laroxyl 25 compresse rivestite 25mg teofarma srl

Che cosa è laroxyl 25cpr riv 25mg?

Laroxyl compresse rivestite prodotto da teofarma srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Laroxyl risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antidepressivi.
Contiene i principi attivi: amitriptilina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: amitriptilina cloridrato.
Codice AIC: 019906015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Depressione endogena. Fase depressiva della psicosi maniaco-depressiva. Depressione reattiva. Depressione mascherata. Depressione neurotica. Depressione in corso di psicosi schizofreniche. Depressioni involutive. Depressioni gravi in corso di malattie neurologiche o di altre affezioni organiche. Profilassi dell'emicrania e delle cefalee croniche oricorrenti.

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Posologia

Terapia delle depressioni. Trattamento ambulatoriale: una dose iniziale di 50 mg al giorno che potra' essere ridotta oppure aumentata progressivamente sino al conseguimento dell'effetto ottimale. Di questa dose, 30 mg vanno somministrati la sera al momento di coricarsi, 10 mg ilmattino e 10 mg a mezzogiorno. Nei malati anziani o giovani, posologie piu' deboli sono in genere sufficienti. La somministrazione delle suddette dosi e' attuabile sia con le compresse rivestite da 25 mg o da 10 mg, sia con la soluzione gocce (una goccia = 2 mg di amitriptilina). Trattamento ospedaliero: si inizia con la dose di 25 mg da ripetere 2-4 volte nel corso della giornata (dose totale/die 50-100 mg); in caso di necessita' la dose totale giornaliera puo' essere portata sino a 200-250 mg. Stabilita la dose iniziale ottimale, la si puo' mantenere per 1-3 settimane, per poi discendere gradualmente sino alla dose efficace di mantenimento. Terapia di mantenimento: la dose di mantenimentodeve essere stabilita caso per caso, generalmente e' di 25 mg ripetuta 2-4 volte nella giornata. Nei pazienti giovani ed in quelli anziani spesso sono sufficienti dosi inferiori. Il medicinale puo' essere associato ad altri psicofarmaci come pure alla terapia fisica. Nel trattamento di pazienti anziani, la posologia deve essere attentamente stabilita valutando un'eventuale riduzione dei dosaggi. Profilassi dell'emicrania e delle cefalee croniche o ricorrenti: una dose iniziale di 30-50 mg al giorno che potra' essere ridotta oppure aumentata progressivamente sino al conseguimento dell'effetto ottimale. Di questa dose, la frazione posologica maggiore va somministrata la sera al momento di coricarsi, una seconda al mattino ed una terza a mezzogiorno. Nei malati anziani o giovani, posologie piu' deboli sono in genere sufficienti. La somministrazione delle suddette dosi e' attuabile sia con le compresse rivestite da 25 mg e 10 mg, sia con la soluzione gocce.

Effetti indesiderati

Effetti anticolinergici: secchezza delle fauci, visione indistinta, midriasi, ipertono oculare, cicloplegia, stipsi, disuria, ritenzione urinaria. Patologie cardiache: ipotensione ortostatica, tachicardia, ipertensione, turbe del ritmo e della conduzione, arresto cardiaco, appiattimento dell'onda T ed altre modificazioni del tracciato E.C.G., insufficienza cardiaca, infarto miocardico, ictus. Patologie del sistema nervoso: cefalea, modificazioni dell'E.E.G. vertigini, tremori, atassia, disartria o altri segni extrapiramidali, convulsioni, parestesie alle estremita' e neuropatie periferiche. Disturbi psichiatrici: sedazione, sonnolenza, astenia ovvero ansieta', agitazione, stati confusionalicon illusioni ed allucinazioni specie nei soggetti anziani, euforia, reazioni ipomaniacali, viraggio verso la fase maniacale in soggetti con psicosi bipolari, esacerbazione di stati psicotici. Le manifestazioni psicotiche possono essere trattate riducendo il dosaggio o associando un fenotiazinico alla terapia antidepressiva. Rari: ideazione/comportamento suicidario. Patologie gastroenteriche: anoressia, nausea, vomito, diarrea; stomatiti, adeniti sublinguali e parotidee; ittero e modificazione degli indici di funzionalita' epatica. Patologie endocrine: ginecomastia, galattorrea, alterazioni della libido, variazioni del tasso glicemico, aumento del peso corporeo. Patologie del sistema emolinfopoietico: eosinofilia, depressione midollare con agranulocitosi, trombocitopenia e porpora. Disturbi del sistema immunitario: prurito, orticaria, eritemi, petecchie, edema generalizzato o localizzato alla faccia e alla lingua. La comparsa di importanti effetti collaterali richiede sempre l'interruzione del trattamento; gli effetti collaterali di minore importanza, come quelli anticolinergici, possono attenuarsi durante la terapia o essere controllati con opportuni aggiustamenti del dosaggio. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita'.

Indicazioni

Depressione endogena. Fase depressiva della psicosi maniaco-depressiva. Depressione reattiva. Depressione mascherata. Depressione neurotica. Depressione in corso di psicosi schizofreniche. Depressioni involutive. Depressioni gravi in corso di malattie neurologiche o di altre affezioni organiche. Profilassi dell'emicrania e delle cefalee croniche oricorrenti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Glaucoma. Ipertrofia prostatica, stenosi pilorica e altre affezioni stenosanti dell'apparato gastro-enterico e genito-urinario. Malattie epatiche. Insufficienza cardiaca. Disturbi del ritmo e della conduzione miocardica. Periodo di recupero post-infartuale.

