gonal f sc 1pen450ui/0,75ml+12 follitropina merck serono spa
Che cosa è gonal f sc 1pen450ui/0,72ml+12?
Gonal f 75 soluzione iniettabile prodotto da
merck serono spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Gonal f 75 risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, gonadotropine.
Contiene i principi attivi:
follitropina alfa da dna ricombinante
Composizione Qualitativa e Quantitativa: follitropina alfa 600ui/ml, (equivalenti a 44 mcg ).
Codice AIC: 032392348
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Donna adulta: anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato. Stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (ART), come la fertilizzazione in vitro (IVF), trasferimento di gameti all'interno delle tube o trasferimento di zigoti all'interno delle tube. In associazione ad una preparazione a base di ormone luteinizzante (LH), e' raccomandato per la stimolazione dello sviluppo follicolare e dell'ovulazione in donne con grave insufficienza di LH ed FSH. Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno <1,2 UI/l. Uomo adulto: induzione della spermatogenesi in uomini affetti da ipogonadismo ipogonadotropo congenito o acquisito, in associazione alla Gonadotropina Corionica umana (hCG).
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Posologia
Le dosi raccomandate sono quelle utilizzate per l'FSH urinario. La valutazione clinica indica che le sue dosi giornaliere, i regimi di somministrazione e i metodi di monitoraggio del trattamento non devono essere diversi da quelli normalmente usati per i medicinali contenenti FSH urinario. Studi clinici comparativi hanno dimostrato che i pazienti in media richiedono una dose cumulativa piu' bassa e una durata del trattamento piu' breve rispetto all'FSH urinario. Si considera pertanto corretto somministrare una dose totale piu' bassa di quella generalmente utilizzata con l'FSH urinario, non solo per ottimizzare lo sviluppofollicolare ma anche per ridurre il rischio di una iperstimolazione ovarica indesiderata. E' stata dimostrata la bioequivalenza tra la formulazione multidose e dosaggi equivalenti della formulazione monodose. >>Donne con anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico):il trattamento puo' essere effettuato con iniezioni giornaliere. Nelle donne con mestruazioni la terapia deve iniziare entro i primi 7 giorni del ciclo mestruale. 75-150 UI di FSH che possono essere aumentate,se necessario, di 37,5 o 75 UI ad intervalli di 7 o 14 giorni per ottenere una risposta adeguata ma non eccessiva. Il trattamento va adattato in base alla risposta individuale della paziente, che va valutata misurando le dimensioni del follicolo mediante esame ecografico e/o mediante il dosaggio degli estrogeni. La dose massima giornaliera non supera generalmente 225 UI di FSH. Se la paziente non risponde adeguatamente dopo 4 settimane di trattamento il ciclo di terapia deve essere interrotto. Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione e' necessario somministrare 250 mcg di coriogonadotropina alfa umana ricombinante (r-hCG) o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in unica somministrazione. E' preferibile che la paziente abbia rapporti sessuali a scopo procreativo sia il giorno della somministrazione di hCGsia quello successivo. In alternativa, potra' essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI). Se si ottiene una risposta eccessiva, si deve interrompere il trattamento e rinunciare alla somministrazione di hCG. Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso con una dose piu' bassa. >>Donne sottoposte a stimolazione ovarica per lo sviluppo follicolare multiplo che precede la fertilizzazione in vitro o altre tecniche di riproduzione assistita: il regime comunemente adottato nella superovulazione prevede la somministrazione di 150-225 UI al giorno iniziando il 2^ o 3^ giorno del ciclo. Il trattamento viene continuato finche' non viene raggiunto un adeguato sviluppo follicolare adattando la dose in base alla risposta della paziente fino ad un massimo generalmente di 450 UI al giorno. In genere un adeguato sviluppo follicolare viene raggiunto intorno al decimo giorno di trattamento. Perindurre la maturazione follicolare finale devono essere somministrati250 mcg di r-hCG o 5.000 UI fino a 10.000 UI di gonadotropina corionica (hCG), in unica somministrazione, 24-48 ore dopo l'ultima somministrazione. Comunemente si provoca una down-regulation con un agonista o antagonista dell'ormone che rilascia la gonadotropina (GnRH) al fine di sopprimere il picco dell'LH endogeno e di controllarne la secrezionetonica. Lo schema di trattamento piu' comune prevede l'utilizzo del farmaco circa 2 settimane dopo l'inizio della terapia con l'agonista; entrambi i trattamenti vengono continuati fino a quando si raggiunge unadeguato sviluppo follicolare. Per esempio dopo 2 settimane di trattamento con l'agonista, somministrare 150-225 UI per i primi 7 giorni. La dose viene poi aggiustata secondo la risposta ovarica. L'esperienza acquisita nella IVF indica che in genere la percentuale di successi rimane stabile durante i primi quattro tentativi, per poi diminuire successivamente in maniera graduale. >>Donne con anovulazione dovuta a grave insufficienza di LH ed FSH: nelle donne carenti di LH ed FSH, l'obiettivo della terapia in associazione alla lutropina alfa e' lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verra' liberato l'ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Somministrare con iniezioni giornaliere contemporaneamente a lutropina alfa. Poiche' tali pazienti sono amenorroiche ed hanno una bassa secrezione endogena di estrogeni, il trattamento puo' iniziare in qualsiasi giorno. Uno schema posologico raccomandato comincia con 75 UI di lutropina alfa al giorno e 75 150 UI di FSH. Il trattamento va adattato in base alla risposta individuale della paziente, che va valutata misurando le dimensioni del follicolo mediante esame ecografico e mediante il dosaggio degli estrogeni. Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l'adattamento del dosaggio dovra' essere effettuato preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7-14 giorni. La durata della stimolazione di un ciclo puo' essere estesa finoa 5 settimane. Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione e lutropina alfa, e' necessario somministrare 250mcg di r-hCG o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell'hCG e il giorno successivo. In alternativa, puo' essere eseguita una IUI. Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l'ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attivita' luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata l'opportunita' di un supporto della fase luteale. In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto e l'hCG non deve essere somministrato. Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso condosaggi di FSH piu' bassi rispetto al ciclo precedente. >>Uomini con ipogonadismo ipogonadotropo: somministrare ad una dose di 150 UI tre volte la settimana, in associazione con l'hCG, per almeno 4 mesi. Se dopo tale periodo il paziente non risponde, il trattamento combinato puo' ulteriormente continuare; l'esperienza clinica corrente indica che il trattamento per almeno 18 mesi puo' essere necessario per indurre laspermatogenesi. >>Anziani: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico nella popolazione anziana. La sicurezza e l'efficacia nei pazienti anziani non sono state stabilite. >>Disfunzione renale o epatica: la sicurezza, l'efficacia e la farmacocinetica nei pazienti con disfunzione renale o epatica non sono state stabilite. >>Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico nella popolazione pediatrica. >>Modo di somministrazione. E' destinato alla somministrazione sottocutanea. La prima iniezione deve essere effettuata sotto diretta supervisione medica.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse segnalate piu' comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). La sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) lieve o moderata e' stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non e' comune. Molto raramente puo' verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave. Le seguenti definizioni si riferiscono alla classificazione della frequenza utilizzata d'ora in avanti: Molto comune (>=1/10); Comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, >Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. >>Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. >>Patologie vascolari. Molto raro: tromboembolia generalmente associata a OHSS grave. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione opeggioramento dell'asma. >>Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito, diarrea. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella.Molto comune: cisti ovariche; Comune: OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia associata); Non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata); Raro: complicanze della OHSS grave. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). TRATTAMENTO NELL'UOMO.>>Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock.>>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: ginecomastia, varicocele. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). >>Esami diagnostici.Comune: aumento di peso.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi e' indicazione all'uso durante la gravidanza. I dati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte (meno di 300 gravidanze esposte) indicano che follitropina alfa non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. In studi su animali non e' stato osservato alcuneffetto teratogeno. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno. Allattamento: non e' indicato in fase di allattamento. Fertilita': e' indicato per l'uso nell'infertilita'.Indicazioni
Donna adulta: anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato. Stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (ART), come la fertilizzazione in vitro (IVF), trasferimento di gameti all'interno delle tube o trasferimento di zigoti all'interno delle tube. In associazione ad una preparazione a base di ormone luteinizzante (LH), e' raccomandato per la stimolazione dello sviluppo follicolare e dell'ovulazione in donne con grave insufficienza di LH ed FSH. Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno <1,2 UI/l. Uomo adulto: induzione della spermatogenesi in uomini affetti da ipogonadismo ipogonadotropo congenito o acquisito, in associazione alla Gonadotropina Corionica umana (hCG).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo follitropina alfa, all'FSH o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Tumori dell'ipotalamo o della ghiandola ipofisaria. Ingrossamento ovarico o cisti ovarica non dovuta a sindrome dell'ovaio policistico. Emorragie ginecologiche ad eziologia sconosciuta. Carcinoma dell'ovaio, dell'utero o della mammella. Non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di: insufficienza ovarica primitiva; malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza; fibromi dell'utero incompatibili con la gravidanza; in caso di insufficienza testicolare primaria.
