lansoprazolo krka*49cps 15mg lansoprazolo krka farmaceutici milano srl

Che cosa è lansoprazolo krka 49cps 15mg?

Lansoprazolo krka capsule gastroresistenti prodotto da krka farmaceutici milano srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Lansoprazolo krka risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi: lansoprazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lansoprazolo.
Codice AIC: 036920229 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di ulcere duodenali e gastriche; trattamento dell'esofagite da reflusso; profilassi di esofagite da reflusso; eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza con opportuna terapia antibiotica per il trattamento di ulcere associate all'infezione da H. pylori; trattamento di ulcere duodenali e gastriche benigne associate a FANS in pazienti che necessitino una terapia continuativa a base di FANS; profilassi di ulcere duodenali e gastriche associate a FANS in pazienti a rischio che necessitino di terapia continuativa; reflusso gastroesofageo sintomatico; sindrome di Zollinger-Ellison.

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Posologia

Per un effetto ottimale, il lansoprazolo deve essere assunto una volta al giorno al mattino; nel caso di utilizzo per l'eradicazione di H. pylori, e' invece necessario assumere il medicinale due volte al giorno, una al mattino e una alla sera. Si deve assumere il lansoprazolo almeno 30 minuti prima dei pasti. Le capsule devono essere assunte intere e ingerite con un liquido. Per i pazienti con difficolta' di deglutizione: le capsule possono essere svuotate, senza masticarne o triturarne il contenuto. Trattamento dell'ulcera duodenale: 30 mg una volta algiorno per 2 settimane. Per i pazienti che non hanno ottenuto una guarigione completa in questo lasso di tempo, il trattamento prosegue alla stessa dose per altre due settimane. Trattamento dell'ulcera gastrica: 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. L'ulcera solitamente guarisce entro 4 settimane. Per i pazienti che non hanno ottenuto una guarigione completa in questo lasso di tempo, il trattamento puo' essere continuato alla stessa dose per altre 4 settimane. Esofagite da reflusso: 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. Per i pazienti che non hanno ottenuto una guarigione completa in questo lasso di tempo, si puo' continuare il trattamento alla stessa dose per altre 4 settimane. Profilassi dell'esofagite da reflusso: 15 mg una volta al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata fino a 30 mg al giorno. Eradicazione di Helicobacter pylori: al momento della scelta della terapia combinata adeguata, e' opportuno tenere in considerazione le indicazioni locali ufficiali relative a resistenza batterica, durata del trattamento (solitamente 7 giorni, a volte fino a 14 giorni) e uso appropriato di agenti antibatterici. La dose raccomandata e' 30 mg di lansoprazolo due volte al giorno per 7 giorni in combinazione con uno dei seguenti medicinali: claritromicina 250-500 mg due volte al giorno + amoxicillina 1 g due volte al giorno; claritromicina 250 mg due volte al giorno + metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. E' possibile ottenere tassi di eradicazione di H. pylori pari al 90% quando claritromicina e' somministrata in combinazione con lansoprazolo e amoxicillina o metronidazolo. A sei mesi dal trattamento efficace di eradicazione, il rischio di infezione risulta basso e una ricaduta e' quindi improbabile. E' stata inoltre esaminata l'introduzione di un regime basato su somministrazione di lansoprazolo 30 mg due volte al giorno, amoxicillina1 g due volte al giorno e metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. L'utilizzo di tale combinazione ha fatto rilevare tassi di eradicazione inferiori rispetto a regimi basati su claritromicina. L'utilizzo puo' rivelarsi adeguato per terapie in cui non sia possibile assumere claritromicina a scopo di eradicazione, laddove le percentuali locali di resistenza al metronidazolo siano ridotte. Trattamento di ulcere duodenali e gastriche benigne associate a FANS in pazienti che necessitino di terapia continuativa a base di FANS: 30 mg una volta al giorno per quattro settimane. Per i pazienti che non hanno ottenuto una guarigione completa, e' possibile prolungare il trattamento per altre 4 settimane. Per i pazienti a rischio o affetti da ulcere di difficile guarigione, si deve adottare un ciclo di terapia prolungato e/o un dosaggiomaggiore. Profilassi di ulcere duodenali e gastriche associate a FANSin pazienti a rischio (ad esempio, di eta' superiore a 65 anni o con anamnesi di ulcera duodenale o gastrica) che necessitino di terapia prolungata con FANS: 15 mg una volta al giorno. Qualora il trattamento risulti inefficace, si deve utilizzare un dosaggio da 30 mg una volta al giorno. Reflusso gastroesofageo sintomatico: 15 mg o 30 mg al giorno, per ottenere un sollievo rapido dai sintomi. Si deve considerare un'eventuale adattamento del dosaggio su base individuale. Qualora non visia sollievo dai sintomi entro 4 settimane alla dose giornaliera di 30 mg, si raccomandano ulteriori valutazioni cliniche. Sindrome di Zollinger-Ellison: 60 mg una volta al giorno. La dose deve essere adattatasu base individuale e il trattamento deve essere protratto secondo necessita'. Sono stati impiegati dosaggi giornalieri fino a 180 mg. Se la dose giornaliera necessaria e' superiore a 120 mg, deve essere assunta in due dosi separate. Alterata funzione renale o epatica: non e' necessario modificare la dose nei pazienti con compromissione della funzione renale. I pazienti con malattia epatica grave o moderata devono essere regolarmente monitorati; si raccomanda inoltre una riduzione del50% della dose giornaliera. Anziani: poiche' nei pazienti anziani la clearance di lansoprazolo e' ridotta, puo' essere necessario un aggiustamento della dose in base alle necessita' individuali. Non si deve superare una dose giornaliera di 30 mg negli anziani, a meno che non ci siano indicazioni cliniche impellenti. Bambini: l'uso di lansoprazolo non e' raccomandato nei bambini poiche' i dati clinici sono limitati. Il trattamento dei bambini sotto un anno di eta' deve essere evitato in quanto i dati disponibili non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento del reflusso gastro-esofageo.

