kipling 63 compresse rivestite 0,075+0,03mg gedeon richter plc
Che cosa è kipling 63cpr riv 0,075+0,03mg?
Kipling compresse rivestite prodotto da
gedeon richter plc
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Kipling risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di contraccettivi ormonali per uso sistemico.
Contiene i principi attivi:
gestodene/etinilestradiolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: gestodene ed etinilestradiolo.
Codice AIC: 037557042
Codice EAN: 0
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Posologia
Le compresse devono essere assunte nell'ordine indicato sulla confezione, ogni giorno e approssimativamente alla stessa ora. Si prende una compressa tutti i giorni, per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva va iniziata dopo un periodo di 7 giorni in cui non si assumono compresse e durante il quale si ha sanguinamento da sospensione. Il sanguinamento di norma inizia il secondo o il terzo giorno dopo l'assunzione dell'ultima compressa e potrebbe non terminare prima dell'inizio della successiva confezione di compresse. Se non si sono usati contraccettivi ormonali nell'ultimo mese la donna deve assumere la prima compressa il primo giorno del normale ciclo. E' possibile iniziare a prendere le compresse anche fra il secondo e il quinto giorno del mestruo, tuttavia durante il primo ciclo si consiglia di ricorrere ad unulteriore metodo contraccettivo a barriera nei primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Se in precedenza si assumeva un altro contraccettivo ormonale combinato [COC], iniziare a prendere il nuovo contraccettivo il giorno successivo all'assunzione dell'ultima compressa ormonale attiva della confezione precedente, ma comunque non oltre il giorno successivo al consueto intervallo di non assunzione di compresse attive, o al periodo di assunzione di compresse di placebo, con il precedente contraccettivo orale. La donna puo' passare dalle pillole di soloprogestinico [POP] a questo contraccettivo in qualunque giorno. La prima compressa deve essere presa il giorno successivo all'assunzione diuna compressa dalla confezione di pillole POP. Nel caso di passaggio da un impianto, la compressa deve essere presa il giorno stesso di rimozione dell'impianto. Nel caso del passaggio da iniezioni, il contraccettivo deve essere iniziato alla data in cui si sarebbe praticata la nuova iniezione. Dopo aborto spontaneo o procurato nel primo trimestre la donna potra' iniziare immediatamente ad assumere le compresse. Se l'assunzione inizia piu tardi, consigliare di ricorrere ad un ulterioremetodo contraccettivo a barriera nei primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Tuttavia, se la donna ha gia avuto rapporti sessuali, bisogna escludere la gravidanza prima di iniziare a prendere le compresse; alternativamente, si dovra aspettare fino al primo ciclo mestruale.Se ci si dimentica di prendere una compressa per meno di 12 ore, non si ha nessuna riduzione nell'efficacia contraccettiva. Prendere la compressa non appena ci si ricorda, poi continuare ad assumere le altre compresse all'orario consueto. Se il ritardo supera 12 ore, l'efficaciacontraccettiva potrebbe risultare compromessa. Per assumere le compresse dimenticate, puo' tornare utile basarsi su queste due regole: non ritardare di oltre 7 giorni l'assunzione delle compresse. Per avere adeguata soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisario-ovarico e' necessario assumere ininterrottamente le compresse per 7 giorni. Percio', e' possibile avanzare la seguente raccomandazione: prendere l'ultima compressa dimenticata non appena si ricorda, anche se questo significa dover prendere 2 compresse contemporaneamente. In seguito continuare a prendere le compresse all'ora consueta ogni giorno. La donna dovra' utilizzare un ulteriore metodo contraccettivo a barriera per i 7 giorni successivi. Se la donna ha avuto rapporti sessuali durante i 7 giorni precedenti, non e' possibile escludere una gravidanza. Piu' compresse si dimenticano e piu' ci si avvicina all'intervallo mensile di non assunzione delle compresse, maggiore sara' il rischio di gravidanza. Nella seconda settimana la donna dovra' prendere l'ultima compressa dimenticata non appena si ricorda, anche se questo significa dover prendere 2 compresse contemporaneamente. In seguito, dovra' continuare a prendere le compresse all'ora consueta ogni giorno. Purche' la donna abbia preso correttamente le compresse nei 7 giorni precedenti la compressa dimenticata, non sara' necessario ricorrere a misure contraccettive supplementari. In caso contrario, oppure se la donna ha dimenticato di prendere piu' di 1 compressa, consigliarle di usare un ulteriore metodo anticoncezionale per un periodo di 7 giorni. Nella terza settimana il rischio di ridotta sicurezza diventa imminente per via dell'approssimarsidell'intervallo di non assunzione delle compresse. Consigli in caso di vomito/diarrea: se la donna dovesse vomitare entro 3-4 