Composizione ed Eccipienti

Compresse rivestite da 10 mg e da 25 mg: amido di mais; lattosio monoidrato; povidone; magnesio stearato; talco; gomma arabica, nebulizzatoessiccato; etilcellulosa; lacca di copolimero; amido di riso, ossido di ferro rosso (E172); titanio diossido; paraffina liquida leggera; paraffina solida; saccarosio. Gocce orali da 40 mg/ml soluzione: acqua depurata, acido cloridrico.

Avvertenze

E' raccomandabile eseguire periodici controlli della pressione arteriosa, della glicemia, della crasi ematica e della funzionalita' epaticae renale. In caso di comparsa di febbre, angina ed altri sintomi influenzali e' indispensabile un controllo della crasi ematica onde svelare precocemente la presenza di agranulocitosi che occasionalmente e' stata segnalata. Possono verificarsi reazioni allergiche o da foto-sensibilizzazione; e' possibile l'ipersensibilita' crociata tra i vari composti triciclici ad azione antidepressiva. Il preparato puo' causare indesiderati effetti neuro-psichici come la comparsa di reazioni ipomaniacali e l'attivazione di quadri schizofrenici latenti; cio' deve essere tenuto presente nella definizione dello schema posologico. Estrema cautela richiede l'impiego di antidepressivi nei soggetti in trattamento ambulatoriale dal momento che questi farmaci possono, talvolta, eliminare l'inibizione psico-motoria prima di aver esercitato un effetto sugli altri sintomi. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza. I pazienti devono astenersi dall'assumere bevande alcoliche dato che gli effetti tossici delle due sostanze possono potenziarsi reciprocamente. Estrema cautela richiede l'impiego nei pazienti con affezioni cardiovascolari nei quali possono verificarsi tachicardia, turbe del ritmo e della conduzione, insufficienza miocardica: eseguire periodici controlli elettrocardiografici. Una stretta sorveglianza clinica e strumentale e' inoltre richiesta negli anziani,nei pazienti ipertiroidei o in trattamento con ormoni tiroidei. Gli antidepressivi triciclici possono abbassare la soglia convulsiva. Il loro impiego, quindi, negli epilettici e nei pazienti con affezioni cerebrali organiche o con predisposizione alle convulsioni e' consentito solo sotto stretta sorveglianza. Il preparato deve essere somministratocon attenzione negli anziani e in tutti quei pazienti nei quali puo' risultare dannosa un'eccessiva attivita' parasimpaticolitica. Gli antidepressivi triciclici non devono essere utilizzati per il trattamento di bambini e adolescenti sotto i 18 anni. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio.Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa: i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali il medicinale e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentatorischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattanopazienti con disturbi depressivi maggiori si devono osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. La terapia farmacologia con antidepressivi deveessere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti. I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali. Inoltre, gli antidepressivi triciclici sono associati ad un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di eta'. Deve essere tenuto presente che non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti riguardanti la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Le compresse rivestite contengono lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Non essendo disponibili dati sufficienti relativi all'impiego degli antidepressivi triciclici nelle donne in stato di gravidanza, il medicinale andra' utilizzato solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Dati epidemiologici hanno suggerito che l'uso di SSRI in gravidanza,soprattutto verso la fine della gravidanza, puo' aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN).

Interazioni con altri prodotti

Gli antidepressivi triciclici non debbono essere associati a farmaci IMAO irreversibili per la possibilita' di gravi effetti collaterali; qualora si renda indispensabile sostituire un IMAO irreversibile con untriciclico e' necessario lasciar trascorrere un intervallo di almeno due settimane. Gli antidepressivi triciclici bloccano il recupero sinaptico della guanetidina e di altri ipotensivi con analogo meccanismo d'azione, riducendone l'attivita' terapeutica. Durante il trattamento non debbono essere somministrati farmaci simpaticomimetici i cui effetti possono essere sensibilmente accentuati. L'associazione tra amitriptilina e L-dopa facilita la comparsa di ipotensione e di aritmie cardiache. I pazienti che debbano far uso di decongestionanti nasali e dei prodotti usati nella cura dell'asma e delle pollinosi contenenti sostanze simpaticomimetiche andranno attentamente monitorati e dovranno, comunque, attenersi scrupolosamente agli schemi posologici consigliati. Attenzione richiede l'impiego di farmaci parasimpaticolitici. Sostanze ad azione depressiva sul S.N.C.: gli antidepressivi triciclici possonoaccentuare l'azione di tali farmaci. Il trattamento antidepressivo dovrebbe essere sospeso quanto piu' precocemente consentito dalla situazione clinica prima di un intervento chirurgico di elezione. I farmaci triciclici possono prolungare il tempo di svuotamento gastrico; alcunesostanze, come la L-dopa ed il fenilbutazone, possono essere trattenuti per un periodo sufficiente alla loro inattivazione nello stomaco. Ibarbiturici possono stimolare il metabolismo del farmaco mentre variefenotiazine, l'aloperidolo e la cimetidina ne possono ritardare l'eliminazione aumentandone la concentrazione ematica. Il legame dell'amitriptilina con le proteine del plasma puo' essere ridotto per competizione dalla fenitoina, il fenilbutazone, l'aspirina, la scopolamina e le fenotiazine.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.