lansoprazolo my 14 capsule 15mg lansoprazolo mylan spa

Che cosa è lansoprazolo my 14cps 15mg?

Lansoprazolo mg capsule gastroresistenti prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Lansoprazolo mg risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: lansoprazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lansoprazolo.
Codice AIC: 036757021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ulcera duodenale e gastrica confermata radiograficamente o endoscopicamente. Trattamento dell'esofagite da reflusso. Profilassi a lungo termine dell'esofagite da reflusso. Sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali benigne associate all'uso di analgesici antinfiammatori in pazienti che necessitino di un trattamento analgesico antinfiammatorio continuo. Profilassi dell'ulcera gastrica e duodenale associata all'uso di farmaci antinfiammatori e sollievo dai sintomi in pazienti che necessitino di una terapia antinfiammatoria continua. Malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo

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Posologia

Trattamento dell'ulcera duodenale:' 30 mg una volta al giorno per 2 settimane. Nei pazienti che non guariscono completamente in questo lasso di tempo, il trattamento prosegue alla stessa dose per altre due settimane. Trattamento dell'ulcera gastrica: 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. Di solito l'ulcera si cicatrizza entro 4 settimane, ma nei pazienti non completamente guariti in questo lasso di tempo, si puo' continuare il trattamento alla stessa dose per altre 4 settimane. Trattamento dell'esofagite da reflusso: 30 mg una volta al giorno per 4settimane. Nei pazienti che non guariscono completamente in questo lasso di tempo, si puo' continuare il trattamento alla stessa dose per altre 4 settimane. Profilassi dell'esofagite da reflusso: 15 mg una volta al giorno. Se necessario si puo' aumentare la dose fino a 30 mg al giorno. Sindrome di Zollinger-Ellison: 60 mg una volta al giorno. Regolare la dose su base individuale e proseguire il trattamento secondo necessita'. Sono state utilizzate dosi giornaliere fino a 180 mg. Se ladose giornaliera necessaria supera i 120 mg, deve essere somministrata in due dosi separate. Ulcere gastriche e duodenali benigne associateall'uso di analgesici antinfiammatori: 30 mg una volta al giorno per quattro settimane. Nei pazienti non completamente guariti si puo' continuare il trattamento per altre quattro settimane. Per i pazienti a rischio o con ulcere di difficile guarigione e' probabile che si debba utilizzare un ciclo di trattamento piu' prolungato e/o una dose piu' elevata. Profilassi dell'ulcera gastrica e duodenale associata all'uso di farmaci antinfiammatori e sollievo dai sintomi in pazienti che necessitino di una terapia antinfiammatoria continua: 15 mg una volta al giorno. Se il trattamento non ha successo si deve usare la dose di 30 mguna volta al giorno. Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica:15 o 30 mg al giorno. Il sollievo dai sintomi si ottiene rapidamente.Devono essere considerati aggiustamenti individuali della posologia. Se con una dose giornaliera da 30 mg i sintomi non si attenuano entro 4 settimane si consiglia di eseguire ulteriori accertamenti. Non e' necessario modificare la dose nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Tuttavia in questi pazienti non si deve superare la normale dose giornaliera da 30 mg. Fare attenzione nel somministrare il lansoprazolo a pazienti con compromissione lieve o moderata della funzionalita' epatica; nei pazienti con compromissione lieve la dose nondeve superare i 30 mg. Nei pazienti con compromissione moderata la dose deve essere ridotta a 15 mg. A causa della mancanza di dati in pazienti con funzionalita' epatica compromessa grave, questi pazienti non devono essere trattati con lansoprazolo. Non deve essere somministratoai bambini poiche' l'efficacia e la sicurezza in questa popolazione non sono state studiate. Poiche' negli anziani il lansoprazolo viene eliminato piu' lentamente puo' essere necessario somministrare il trattamento in dosi da 15-30 mg corrette in base alle necessita' individuali. Tuttavia negli anziani e' bene non superare la dose giornaliera di 30 mg. Inghiottire le capsule intere con dei liquidi. E' possibile svuotare le capsule, ma non si deve masticare ne' triturare il contenuto. La concomitante assunzione di cibo rallenta e riduce l'assorbimento dilansoprazolo. Il farmaco svolge un effetto migliore quando assunto a stomaco vuoto.

