imprida*98cpr riv 5mg/80mg valsartan e novartis farma spa
Che cosa è imprida 98cpr riv 5mg/80mg?
Imprida compresse rivestite prodotto da
novartis farma spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Imprida risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonisti dell'angiotensina ii, non associati (valsartan), associazioni con derivati diidropiridinici (amlodipina).
Contiene i principi attivi:
amlodipina besilato/valsartan
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascuna compressa rivestita con film contiene 5 mg di amlodipina (come amlodipina besilato) e 80 mg di valsartan.
Codice AIC: 037917073
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'ipertensione essenziale. Il farmaco e' indicato in pazienti nei quali la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata da amlodipina o valsartan in monoterapia.
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Posologia
La dose raccomandata del farmaco e' una compressa al giorno. Il farmaco 5 mg/80 mg puo' essere somministrato a pazienti la cui pressione non e' adeguatamente controllata con 5 mg di amlodipina o 80 mg di valsartan da soli. Il farmaco puo' essere preso con o senza cibo. Si raccomanda di prendere il farmaco con un po' di acqua. Si raccomanda la titolazione individuale dei due componenti (amlodipina e valsartan) prima di passare all'associazione fissa. Se clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Per i pazienti che assumono compresse/capsule separate di valsartan e amlodipina, puo' essere conveniente passare al farmaco contenente le stesse dosi di componenti. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale lieve o moderata. In caso di moderata compromissione della funzionalita' renale, si consiglia il controllo dei livelli di potassio e di creatinina. Il farmaco deve essere somministrato con cautela a pazienti con grave comprompromissione della funzionalita' epatica o con disturbi da ostruzione biliare. Nei pazienti con compromissione lieve o moderata della funzionalita' epatica, senza colestasi, la dose di valsartan non deve superare gli 80 mg. Usare cautela quando si aumenta la dose nei pazienti anziani. L'uso del farmaco non e' raccomandato nei pazienti di eta' inferiore a 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia.
Effetti indesiderati
La sicurezza del farmaco è stata valutata in 5 studi clinici controllati effettuati su 5.175 pazienti, dei quali 2.613 hanno ricevuto valsartan in associazione con amlodipina. Le reazioni avverse sono state classificate in termini di frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRA e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' aseguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibilidati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puo' esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento dellaterapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, interrompere immediatamente il trattamento con AIIRA e, se appropriato, iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. Seguire attentamente i neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA per quanto riguarda l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso del farmaco durante l'allattamento, il farmaco non e' raccomandato e sono dapreferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezzaper l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione essenziale. Il farmaco e' indicato in pazienti nei quali la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata da amlodipina o valsartan in monoterapia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi, ai derivati diidropiridinici, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Grave alterazione della funzionalita' epatica, cirrosi biliare e colestasi. Grave alterazione della funzionalita' renale (GFR POSOLOGIALa dose raccomandata del farmaco e' una compressa al giorno. Il farmaco 5 mg/80 mg puo' essere somministrato a pazienti la cui pressione non e' adeguatamente controllata con 5 mg di amlodipina o 80 mg di valsartan da soli. Il farmaco puo' essere preso con o senza cibo. Si raccomanda di prendere il farmaco con un po' di acqua. Si raccomanda la titolazione individuale dei due componenti (amlodipina e valsartan) prima di passare all'associazione fissa. Se clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Per i pazienti che assumono compresse/capsule separate di valsartan e amlodipina, puo' essere conveniente passare al farmaco contenente le stesse dosi di componenti. