levofloxacina acc*50cpr 250mg levofloxacina accord healthcare italia srl

Che cosa è levofloxacina acc 50cpr 250mg?

Levofloxacina acc compresse rivestite divisibili prodotto da accord healthcare italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Levofloxacina acc risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici chinolonici.
Contiene i principi attivi: levofloxacina emiidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: levofloxacina.
Codice AIC: 041428083 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Negli adulti con infezioni di lieve o moderata gravita', levofloxacina e' indicato nel trattamento delle infezioni riportate di seguito, quando queste sono dovute a microorganismi sensibili alla levofloxacina:sinusite acuta (adeguatamente diagnosticata secondo le linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando e' inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi ultimi non sono riusciti a risolvere l'infezione); esacerbazioni acute della bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata secondo le linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando e' inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi ultimi non sono riusciti a risolvere l'infezione); polmoniti acquisite in comunita' (quando e' inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione); Per 250 mg soltanto: infezioni non complicate delle vie urinarie; infezioni complicate delle vie urinarie (incluse le pielonefriti); prostatite batterica cronica; infezioni della cute e dei tessuti molli.

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Posologia

Levofloxacina viene somministrata una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravita' dell'infezione e dalla sensibilita' del patogeno ritenuto causa dell'infezione. La durata della terapiavaria a seconda del decorso della patologia. Come per qualsiasi terapia antibiotica in generale, la somministrazione di levofloxacina deve essere continuata per un minimo di 48-72 ore dopo che il paziente e' diventato afebbrile o dopo che e' stata ottenuta l'eradicazione batterica. Le compresse devono essere deglutite intere e con una sufficiente quantita' di liquido. Le compresse possono essere assunte in corrispondenza o tra i pasti. Le compresse devono essere prese almeno due ore prima della somministrazione di sali di ferro, antiacidi e sucralfato, poiche' potrebbe verificarsi una riduzione dell'assorbimento. Le seguenti raccomandazioni posologiche possono essere fornite per levofloxacina. >>Dosaggio in pazienti con funzionalita' renale normale (clearancedella creatinina > 50 ml/min). Sinusite acuta: 500 mg una volta al giorno (10-14 giorni). Esacerbazioni acute della bronchite cronica: da 250 a 500 mg una volta al giorno (7-10 giorni). Polmoniti acquisite in comunita': 500 mg una o due volte al giorno (7-14 giorni). Infezioni non complicate delle vie urinarie: 250 mg una volta al giorno (3 giorni). Infezioni complicate delle vie urinarie, inclusa pielonefrite: 250 mg una volta al giorno (a causa della crescente resistenza dell'E.coli, deve essere presa in considerazione la dose di 500 mg/die) (7-10 giorni). Prostatite batterica cronica: 500 mg una volta al giorno (28 giorni). Infezioni della cute e dei tessuti molli: 250 mg una volta al giorno o 500 mg una o due volte al giorno (a causa della crescente resistenza dello Staphylococcus, deve essere presa in considerazione la dose di 500 mg due volte al giorno) (7- 14 giorni). In caso di infezione gravi si deve prendere in considerazione l'aumento della dose e si deve prestare particolare attenzione alle informazioni disponibili sulla resistenza dei microrganismi alla levofloxacina prima di iniziare la terapia. >>Compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina <= 50 ml/min). Regime di dosaggio da 250 mg /24 h. Prima dose 250 mg, clcr 50 -20 ml/min dose successiva: 125/24 h, clcr 19-10 ml/min, dose successiva: 125 mg/48 h; clcr CONSERVAZIONEQuesto medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.AVVERTENZENei casi piu' gravi di polmonite pneumococcica, la terapia con levofloxacina puo' non essere ottimale. Le infezioni nosocomiali causate da Pseudomonas aeruginosa possono richiedere terapia combinata. Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA): la levofloxacina non e' efficace contro le infezioni causate da MRSA. Nelle infezioni, la causa delle quali si sospetta essere MRSA, la levofloxacina deve essereusata in combinazione con un agente approvato per il trattamento delle infezioni da MRSA. Puo' manifestarsi raramente tendinite. Essa coinvolge piu' frequentemente il tendine di Achille e potrebbe provocarne la rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee e' aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Unmonitoraggio attento di questi pazienti e' pertanto necessario se viene prescritta loro levofloxacina. Se si sospetta una tendinite, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e deve essere iniziato un trattamento adeguato (ad es. immobilizzazione) del tendine coinvolto. Malattia da Clostridium difficile: se si manifesta diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo laterapia con levofloxacina, questa puo' essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la cui forma piu' grave e' la colite pseudomembranosa. Se si sospetta una colite pseudomembranosa, la terapia con levofloxacina deve essere sospesa immediatamente e i pazienti devono essere trattati senza ritardo con misure di supporto e con terapia specifica (ad es. con metronidazolo o con vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati. Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi levofloxacina e' controindicato nei pazienti con anamnesi di epilessia, deve essere usato con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come nel caso di pazienti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale e di trattamento concomitante con fenbufene e farmaci antinfiammatori non steroidei simili o con medicinali che riducono la soglia convulsiva cerebrale, come la teofillina. In caso di attacchi convulsivi, il trattamento con levofloxacina deve essere sospeso. Pazienti con deficit di G-6-fosfato-deidrogenasi: i pazienti possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con agenti antibatterici chinolonici e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela. Pazienti con compromissione renale: poiche' la levofloxacina viene escreta principalmente dai reni, nei pazienti con compromissione renale il dosaggio di levofloxacina deve essere aggiustato. Reazioni di ipersensibilita': la levofloxacina puo' causare, occasionalmente dopo la dose iniziale, reazioni di ipersensibilita' gravi epotenzialmente fatali (ad es. dall' angioedema fino allo shock anafilattico). I pazienti devono sospendere immediatamente il trattamento e adottare le opportune misure d'emergenza. Ipoglicemia: e' stata riportata ipoglicemia, in genere nei pazienti diabetici che ricevono un trattamento concomitante con un agente ipoglicemizzante orale (ad es. glibenclamide) o con insulina. In questi pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia. Prevenzione della fotosensibilizzazione: sebbene la fotosensibilizzazione con la levofloxacina sia molto rara, si raccomanda che i pazienti non si espongano inutilmente alla luce solare intensa o a raggi ultravioletti artificiali (ad es. lampada solare, solarium) al fine di evitare la fotosensibilizzazione. Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K: a causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o di sanguinamento nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente. Reazioni psicotiche: nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidie comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina. Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni,la levofloxacina deve essere sospesa e devono essere istituite le misure appropriate. Si raccomanda cautela nel caso in cui la levofloxacina debba essere utilizzata nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica. Patologie cardiache: si raccomanda cautela quando si utilizzano i fluorochinoloni, compresa la levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell'intervallo QT, come, ad esempio: sindrome congenita del QT lungo; usoconcomitante di medicinali noti per prolungare l'intervallo QT (ad es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi); squilibro elettrolitico non corretto (ad es. ipokaliemia, ipomagnesiemia); pazienti anziani; malattie cardiache (ad es., insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia). Neuropatia periferica: in pazienti trattati con fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, e' stata riportata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria che puo' insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi di neuropatia, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di condizioni irreversibili. Oppiacei: nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine potrebbe dare falsi-positivi. Potrebbe essere necessario confermare la positivita' per gli oppiacei con metodi piu' specifici. Patologie epatobiliari: con levofloxacina sono stati riportati casi di necrosi epaticache possono degenerare fino ad insufficienza epatica potenzialmente fatale, soprattutto in pazienti con gravi patologie concomitanti, ad es. sepsi. I pazienti devono essere informati di sospendere il trattamento se si sviluppano segni e sintomi di malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome dolente alla pressione.INTERAZIONISali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio: l'assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando vengonosomministrati contemporaneamente sali di ferro o antiacidi contenentimagnesio o alluminio. Si raccomanda che preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio non siano somministrati 2 ore prima o dopo l'assunzione di levofloxacina. Non e' stata evidenziata alcuna interazione con carbonato di calcio. Sucralfato: la biodisponibilita' di levofloxacina diminuisce significativamente quando viene somministrata in concomitanza con sucralfato. Se il paziente deve ricevere sia sucralfato sia levofloxacina, e' meglio somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di levofloxacina. Teofillina, fenbufene o antinfiammatori non steroidei simili: in uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva puo' verificarsi quando i chinoloni vengono somministrati in concomitanza con teofillina, farmaci antinfiammatori non steroidei o altri agenti che riduconola soglia convulsiva. Le concentrazioni di levofloxacina sono risultate piu' elevate di circa il 13% in presenza di fenbufene rispetto a quando il medicinale viene somministrato da solo. Probenecid e cimetidina: hanno avuto un effetto statisticamente significativo sull'eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina e' stata ridotta da cimetidina (24%) e da probenecid (34%). Questo e' dovuto al fatto che entrambi i medicinali sono in grado di bloccare la secrezionedi levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia ai dosaggi testati nel corso dello studio, e' improbabile che le differenze statisticamente significative a livello cinetico rivestano una rilevanza clinica. Si raccomanda cautela quando levofloxacina viene somministrata in concomitanza con farmaci che provocano la secrezione tubulare renale, come probenecid e cimetidina, soprattutto in pazienti con compromissione renale. Ciclosporina: l'emivita della ciclosporina e' risultata aumentata del 33% quando e' stata somministrata in concomitanza con la levofloxacina. Antagonisti della vitamina K: incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin). Pertanto, i test della coagulazione devono essere monitorati in pazienti trattati con antagonisti della vitamina K. Farmaci noti per prolungare l'intervallo QT: levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essereusata con cautela nei pazienti in trattamento con farmaci noti per prolungare l'intervallo QT (ad es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici). Pasti: non esistono interazioni clinicamente rilevanti con il cibo. Levofloxacina puo' essere pertanto somministrato indipendentemente dall'assunzione di cibo. Gli studi clinici di farmacologia hanno dimostrato che la farmacocinetica di levofloxacina non e' stata influenzata in misura clinicamente rilevante quando levofloxacina e' stata somministrata in concomitanza ai seguenti farmaci: carbonato di calcio; digossina; glibenclamide; ranitidina.EFFETTI INDESIDERATILe reazioni avverse sono descritte in accordo alla classificazione per sistemi e organi MedDRA. Le frequenze sono definite usando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, = 1/1.000, = 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati relativi all'uso della levofloxacina nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti relativamente alla tossicita' riproduttiva. In animali giovani e prenatali, esposti ai chinoloni, sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura; non e' quindi possibile escludere che il farmaco possa causare danni alla cartilagine articolare nell'organismo immaturo/feto umano. Il medicinale e' quindi controindicato durante la gravidanza. Sono insufficienti i dati disponibili relativamente all'escrezione della levofloxacina nel latte materno umano e/o animale. In assenza di questi dati e a causa del rischio potenziale di danno articolare, la levofloxacina e' controindicata durante l'allattamento al seno.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono descritte in accordo alla classificazione per sistemi e organi MedDRA. Le frequenze sono definite usando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, = 1/1.000, = 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati relativi all'uso della levofloxacina nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti relativamente alla tossicita' riproduttiva. In animali giovani e prenatali, esposti ai chinoloni, sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura; non e' quindi possibile escludere che il farmaco possa causare danni alla cartilagine articolare nell'organismo immaturo/feto umano. Il medicinale e' quindi controindicato durante la gravidanza. Sono insufficienti i dati disponibili relativamente all'escrezione della levofloxacina nel latte materno umano e/o animale. In assenza di questi dati e a causa del rischio potenziale di danno articolare, la levofloxacina e' controindicata durante l'allattamento al seno.