Composizione ed Eccipienti
Polossamero 188, Saccarosio, Metionina, Sodio fosfato monobasico monoidrato, Sodio fosfato dibasico diidrato, m-Cresolo, Acido fosforico concentrato, Sodio idrossido, Acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
>>Porfiria. I pazienti affetti da porfiria o con familiarita' per porfiria devono essere attentamente controllati durante il trattamento. L'aggravamento o l'insorgenza di questa condizione puo' richiedere l'interruzione della terapia. >>Trattamento nelle donne: prima di iniziareil trattamento deve essere adeguatamente studiata l'infertilita' di coppia e devono essere valutate eventuali controindicazioni per la gravidanza. In particolare le pazienti devono essere esaminate per verificare l'eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuata la terapia del caso. Le pazienti che si sottopongono a stimolazione della crescita follicolare come trattamento dell'infertilita' anovulatoria o per tecniche di riproduzione assistita, possono sviluppare ingrossamento ovarico o iperstimolazione. >>Sindrome da Iperstimolazione Ovarica (OHSS): un certo grado di ingrossamento ovarico e' un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. E' piu' comune nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento. Al contrario dell'ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS e' una condizione che puo' manifestarsi con diversi gradi di gravita'. Essa comprendeun ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilita' vascolare che puo' evolversiin un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleure e, raramente, nelle cavita' pericardiache. In casi gravi di OHSS puo' essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. La valutazione clinica puo' rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta. Molto raramente, una severa OHSS puo' essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio. I fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS comprendono la sindrome dell'ovaio policistico, livelli sierici di estradiolo elevati in assoluto o in rapido aumento e un gran numero di follicoli ovarici in fase di sviluppo. L'aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati puo' ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Siraccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio. Le evidenze suggeriscono che l'hCG svolga un ruolo chiave nell'induzione dell'OHSS e che la sindrome possa essere piu' grave e protratta in caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di iperstimolazione ovarica, come livelli sierici di estradiolo >5.500 pg/ml o >20.200 pmol/l e/o >= 40 follicoli in totale, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera dicontraccezione per almeno 4 giorni. L'OHSS puo' evolversi rapidamenteo nell'arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare piu' frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7-10 giorni dal trattamento. Nella ART, l'aspirazione di tutti i follicoli prima dell'ovulazione puo' evitare il verificarsi di iperstimolazione. La OHSS lieve o moderata regredisce in genere spontaneamente. Se si verifica una OHSS grave si raccomanda di sospendere il trattamento con gonadotropine, se ancora incorso, ricoverare la paziente e iniziare la terapia appropriata. >>Gravidanza multipla. Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell'ovulazione, l'incidenza di gravidanze multiple e' aumentata rispettoai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali. Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomandaun attento monitoraggio della risposta ovarica. Nelle pazienti sottoposte a tecniche di riproduzione assistita il rischio di gravidanze multiple e' correlato principalmente al numero di embrioni trasferiti, alla loro qualita' e all'eta' della paziente. Prima di iniziare il trattamento le pazienti devono essere informate del rischio potenziale di nascite multiple. >>Interruzione della gravidanza. L'incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre e' maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l'ovulazione o per le ART rispetto a quanto avviene dopo un concepimento naturale. >>Gravidanze ectopiche. Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza e' ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l'infertilita'. Dopo le ARTe' stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale. >>Neoplasie del sistema riproduttivo. Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell'ovaio o altre neoplasie dell'apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti cicli di terapia per il trattamento dell'infertilita'. Non e' stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di questi tumori nelle donne infertili. >>Malformazioni congenite. La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART puo' essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Cio' si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche dei genitori ed alle gravidanze multiple. >>Eventi tromboembolici. Nelle donnecon malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, il trattamento con gonadotropinepuo' ulteriormente aumentare il rischio di peggioramento o di comparsa di tali eventi. In tali pazienti deve essere valutato il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici. >>Trattamento negli uomini: tassi endogeni elevati di FSH sono indicativi di insufficienza testicolareprimitiva. Tali pazienti non rispondono alla terapia con Gonal-f/ hCG. Il farmaco non deve essere utilizzato quando non e' possibile ottenere una risposta efficace. Nell'ambito della valutazione della risposta, si raccomanda l'analisi del liquido seminale 4-6 mesi dopo l'inizio del trattamento. Il medicinale e' sostanzialmente privo di sodio.
