latanoprost rat*3fl coll 2,5ml latanoprost ratiopharm italia srl
Che cosa è latanoprost rat 3fl coll 2,5ml?
Latanoprost rat collirio prodotto da
ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Latanoprost rat risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di preparazioni antiglaucoma e miotici, analoghi delle prostaglandine.
Contiene i principi attivi:
latanoprost
Composizione Qualitativa e Quantitativa: latanoprost.
Codice AIC: 038934028
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto ed ipertensione oculare.
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Posologia
Posologia: uso oftalmico. Dosaggio raccomandato per gli adulti (inclusi pazienti anziani): la terapia raccomandata e' una goccia di collirio nell'occhio(i) da trattare una volta al giorno. Si ottiene un effetto ottimale somministrando il farmaco alla sera. La dose del medicinalenon deve essere instillata piu' di una volta al giorno, in quanto e' stato dimostrato che somministrazioni piu' frequenti diminuiscono l'effetto ipotensivo sulla pressione intraoculare. In caso di mancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare normalmente con la dose successiva. Come con altri colliri, al fine di ridurre il piu' possibile l'assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere ilsacco lacrimale a livello del canto mediale (occlusione puntale) per un minuto. Cio' deve essere effettuato immediatamente dopo l'instillazione di ogni goccia. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti. Nel caso si usi piu' di un prodotto medicinale oftalmico ad uso topico, i farmaci devono essere somministrati almeno a cinque minuti di distanza l'uno dall'altro. Bambini e adolescenti: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. Pertanto, l'uso del farmaco e' sconsigliato nei bambini e negli adolescenti.
Effetti indesiderati
La maggior parte degli eventi avversi riguarda il sistema oculare. Inuno studio in aperto della durata di 5 anni sulla sicurezza del latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato pigmentazione dell'iride. Gli altri possibili effetti indesiderati a carico del sistema oculare sono generalmente transitori e si verificano alla somministrazione delladose. Di seguito vengono riportati gli effetti indesiderati. >>Patologie cardiache. Molto raro: peggioramento dell'angina nei pazienti con patologia preesistente. >>Patologie del sistema nervoso. Non noto: cefalea, capogiri. >>Patologie dell'occhio. Molto comune: aumentata pigmentazione dell'iride. Iperemia congiuntivale di grado da lieve a moderato, irritazione oculare (ruvidezza oculare con bruciore, prurito, dolore puntorio e sensazione di corpo estraneo), cambiamenti delle ciglia e della peluria (allungamento, ispessimento, pigmentazione ed infoltimento in gran parte nella popolazione giapponese). Comune: erosione epiteliale punctata transitoria, prevalentemente asintomatica, blefariti,dolore oculare, cheratite, visione offuscata, congiuntivite. Raro: irite/uveite (per la maggior parte in pazienti con concomitanti fattori predisponenti), edema maculare, edema corneale sintomatico ed erosioni, edema periorbitale, alterato orientamento delle ciglia, talvolta conconseguente irritazione oculare, ulteriore fila di ciglia all'apertura delle ghiandole di Meilbomio (distichiasi). >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: asma, esacerbazione dell'asma, dispnea. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea. Raro: reazione cutanea localizzata a livello delle palpebre, iscurimento della cute palpebrale. >>Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Non noto: mialgia, artralgia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: dolore toracico.
Indicazioni
Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto ed ipertensione oculare.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Benzalconio cloruro, sodio cloruro, sodio diidrogeno fosfato diidrato, sodio fosfato dibasico dodecaidrato, acqua depurata, etanolo.