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale lieve o moderata. In caso di moderata compromissione della funzionalita' renale, si consiglia il controllo dei livelli di potassio e di creatinina. Il farmaco deve essere somministrato con cautela a pazienti con grave comprompromissione della funzionalita' epatica o con disturbi da ostruzione biliare. Nei pazienti con compromissione lieve o moderata della funzionalita' epatica, senza colestasi, la dose di valsartan non deve superare gli 80 mg. Usare cautela quando si aumenta la dose nei pazienti anziani. L'uso del farmaco non e' raccomandato nei pazienti di eta' inferiore a 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia.CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dall'umidita'.AVVERTENZENon iniziare la terapia con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, interrompere immediatamente il trattamento con AIIRA e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa. Pazienti sodio e/o volumedepleti: in studi controllati con placebo, e' stata osservata ipotensione eccessiva nello 0,4% dei pazienti con ipertensione non complicatatrattati col farmaco. Nei pazienti con un attivato sistema reninaangiotensina (come i pazienti volume e/o sale depleti che ricevono alte dosi di diuretici) che assumono antagonosti dei recettori dell'angiotensina, può verificarsi ipotensione sintomatica. Si raccomanda la correzione di questa condizione prima di iniziare la somministrazione del farmaco o uno stretto controllo medico all'inizio del trattamento. Se durante l'uso del farmaco si verifica ipotensione, porre il paziente in posizione supina e, se necessario, gli deve essere somministrata una infusione endovenosa di salina normale. La terapia può proseguire quandola pressione si e' stabilizzata. Iperpotassiemia. L'uso contemporaneodi integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri medicinali che possono aumentare i livelli sierici di potassio (eparina, ecc.) deve essere effettuato con cautela, controllando frequentemente i livelli ematici di potassio. Stenosi dell'arteria renale Non sono disponibili dati sull'uso del farmaco in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale di rene unico. Trapianto renale: ad oggi non si ha esperienza sull'uso sicuro del farmaco in pazienti sottoposti a trapianto renale recente. Valsartan viene principalmente eliminato non modificato attraverso la bile, mentre l'amlodipina e' estesamente metabolizzata dal fegato: prestare particolare cautela nella somministrazione del farmaco a pazienti con compromissione della funzionalita' epatica lieve o moderata o con disturbi da ostruzione biliare. In pazienti con compromissione della funzionalita' epatica lieve o moderata, senza colestasi, la dose massima raccomandata di valsartan e' 80 mg. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose del farmaco nei pazienticon compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR >30 ml/min/1,73 m^2). In caso di moderata compromissione della funzionalita' renale, si consiglia il controllo dei livelli di potassio e di creatinina. I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con l'antagonista dell'angiotensina II valsartan in quanto il loro sistema renina-angiotensina-aldosterone e' gia' alterato dalla malattia di base. In individui predisposti, e' possibile prevederemodifiche della funzionalita' renale in conseguenza all'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. In pazienti con grave insufficienza cardiaca, nei quali la funzionalita' renale puo' dipendere dall'attivita' del sistema renina-angiotensinaaldosterone, il trattamento con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori) e con antagonisti del recettore dell'angiotensina e' stato associato a oliguria e/o progressiva azotemia e (raramente) ad insufficienza renale acuta e/o morte. Esiti simili sono stati riportati con valsartan. In uno studio a lungo termine controllato verso placebo (PRAISE-2) sull'amlodipina in pazienti con insufficienza cardiaca di eziologianon ischemica con NYHA (New York Heart Association Classification) III e IV, l'amlodipina e' stata associata ad un aumento dei casi di edema polmonare, nonostante nessuna differenza significativa nell'incidenza di peggioramento dell'insufficienza cardiaca rispetto al placebo. Come per tutti gli altri vasodilatatori, e' necessaria particolare cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica o con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Oltre ai pazienti ipertesi, il farmaco non