Gravidanza e Allattamento
Non vi e' indicazione all'uso durante la gravidanza. I dati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte (meno di 300 gravidanze esposte) indicano che follitropina alfa non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. In studi su animali non e' stato osservato alcuneffetto teratogeno. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno. Allattamento: non e' indicato in fase di allattamento. Fertilita': e' indicato per l'uso nell'infertilita'.
Interazioni con altri prodotti
L'uso concomitante con altri medicinali stimolanti l'ovulazione (es. hCG, clomifene citrato) puo' determinare un potenziamento della risposta follicolare, mentre l'uso concomitante di un farmaco GnRH agonista o antagonista, determinando desensibilizzazione ipofisaria, puo' richiedere un aumento della dose necessaria per ottenere una adeguata risposta ovarica. Non sono state segnalate altre interazioni clinicamente significative con altri farmaci durante la terapia.
Forme Farmacologiche
- gonal f 75 sc 1f 75ui+f 1ml
- gonal f 75 sc 5f 75ui+5f 1ml
- gonal f 75 sc 10f 75ui+10f 1ml
- gonal f 75 sc 1fl 75ui+f 1ml
- gonal f 150 sc 1f 150ui+f 1ml
- gonal f 150 sc 10f 150ui+10f 1
- gonal f sc 1fl 1050ui/1,75ml
- gonal f sc fl 37,5ui+sir 1ml
- gonal f sc fl 75ui+sir 1ml
- gonal f sc 5fl 75ui+5sir 1ml
- gonal f sc 10fl 75ui+10sir 1ml
- gonal f sc 1fl 150ui+1sir 1ml
- gonal f sc 1fl 450ui/0,75ml+si
- gonal f sc 1fl 300ui/0,5ml+4si
- gonal f sc 1pen 300ui/0,48ml+8
- gonal f sc 1pen450ui/0,72ml+12
- gonal f sc 1pen900ui/1,44ml+20
- gonal f sc 1pen 150ui/0,25ml+4
- gonal f 75 sc 3f 75ui+3f 1ml
- gonal f 75 sc 3fl 75ui+3f 1ml
- gonal f 75 sc 5fl 75ui+5f 1ml
- gonal f 75 sc 10fl 75ui+10f 1m
- gonal f 150 sc 3f 150ui+3f 1ml
- gonal f 150 sc 5f 150ui+5f 1ml
- gonal f 150 sc 1fl 150ui+f 1ml
- gonal f 150 sc 3fl 150ui+3f 1m
- gonal f 150 sc 5fl 150ui+5f 1m
- gonal f 150 sc 10fl 150ui+10f
- gonal f 37,5 sc f 37,5ui+f sol
- gonal f 37,5 sc 3f 37,5ui+3f s
- gonal f 37,5 sc 5f 37,5ui+5f s
- gonal f 37,5 sc 10f 37,5ui+10f
- gonal f sc 5fl 37,5ui+5sir 1ml
- gonal f sc 10fl 37,5ui+10sir 1
- gonal f sc 5fl 150ui+5sir 1ml
- gonal f sc 10fl 150ui+10sir 1m
Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di gonal f 75
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2-8 gradi C). Non congelare. Prima dell'apertura e nel periodo di validita', il medicinale puo' essere conservato fuori dal frigorifero, senza essere nuovamente refrigerato, per un massimo di 3 mesi a temperatura non superiore ai 25 gradi C. Il prodotto deve essere eliminato qualora, dopo 3 mesi, non sia stato utilizzato. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.