Avvertenze
Il farmaco collirio puo' alterare gradualmente il colore dell'occhio,aumentando la quantita' di pigmento marrone nell'iride. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati sulla possibilita' di un cambiamento permanente del colore dell'occhio. Il trattamento unilaterale puo' causare eterocromia permanente. Questo cambiamentodi colore dell'occhio e' stato osservato prevalentemente nei pazienticon iridi di colore non omogeneo, ad es. blu-marrone, grigio-marrone,giallo-marrone e verde-marrone. Negli studi con latanoprost si e' osservato che l'insorgenza del cambiamento di colore si verifica generalmente entro i primi 8 mesi di trattamento, raramente durante il secondoo il terzo anno mentre non e' mai stato segnalato dopo il quarto annodi trattamento. La velocita' di progressione della pigmentazione dell'iride diminuisce nel tempo e si stabilizza per cinque anni. L'effettodell'aumentata pigmentazione oltre i cinque anni non e' stato valutato. In uno studio di sicurezza con il latanoprost della durata di 5 anni, il 33% dei pazienti ha manifestato pigmentazione dell'iride. Nella maggioranza dei casi il cambiamento di colore dell'iride e' lieve e spesso non osservabile clinicamente. L'incidenza di questo effetto nei pazienti con iridi di colore misto varia dal 7 all'85%, e la maggiore incidenza si nota nei pazienti con iridi giallo-marrone. Nei pazienti con occhi di colore blu omogeneo non e' stato rilevato alcun cambiamento, mentre i pazienti con occhi di colore grigio, verde o marrone omogeneo solo raramente hanno riportato questo fenomeno. Il cambiamento di colore e' dovuto ad un aumento del contenuto di melanina nei melanociti dello stroma dell'iride, e non ad un aumento del numero dei melanociti. Generalmente, la pigmentazione marrone intorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma tutta l'iride o un suo settore possono scurirsi. Dopo la sospensione del trattamento non si e' osservato un ulteriore incremento del pigmento marrone dell'iride. Gli studi clinici disponibili ad oggi non hanno evidenziato alcun sintomo o alterazione patologica associabili al cambiamento di colore. Nevi o areole dell'iride non sono state influenzati dal trattamento. Gli studi clinici non hanno evidenziato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero-corneale o altrove nella camera anteriore. Sulla base di un'esperienza clinica di 5 anni, l'aumento della pigmentazione dell'iride non ha indotto conseguenze cliniche negative, e la somministrazione del latanoprost puo' proseguire se si manifesta pigmentazione dell'iride. Tuttavia, i pazienti devono essere regolarmente monitorati e, se la situazione clinica lo richiede, il trattamento con latanoprost deve essere interrotto. Vi e' un'esperienza limitata sull'uso del latanoprost nel glaucoma cronico ad angolo chiuso, nei pazienti pseudofachici con glaucoma ad angolo aperto e nel glaucomapigmentario. Non c'e' esperienza sull'uso del latanoprost nel glaucoma infiammatorio e neovascolare, in condizioni di infiammazione oculare, o nel glaucoma congenito. Il latanoprost non ha o ha scarsi effetti sulla pupilla, ma non esiste sufficiente esperienza negli attacchi acuti di glaucoma da chiusura d'angolo. Pertanto, si raccomanda cautela nell'utilizzo del latanoprost in queste condizioni, fini a quando non sara' disponibile un'esperienza piu' vasta. Sono disponibili dati limitati sull'uso del latanoprost durante la fase peri-operatoria della chirurgia per l'intervento di cataratta. In questi pazienti il latanoprost deve essere utilizzato con cautela. Sono stati segnalati casi di edema maculare, principalmente nei pazienti afachici, pseudoafachici con rottura della capsula posteriore della lente o con lenti in camera anteriore, o nei pazienti con fattori di rischio noti per edema maculare cistoide (come retinopatia diabetica ed occlusione della vena retinica). Il latanoprost deve quindi essere utilizzato con cautela nei pazienti afachici, pseudoafachici con rottura della capsula posteriore dellalente o con lenti in camera anteriore, o nei pazienti con fattori di rischio noti per edema maculare cistoide. Nei pazienti con fattori predisponenti noti per iriti/uveiti, il latanoprost puo' essere utilizzato con prudenza. L'esperienza sull'uso del farmaco nei pazienti asmatici e' limitata, ma nell'esperienza successiva alla commercializzazione sono stati segnalati alcuni casi di esacerbazione di asma e/o dispnea.Pertanto i pazienti asmatici devono essere trattati con prudenza in attesa di una maggiore disponibilita' di dati al riguardo. E' stata osservata uno scolorimento della cute periorbitale, per lo piu' nei pazienti giapponesi. Ad oggi, i dati disponibili hanno mostrato che lo scolorimento della cute periorbitale non e' permanente ed in alcuni casi e' reversibile mentre si prosegue il trattamento con il latanoprost. Illatanoprost puo' gradualmente modificare lo stato delle ciglia e della peluria intorno all'occhio trattato e nell'area circostante; queste modificazioni comprendono un aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione e del numero delle ciglia o della peluria, ed una alterata crescita delle ciglia. Queste alterazioni ciliari sono comunque reversibili con la sospensione del trattamento. Il farmaco contienebenzalconio cloruro che puo' causare irritazione oculare. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell'applicazione ed attendere almeno 15 minuti prima di riapplicarle. E' noto infatti che il benzalconio cloruro puo' alterare il colore delle lenti a contatto morbide. ).
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: la sicurezza di questo prodotto medicinale nella gravidanza umana non e' stata stabilita. Il farmaco potrebbe potenzialmente avere degli effetti farmacologici pericolosi sull'evoluzione della gravidanza, sul feto e sul neonato. Pertanto, il latanoprost non deve essere utilizzato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita', e qualora i benefici per la madre siano chiaramente superiori al rischio per il bambino. Allattamento: il latanoprost ed i suoi metaboliti possono passare nel latte materno, quindi il latanoprost non deve essere utilizzato nelle donne che allattano al seno, oppure si deve sospendere l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati effettuati studi di interazione. Sono stati segnalati casi di aumenti paradosso della pressione intraoculare a seguito dellasomministrazione oftalmica concomitante di due analoghi delle prostaglandine. Pertanto, e' sconsigliato l'uso contemporaneo di due o piu' prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare il flacone nell'astuccio esterno, per proteggere il prodotto dalla luce.