gravida. Gli studi di riproduzione sull'animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell'uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell'organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in gravidanza. Le donne in eta' fertile trattate con levofloxacina devono essere avvisate di evitare di restare gravide e di informare subito il medico nel caso cio' avvenga. Vi e' evidenza di escrezione dei fluorochinoloni nel latte materno. Per questo motivo e a causa dei rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell'organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in donne che allattano al seno.

Indicazioni

Indicata nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da microorganismi sensibili alla levofloxacina: polmoniti acquisite in comunita' (quando e' ritenuto inopportuno l'uso di agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione); infezioni complicate delle vie urinarie, incluse le pielonefriti; prostatite batterica cronica; infezioni della pelle e dei tessuti molli. Devono essere considerate le line guida nazionali e/o locali sull'uso appropriato dei fluorochinoloni.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti che manifestano ipersensibilita' alla levofloxacina o a qualunque altro chinolone o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti epilettici; pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla somministrazione di fluorochinoloni; bambini e adolescenti nella fase di crescita; alle donne in stato di gravidanza e allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Cloruro di sodio; idrossido di sodio (per correggere il pH); acido cloridrico (per correggere il pH); acqua per preprazioni iniettabili.

Avvertenze

Nei casi piu' gravi di polmonite pneumococcica la terapia con levofloxacina non puo' essere considerata ottimale. Le infezioni nosocomiali causate da P. aeruginosa possono richiedere terapia combinata. Questo prodotto contiene sodio. Tempo di infusione: deve essere rispettata laraccomandazione relativa al tempo di infusione che non deve durare meno di 30 minuti per la soluzione per infusione di levofloxacina 250 mgoppure di 60 minuti per la soluzione per infusione di levofloxacina 500 mg. E' ben conosciuta la comparsa di tachicardia e una temporanea diminuzione della pressione arteriosa durante l'infusione con ofloxacina. Raramente, come conseguenza del repentino calo della pressione ematica, puo' manifestarsi un collasso circolatorio. Se una diminuzione importante della pressione ematica si manifesta durante l'infusione di levofloxacina, l'infusione deve essere immediatamente sospesa. Raramente puo' manifestarsi tendinite. Spesso coinvolge il tendine di Achille e puo' risultare in rottura del tendine. Il rischio di tendinite e di rottura del tendine aumenta negli anziani e nei pazienti trattati con corticosteroidi compresi quelli per via inalatoria. E' quindi necessario un attento monitoraggio di questi pazienti a cui e' prescritta la levofloxacina. In caso di sospetta tendinite il trattamento deve essereimmediatamente sospeso e deve essere adottata una terapia specifica per il tendine affetto. Malattia correlata a Clostridium difficile: la diarrea, in particular modo se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia con levofloxacina, puo' essere associata alla malattia da Clostridium difficile, la cui forma piu' grave e' la colite pseudomembranosa. Nel caso di sospetto di colite pseudomembranosa, la levofloxacina deve essere immediatamente sospesa. In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati. Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi: la levofloxacina e' controindicata nei pazienti con anamnesi di epilessia e, deve essereimpiegata con molta attenzione nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi come in soggetti con lesioni del sistema nervoso centrale o in pazienti che ricevono terapie concomitanti come fenbufen o farmaci non steroidei anti-infiammatori simili oppure farmaci come la telofillina che riducono la soglia convulsiva. Al manifestarsi di attacchi convulsivi, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto. I pazienti con difetti latenti o accertati per l'attivita' della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, sono predisposti a reazioni emolitche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione levofloxacina deve essere usata con cautela. Pazienti con insufficienza renale: poiche' la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi devono essere opportunamente adattate in caso di insufficienza renale. Occasionalmente, dopo la prima dose di levofloxacina possono insorgere gravi, potenzialmente fatali, reazioni di ipersensibilita'. Interrompere il trattamento immediatamente e adottare opportune terapie di emergenza. E' stata riportata ipoglicemia, normalmente nei pazienti diabetici che ricevono trattamenti concomitanticon gli ipoglicemizzanti orali oppure con insulina. In questi pazienti diabetici, si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia. Sebbene fenomeni di fotosensibilizzazione siano estremamente rari, durante la terapia con levofloxacina si raccomanda di non esporsi in modo superfluo alla luce solare violenta o ad irradiazioni con raggi U.V. (per es. lampada, solarium) al fine di evitare l'insorgenza di fotosensibilizzazione. Pazienti trattati con gli antagonisti della Vitamina K A causa del possibile aumento dei testi di coagulazione tempo di protrombina/rapporto di normalizzazione internazionale (PT/INR) e/o del sanguinamento nei pazienti trattati con levofloxacina in combinazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin), quando questi medicinali sono somministrati in concomitanza bisogna monitorare i test di coagulazione. Sono stati riportate reazioni psicotiche in pazienti trattati con chinoloni, compresa la levofloxacina. In casi molto rari questi sono progrediti a pensieri suicida e comportamenti auto-lesivi, a volte solo dopo una singola dose di levofloxacina. Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, la levofloxacina deve essere interrotta e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzionenel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica. Bisogna prestare attenzione durante l'uso di fluorochinoloni, compresa la levofloxacina, nei pazienti con anamnesi di fattori di rischio di prolungamento dell'intervallo QT. E' stata riportata neuropatia sensoria o sensorimotoria in pazienti trattati con fluorochinoloni, compresa la levofloxacina che e' repentina nella sua manifestazione. Al fine di prevenire lo sviluppo di uno stato irreversibile, se il paziente riporta sintomi di neuropatia la levofloxacina deve essere interrotta. Nei pazientitrattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine puo' dare risultati falsi positivi. Puo' essere necessario confermare risulati positivi della presenza di oppiacei con un metodo piu' specifico. Sono stati riportati eventi di necrosi epatica fino a scompenso epatico con rischio di vita dopo levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi malattie di base, ad esempio sepsi. Occorre interrompere il trattamento al manifestarsi dei segni e sintomi di sviluppo dimalattia epatica come anoressia, ittero, urine scure, prurito e dolenzia dell'addome. La levofloxacina deve essere impiegata con cautela nei pazienti affetti da miastenia. Staphylococcus aureus meticillina resistenti (MRSA): la levofloxacina non e' raccomandata per il trattamento delle infezioni MRSA. Nelle infezioni sospette o confermate da MRSA,deve essere iniziato il trattamento con appropriati agenti antibatterici.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sull'uso di levofloxacina nella donna gravida. Gli studi di riproduzione sull'animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell'uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell'organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in gravidanza. Le donne in eta' fertile trattate con levofloxacina devono essere avvisate di evitare di restare gravide e di informare subito il medico nel caso cio' avvenga. Vi e' evidenza di escrezione dei fluorochinoloni nel latte materno. Per questo motivo e a causa dei rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell'organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in donne che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

