iopize*coll 3fl 2,5ml 50mcg/ml latanoprost sifi spa
Che cosa è iopize coll 3fl 2,5ml 50mcg/ml?
Iopize collirio soluzione prodotto da
sifi spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Iopize risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di preparati antiglaucoma e miotici.
Contiene i principi attivi:
latanoprost
Composizione Qualitativa e Quantitativa: latanoprost.
Codice AIC: 039276023
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Riduzione della pressione intraoculare in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e con ipertensione oculare.
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Posologia
Uso Oculare. Dose raccomandata negli adulti (inclusi pazienti anziani): una goccia di collirio una volta al giorno nell'occhio(i) da trattare. L'effetto ottimale si ottiene somministrando il prodotto la sera. E' opportuno non instillare il medicinale piu' di una volta al giorno in quanto e' stato dimostrato che somministrazioni piu' frequenti diminuiscono l'effetto ipotensivo sulla pressione intraoculare. In caso dimancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare normalmente con la dose successiva. Come con gli altri colliri, al fine di ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale a livello del canto mediale (occlusione puntale) per un minuto. Cio' deve essere effettuato subito dopo l'instillazione di ogni singola goccia. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'instillazione delle gocce oftalmiche e possono essere riapplicate 15 minuti dopo. Se si usa piu' di un farmaco topico oftalmico, i farmaci devono essere somministrati almeno cinque minuti l'uno dall'altro. Bambini e adolescenti: non sono disponibili dati di tollerabilita' ed efficacia nei bambini e negli adolescenti. Pertanto, l'uso del farmaco non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti.
Effetti indesiderati
La maggioranza degli effetti indesiderati riguardano il sistema oculare. In uno studio aperto di 5 anni sulla sicurezza del latanoprost, il33% dei pazienti ha sviluppato pigmentazione dell'iride. Altri effetti indesiderati sono generalmente transitori ed avvengono durante la somministrazione. Gli effetti indesiderati sono classificati in funzionedella frequenza come segue: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 a =1/1000 a =1/10,000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' stata stabilita la sicurezza di questo medicinale in gravidanza. Esiste la possibilita' di rischio farmacologico in corso di gravidanza sia per il feto che per il neonato. Pertanto, il latanoprost non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario, quando i benefici per la madre superano i rischi per il bambino. Il latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e quindi il latanoprost non deve essere usato nelle donne che allattano o l'allattamento deve essere sospeso.
Indicazioni
Riduzione della pressione intraoculare in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e con ipertensione oculare.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Benzalconio cloruro, sodio cloruro, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato dibasico dodecaidrato, acqua depurata.
Avvertenze
Il medicinale puo' alterare gradualmente il colore dell'occhio aumentando la quantita' di pigmento marrone dell'iride. Prima dell'inizio del trattamento, i pazienti devono essere informati circa la possibilita' di cambiamento permanente del colore dell'occhio. Il trattamento unilaterale puo' causare eterocromia permanente. Questo cambiamento di colore dell'occhio e' stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ad es. blu-marrone, grigio-marrone, giallo-marronee verde-marrone. Negli studi con latanoprost, l'insorgenza del cambiamento di solito avviene entro i primi otto mesi di trattamento. Il rapporto di progressione nella pigmentazione dell'iride diminuisce con iltempo ed e' stabile per cinque anni. Non e' stato valutato l'effetto dell'aumentata pigmentazione oltre i cinque anni. In uno studio apertodi 5 anni sulla sicurezza del latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato la pigmentazione dell'iride. Questo cambiamento nel colore dell'iride e' lieve nella maggior parte dei casi e spesso non e' osservato clinicamente. L'incidenza nei pazienti con iridi di colore disomogeneo varia dal 7% all'85%, con iridi giallo-marrone si ha una maggiore incidenza. In pazienti con occhi di colore omogeneo blu non e' stato osservato nessun cambiamento, ed in pazienti con occhi di colore omogeneo grigio, verde o marrone il cambiamento e' stato visto solo raramente. Il cambiamento di colore e' dovuto ad un aumento della melanina nei melanociti dello stroma dell'iride e non ad un aumento del numero dei melanociti. Di solito, la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma puo' interessare tutta l'iride o parti di essa. Dopo la sospensione del trattamento non e' stata osservata