krenosin*ev 6f 2ml 6mg/2ml adenosina sanofi srl
Che cosa è krenosin ev 6f 2ml 6mg/2ml?
Krenosin soluzione per infusione prodotto da
sanofi srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Krenosin risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di terapia cardiaca.
Contiene i principi attivi:
adenosina
Codice AIC: 028990012
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Rapida conversione a ritmo sinusale delle tachicardie parossistiche sopraventricolari incluse quelle associate a vie accessorie di conduzione (sindrome di Wolff-Parkinson-White).
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Posologia
E' destinato al solo uso ospedaliero in ospedali forniti di attrezzature di monitoraggio e di rianimazione cardiorespiratoria disponibili per l'uso immediato. Deve essere somministrato in iniezione rapida I.V.(bolo) in accordo con lo schema posologico a dosi crescenti sotto riportato. Per essere sicuri che la soluzione raggiunga la circolazione sistemica somministrare direttamente in vena o mediante infusione; la infusione deve essere praticata il piu' prossimalmente possibile e deveessere seguita da un rapido lavaggio con soluzione fisiologica. Deve essere usato solo quando esistono strutture per il monitoraggio cardiaco. I pazienti che sviluppano un blocco AV di grado elevato non devonoessere sottoposti ad ulteriori incrementi di dosaggio. Adulti: dose iniziale: 3 mg I.V. in bolo rapido (iniezione di 2 secondi), seconda dose: se la prima somministrazione non sopprime la tachicardia sopraventricolare entro 1 o 2 minuti, deve essere effettuata un'ulteriore somministrazione di 6 mg in bolo rapido I.V, terza dose: se la seconda somministrazione non sopprime la tachicardia sopraventricolare entro 1 o 2minuti, devono essere somministrati 12 mg in bolo rapido I.V.Non si consigliano dosi addizionali o piu' elevate. Bambini: non e' stato effettuato nessuno studio pediatrico controllato. Studi non-controllati pubblicati hanno dimostrato che l'adenosina nel bambino ha un effetto comparabile a quello dell'adulto: le dosi efficaci erano comprese tra 0,0375 e 0,25 mg/kg. Anziani: posologie identiche a quelle raccomandate per gli adulti.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse sono state raggruppate in classi secondo sistemi/organi e secondo frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, < 1/10), non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza: in assenza di evidenze sull'innocuita' fetale della adenosina, deve essere usato in gravidanza soltanto se assolutamente necessario. Allattamento: in assenza di esperienza clinica, durante l'allattamento deve essere somministrato soltanto in casi di assoluta necessita'.
Indicazioni
Rapida conversione a ritmo sinusale delle tachicardie parossistiche sopraventricolari incluse quelle associate a vie accessorie di conduzione (sindrome di Wolff-Parkinson-White).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' accertata al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. E' controindicato in pazienti che presentano: blocco AVdi secondo o terzo grado (non controllato da pacemaker), "sick sinus"sindrome (non controllata da pacemaker), asma. Non deve essere somministrato a pazienti trattati con dipiridamolo.
Avvertenze
La somministrazione deve essere effettuata in ospedali sotto stretto monitoraggio elettrocardiografico poiche' esiste la possibilita' che si instaurino aritmie cardiache transitorie durante la conversione delle tachicardie sopraventricolari a ritmo sinusale. La presenza di insufficienza epatica o renale non dovrebbe interferire sulla attivita' delfarmaco dal momento che ne' il rene ne' il fegato intervengono nella degradazione della adenosina esogena. Pazienti con fibrillazione/flutter atriale e con conduzione anomala attraverso vie accessorie possono manifestare un aumento della conduzione attraverso queste ultime. A causa del possibile rischio di "torsade de pointe", deve essere usato con cautela in pazienti con intervallo QT prolungato, sia esso congenitoo acquisito in conseguenza di sequele da farmaci o metaboliche. Sono stati riportati casi di grave bradicardia e alcuni pazienti hanno richiesto un pace-maker temporaneo. Gli effetti dell'adenosina non sono bloccati dall'atropina. L'adenosina dovrebbe essere usata con cautela inpazienti con difetti minori della conduzione (Blocco AV di I grado, blocco di branca), che potrebbero essere transitoriamente aggravati durante l'infusione. In caso di insorgenza di insufficienza respiratoria,asistolia, angina o grave ipotensione, si deve interrompere la terapia. In pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva l'adenosina puo' precipitare o aggravare il broncospasmo.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: in assenza di evidenze sull'innocuita' fetale della adenosina, deve essere usato in gravidanza soltanto se assolutamente necessario. Allattamento: in assenza di esperienza clinica, durante l'allattamento deve essere somministrato soltanto in casi di assoluta necessita'.
Interazioni con altri prodotti
Il dipiridamolo quale inibitore della captazione di adenosina puo' potenziare l'azione del farmaco; in uno studio il dipiridamolo ha incrementato di 4 volte gli effetti dell'adenosina. Non deve quindi essere somministrato a pazienti trattati con dipiridamolo; se l'uso e' indispensabile il dosaggio deve essere ridotto. La teofillina ed altre xantine come la caffeina sono forti inibitori dell'adenosina. L'adenosina puo' interagire con i farmaci che modificano la conduzione cardiaca. L'uso concomitante di digossina e varapamil con l'adenosina puo' essere raramente associato con l'insorgenza di fibrillazione ventricolare. A causa del possibile effetto additivo o sinergico con l'azione depressiva sui nodi SA e AV, l'adenosina dovrebbe essere usata con cautela in presenza di tali farmaci. L'uso di adenosina in pazienti che ricevono digitale puo' essere raramente associato con l'insorgere di fibrillazione ventricolare.