imukin sc 6f 2x1000000ui interferone gamma clinigen healthcare b.v.

Che cosa è imukin sc 6f 2x1000000ui?

Imukin soluzione iniettabile prodotto da clinigen healthcare b.v.
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Imukin risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di immunostimolante, citochina ed immunomodulatore.
Contiene i principi attivi: interferone gamma 1b
Codice AIC: 028138016 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per la riduzione della frequenza di infezioni gravi nei pazienti affetti da malattia granulomatosa cronica (CGD).

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

E' per uso sottocutaneo. La dose consigliata di Imukin nel trattamento di pazienti affetti da CGD e' 50 mcg/m2 nei pazienti la cui superficie corporea e' superiore a 0,5 m2 e di 1,5 mcg/kg/dose in pazienti consuperficie corporea uguale o inferiore a 0,5 m2. Il volume effettivo prelevato deve essere controllato prima dell'iniezione. Le iniezioni devono essere effettuate sottocute, preferibilmente la sera, tre volte alla settimana (per es. lunedi', mercoledi' e venerdi'). Le aree ottimali per l'iniezione sono i deltoidi destro e sinistro e la parte anteriore della coscia. Puo' essere somministrato da un medico, un infermiere, un membro della famiglia o dal paziente stesso adeguatamente istruito sulle modalita' di iniezione per via sottocutanea. Benche' la doseottimale non sia stata ancora stabilita, sono sconsigliate dosi superiori a quelle sopraindicate. La sicurezza e l'efficacia di dosi superiori o inferiori alla dose raccomandata di 50 mcg/m2 non sono state stabilite. In caso di gravi reazioni, il dosaggio deve essere modificato (riduzione del 50%) oppure la terapia deve essere sospesa fino alla scomparsa delle reazioni avverse.

Effetti indesiderati

Descrizione generale: gli studi preclinici e clinici effettuati con il farmaco somministrato in dosi multiple hanno evidenziato che la tossicita' dipende dalla dose, e dallo schema di somministrazione. Gli eventi avversi piu' comuni sono sintomi di tipo influenzale caratterizzati da febbre, cefalea, brividi, mialgia o senso di affaticamento. Patologie del sistema emolinfopoietico: neutropenia: non e' stato possibileassegnare la frequenza; trombocitopenia: non e' stato possibile assegnare la frequenza. Disturbi psichiatrici: stato di confusione: raro. Patologie del sistema nervoso: cefalea: molto comune. Patologie gastrointestinali: nausea: comune; vomito: comune. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo: rash: molto comune. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia: comune; artralgia: comune: lupus eritematoso sistemico: raro. Patologie renali e urinarie: proteinuria: non e' stato possibile assegnare la frequenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre: molto comune; brividi: molto comune; dolore al sito di iniezione: molto comune; senso di affaticamento: comune. Esami diagnostici: risposta a autoanticorpi: raro; aumento delle AST: non e' stato possibile assegnare la frequenza; aumento delle ALT: non e' stato possibile assegnare la frequenza. Informazioni sulle reazioni avverse di carattere individuale gravi e/o frequenti: la gravita' dei sintomi di tipo influenzale puo' diminuire col proseguimento del trattamento. Alcuni di questi sintomi possono essere ridotti con la somministrazione serale del farmaco. L'acetaminofene (paracetamolo) puo' essere utilizzato per controllare questa sintomatologia. Vomito, nausea, artralgia e sensibilizzazione al sito di iniezione sono stati riscontrati in alcuni pazienti. Inalcuni pazienti a seguito dell'iniezione, sono stati riportati rash cutanei transitori, come ad esempio dermatiti, rash maculopapulare, eruzioni cutanee pustolose e vescicolari ed eritema al sito di iniezione,ma raramente hanno richiesto la sospensione della terapia. Alcuni pazienti trattati con interferone gamma-1b hanno riportato un aumento nella produzione di auto-anticorpi, compreso lo sviluppo di lupus eritematoso sistemico. Sono stati osservati casi isolati di confusione mentale, che possono essere stati causati dalla somministrazione del farmaco, in alcuni pazienti affetti da malattie a carico del SNC diverse dalla CGD.

Indicazioni

E' indicato per la riduzione della frequenza di infezioni gravi nei pazienti affetti da malattia granulomatosa cronica (CGD).

