imipenem cilast pfi 5fl500+500 imipenem e pfizer italia srl
Che cosa è imipenem cilast pfi 5fl500+500?
Imipenem cilast hos soluzione per infusione polv prodotto da
pfizer italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Imipenem cilast hos risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico, carbapenemi
Contiene i principi attivi:
imipenem/cilastatina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni flaconcino contiene 530 mg di imipenem monoidrato e 530 mg di cilastatina sodica, pari a 500 mg di imipenem e 500 mg di cilastatina.
Codice AIC: 040173015
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento delle seguenti infezioni gravi dovute a organismi sensibili: polmoniti nosocomiali o polmoniti complicate acquisite in comunita' che richiedono ospedalizzazione; Infezioni complicate intra-addominali; infezioni complicate del tratto genitourinario; infezioni complicate cutanee e dei tessuti molli. Vanno prese in considerazione le lineeguida ufficiali sull'uso appropriato dei farmaci antibatterici.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Uso endovenoso. La dose di imipenem/cilastatina va determinata in base al tipo o alla gravita' dell'infezione, e in considerazione del patogeno (dei patogeni), della funzionalita' renale e del peso corporeo. Il fabbisogno giornaliero complessivo deve essere somministrato in dosiegualmente suddivise. Adulti: le dosi menzionate si basano su un pesocorporeo di >=70 kg. La dose giornaliera abituale negli adulti e' di 1,5-2 g somministrati in 3-4 dosi egualmente suddivise. Nelle infezioni dovute a organismi meno sensibili, la dose giornaliera puo' essere aumentata fino a un massimo di 50 mg/kg al giorno (non superare i 4 g al giorno). Dose abituale negli adulti per via endovenosa: ciascuna dose di 250 mg o 500 mg deve essere somministrata per infusione endovenosa nell'arco di 20-30 minuti. Ciascuna dose di 1000 mg deve essere infusa nell'arco di 40-60 minuti. Nei pazienti che sviluppano nausea durante l'infusione, la velocita' di infusione puo' essere rallentata. Infezione moderata: 500 mg ogni 8 ore; infezione severa- completamente sensibile: 500 mg ogni 6 ore; infezioni severe e/o pericolose per la vita: 1000 mg ogni 8 ore; infezioni dovute a organismi meno sensibili: 1000 mg ogni 6 ore. Uso negli anziani: generalmente l'eta' non ha alcun effetto sulla tollerabilita' e sull'efficacia di imipenem/cilastatina. Pazienti con insufficienza renale: la dose si basa sulla severita' dell'infezione. Nei pazienti con un peso corporeo 177mcmol/l). L'imipenem/cilastatina non e' consigliato per il trattamento della meningite. In caso di sospetta meningite, si deve usare un antibiotico appropriato.
Effetti indesiderati
Reazioni anafilattiche: angioedema, necrolisi epidermica tossica/sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, insufficienza renale acuta, colite pseudo membranosa, crisi epilettiche o convulsioni. Questi pazienti devono ricevere cure mediche immediate. Infezioni e infestazioni. Rare: sovrainfezioni da Candida, Stenotrophomonas maltophilia. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: eosinofilia, trombocitosi; non comuni: leucopenia, diminuzione dell'emoglobina e tempo di protrombina prolungato. Si puo' presentare positivita' al test di Coombsdiretto; rare: neutropenia inclusa agranulocitosi, trombocitopenia, anemia emolitica; molto rare: depressione del midollo osseo. Disturbi del sistema immunitario. Rare: eritema multiforme, reazioni anafilattiche, gravi reazioni allergiche (immediate). Patologie del sistema nervoso. Non comuni: attivita' mioclonica, sonnolenza, capogiri, vertigini,cefalea, alterazioni psichiche incluse allucinazioni, parestesia, stati confusionali o convulsioni; rare: encefalopatia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rare: perdita dell'udito; Non note: tinnito. Patologie cardiache. Rare: ipotensione; non note: tachicardia e palpitazioni. Patologie respiratorie, toraciche e del mediastino. Molto rare: iperventilazione, dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comuni: nausea, vomito, diarrea, macchie sui denti e/o sulla lingua; rare: colite pseudomembranosa, alterazione del gusto; non note: colite emorragica, gastroenterite, dolore addominale, glossite, ipertrofia delle papille linguali, pirosi gastrica, dolore faringeo, aumento della salivazione. La nausea e/o il vomito correlati al medicinale sembrano verificarsi piu' frequentemente nei pazienti con granulocitopenia che nei pazienti non affetti da granulocitopenia trattati con imipenem/cilastatina. Patologie epatobiliari. Comuni: lieve aumento delle transaminasi, bilirubina e/o fosfatasi alcalina sieriche; rare: epatite con insufficienza epatica; molto rare: epatite fulminante. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzioni cutanee, prurito, orticaria; rare: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa; non note: vampate, cianosi, iperidrosi, cambiamenti della struttura della pelle, prurito vulvare. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rare: astenia e peggioramento della miastenia grave; non note: poliartralgia e fastidio/dolore al torace. Patologie renali e urinarie. Rare: oliguria/anuria e poliuria; molto rare: insufficienza renaleacuta, aumenti della creatininemia e dell'azotemia; nei bambini e' stata osservata una decolorazione innocua delle urine, da non confondersi con ematuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: eritema, dolore e ispessimento locali,tromboflebite; rare: astenia/debolezza; non note: febbre, inclusa febbre da farmaci.