ore dall'assunzione di una compressa, quest'ultima potrebbe non essere stata totalmente assorbita dall'organismo. Anche la diarrea potrebbe ridurre l'efficacia, impedendo il totale assorbimento del contraccettivo. Come anticipare o ritardare le mestruazioni: solo in casi eccezionali, e' possibile ritardare le mestruazioni nel modo descritto sotto. Per ritardarele mestruazioni, la donna dovra' continuare a prendere il contraccettivo passando da una confezione all'altra, senza alcun intervallo di non assunzione delle compresse. E' possibile continuare a ritardare le mestruazioni come desiderato, fino al termine della seconda confezione ma non oltre. In questo periodo la donna potrebbe avere spotting o sanguinamento da sospensione. Per spostare le mestruazioni ad un giorno diverso rispetto a quello previsto con le attuali compresse, e' possibile consigliare alla donna di abbreviare come desidera l'imminente intervallo di non assunzione delle compresse. Piu' breve e questo intervallo e maggiore sara' il rischio di non avere mestruazioni ma sanguinamento da sospensione o spotting durante l'assunzione delle compresse dalla confezione successiva.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse da farmaci (ADR) riferite riportate con maggiore frequenza (> 1/10) sono sanguinamento irregolare, nausea, aumento ponderale, iperestesia mammaria e cefalea. Queste reazioni insorgono prevalentemente all'inizio della terapia e sono di natura transitoria. >>Tumori benigni, malugni e non specificati (cisti e polipi compresi). Noncomuni e rare: cancro mammario, adenoma epatico, neoplasma epatico maligno, cancro cervicale. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ritenzione del liquido. Non comune: iperlipidemia. >>Disturbi psichiatrici. Molto comune: alterazione della libido, depressione, irritabilita'. >>Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. Comune: emicrania. Non comune: corea. >>Patologie dell'occhio. Comune:disturbi corneali, disturbi della vista. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: otosclerosi. >>Patologie vascolari. Non comune: ipertensione, trombosi venosa, trombosi arteriosa, embolia. >>Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea. Non comune: vomito, pancreatite. >>Patologie epatobiliari. Non comuni: colelitiasi. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. Molto comune:cloasma. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e tessuto connettivo. Non comune: lupus eritematoso sistemico. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: mestruazioni irregolari, iperestesia delle mammelle. Comune: amenorrea, ipermenorrea. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: irritabilita'. >>Esami diagnostici. Molto comune: aumento ponderale. Non comune: striscio vaginale anomalo. Gli eventi avversi gravi elencati di seguito sono stati riportati nelle donne che assumono COC:tromboembolia venosa, ossia trombosi con interessamento delle vene profonde degli arti inferiori o della pelvi ed embolia polmonare, disordini tromboembolici arteriosi, cancro cervicale, tumori epatici, disordini della cute e dei tessuti sottocutanei, cloasma. Fra le donne che assumono COC la frequenza di diagnosi di tumori mammari e leggermente aumentata. Poiche' questi tumori sono rari nelle donne di meno di 40 anni, il numero in eccedenza e' modesto rispetto al rischio generale di tumori mammari. Non si conosce il rapporto causale con l'uso dei COC.
Indicazioni
Contraccezione orale.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non usare un contraccettivo orale combinato [COC] in presenza dei seguenti disturbi. Se uno di questi disturbi insorge per la prima volta mentre si prende un COC, interrompere immediatamente la sua assunzione.Tromboembolia venosa in atto o pregressa, con o senza fattori di rischio, tromboembolia arteriosa in atto o pregressa,in particolare infarto miocardico o disturbo cerebrovascolare, fattori di rischio considerevoli o multipli per la trombosi venosa o arteriosa, precedenti sintomiprodromici di trombosi, disturbi cardiovascolari, ossia cardiopatie, valvulopatia, disturbi aritmici, ipertensione severa, diabete complicato da micro o macro-angiopatia, disturbo oculare di origine vascolare,neoplasie mammarie accertate o sospette, neoplasie maligne accertate o sospette dell'endometrio o altri disordini neoplastici estrogeno-dipendenti, disturbi epatici gravi o recenti, se non si perviene alla normalizzazione dei test della funzione epatica, neoplasie epatiche benigne o maligne, correnti o pregresse, sanguinamento vaginale non diagnosticato, emicrania con sintomatologia neurologica focale, gravidanza accertata o sospetta, ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Compressa: sodio calcio edetato, magnesio stearato, silice colloidaleanidra, povidone K-30, amido di mais, lattosio monoidrato. Rivestimento: giallo chinolina (E104), povidone K-90, titanio diossido (E171), macrogol 6000, talco, calcio carbonato (E170), saccarosio.