Effetti indesiderati

Comuni (>1%); non comuni (0.1-1%); rari (0.01-0.1%) e molto rari (<0.01%). Gastrointestinali. Comuni: nausea, diarrea, dolore allo stomaco,stitichezza, vomito, flatulenza e dispepsia. Rari: secchezza delle fauci e della gola, glossite, candidiasi dell'esofago, pancreatite. Molto rari: colite, stomatite e lingua nera. Cute e capelli. Comuni: eczema, orticaria, prurito e rash. Rari: petecchie, porpora, caduta dei capelli, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Sistema nervoso. Comuni: cefalea, capogiri. Rari: irrequietezza, insonnia, sopore, depressione, allucinazioni, confusione, vertigini e parestesia, sonnolenza, tremore. Fegato e reni. Non comuni:aumento dei livelli degli enzimi epatici. Rari: epatite o itterizia, ittero e nefrite interstiziale. Sangue. Rari: trombocitopenia, eosinofilia, pancitopenia ed agranulocitosi, anemia, leucopenia. Molto rari: agranulocitosi. Cardiovascolari. Rari: edema periferico, palpitazioni e dolore toracico. Disturbi muscolo-schele trici e del tessuto connettivo. Rari: dolore muscolare ed alle articolazioni. Sensi. Rari: disturbi del gusto e disturbi visivi. Disturbi endocrini. Molto rari: ginecomastia, galattorrea. Generali. Comuni: affaticamento. Rari: febbre, iperidrosi, costrizione bronchiale, impotenza ed angioedema. Molto rari:shock anafilattico, malessere generale. Dati di laboratorio. Molto rari: aumentati livelli di colesterolo e trigliceridi.

Indicazioni

Trattamento dell'ulcera duodenale e gastrica confermata radiograficamente o endoscopicamente. Trattamento dell'esofagite da reflusso. Profilassi a lungo termine dell'esofagite da reflusso. Sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali benigne associate all'uso di analgesici antinfiammatori in pazienti che necessitino di un trattamento analgesico antinfiammatorio continuo. Profilassi dell'ulcera gastrica e duodenale associata all'uso di farmaci antinfiammatori e sollievo dai sintomi in pazienti che necessitino di una terapia antinfiammatoria continua. Malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al lansoprazolo o ai suoi eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Zucchero sfere (amido di mais e saccarosio); sodio laurilsolfato; meglumina; mannitolo; ipromellosa; macrogol; talco; polisorbato 80; titanio diossido (E171); acido metacrilico-etile acrilato copolimero (1:1) dispersione 30%. Opercolo: gelatina; titanio diossido (E171) e solo nelle capsule da 15 mg giallo chinolina (E104)

Avvertenze

La diagnosi di ulcera gastroduodenale o di esofagite da reflusso deveessere confermata mediante endoscopia o altre appropriati mezzi diagnostici. L'esofagite da reflusso puo' non presentare ulcerazioni e/o danni visibili, pertanto in certi casi la sola endoscopia puo' non essere sufficiente. Prima di iniziare il trattamento dell'ulcera gastrica con il lansoprazolo, escludere la possibilita' che si tratti di un tumore gastrico maligno perche' lansoprazolo puo' mascherare i sintomi e ritardare la diagnosi. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, con malassorbimenti del glucosio-galattosio o coninsufficienza della sucrasi-isomaltasi, non devono assumere questo farmaco. Usare con cautela in pazienti con disfunzioni epatiche. Lansoprazolo ha un meccanismo d'azione simile all'omeprazolo ed entrambi aumentano il pH gastrico, la seguente affermazione e' fatta in analogia con l'omeprazolo. Ci si puo' attendere che la diminuita acidita' gastrica dovuta al lansoprazolo puo' aumentare nello stomaco la quantita' di batteri normalmente presenti nel tratto gastro-intestinale. Il trattamento puo' portare ad un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali quali quelle da Salmonella e Campylobacter. Nei pazienti che soffrono di ulcere gastrointestinali, deve essere considerata la possibilita' dell'infezione da H. pylori come fattore eziologico. A causadei limitati dati di sicurezza nei pazienti in trattamento di mantenimento per oltre un anno, in questi pazienti si deve eseguire un regolare controllo del trattamento ed una completa valutazione del rischio. Se compaiono disturbi visivi durante l'uso a lungo termine (> 1 anno) deve essere consultato un oculista. Lansoprazolo non deve essere somministrato ai bambini poiche' l'efficacia e la sicurezza in questa popolazione non sono state studiate.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione al lansoprazolo ingravidanza; pertanto non se ne raccomanda l'utilizzo. Non e' noto se il lansoprazolo viene escreto nel latte umano. La decisione se continuare o meno l'allattamento al seno piuttosto che la terapia deve esserepresa tenendo conto il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino ed il beneficio della terapia con lansoprazolo per la madre.