e' stato studiato in alcuna popolazione di pazienti.INTERAZIONIRichiedono cautela se usati contemporaneamente inibitori del CYP3A4. Uno studio in pazienti anziani ha dimostrato che il diltiazem inibisceil metabolismo dell'amlodipina, probabilmente mediante il CYP3A4 (le concentrazioni plasmatiche aumentano di circa il 50% e l'effetto dell'amlodipina aumenta). Non escludere la possibilità che inibitori più potenti del CYP3A4 (come ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir) possano aumentare la concentrazione plasmatica di amlodipina anche più del diltiazem. Induttori del CYP3A4: la co-somministrazione può condurre a concentrazioni plasmatiche ridotte di amlodipina. E' indicato il monitoraggio clinico, con possibili aggiustamenti della dose di amlodipina durante il trattamento con l'induttore e dopo la sua sospensione. Da considerare se usati contemporaneamente: in monoterapia, l'amlodipina è stata somministrata con sicurezza insieme a diuretici tiazidici, betabloccanti, ACE inibitori, nitrati a lunga durata, nitroglicerina sublinguale, digossina, warfarina, atorvastatina, sildenafil, farmaci antiacidi (gel di idrossido di alluminio, magnesio idrossido, simeticone), cimetidina, farmaci antiinfiammatori non steroidei, antibiotici e ipoglicemizzanti orali. Interazioni relative al valsartan: uso contemporaneonon raccomandato. In caso di uso contemporaneo con ACE inibitori, sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicità del litio. A seguito della scarsa esperienza sull'uso contemporaneo di litio e valsartan, questa associazione non e' raccomandata. Qualora fosse necessaria la co-somministrazione, controllare regolarmente i livelli sierici di litio. Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio ed altre sostanze che possono aumentare i livelli di potassio. Se sonoprescritti in associazione con valsartan medicinali che modificano i livelli di potassio, si raccomanda di controllare frequentemente i livelli ematici di potassio. Richiedono cautela se usati contemporaneamente: farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), compresi gli inbitori selettivi COX-2, l'acido acetilsalicilico (>3 g/die) e i FANS non selettivi Quando gli antagonisti dell'angiotensina II sono co-somministrati ai FANS, può verificarsi una diminuzione dell'effetto antiipertensivo. Inoltre, l'uso contemporaneo di antagonosti dell'angiotensina IIe di FANS può aumentare il rischio di peggioramento della funzionalità renale ed i livelli sierici di potassio. Si raccomanda quindi il controllo della funzionalità renale all'inizio del trattamento, insieme ad un'adeguata idratazione del paziente. In monoterapia con valsartan, non sono state riscontrate interazioni di rilevanza clinica con le seguenti sostanze: cimetidina, warfarin, furosemide, digossina, atenololo, indometacina, idroclorotiazide, amlodipina, glibenclamide. Interazioni relative all'associazione: non sono stati effettuati studi sull'interazione del farmaco con altri medicinali. Altri farmaci antiipertensivi: i comuni farmaci antiipertensivi (p.e. alfa bloccanti, diuretici) ed altri medicinali che possono causare effetti ipotensivi (p.e. antidepressivi triciclici, alfa bloccanti usati nel trattamento dell'iperplasia prostatica benigna) possono aumentare l'effetto antiipertensivo dell'associazione.EFFETTI INDESIDERATILa sicurezza del farmaco è stata valutata in 5 studi clinici controllati effettuati su 5.175 pazienti, dei quali 2.613 hanno ricevuto valsartan in associazione con amlodipina. Le reazioni avverse sono state classificate in termini di frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRA e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' aseguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibilidati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puo' esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento dellaterapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, interrompere immediatamente il trattamento con AIIRA e, se appropriato, iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. Seguire attentamente i neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA per quanto riguarda l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso del farmaco durante l'allattamento, il farmaco non e' raccomandato e sono dapreferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezzaper l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, crospovidone tipoA, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), macrogol 4000, talco.
