levobren os gocce 20ml 25mg/ml levosulpiride neopharmed gentili spa
Che cosa è levobren os gtt 20ml 25mg/ml?
Levobren gocce orali soluzione prodotto da
neopharmed gentili spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Levobren risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di psicolettici, antipsicotici.
Contiene i principi attivi:
levosulpiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: levosulpiride.
Codice AIC: 027210069
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Sindrome dispeptica da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici e/o funzionali. Cefalea essenziale: forme vasomotorie e forme muscolo-tensive. Vomito e nausea. Vertigini di origine centrale e/operiferica.
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Posologia
Adulti. Compresse: 1 compressa 3 volte al giorno prima dei pasti. Soluzione iniettabile: 1 fiala da 25 mg (i.m. o e.v.) 2 o 3 volte al giorno. Gocce orali: 15 gocce 3 volte al giorno prima dei pasti. Se i pazienti lamentano sintomi importanti con nausea e vomito e la somministrazione orale e' difficoltosa, iniziare il trattamento con la soluzione iniettabile (i.m. o e.v.) 2 o 3 volte al giorno per qualche giorno e, quando i sintomi diventano piu' lievi, passare alla somministrazione per via orale per 10-15 giorni. Eventualmente ripetere il ciclo di terapia per via orale per altre 2 o 3 settimane, dopo un periodo di interruzione di almeno 8-10 giorni. Trattamento del vomito: una fiala i.m. oe.v., eventualmente ripetuta 2-3 volte al giorno, fino a scomparsa dei sintomi. Se il farmaco viene impiegato nella prevenzione o trattamento del vomito da antiblastici (cisplatino, antracicline) somministrare1-2 fiale di soluzione iniettabile per via endovenosa lenta o per infusione 30' prima della somministrazione dell'antiblastico o durante lasomministrazione dell'antiblastico e ripetere la stessa dose 30' dopola fine della chemioterapia. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita valutando una eventuale riduzione dei dosaggi.
Effetti indesiderati
Per somministrazioni prolungate, alcuni disturbi quali amenorrea, ginecomastia, galattorrea e alterazioni della libido, osservati in casi particolari, sono riconducibili ad un effetto reversibile di levosulpiride sulla funzionalita' dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile a quello noto per molti neurolettici. I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati con altri farmaci della stessa classe: casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.Casi molto rari di morte improvvisa. In corso di trattamento con farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso,inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda.La frequenza non e' nota. Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali: sindrome da astinenza neonatale, frequenza non nota, sintomi extrapiramidali.
Indicazioni
Sindrome dispeptica da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici e/o funzionali. Cefalea essenziale: forme vasomotorie e forme muscolo-tensive. Vomito e nausea. Vertigini di origine centrale e/operiferica.
Controindicazioni ed effetti secondari
Pazienti con feocromocitoma perche' puo' causare una crisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina. Pazienti con nota ipersensibilita' o intolleranza al farmaco. Non deve essere usato nell'epilessia, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali delle psicosi maniaco-depressive. In rapporto alle supposte correlazioni tra effetto iperprolattinemizzante della maggior parte dei farmaci psicotropi e displasie mammarie, e' opportuno non impiegare il farmaco in soggetti gia' portatori di una mastopatia maligna.
Composizione ed Eccipienti
Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microgranulare, lattosio, magnesio stearato. Soluzione iniettabile: acido solforico 2 N, acqua perpreparazioni iniettabili, sodio cloruro. Gocce orali soluzione: acidocitrico, acqua depurata, aroma limone, metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, acesulfame K.
Avvertenze
Con l'uso di neurolettici e' stato riportato un complesso di sintomi,potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi, alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva. Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Gli effetti di levosulpiride sulla motilita' gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici. Levosulpiride non deve essere usata quando la stimolazione della motilita' gastrointestinale puo' essere dannosa, ad esempio in presenza di emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il farmaco deve essereusato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke. Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso. Prima e durante il trattamento occorre identificare tutti i possibili fattori di rischio per il tromboembolismo venoso e intraprendere opportune misure preventive. Evitare l'assunzione contemporanea di alcool. I pazienti anziani affetti da demenza, trattati con antipsicotici, presentano, rispetto ai pazienti non trattati, un lieveaumento del rischio di mortalita'. Il medicinale non e' indicato per il trattamento dei disturbi comportamentali della demenza. Le compresse contengono lattosio.
Gravidanza e Allattamento
Da non usarsi in gravidanza accertata o presunta e durante il periododi allattamento. I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali oatipici incluso il farmaco durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.
Interazioni con altri prodotti
L'associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza per evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Quandoi neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.