Effetti indesiderati

La frequenza e' definita come comune (>=1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon esistono dati clinici disponibili per il lansoprazolo, relativi all'esposizione in gravidanza. Studi sugli animali non hanno mostrato effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Pertanto, non e' raccomandato l'impiego di lansoprazolo durante la gravidanza. Non e'noto se il lansoprazolo venga escreto nel latte umano. Studi effettuati sugli animali hanno dimostrato che il lansoprazolo e' escreto nel latte. La decisione se continuare o interrompere l'allattamento al senopiuttosto che continuare o interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo conto dei benefici dell'allattamento al seno per il bambino e dei benefici della terapia con lansoprazolo per la madre.

Indicazioni

Trattamento di ulcere duodenali e gastriche; trattamento dell'esofagite da reflusso; profilassi di esofagite da reflusso; eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza con opportuna terapia antibiotica per il trattamento di ulcere associate all'infezione da H. pylori; trattamento di ulcere duodenali e gastriche benigne associate a FANS in pazienti che necessitino una terapia continuativa a base di FANS; profilassi di ulcere duodenali e gastriche associate a FANS in pazienti a rischio che necessitino di terapia continuativa; reflusso gastroesofageo sintomatico; sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

Sodio fosfato dibasico diidrato; acido metacrilico - etile acrilato copolimero (1:1) dispersione 30%; macrogol; polisorbato 80; povidone; sodio laurilsolfato; zucchero sfere (saccarosio e amido di mais); talco; titanio diossido (E171). Guscio della capsula: gelatina; titanio diossido (E171); ferro ossido rosso (E172) (solo 15 mg).

Avvertenze

Come con altre terapie antiulcera, si deve escludere la possibilita' di tumori gastrici maligni quando si tratta un'ulcera gastrica con lansoprazolo, poiche' il lansoprazolo puo' mascherarne i sintomi e ritardarne la diagnosi. Il lansoprazolo deve essere impiegato con cautela inpazienti con disfunzione epatica moderata e grave. E' possibile che la diminuzione dell'acidita' gastrica, dovuta a lansoprazolo, possa causare un aumento della quantita' gastrica dei batteri, normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con lansoprazolo puo' causare un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali come ad esempio da Salmonella e da Campylobacter. In pazienti affetti da ulcere gastro-duodenali si deve considerare la possibilita' di infezione da H. pylori come un fattore eziologico. Se il lansoprazolo e' impiegato in combinazione con antibiotici per la terapia di eradicazione di H. pylori, si devono seguire anche le indicazioni per l'uso di questi antibiotici. A causa dei limitati dati di sicurezza nei pazienti in trattamento di mantenimento per un periodo superiore a un anno, in questi pazienti si deve eseguire una regolare revisione del trattamento ed una completa valutazione del rapporto rischi-benefici. Sono statisegnalati molto raramente casi di colite nei pazienti che assumono lansoprazolo. Pertanto, in caso di diarrea grave e/o persistente, necessari o si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia.Il trattamento per la prevenzione dell'ulcera peptica in pazienti chenecessitino di terapia continuativa a base di FANS deve essere limitato ai pazienti ad alto rischio (ad esempio, pregressi episodi di sanguinamento gastrointestinale, perforazione o ulcera, eta' avanzata, impiego concomitante di medicinali che aumentano notoriamente la possibilita' di eventi avversi nel tratto gastrointestinale superiore [ad esempio, corticosteroidi o anticoagulanti], la presenza di un fattore di grave co-morbilita' oppure l'utilizzo prolungato di FANS alle dosi massime raccomandate). Questo prodotto contiene saccarosio.