Avvertenze
Non iniziare la terapia con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, interrompere immediatamente il trattamento con AIIRA e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa. Pazienti sodio e/o volumedepleti: in studi controllati con placebo, e' stata osservata ipotensione eccessiva nello 0,4% dei pazienti con ipertensione non complicatatrattati col farmaco. Nei pazienti con un attivato sistema reninaangiotensina (come i pazienti volume e/o sale depleti che ricevono alte dosi di diuretici) che assumono antagonosti dei recettori dell'angiotensina, può verificarsi ipotensione sintomatica. Si raccomanda la correzione di questa condizione prima di iniziare la somministrazione del farmaco o uno stretto controllo medico all'inizio del trattamento. Se durante l'uso del farmaco si verifica ipotensione, porre il paziente in posizione supina e, se necessario, gli deve essere somministrata una infusione endovenosa di salina normale. La terapia può proseguire quandola pressione si e' stabilizzata. Iperpotassiemia. L'uso contemporaneodi integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri medicinali che possono aumentare i livelli sierici di potassio (eparina, ecc.) deve essere effettuato con cautela, controllando frequentemente i livelli ematici di potassio. Stenosi dell'arteria renale Non sono disponibili dati sull'uso del farmaco in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale di rene unico. Trapianto renale: ad oggi non si ha esperienza sull'uso sicuro del farmaco in pazienti sottoposti a trapianto renale recente. Valsartan viene principalmente eliminato non modificato attraverso la bile, mentre l'amlodipina e' estesamente metabolizzata dal fegato: prestare particolare cautela nella somministrazione del farmaco a pazienti con compromissione della funzionalita' epatica lieve o moderata o con disturbi da ostruzione biliare. In pazienti con compromissione della funzionalita' epatica lieve o moderata, senza colestasi, la dose massima raccomandata di valsartan e' 80 mg. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose del farmaco nei pazienticon compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR >30 ml/min/1,73 m^2). In caso di moderata compromissione della funzionalita' renale, si consiglia il controllo dei livelli di potassio e di creatinina. I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con l'antagonista dell'angiotensina II valsartan in quanto il loro sistema renina-angiotensina-aldosterone e' gia' alterato dalla malattia di base. In individui predisposti, e' possibile prevederemodifiche della funzionalita' renale in conseguenza all'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. In pazienti con grave insufficienza cardiaca, nei quali la funzionalita' renale puo' dipendere dall'attivita' del sistema renina-angiotensinaaldosterone, il trattamento con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori) e con antagonisti del recettore dell'angiotensina e' stato associato a oliguria e/o progressiva azotemia e (raramente) ad insufficienza renale acuta e/o morte. Esiti simili sono stati riportati con valsartan. In uno studio a lungo termine controllato verso placebo (PRAISE-2) sull'amlodipina in pazienti con insufficienza cardiaca di eziologianon ischemica con NYHA (New York Heart Association Classification) III e IV, l'amlodipina e' stata associata ad un aumento dei casi di edema polmonare, nonostante nessuna differenza significativa nell'incidenza di peggioramento dell'insufficienza cardiaca rispetto al placebo. Come per tutti gli altri vasodilatatori, e' necessaria particolare cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica o con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Oltre ai pazienti ipertesi, il farmaco non e' stato studiato in alcuna popolazione di pazienti.
Gravidanza e Allattamento
L'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRA e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' aseguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibilidati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puo' esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento dellaterapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, interrompere immediatamente il trattamento con AIIRA e, se appropriato, iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. Seguire attentamente i neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA per quanto riguarda l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso del farmaco durante l'allattamento, il farmaco non e' raccomandato e sono dapreferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezzaper l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.
