lansoprazolo ratio*30cps 15mg lansoprazolo ratiopharm italia srl

Che cosa è lansoprazolo ratio 30cps 15mg?

Lansoprazolo ratio capsule prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Lansoprazolo ratio risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi: lansoprazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lansoprazolo 15 - 30 mg.
Codice AIC: 036916070 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ulcera gastrica e duodenale; trattamento dell'esofagite da reflusso; profilassi dell'esofagite da reflusso; rradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) con somministrazione contemporanea di terapia antibiotica appropriata per il trattamento delle ulcere associate a H. pylori; trattamento di ulcere gastriche e duodenali benigneassociate all'uso di FANS in pazienti che richiedono un trattamento continuativo a base di FANS; profilassi di ulcere gastriche e duodenaliassociate all'uso di FANS in pazienti a rischio che necessitano di una terapia continuata; malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo;sindrome di Zollinger-Ellison.

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Posologia

Per ottenere un effetto ottimale, lansoprazolo deve essere assunto una volta al giorno al mattino, eccetto quando venga utilizzato per l'eradicazione di H. pylori, il cui trattamento richiede l'assunzione di due dosi giornaliere, una al mattino e una alla sera. Lansoprazolo deveessere assunto almeno 30 minuti prima dell'assunzione di cibo. Le capsule devono essere deglutite intere con del liquido. Per pazienti con difficolta' a deglutire: le capsule possono essere svuotate e il contenuto puo' essere ingerito singolarmente, ma non deve essere masticato o frantumato. La concomitante assunzione di cibo rallenta e riduce l'assorbimento di lansoprazolo. Questo medicinale esplica l' effetto migliore quando assunto a stomaco vuoto. Trattamento dell'ulcera duodenale: la dose raccomandata e' di 30 mg una volta al giorno per 2 settimane. Nei pazienti che non guariscono completamente in questo lasso di tempo, il trattamento puo' essere prolungato alla stessa dose per altre due settimane. Trattamento dell'ulcera gastrica: la dose raccomandata e' di 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. L'ulcera solitamente guarisce entro 4 settimane, ma nei pazienti che non hanno ottenuto una guarigione completa in questo lasso di tempo, il trattamento puo' essere prolungato alla stessa dose per altre 4 settimane. Esofagite da reflusso: la dose raccomandata di lansoprazolo e' di 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. Nei pazienti che non guariscono completamente in questo lasso di tempo, il trattamento puo' essere prolungato alla stessa dose per altre 4 settimane. Profilassi dell'esofagite da reflusso: 15 mg una volta al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata a 30 mg al giorno. Eradicazione di Helicobacter Pylori: quando si seleziona la combinazione antibiotica piu' appropriata per il trattamento, si deve tener conto delle raccomandazioni nazionali riguardo la resistenza batterica, la durata del trattamento (comunemente 7 giorni ma talvolta fino a 14 giorni) e l'uso appropriato degli agenti antibatterici. La dose raccomandata e' di 30 mg di lansoprazolo 2 volte al giorno per 7 giorni in associazione con una delle due seguenti combinazioni: claritromicina 250-500 mg due volte al giorno + amoxicillina 1 g due volte al giorno; claritromicina 250 mg due volte al giorno + metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. Quando la claritromicina vieneassociata con lansoprazolo e amoxicillina o metronidazolo si ottengono tassi di eradicazione di H. pylori fino al 90%. Sei mesi dopo un efficace trattamento di eradicazione, il rischio di re-infezione e' basso, e la recidiva e' pertanto improbabile. E' stato esaminato anche uno schema posologico che prevedeva la somministrazione di lansoprazolo 30mg due volte al giorno, amoxicillina 1 g due volte al giorno e metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. Con questa combinazione sono stati osservati tassi di eradicazione inferiori rispetto ai regimi posologici che includevano la claritromicina. Puo' comunque rivelarsi utile per coloro che non possono assumere la claritromicina come componente di una terapia di eradicazione, quando i tassi di resistenza locali al metronidazolo sono bassi. Trattamento di ulcere gastriche e duodenali benigne associate all'uso di FANS in pazienti che richiedono un trattamento continuativo a base di FANS: 30 mg una volta al giorno per quattro settimane. Nei pazienti non completamente guariti, il trattamento puo' essere continuato per altre quattro settimane. Per i pazienti arischio o con ulcere di difficile guarigione, e' probabile che si debba utilizzare un ciclo di trattamento piu' prolungato e/o una dose piu' elevata. Profilassi di ulcere gastriche e duodenali associate all'uso di FANS in pazienti a rischio (ad es. eta' > 65 anni o anamnesi positiva per ulcera gastrica o duodenale) che richiedono un trattamento prolungato con FANS: 15 mg una volta al giorno. Se il trattamento non hasuccesso, deve essere usata la dose di 30 mg una volta al giorno. Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica: la dose raccomandata e' di 15 mg o 30 mg una volta al giorno. Il sollievo dei sintomi si ottiene rapidamente. Devono essere considerati aggiustamenti individuali della posologia. Se i sintomi non si risolvono entro 4 settimane con unadose giornaliera di 30 mg, si raccomanda di eseguire ulteriori accertamenti Sindrome di Zollinger-Ellison: la dose iniziale raccomandata e'di 60 mg una volta al giorno. La dose deve essere aggiustata su base individuale ed il trattamento deve essere proseguito secondo necessita'. Sono state utilizzate dosi giornaliere fino a 180 mg. Se la dose giornaliera necessaria supera i 120 mg, deve essere somministrata in 2 dosi separate. Funzionalita' epatica o renale compromessa: nei pazienticon funzionalita' renale compromessa non e' necessario modificare la dose. I pazienti con malattia epatica moderata o grave devono essere monitorati regolarmente e si raccomanda una riduzione del 50% della dose giornaliera. Anziani: a causa della clearance ridotta di lansoprazolo negli anziani, puo' essere necessario correggere la dose in base alle necessita' individuali. Negli anziani non deve essere superata la dose giornaliera di 30 mg, a meno che non vi siano impellenti indicazioni cliniche. Popolazione pediatrica: l'uso di lansoprazolo non e' raccomandato nei bambini poiche' i dati clinici sono limitati. Il trattamento dei bambini al di sotto di un anno di eta' deve essere evitato, poiche' i dati disponibili non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo.