Indicazioni
Trattamento delle seguenti infezioni gravi dovute a organismi sensibili: polmoniti nosocomiali o polmoniti complicate acquisite in comunita' che richiedono ospedalizzazione; Infezioni complicate intra-addominali; infezioni complicate del tratto genitourinario; infezioni complicate cutanee e dei tessuti molli. Vanno prese in considerazione le lineeguida ufficiali sull'uso appropriato dei farmaci antibatterici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' all'imipenem, alla cilastatina o a uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' a qualunque antibiotico tipo beta-lattamico (es. penicillina, cefalosporina).
Composizione ed Eccipienti
Sodio bicarbonato.
Avvertenze
L'imipenem/cilastatina deve essere usato solo nelle infezioni gravi ocomplicate sospette o dovute a batteri resistenti ad altri beta-lattamici e sensibili all'imipenem/cilastatina. Vi sono evidenze cliniche edi laboratorio in merito a un'allergenicita' crociata parziale tra l'imipenem/cilastatina e gli altri antibiotici betalattamici, le penicilline e le cefalosporine. Sono state segnalate reazioni gravi (inclusa l'anafilassi) con la maggior parte degli antibiotici betalattamici. Prima di iniziare una terapia con imipenem/cilastatina, effettuare un'anamnesi accurata in merito a precedenti reazioni di ipersensibilita' adantibiotici beta-lattamici. In caso di comparsa di una reazione allergica all'imipenem/cilastatina, il medicinale deve essere sospeso e vanno intraprese misure appropriate. La colite pseudomembranosa puo' variare per gravita' da lieve a pericolosa per la vita. L'imipenem/cilastatina deve essere prescritto con cautela nei pazienti con anamnesi di patologie gastrointestinali. La diarrea associata al trattamento deve sempre essere considerata come un indicatore di questa diagnosi. Sebbene alcuni studi indichino che una tossina del Clostridium difficile siauna delle cause principali della colite associata agli antibiotici, devono essere prese in considerazione altre cause. Nel caso di trattamento a lungo termine si devono controllare regolarmente la funzionalita' epatica, quella renale cosi' come i valori ematici. Uso pediatrico: esercitare cautela nel somministrare questo medicinale a bambini di 3 anni e oltre di eta'. L'efficacia e la tollerabilita' nei bambini di eta' inferiore a 3 anni devono ancora essere stabilite; l'impiego di imipenem/cilastatina non e' pertanto consigliato al di sotto di questa eta'. L'efficacia e la tollerabilita' nei bambini con danno renale non sono ancora state stabilite. Sistema nervoso centrale: imipenem/cilastatina non e' indicato per le infezioni del SNC. I pazienti con disturbi del SNC e/o compromissione della funzionalita' renale (puo' verificarsi accumulo di imipenem/cilastatina) hanno manifestato effetti indesiderati a livello del SNC. Si raccomanda pertanto di attenersi rigorosamente agli schemi posologici dell'imipenem/cilastatina e di proseguirecon la terapia anticonvulsiva in corso. Nel caso si verifichino tremori focali, mioclonie o convulsioni, il paziente deve essere esaminato dal punto di vista neurologico e posto in terapia anticonvulsiva, se non fosse gia' istituita. Se i sintomi continuano, si deve ridurre la dose o sospendere del tutto imipenem/cilastatina. Possono verificarsi astenia e un peggioramento della miastenia grave nel corso del trattamento con imipenem/cilastatina. Pertanto, se i sintomi indicano un peggioramento della miastenia grave, deve essere consultato un medico. Uso nei pazienti con insufficienza renale: imipenem/cilastatina non deve essere somministrato ai pazienti con clearance della creatinina <=5 ml/min, a meno che non vengano dializzati entro 48 ore. Nei pazienti in emodialisi, l'imipenem/cilastatina e' consigliato solo quando il beneficio supera il rischio potenziale di convulsioni. Questo medicinale contiene 1,6 mmol (37,5 mg) di sodio per dose da 500 mg. Questo e' da tenere in considerazione nel caso di pazienti che seguono una dieta con ridotto apporto di sodio.
Gravidanza e Allattamento
Non vi sono dati adeguati relativi all'impiego di imipenem/cilastatina nelle donne in gravidanza. Studi nell'animale hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. L'imipenem/cilastatina non deve pertanto essere somministrato in gravidanza a meno che il beneficio atteso per la madre non superi il rischio possibile per il feto. L'imipenem/cilastatina e' stato trovato nel latte umano. Se l'uso di imipenem/cilastatina e' ritenuto essenziale, la madre deve interrompere l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
In pazienti che avevano assunto ganciclovir e imipenem/cilastatina sono state segnalate crisi epilettiche generalizzate. Questi farmaci nondevono essere usati contemporaneamente, a meno che il potenziale beneficio non superi il rischio. Anche il profarmaco valganciclovir puo' provocare crisi epilettiche se associato all'imipenem/cilastatina. Si e' visto che il probenecid in associazione raddoppiava i livelli plasmatici e l'emivita della cilastatina, ma non aveva effetto sul suo recupero urinario. Il probenecid in associazione ha evidenziato solo aumenti minimi dei livelli plasmatici e dell'emivita dell'imipenem, con il recupero urinario dell'imipenem attivo che diminuiva fino a circa il 60% della dose somministrata. A seguito della somministrazione contemporanea di carbapenemi, sono state osservate concentrazioni plasmatiche diminuite di acido valproico. Una concentrazione piu' bassa di acido valproico puo' portare a un controllo inadeguato delle crisi epilettiche. Devono essere presi in considerazione farmaci antibatterici alternativi. In caso di somministrazione concomitante di imipenem e acido valproico, le concentrazioni sieriche di acido valproico devono essere attentamente monitorate. L'imipenem/cilastatina puo' determinare positivita' al test di Coombs.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede nessuna particolare precauzione per laconservazione. Dopo prima apertura/diluizione (in uso): non congelare.