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato in pazienti che sviluppano, o in cui e' accertata, ipersensibilita' acuta ad interferone gamma-1b o ipersensibilita' notaad interferoni strutturalmente simili o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Avvertenze

L'uso non esclude la necessita' di una copertura antimicrobica aggiuntiva che potrebbe essere necessaria per la gestione della CGD. Nello studio clinico principale di efficacia la maggior parte dei pazienti era in trattamento antimicrobico profilattico. Pazienti con cardiopatie preesistenti possono manifestare un peggioramento acuto, a spontanea risoluzione, delle loro condizioni cardiache a dosaggi di 250 mcg/m2/die o superiori, come osservato nei primi studi clinici, sebbene non siastato dimostrato un effetto cardiotossico diretto. Si deve prestare attenzione quando si trattano pazienti con disturbi convulsivi noti e/ocompromessa funzionalita' del sistema nervoso centrale. Pazienti con grave insufficienza epatica o renale devono essere trattati con cautela,, poiche' esiste in tali pazienti la possibilita' di accumulo di interferone gamma-1b. Durante la terapia e' stato osservato un aumento delle AST e/o delle ALT (fino a 25 volte). L'incidenza sembrava essere maggiore in pazienti di meno di un anno di eta', 6 bambini su 10 hanno sviluppato elevati livelli enzimatici, rispetto a bambini piu' grandi.In un caso cio' si e' verificato fin dal settimo giorno dopo l'iniziodella terapia. Il trattamento e' stato interrotto in tutti e 6 i pazienti e ripreso in 4 ad un dosaggio ridotto. I valori di transaminasi epatica sono tornati ai livelli iniziali in tutti i pazienti e non sonorisaliti alla ripresa della somministrazione ad eccezione che in un paziente. Nei pazienti con insufficienza epatica deve essere osservata particolare cautela. Durante la terapia con Imukin sono state osservate neutropenia e trombocitopenia reversibili che possono essere gravi ecorrelate alla dose. Si deve prestare particolare attenzione quando si somministra il prodotto a pazienti con mielosoppressione. La somministrazione contemporanea di interferone gamma-1b con altre preparazionidi proteine sieriche eterologhe o preparati immunologici (per es. vaccini) deve essere evitata per il rischio di inattesa risposta immunitaria amplificata. Oltre agli esami normalmente richiesti per il monitoraggio di pazienti con CGD, prima dell'inizio della terapia con il farmaco e a scadenze appropriate durante il periodo di trattamento devono essere effettuati i seguenti esami: esami ematologici, inclusa la conta ematica completa, conta differenziale e piastrinica; esami ematochimici, inclusi test di funzionalita' renale ed epatica; analisi delle urine. L' interferone gamma-1-b e' una proteina esogena che durante il trattamento puo' portare all'induzione di anticorpi. Fino ad oggi la somministrazione del prodotto in pazienti affetti da CGD alle dosi consigliate non sembra essere associata al rischio significativo di induzione di anticorpi neutralizzanti verso l'interferone gamma-1b. Sulla base delle informazioni disponibili, non si puo' escludere che la presenza di livelli piu' alti di interferone gamma-1b possa ridurre la fertilita' sia maschile che femminile.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: non sono disponibili dati sull'uso di interferone gamma-1b durante la gravidanza. Livelli piu' alti di interferone gamma endogeno sono stati riscontrati in donne con aborti spontanei ripetuti nel primo trimestre rispetto a donne che conducono una gravidanza normale. Non c'e' evidenza di alcuna rilevanza clinica. Negli studi condotti sugli animali e' stata riscontrata tossicita' riproduttiva. Non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non considerato vitale. Allattamento: non e' noto se interferone gamma-1b sia escreto nel latte materno. A causa della mancanza di dati sugli effetti neonatali, l'allattamento non e' raccomandato.

Interazioni con altri prodotti

Non riduce l'efficacia degli antibiotici o dei glucocorticoidi nei pazienti affetti da CGD. Le interazioni farmacologiche rilevate con Imukin sono simili a quelle osservate con altri interferoni in studi suglianimali. In teoria e' possibile che farmaci epatotossici e/o nefrotossici possano avere effetti sulla clearance del farmaco. Inoltre non sono noti gli effetti di farmaci antiinfiammatori, FANS, teofillina, immunosoppressori e citostatici sugli effetti cellulari acuti di Imukin ed i suoi effetti terapeutici nei pazienti affetti da CGD quando questifarmaci siano somministrati cronicamente in concomitanza. Puo' potenzialmente prolungare l'emivita di farmaci somministrati in concomitanzache vengono metabolizzati dal sistema citocromo P-450. L'uso contemporaneo di farmaci aventi effetti neurotossici (compresi gli effetti sulsistema nervoso centrale), ematotossici, mielo-soppressivi o cardiotossici puo' aumentare la tossicita' degli interferoni in questi sistemi.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di imukin