Effetti indesiderati

Le frequenze degli effetti indesiderati vengono definite come comuni (>1/100, 1/1.000, 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili per il lansoprazolo dati clinici sull'esposizione in gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. Pertanto, l'uso di lansoprazolo durante la gravidanza non e' raccomandato. Non e' noto se il lansoprazolo venga escreto nel latte materno umano. Gli studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di lansoprazolo nel latte. La decisione se continuare/interrompere l'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia a base di lansoprazolo per la madre.

Indicazioni

Trattamento dell'ulcera gastrica e duodenale; trattamento dell'esofagite da reflusso; profilassi dell'esofagite da reflusso; rradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) con somministrazione contemporanea di terapia antibiotica appropriata per il trattamento delle ulcere associate a H. pylori; trattamento di ulcere gastriche e duodenali benigneassociate all'uso di FANS in pazienti che richiedono un trattamento continuativo a base di FANS; profilassi di ulcere gastriche e duodenaliassociate all'uso di FANS in pazienti a rischio che necessitano di una terapia continuata; malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo;sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; il lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

Microgranuli: ipromellosa, lattosio monoidrato, crospovidone, glicerolo behenato, talco, titanio diossido E171, silice anidra colloidale, copolimero acido metacrilico/etilacrilato, trietile citrato. Involucro della capsula: gelatina, titanio diossido E171, sodio laurilsolfato. Coloranti per stampa: gomma lacca, glicole propilenico, ossido di ferronero E172.

Avvertenze

Come con altre terapie anti-ulcera, deve essere esclusa la possibilita' di un tumore gastrico di natura maligna quando si tratta un'ulcera gastrica con lansoprazolo, poiche' il lansoprazolo puo' mascherarne i sintomi e ritardarne la diagnosi. Il lansoprazolo deve essere utilizzato con cautela in pazienti con disfunzione epatica moderata e grave. La diminuita acidita' gastrica dovuta a lansoprazolo potrebbe causare un aumento in ambito gastrico di batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con lansoprazolo puo' leggermente aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali del tipo Salmonella e Campylobacter. In pazienti affetti da ulcera gastro-duodenale deveessere considerata la possibilita' di infezione da H. Pylori come un fattore eziologico. Quando il lansoprazolo viene utilizzato in associazione con antibiotici per l'eradicazione di H. Pylori, si devono seguire anche le istruzioni per l'uso di questi antibiotici. A causa dei limitati dati di sicurezza nei pazienti in trattamento di mantenimento per oltre un anno, in questi pazienti si deve eseguire un regolare controllo del trattamento ed una completa valutazione del rapporto rischio-beneficio. Sono stati riportati molto raramente casi di colite in pazienti che assumono lansoprazolo. Pertanto, in caso di diarrea grave e/o persistente, si deve considerare l'interruzione del trattamento. Il trattamento per la prevenzione di ulcere peptiche in pazienti che hanno bisogno di un trattamento continuo con FANS deve essere limitato ai pazienti ad alto rischio (ad es. precedente sanguinamento gastrointestinale, perforazione o ulcera, eta' avanzata, uso concomitante di medicinali che aumentano la possibilita' di eventi avversi del tratto gastrointestinale superiore [ad esempio corticosteroidi o anticoagulanti], presenza di un fattore di grave co-morbidita' o uso prolungato di FANSalle dosi massime raccomandate). Ipomagnesiemia: e' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come lansoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includonostanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi,inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso edessere trascurati. L'ipomagnesiemia nella maggior parte dei pazienti,migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Fratturedell'anca, del polso o della colonna vertebrale: gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompaprotonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. In pazienti sottoposti a trapianto che sono metabolizzatori intermedi o poveri del CYP2C19 che assumono contemporaneamente lansoprazolo e tacrolimus, si devono monitorare i livelli di tacrolimus e si devono apportare aggiustamenti posologici, se necessario. I pazienti devono anche essere monitorati per gli effetti avversi da tacrolimus (nefrotossicita', iperglicemia, iperkaliemia). Popolazione pediatrica: l'uso di lansoprazolo non e'raccomandato nei bambini poiche' i dati clinici sono limitati. Il trattamento dei bambini al di sotto di un anno di eta' deve essere evitato, poiche' i dati disponibili non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo. Lansoprazolo contiene lattosio monoidrato.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili per il lansoprazolo dati clinici sull'esposizione in gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. Pertanto, l'uso di lansoprazolo durante la gravidanza non e' raccomandato. Non e' noto se il lansoprazolo venga escreto nel latte materno umano. Gli studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di lansoprazolo nel latte. La decisione se continuare/interrompere l'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia a base di lansoprazolo per la madre.