Avvertenze
Prima di iniziare o di riprendere il trattamento con un contraccettivo orale combinato, ottenere un'anamnesi personale e familiare completaed escludere che vi sia una gravidanza in atto. I COC non proteggono dall'HIV (AIDS) o da altre infezioni sessualmente trasmesse (IST). Il fumo di sigaretta accresce il rischio di effetti cardiovascolari gravicon l'uso dei COC, ed aumenta con l'eta' e con il numero di sigarettefumate, particolarmente nelle donne di oltre 35 anni. L'uso di qualsiasi COC accresce il rischio di tromboembolia venosa (TEV), rispetto alle donne che non assumono contraccettivi di questo tipo. Il rischio ineccesso di TEV raggiunge l'apice nel primo anno di assunzione dei COC. Casi di trombosi a carico di altri vasi fra le donne che assumono contraccettivi orali sono stati segnalati raramente. Il rischio di tromboembolia venosa aumenta con l'avanzare dell'eta', anamnesi familiare positiva, obesita', prolungata immobilita', chirurgia maggiore, procedura chirurgica sugli arti inferiori o trauma maggiore. In questi casi e' consigliabile interrompere il contraccettivo orale e di non riprenderlo fino a 2 settimane dopo completa ripresa della mobilita'. Non vi e' consenso sul possibile ruolo di vene varicose e tromboflebiti superficiali nell'esordio della tromboembolia venosa. Il rischio di eventi tromboembolici arteriosi aumenta con: l'avanzare dell'eta', fumo di tabacco, dislipoproteinemia, obesita', ipertensione, valvulopatia, fibrillazione atriale, anamnesi familiare positiva. In caso di sospetta predisposizione ereditaria, la donna va visitata da uno specialista prima di decidere se usare o meno il contraccettivo orale. La sintomatologiadella trombosi venosa o arteriosa puo includere: dolore e/o gonfiore di un solo arto inferiore, improvviso dolore severo al petto, con o senza irradiazione al braccio sinistro, repentina mancanza di respiro, improvviso esordio della tosse, qualunque cefalea inconsueta, severa e prolungata, repentina perdita parziale o totale della vista, diplopia,articolazione indistinta delle parole o afasia, vertigini, collasso, con o senza convulsioni focali, debolezza o intorpidimento molto pronunciato che interessi improvvisamente un lato o entrambi i lati del corpo, disturbi motori, addome 'acuto'. Altre malattie correlate ai disturbi circolatori includono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, malattia intestinale infiammatoria cronica e anemia a cellule falciformi. Tra i fattori biochimici indicativi della predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa vi sono: la resistenza alla proteina C attivata (APC), mutazione di Leiden del fattore V, iperomocisteinemia, carenza di antitrombina-III, carenza di proteina C, carenza di proteina S, anticorpi antifosfolipidi e dislipoproteinemia. Cancro cervicale: alcuni studi epidemiologici riportano un maggiore rischio di cancro della cervice uterina nelle donne che usano COC nel lungo termine, tuttavia non si e' ancora adeguatamente chiarito in che misura questo risultato possa essere influenzato dagli effetti del comportamento sessuale e da altri fattori come il virus da papilloma umano (HPV). Cancro mammario: una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha dimostrato che le donne che assumono contraccettivi orali combinati hanno un rischio relativo leggermente aumentato di avere una diagnosi di tumore della mammella (RR=1,24). Questo rischio innalzato si riduce gradualmente nei 10 anni successivi alla sospensione dei COC. Poiche' il tumore della mammella insorge raramente nelle donne di meno di 40 anni, l'aumento dei casi diagnosticati di questa neoplasia nelle donne che usano attualmente i COC, o che li hanno usati in precedenza, e' basso rispetto al rischio di tumore della mammella nell'arco dell'intera vita. Cancro epatico: sono state segnalate neoplasie epatiche benigne e maligne fra le donne che assumono iCOC. In casi isolati queste neoplasie hanno portato ad emorragia intra-addominale con esito potenzialmente fatale. Nell'eventualita' di compromissione acuta o cronica della funzione epatica, sospendere l'uso del farmaco fino alla normalizzazione dei test funzionali. Gli aumenti importanti dal punto di vista clinico sono rari. Sono stati segnalati i seguenti disturbi o il loro aggravamento, sia durante la gravidanza che con l'uso dei COC, benche' non si abbiano prove definitive di un rapporto causale: ittero e/o prurito legato a colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydeham, herpes gestazionale, perdita di udito a causa di otosclerosi. I COC potrebbero influire sulla resistenza periferica all'insulina e sulla tolleranza al glucosio. Il farmaco contiene lattosio e saccarosio. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi e malassorbimento di glucosio-galattosio, e inoltre le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. Interrompere la loro assunzione in presenza di inspiegata perdita parziale o totale della vista, esordio di proptosi o diplopia, papilloedema oppure lesioni vascolari a carico della retina. L'efficacia dei contraccettivi orali potrebbe ridursi se ci si dimentica di assumere le compresse oppure in caso di vomito, o con l'uso concomitante di altri medicinali. Con l'assunzione di qualunque contraccettivo orale combinato e' possibile sanguinamento irregolare, particolarmente nei primi mesi d'uso. Pertanto e' opportuno procedere alla valutazione di eventuale sanguinamento irregolare solo dopo un periodo di adattamento di circa 3 cicli.