L'assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando somministrata in concomitanza con sali di ferro, zinco, stronzio o antiacidi contenenti magnesio o alluminio. Si raccomanda pertanto che le preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio non siano somministrati 2 ore prima o dopo la somministrazione di levofloxacina.Nessuna interazione e' stata evidenziata con il carbonato di calcio. Il sucralfato riduce significativamente la biodisponibilita' di levofloxacina, quando somministrati contemporaneamente. Pertanto in caso di terapia concomitante si raccomanda di somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di levofloxacina. Teofillina, fenbufen o antiinfiammatori non steroidei simili: non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva puo' verificarsi quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, FANS o altri agenti capaci di ridurre tale soglia. In presenza di fenbufen le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% piu' elevate diquelle osservate somministrando il farmaco da solo. Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sullaeliminazione della levofloxacina. La clearance renale della levofloxacina e' risultata ridotta con cimetidina (24%) e con probenecid (34%).Questo avviene perche' entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, e' improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica. Specialmente nei pazienti con compromissione renale, si richiede particolare cautela in caso di co-somministrazione di levofloxacinacon farmaci che possono modificare la secrezione tubulare renale comeprobenecid e cimetidina. Ciclosporina: l'emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con levofloxacina. Antagonisti della vitamina K: incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere anchegravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina inassociazione con un antagonista della vitamina K (per es. warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K. Farmaci noti prolungare l'intervallo QT: la levofloxacina, deve essere usata con cautela nei pazienti trattati con medicinali noti prolungare l'intervallo QT (per es. antiaritmici della Classe IA III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici). Gli studi di farmacologia clinica sono stati condotti per indagare possibili interazioni farmacocinetiche tra la levofloxacina e i medicinali piu' comunemente prescritti. La farmacocinetica di levofloxacina non era influenzata in maniera clinicamente rilevante quando somministrata insieme ai seguenti medicinali: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide, ranitidina.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di levofloxacina ho

Conservazione del prodotto

Flaconcini: non conservare al di sopra di 25 gradi C. Tenere i flaconcini nella confezione esterna, per proteggerli dalla luce. Sacche infusionali: non conservare al di sopra di 25 gradi C. Conservare le sacche nel foglio di alluminio per proteggere il medicinale dalla luce.