Indicazioni

Negli adulti con infezioni di lieve o moderata gravita', levofloxacina e' indicato nel trattamento delle infezioni riportate di seguito, quando queste sono dovute a microorganismi sensibili alla levofloxacina:sinusite acuta (adeguatamente diagnosticata secondo le linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando e' inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi ultimi non sono riusciti a risolvere l'infezione); esacerbazioni acute della bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata secondo le linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando e' inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi ultimi non sono riusciti a risolvere l'infezione); polmoniti acquisite in comunita' (quando e' inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione); Per 250 mg soltanto: infezioni non complicate delle vie urinarie; infezioni complicate delle vie urinarie (incluse le pielonefriti); prostatite batterica cronica; infezioni della cute e dei tessuti molli.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti ipersensibili alla levofloxacina o ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti epilettici; pazienti con anamnesi di disturbi tendinei correlati alla somministrazione di fluorochinoloni; bambini o negli adolescenti nel periodo della crescita (minori di 18 anni); durante la gravidanza; nelle donne che allattano al seno.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: povidone, crospovidone (Tipo-B), cellulosa microcristallina, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Rivestimento della compressa: ipromellosa E5, talco, titanio diossido (E171), macrogol 400, ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).

Avvertenze

Nei casi piu' gravi di polmonite pneumococcica, la terapia con levofloxacina puo' non essere ottimale. Le infezioni nosocomiali causate da Pseudomonas aeruginosa possono richiedere terapia combinata. Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA): la levofloxacina non e' efficace contro le infezioni causate da MRSA. Nelle infezioni, la causa delle quali si sospetta essere MRSA, la levofloxacina deve essereusata in combinazione con un agente approvato per il trattamento delle infezioni da MRSA. Puo' manifestarsi raramente tendinite. Essa coinvolge piu' frequentemente il tendine di Achille e potrebbe provocarne la rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee e' aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Unmonitoraggio attento di questi pazienti e' pertanto necessario se viene prescritta loro levofloxacina. Se si sospetta una tendinite, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e deve essere iniziato un trattamento adeguato (ad es. immobilizzazione) del tendine coinvolto. Malattia da Clostridium difficile: se si manifesta diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo laterapia con levofloxacina, questa puo' essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la cui forma piu' grave e' la colite pseudomembranosa. Se si sospetta una colite pseudomembranosa, la terapia con levofloxacina deve essere sospesa immediatamente e i pazienti devono essere trattati senza ritardo con misure di supporto e con terapia specifica (ad es. con metronidazolo o con vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati. Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi levofloxacina e' controindicato nei pazienti con anamnesi di epilessia, deve essere usato con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come nel caso di pazienti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale e di trattamento concomitante con fenbufene e farmaci antinfiammatori non steroidei simili o con medicinali che riducono la soglia convulsiva cerebrale, come la teofillina. In caso di attacchi convulsivi, il trattamento con levofloxacina deve essere sospeso. Pazienti con deficit di G-6-fosfato-deidrogenasi: i pazienti possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con agenti antibatterici chinolonici e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela. Pazienti con compromissione renale: poiche' la levofloxacina viene escreta principalmente dai reni, nei pazienti con compromissione renale il dosaggio di levofloxacina deve essere aggiustato. Reazioni di ipersensibilita': la levofloxacina puo' causare, occasionalmente dopo la dose iniziale, reazioni di ipersensibilita' gravi epotenzialmente fatali (ad es. dall' angioedema fino allo shock anafilattico). I pazienti devono sospendere immediatamente il trattamento e adottare le opportune misure d'emergenza. Ipoglicemia: e' stata riportata ipoglicemia, in genere nei pazienti diabetici che ricevono un trattamento concomitante con un agente ipoglicemizzante orale (ad es. glibenclamide) o con insulina. In questi pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia. Prevenzione della fotosensibilizzazione: sebbene la fotosensibilizzazione con la levofloxacina sia molto rara, si raccomanda che i pazienti non si espongano inutilmente alla luce solare intensa o a raggi ultravioletti artificiali (ad es. lampada solare, solarium) al fine di evitare la fotosensibilizzazione. Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K: a causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o di sanguinamento nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente. Reazioni psicotiche: nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidie comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina. Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni,la levofloxacina deve essere sospesa e devono essere istituite le misure appropriate. Si raccomanda cautela nel caso in cui la levofloxacina debba essere utilizzata nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica. Patologie cardiache: si raccomanda cautela quando si utilizzano i fluorochinoloni, compresa la levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell'intervallo QT, come, ad esempio: sindrome congenita del QT lungo; usoconcomitante di medicinali noti per prolungare l'intervallo QT (ad es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi); squilibro elettrolitico non corretto (ad es. ipokaliemia, ipomagnesiemia); pazienti anziani; malattie cardiache (ad es., insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia). Neuropatia periferica: in pazienti trattati con fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, e' stata riportata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria che puo' insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi di neuropatia, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di condizioni irreversibili. Oppiacei: nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine potrebbe dare falsi-positivi. Potrebbe essere necessario confermare la positivita' per gli oppiacei con metodi piu' specifici. Patologie epatobiliari: con levofloxacina sono stati riportati casi di necrosi epaticache possono degenerare fino ad insufficienza epatica potenzialmente fatale, soprattutto in pazienti con gravi patologie concomitanti, ad es. sepsi. I pazienti devono essere informati di sospendere il trattamento se si sviluppano segni e sintomi di malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome dolente alla pressione.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati relativi all'uso della levofloxacina nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti relativamente alla tossicita' riproduttiva. In animali giovani e prenatali, esposti ai chinoloni, sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura; non e' quindi possibile escludere che il farmaco possa causare danni alla cartilagine articolare nell'organismo immaturo/feto umano. Il medicinale e' quindi controindicato durante la gravidanza. Sono insufficienti i dati disponibili relativamente all'escrezione della levofloxacina nel latte materno umano e/o animale. In assenza di questi dati e a causa del rischio potenziale di danno articolare, la levofloxacina e' controindicata durante l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

Sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio: l'assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando vengonosomministrati contemporaneamente sali di ferro o antiacidi contenentimagnesio o alluminio. Si raccomanda che preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio non siano somministrati 2 ore prima o dopo l'assunzione di levofloxacina. Non e' stata evidenziata alcuna interazione con carbonato di calcio. Sucralfato: la biodisponibilita' di levofloxacina diminuisce significativamente quando viene somministrata in concomitanza con sucralfato. Se il paziente deve ricevere sia sucralfato sia levofloxacina, e' meglio somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di levofloxacina. Teofillina, fenbufene o antinfiammatori non steroidei simili: in uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva puo' verificarsi quando i chinoloni vengono somministrati in concomitanza con teofillina, farmaci antinfiammatori non steroidei o altri agenti che riduconola soglia convulsiva. Le concentrazioni di levofloxacina sono risultate piu' elevate di circa il 13% in presenza di fenbufene rispetto a quando il medicinale viene somministrato da solo. Probenecid e cimetidina: hanno avuto un effetto statisticamente significativo sull'eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina e' stata ridotta da cimetidina (24%) e da probenecid (34%). Questo e' dovuto al fatto che entrambi i medicinali sono in grado di bloccare la secrezionedi levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia ai dosaggi testati nel corso dello studio, e' improbabile che le differenze statisticamente significative a livello cinetico rivestano una rilevanza clinica. Si raccomanda cautela quando levofloxacina viene somministrata in concomitanza con farmaci che provocano la secrezione tubulare renale, come probenecid e cimetidina, soprattutto in pazienti con compromissione renale. Ciclosporina: l'emivita della ciclosporina e' risultata aumentata del 33% quando e' stata somministrata in concomitanza con la levofloxacina. Antagonisti della vitamina K: incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin). Pertanto, i test della coagulazione devono essere monitorati in pazienti trattati con antagonisti della vitamina K. Farmaci noti per prolungare l'intervallo QT: levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essereusata con cautela nei pazienti in trattamento con farmaci noti per prolungare l'intervallo QT (ad es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici). Pasti: non esistono interazioni clinicamente rilevanti con il cibo. Levofloxacina puo' essere pertanto somministrato indipendentemente dall'assunzione di cibo. Gli studi clinici di farmacologia hanno dimostrato che la farmacocinetica di levofloxacina non e' stata influenzata in misura clinicamente rilevante quando levofloxacina e' stata somministrata in concomitanza ai seguenti farmaci: carbonato di calcio; digossina; glibenclamide; ranitidina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.