Gravidanza e Allattamento
Il farmaco non e' indicato in gravidanza. In caso di gravidanza sospendere immediatamente il trattamento. I dati sulle gravidanze esposte agestodene non sono adeguati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi del gestodene sulla gravidanza e sulla salute del feto o del neonato. Finora non si dispone di dati epidemiologici pertinenti. Gli studi animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. Gran parte degli studi epidemiologici condotti finora non hanno evidenziato ne' un rischio aumentato di difetti congeniti per via dell'assunzione di COC prima della gravidanza, ne' effetti teratogeni a seguito di inavvertita assunzione di COC ai primi stadi della gestazione. Tuttavia, sulla base dell'azione ormonale dei principi attivi, non e' possibile escludere totalmente un effetto avverso dei principi attivi sullo sviluppo embrio-fetale. L'uso di steroidi contraccettivi puo' influire sull'allattamento poiche' essi potrebbero ridurre il volume ed alterare la composizione del latte materno. Pertanto, in generale non siconsiglia l'uso di steroidi contraccettivi fino allo svezzamento completo del bambino. E' possibile l'escrezione di piccole aliquote di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti nel latte materno, ma nonvi sono indicazioni di alcun effetto deleterio sulla salute del bambino. Non assumere il farmaco durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Le interazioni farmacologiche che portano a maggiore clearance degli ormoni sessuali potrebbero comportare sanguinamento da sospensione e mancata azione contraccettiva. Queste interazioni sono state dimostratenel caso di idantoine, barbiturici, primidone, carbamazepina e rifampicina. Fra le altre sostanze di cui si sospetta la capacita' di ridurre l'efficacia dei COC vi sono ossicarbazepina, topiramato, griseofulvina, felbamato e ritonavir. Sembra che il meccanismo di questa interazione si basi sulle proprieta' di induzione degli epatoenzimi da parte di questi medicinali. Generalmente la massima induzione enzimica si evidenzia solo 2-3 settimane dopo l'avvio della somministrazione, ma in seguito potrebbe continuare per almeno 4 settimane dopo la sospensione del trattamento. Una mancata azione contraccettiva e stata riportata anche con antibiotici come ampicillina e tetracicline, malgrado questo meccanismo di azione debba tuttora essere delucidato. Nel caso delle donne in terapia a breve termine con uno dei gruppi o dei singoli medicinali di cui sopra, sara' necessario usare temporaneamente un metodo abarriera in simultanea alle pillole contraccettive, ossia durante il periodo di assunzione di contraccettivo piu' prodotto medicinale e per7 giorni successivi alla cessazione del medicinale. Le donne che assumono rifampicina devono utilizzare un metodo a barriera unitamente al contraccettivo mentre prendono la rifampicina e inoltre nei 28 giorni successivi alla sua interruzione. Laddove l'assunzione del medicinale concomitante superi il numero di compresse nella confezione del contraccettivo, cominciare la successiva confezione di pillole senza osservare il consueto intervallo di non assunzione. Nel caso delle donne che usano a lungo termine medicinali con effetto di induzione sugli enzimiepatici a lungo termine, consigliare l'uso di altre misure contraccettive. Le pazienti che assumono questo farmaco non devono usare simultaneamente prodotti/preparati omeopatici contenenti Hypericum perforatumpoiche' si rischia la perdita dell'efficacia contraccettiva. Si sono riferiti casi di sanguinamento da sospensione e di gravidanze indesiderate. Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) accresce, attraversol'induzione enzimica, il numero di enzimi metabolizzanti i medicinali. Questo effetto di induzione puo' persistere per almeno 1-2 settimanedalla cessazione del trattamento con Hypericum. I contraccettivi orali possono interferire con il metabolismo di altri farmaci, con conseguente effetto sulle concentrazioni in sede plasmatica e tissutale. L'uso di steroidi contraccettivi potrebbe influire sui risultati di taluneanalisi di laboratorio, compresi i parametri biochimici per la funzione epatica, tiroidea, surrenale e renale, i livelli plasmatici di proteine (di trasporto), come la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni di lipidi/lipoproteine, i parametri del metabolismo dei carboidrati e quelli per coagulazione e fibrinolisi.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.