Interazioni con altri prodotti
Richiedono cautela se usati contemporaneamente inibitori del CYP3A4. Uno studio in pazienti anziani ha dimostrato che il diltiazem inibisceil metabolismo dell'amlodipina, probabilmente mediante il CYP3A4 (le concentrazioni plasmatiche aumentano di circa il 50% e l'effetto dell'amlodipina aumenta). Non escludere la possibilità che inibitori più potenti del CYP3A4 (come ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir) possano aumentare la concentrazione plasmatica di amlodipina anche più del diltiazem. Induttori del CYP3A4: la co-somministrazione può condurre a concentrazioni plasmatiche ridotte di amlodipina. E' indicato il monitoraggio clinico, con possibili aggiustamenti della dose di amlodipina durante il trattamento con l'induttore e dopo la sua sospensione. Da considerare se usati contemporaneamente: in monoterapia, l'amlodipina è stata somministrata con sicurezza insieme a diuretici tiazidici, betabloccanti, ACE inibitori, nitrati a lunga durata, nitroglicerina sublinguale, digossina, warfarina, atorvastatina, sildenafil, farmaci antiacidi (gel di idrossido di alluminio, magnesio idrossido, simeticone), cimetidina, farmaci antiinfiammatori non steroidei, antibiotici e ipoglicemizzanti orali. Interazioni relative al valsartan: uso contemporaneonon raccomandato. In caso di uso contemporaneo con ACE inibitori, sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicità del litio. A seguito della scarsa esperienza sull'uso contemporaneo di litio e valsartan, questa associazione non e' raccomandata. Qualora fosse necessaria la co-somministrazione, controllare regolarmente i livelli sierici di litio. Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio ed altre sostanze che possono aumentare i livelli di potassio. Se sonoprescritti in associazione con valsartan medicinali che modificano i livelli di potassio, si raccomanda di controllare frequentemente i livelli ematici di potassio. Richiedono cautela se usati contemporaneamente: farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), compresi gli inbitori selettivi COX-2, l'acido acetilsalicilico (>3 g/die) e i FANS non selettivi Quando gli antagonisti dell'angiotensina II sono co-somministrati ai FANS, può verificarsi una diminuzione dell'effetto antiipertensivo. Inoltre, l'uso contemporaneo di antagonosti dell'angiotensina IIe di FANS può aumentare il rischio di peggioramento della funzionalità renale ed i livelli sierici di potassio. Si raccomanda quindi il controllo della funzionalità renale all'inizio del trattamento, insieme ad un'adeguata idratazione del paziente. In monoterapia con valsartan, non sono state riscontrate interazioni di rilevanza clinica con le seguenti sostanze: cimetidina, warfarin, furosemide, digossina, atenololo, indometacina, idroclorotiazide, amlodipina, glibenclamide. Interazioni relative all'associazione: non sono stati effettuati studi sull'interazione del farmaco con altri medicinali. Altri farmaci antiipertensivi: i comuni farmaci antiipertensivi (p.e. alfa bloccanti, diuretici) ed altri medicinali che possono causare effetti ipotensivi (p.e. antidepressivi triciclici, alfa bloccanti usati nel trattamento dell'iperplasia prostatica benigna) possono aumentare l'effetto antiipertensivo dell'associazione.
Forme Farmacologiche
- imprida 7cpr riv 5mg/80mg
- imprida 14cpr riv 5mg/80mg
- imprida 28cpr riv 5mg/80mg
- imprida 30cpr riv 5mg/80mg
- imprida 56cpr riv 5mg/80mg
- imprida 90cpr riv 5mg/80mg
- imprida 98cpr riv 5mg/80mg
- imprida 280cpr riv 5mg/80mg
- imprida 7cpr riv 5mg/160mg
- imprida 14cpr riv 5mg/160mg
- imprida 28cpr riv 5mg/160mg
- imprida 30cpr riv 5mg/160mg
- imprida 56cpr riv 5mg/160mg
- imprida 90cpr riv 5mg/160mg
- imprida 98cpr riv 5mg/160mg
- imprida 280cpr riv 5mg/160mg
- imprida 7cpr riv 10mg/160mg
- imprida 14cpr riv 10mg/160mg
- imprida 28cpr riv 10mg/160mg
- imprida 30cpr riv 10mg/160mg
- imprida 56cpr riv 10mg/160mg
- imprida 90cpr riv 10mg/160mg
- imprida 98cpr riv 10mg/160mg
- imprida 280cpr riv 10mg/160mg
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Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dall'umidita'.