Interazioni con altri prodotti

>>Effetti del lansoprazolo su altri farmaci. Medicinali il cui assorbimento dipende dal pH: il lansoprazolo puo' interferire con l'assorbimento di farmaci laddove il pH gastrico e' critico per la loro biodisponibilita'. Atazanavir: uno studio ha mostrato che la co-somministrazione di Lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) ed atazanavir 400 mg involontari sani ha indotto una sostanziale diminuzione dell'esposizione all'atazanavir (riduzione di circa il 90% dell'AUC e della C max). Il lansoprazolo non deve essere somministrato in concomitanza con atazanavir. Ketoconazolo ed itraconazolo: la presenza di acido gastrico determina un aumento dell'assorbimento di ketoconazolo ed itraconazolo daparte del tratto gastrointestinale. La somministrazione di lansoprazolo puo' portare a concentrazioni sub-terapeutiche di ketoconazolo ed itraconazolo, quindi la combinazione deve essere evitata. Digossina: laco- somministrazione di lansoprazolo e digossina puo' portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. Pertanto si devono monitorare i livelli plasmatici di digossina e, se necessario, la dose di digossina deve essere aggiustata quando si inizia o si termina il trattamento con lansoprazolo. Acido micofenolico: i livelli plasmatici di acido micofenolico potrebbero diminuire con l'assunzione concomitante di lansoprazolo. Medicinali metabolizzati dagli enzimi P450: il lansoprazolo puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associa lansoprazolo con farmaci metabolizzati da questo enzima e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Teofillina: il lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche di teofillina, con una possibile diminuzione dell'effetto clinico atteso per quella dose. Si consiglia cautela nell'associazione dei due farmaci. Tacrolimus: la co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (un substrato del CYP3A e della P-gp). L'esposizione al lansoprazolo ha aumentato l'esposizione media del tacrolimus fino all'81%. Si consiglia di monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimo all'inizio o alla fine del trattamento concomitante con lansoprazolo. Clopidogrel: il lansoprazolo puo' diminuire gli effetti antipiastrinici del clopidogrel inibendo il CYP2C19. Studi clinici suggeriscono una possibile interazione tratutti i IPP ed il clopidogrel. Anche se l'inibizione del CYP2C19 e' diverso per le sostanze attive incluse nella classe di inibitori della pompa protonica, l'uso concomitante di clopidogrel deve essere evitatoa meno che non sia strettamente necessario. Medicinali trasportati dalla P-glicoproteina: e' stato osservato che il lansoprazolo inibisce la proteina vettrice P-glicoproteina (P-gp) in vitro. La rilevanza clinica di questo dato non e' nota. >>Effetti di altri farmaci sul lansoprazolo. Farmaci che inibiscono il CYP2C19. Fluvoxamina: si deve considerare una diminuzione della dose quando si associa lansoprazolo con fluvoxamina, un inibitore del CYP2C19. Le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte. Farmaci che inducono il CYP2C19 e il CYP3A4: gli enzimi induttori che influenzano il CYP2C19 e il CYP3A4 come rifampicina e erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre marcatamente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. Sucralfato/antiacidi possono diminuire la biodisponibilita' di lansoprazolo. Quindi il lansoprazolo deve essere assunto almeno un' ora dopo aver preso questi farmaci. Metotressato: l'uso concomitante di lansoprazolo e metotressato puo' comportare un aumento del rischio da tossicita' del metotressato. Nelfinavir: l'uso concomitante di lansoprazoloe nelfinavir puo' causare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di nelfinavir ed il rischio di diminuzione dell'effetto terapeutico di nelfinavir. Non e' stata dimostrata alcuna interazione clinicamente significativa con i farmaci antinfiammatori non steroidei, sebbene non siano stati condotti studi formali di interazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Flacone: conservare nella confezione originale. Tenere il flacone ermeticamente chiuso per proteggerlo dall'umidita'. Blister: conservare nella confezione originale per proteggere il prodotto dall'umidita'.