Interazioni con altri prodotti

Dal momento che il lansoprazolo viene metabolizzato attraverso un sistema enzimatico per il metabolismo dei farmaci associato al citocromo P450 (CYP2C19 e CYP3A4), sono possibili interazioni con i farmaci metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico. >>Effetti di altri farmaci sul lansoprazolo. I farmaci che inibiscono il CYP2C19 possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. La fluvoxamina, un inibitore del CYP2C19 aumenta le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo fino a 4 volte. I farmaci che inibiscono il CYP3A4 come ketoconazolo, itraconazolo, inibitori della proteasi, macrolidi, ecc. possono aumentare considerevolmente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. >>Effetti del lansoprazolo su altri farmaci. L'assorbimentodi ketoconazolo ed itraconazolo dal tratto gastrointestinale e' aumentato in presenza di acidi gastrici. La somministrazione di lansoprazolo puo' portare a concentrazioni sub-terapeutiche di ketoconazolo ed itraconazolo e l'associazione deve essere evitata. Tale effetto puo' essere presente anche quando lansoprazolo e' combinato con altri farmaci con assorbimento dipendente dal pH. La co-somministrazione di digossina e lansoprazolo puo' portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. Pertanto nei pazienti che ricevono digossina i livelli plasmatici devono essere monitorati e se necessario la dose di digossina deve essere aggiustata. Il lansoprazolo puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associano lansoprazolo e farmaci che sono metabolizzati da questo enzima. La co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimo (un substrato del CYP3A4 e del P-gp). L'esposizione al lansoprazolo aumenta in media l'esposizione al tacrolimo fino all'81%. Si consiglia il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche del tacrolimo quando si inizia o si finisce un concomitante trattamento con lansoprazolo. Si consiglia cautela durante la co-somministrazione di carbamazepina (un substrato del CYP2A4) e lansoprazolo. L'associazione puo' portare ad un aumento di concentrazioni della carbamazepina e cosi' pure ad una riduzione di quelle del lansoprazolo. Gli studi hanno mostrato che nei pazienti in trattamento concomitante con lansoprazolo puo' essere necessario ridurre la posologia dellafenitoina (substrato del CYP2C19 e delCYP2A4). Si consiglia cautela emonitoraggio delle concentrazioni plasmatiche della fenitoina quando si inizia o si finisce un concomitante trattamento con lansoprazolo. Si consiglia cautela e ed aumentata frequenza del monitoraggio quando si inizia o si finisce un concomitante trattamento con lansoprazolo in pazienti trattati con warfarina. Il lansoprazolo provoca una riduzionedel 14% delle concentrazioni plasmatiche della teofillina. Alcuni pazienti possono presentare una riduzione clinicamente significativa. Si consiglia cautela quando si associano i 2 farmaci. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative del lansoprazolo con i farmaci antinfiammatori non steroidei, ne' con il diazepam. Gli antiacidi e il sucralfato possono ridurre la biodisponibilita' del lansoprazolo. Pertanto la dose di lansoprazolo deve essere somministrata almeno un'ora prima o dopo la loro assunzione. Si e' osservato che lansoprazolo inibisce in vitro la proteina-trasporto P-glicoproteina (Pgp). Non si puo' escludere che lansoprazolo possa alterare il trasporto attraverso questa proteina, causando un aumento delle concentrazioni plasmatiche dei substrati della P-gp, come la digossina. Si deve esercitare cautela quando si associa lansoprazolo con farmaci che hanno un ridotto indice terapeutico, poiche' l'effetto del lansoprazolo sul metabolismo di altri farmaci non e' stato studiato estesamente. L'assunzione di cibo riduce la biodisponibilita' di lansoprazolo: si raccomanda di assumerlo prima dei pasti.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezione originale.