un'ulteriore pigmentazione dell'iride marrone. Gli studi clinici ad oggi disponibili hanno dimostrato che il cambiamento di colore non e' riferibile ad alcun sintomo o alterazioni patologiche. Nevi o areole dell'iride non sono statiinfluenzati dal trattamento. Gli studi clinici non hanno evidenziato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero-corneale o in qualsiasi altra parte della camera anteriore. Sulla base di un'esperienza clinica di 5 anni, l'aumento della pigmentazione dell'iride non ha mostrato determinare alcuna conseguenza di natura clinica negativa e la somministrazione di latanoprost puo' essere continuata se si manifesta la pigmentazione dell'iride. I pazienti comunque devono essere controllati regolarmente e in caso di peggioramento del quadro clinico, il trattamento con latanoprost puo' essere interrotto. Vi e' un'esperienza limitatadi latanoprost nel glaucoma cronico ad angolo chiuso, in pazienti pseudofachici con glaucoma ad angolo aperto e nel glaucoma pigmentario. Non c'e' esperienza di latanoprost nel glaucoma infiammatorio e neovascolare, in condizioni di infiammazione oculare o nel glaucoma congenito. Il latanoprost non ha alcuno o scarsi effetti sulla pupilla, ma non si ha sufficiente esperienza in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Pertanto, si deve usare cautela nell'impiego di latanoprost in queste circostanze, finche' si avra' una maggiore esperienza. Sono disponibili dati limitati circa l'uso di latanoprost durante lafase peri-operatoria della chirurgia di estrazione della cataratta. In questi pazienti il latanoprost deve essere usato con cautela. Sono pervenuti casi di edema maculare soprattutto in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della lente della capsula posteriore o con lentiin camera anteriore e in pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare cistoide (come retinopatia diabetica e occlusione della vena retinica). Il latanoprost deve essere usato con cautela in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della lente della capsula posteriore o con lenti in camera anteriore e in pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare cistoide. In pazienti con fattori di rischio noti per iriti/uveiti, il latanoprost puo' essere usato con cautela. Esiste un'esperienza limitata per pazienti con asma, ma sono stati riscontrati casi di esacerbazione dell'asma e/o di dispnea. I pazienti asmatici quindi devono essere trattati con cautela in attesa di esperienze sufficienti. E' stata osservata una discolorazione della cute periorbitale, riportata nella maggioranza delle segnalazioni in pazienti giapponesi. Ad oggi i dati hanno mostrato che la discolorazione della cute periorbitale non e' permanente e in qualche caso e' reversibile mentre si continua il trattamento con latanoprost. Il latanoprost puo' cambiare gradualmente le ciglia e la peluria nell'occhio trattato enell'area circostante; questi cambiamenti includono un aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione, del numero delle ciglia o della peluria e un alterato orientamento delle ciglia. I cambiamenti nelle ciglia sono reversibili previa interruzione del trattamento. Il farmaco contiene benzalconio cloruro, il quale e' comunemente utilizzato come conservante nei prodotti oftalmici. E' stato riferito che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, puo' causare irritazione oculare ed e' noto che scolorisce le lenti a contatto morbide. Con l'uso frequente o prolungato delfarmaco in pazienti con secchezza oculare, o in condizioni in cui la cornea e' compromessa e' necessario uno stretto monitoraggio. Le lentia contatto possono assorbire il benzalconio cloruro e devono quindi essere rimosse prima di applicare il medicinale ma possono essere reinserite dopo 15 minuti.
Gravidanza e Allattamento
Non e' stata stabilita la sicurezza di questo medicinale in gravidanza. Esiste la possibilita' di rischio farmacologico in corso di gravidanza sia per il feto che per il neonato. Pertanto, il latanoprost non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario, quando i benefici per la madre superano i rischi per il bambino. Il latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e quindi il latanoprost non deve essere usato nelle donne che allattano o l'allattamento deve essere sospeso.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati condotti studi di interazione. Sono stati riportati aumenti paradossali nella pressione intraoculare in seguito alla concomitante somministrazione oftalmica di due analoghi prostaglandinici. Pertanto, l'uso di due o piu' prostaglandine, analoghi prostaglandinici oderivati prostaglandinici non e' raccomandato.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare il flacone nell'astuccio esterno per tenerlo a riparo dalla luce. Dopo la prima apertura del flacone: conservare a temperatura inferiore ai 25 gradi C e utilizzare entro 4 settimane.