Gravidanza e Allattamento

Non esistono dati clinici disponibili per il lansoprazolo, relativi all'esposizione in gravidanza. Studi sugli animali non hanno mostrato effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Pertanto, non e' raccomandato l'impiego di lansoprazolo durante la gravidanza. Non e'noto se il lansoprazolo venga escreto nel latte umano. Studi effettuati sugli animali hanno dimostrato che il lansoprazolo e' escreto nel latte. La decisione se continuare o interrompere l'allattamento al senopiuttosto che continuare o interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo conto dei benefici dell'allattamento al seno per il bambino e dei benefici della terapia con lansoprazolo per la madre.

Interazioni con altri prodotti

>>Effetti del lansoprazolo su altri medicinali. Medicinali il cui assorbimento dipende dal pH: il lansoprazolo puo' interferire con l'assorbimento di medicinali laddove il pH gastrico sia critico per la biodisponibilita'. Atazanavir: uno studio ha evidenziato che la somministrazione concomitante di lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) e atazanavir 400 mg a volontari sani ha determinato una sostanziale riduzione dell'esposizione ad atazanavir (riduzione approssimativamente del 90% di AUC e Cmax ). Il lansoprazolo non deve essere somministrato in concomitanza con atazanavir. Ketoconazolo e itraconazolo: l'assorbimento di ketoconazolo ed itraconazolo, dal tratto gastrointestinale, e' accentuato dalla presenza di acido gastrico. La somministrazione di lansoprazolo puo' portare a concentrazioni subterapeutiche di ketoconazolo editraconazolo e l'associazione deve essere evitata. Digossina: la co-somministrazione di lansoprazolo e digossina puo' portare ad un aumentodei livelli plasmatici di digossina. Percio', si devono monitorare i livelli plasmatici di digossina e aggiustare la dose di digossina, se necessario, quando si inizia o si termina il trattamento con lansoprazolo. Medicinali metabolizzati dagli enzimi P450: il lansoprazolo puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di medicinali metabolizzati daCYP3A4. Si consiglia cautela quando si associano lansoprazolo e medicinali metabolizzati da questo enzima e che hanno una ristretta finestra terapeutica. Teofillina: il lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche di teofillina, il che puo' ridurre l'effetto clinico atteso a quella dose. Si consiglia cautela quando si associano i due medicinali. Tacrolimo: la co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimo (un substrato di CYP3A e P-gp). L'esposizione a lansoprazolo, aumenta l'esposizione media di tacrolimo fino all'81%. Il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di tacrolimo e' consigliato quando si inizia o si finisce il trattamento concomitante con lansoprazolo. Medicinali trasportati da P-glicoproteina: e'stato osservato che il lansoprazolo inibisce, in vitro, la proteina di trasporto P-glicoproteina (P- gp). La rilevanza clinica di questi risultati non e' nota. >>Medicinali che inibiscono il CYP2C19. Fluvoxamina: si deve considerare una riduzione della dose quando il lansoprazolo e' preso in associazione a fluvoxamina, un inibitore di CYP2C19. Le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte. Medicinali induttori di CYP2C19 e CYP3A4 Gli induttori enzimatici di CYP2C19 e CYP3A4 quali rifampicina ed erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre notevolmente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. Sucralfato/Antiacidi: sucralfato/Antiacidi possono ridurre la biodisponibilita' di lansoprazolo. Il lansoprazolo deve quindiessere assunto almeno un'ora dopo l'assunzione di questi medicinali. Non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative di lansoprazolo con medicinali antinfiammatori non steroidei, sebbene non siano stati condotti studi formali sulla relativa interazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale. Tenere il contenitore (flacone) ben chiuso, per proteggere il medicinale dall'umidita'.