glimepiride my*60cpr 2mg glimepiride mylan spa
Che cosa è glimepiride my 60cpr 2mg?
Glimepiride mg compresse divisibili prodotto da
mylan spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Glimepiride mg risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzanti orali.
Contiene i principi attivi:
glimepiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: glimepiride 2 mg.
Codice AIC: 036958039
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento del diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo da soli non producono un'adeguata riduzione del contenuto ematico di zuccheri.
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Posologia
Per uso orale. Per i diversi regimi terapeutici sono disponibili formulazioni appropriate. Alla base di un trattamento ottimale del diabeteci deve essere una dieta controllata, un regolare esercizio fisico, oltre al sistematico controllo della glicemia e della glicosuria. Gli effetti negativi, determinati dal non rispetto della dieta, non possonoessere compensati dalla somministrazione delle compresse o dall'insulina. Il dosaggio e' basato sulla determinazione del glucosio ematico ed urinario. La dose iniziale e' di 1 mg di glimepiride al giorno. Se si raggiunge un buon controllo questa posologia puo' essere adottata come terapia di mantenimento. Se il controllo non e' soddisfacente la dose deve essere aumentata in base ai valori del glucosio ematico, in modo graduale con un intervallo, per ogni aumento, di circa 1-2 settimane, fino a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno. Dosaggi giornalieri superiori a 4 mg di glimepiride non determinano un migliore effetto terapeutico se non in casi eccezionali. La dose massima giornaliera raccomandata e' di 6 mg di glimepiride al giorno. In pazienti non adeguatamente controllati con la dose massima giornaliera di metformina, puo' essere iniziata una terapia concomitante con glimepiride. Mentre la dosedi metformina resta invariata, la terapia con glimepiride deve essereiniziata con una dose bassa e poi va aumentata a seconda del livello di controllo metabolico desiderato, fino alla dose massima giornaliera. La terapia combinata deve essere iniziata sotto controllo medico. Nei pazienti non adeguatamente controllati con la massima dose giornaliera di glimepiride, se necessario puo' essere iniziata una terapia concomitante con insulina. A dosi di glimepiride invariate, si inizia il trattamento insulinico con dosi basse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del controllo metabolico desiderato. La terapia combinata deve essere iniziata sotto attento controllo medico. Normalmente una dose unica giornaliera di glimepiride e' sufficiente. Si raccomanda l'assunzione subito prima o durante una abbondante prima colazione al mattino, e se cio' non avvenisse, immediatamente prima o durante il primopasto principale. Nel caso ci si dimentichi di assumere una dose, cio' non deve essere compensato aumentando la dose successiva. Le compresse vanno ingerite intere, con un po' di liquido. Nel caso che compaia una reazione ipoglicemica con 1 mg di Glimepiride al giorno, questo significa che in tale paziente l'equilibrio metabolico puo' essere ottenuto con la sola dieta. Durante il trattamento, qualora un migliore controllo del diabete sia associato ad una aumentata sensibilita' all'insulina, la richiesta di glimepiride puo' diminuire. Per evitare la comparsa di ipoglicemia si devono pertanto valutare una riduzione temporanea della posologia o una sospensione della terapia. La correzione della posologia puo' essere necessaria anche in caso di cambiamenti nel peso del paziente, di un cambiamento nello stile di vita, e nel caso in cui altri fattori aumentino il rischio di ipoglicemia o iperglicemia. Sostituzione di altri antidiabetici orali con Glimepiride: si puo' generalmente sostituire un altro antidiabetico orale con Glimepiride. Peril passaggio a Glimepiride deve essere considerata l'efficacia e l'emivita del precedente farmaco. In alcuni casi, specialmente con gli antidiabetici con lunga emivita (per esempio clorpropamide), un periodo di interruzione di alcuni giorni e' opportuno al fine di minimizzare i rischi di reazioni ipoglicemiche dovute agli effetti aggiuntivi. La dose iniziale raccomandata e' di 1 mg di Glimepiride al giorno. Basandosi sul grado di controllo ottenuto la dose di glimepiride puo' essere aumentata gradualmente come indicato precedentemente. Sostituzione di insulina con Glimepiride In casi eccezionali di pazienti affetti da diabete tipo 2, precedentemente controllati con insulina, puo' essere indicato passare all'uso di Glimepiride.
Effetti indesiderati
Sulla base dell'esperienza con Glimepiride e altre sulfaniluree si sono verificati i seguenti effetti indesiderati. I seguenti effetti indesiderati sono definiti come segue: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, 1/1000, 1/10000, >Alterazioni del sangue e del sistema linfatico. Rari: alterazioni della conta ematica, trombocitopenia moderata o grave, leucopenia, eritrocitopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica e pancitopenia. Queste alterazioni sono solitamente reversibili alla sospensione del trattamento. >>Alterazioni del sistema immunitario. Non comuni: allergia crociata alle sulfaniluree o ai loro derivati; Molto rari: lievi reazioni di ipersensibilita' possono evolvere in reazioni severe con associate: dispnea, ipotensione ed occasionalmente shock. Vasculite allergica. >>Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Rari: reazioni ipoglicemiche. Queste reazioni di solito compaiono immediatamente, possono essere gravi e non sono sempre facili da correggere. Come per tutti i farmaci antidiabetici, la comparsa di tali reazioni dipende da fattori individuali quali le abitudini dietetiche ed il dosaggio. >>Disturbi oculari. Rari: temporanei disturbi visivi possono verificarsi in particolare all'inizio del trattamento e sono dovuti ai cambiamenti nei livelli di glucosio nel sangue. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto rari: nausea, vomito, diarrea, sensazione di ripienezza dello stomaco, dolore addominale. >>Alterazioni del sistema epato-biliare. Rari: aumento degli enzimi epatici; Molto rari: peggioramento della funzione epatica (es: colestasi e ittero) ed epatite che puo' trasformarsi in una insufficienza epatica. >>Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: reazioni diipersensibilita' cutanea, quali prurito, rash e orticaria; Molto rari: fotosensibilita'. >>Indagini diagnostiche .Molto rari: diminuzione della concentrazione sierica del sodio.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO>>Rischi correlati al diabete: in corso di gravidanza concentrazioni di glucosio ematico fuori della norma sono associate ad una maggiore incidenza di anomalie congenite e di mortalita' perinatale. La glicemiadeve pertanto essere attentamente controllata durante la gravidanza per evitare il rischio teratogeno. In tali circostanze e' richiesto l'uso di insulina. Le pazienti che intendono avere una gravidanza devono informare il proprio medico. >>Rischio correlato alla glimepiride: nonci sono dati disponibili derivanti dall'uso della glimepiride in donne in gravidanza. Studi su animali hanno dimostrato tossicita' a caricodella funzione riproduttiva presumibilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemizzante) della glimepiride. Di conseguenza la glimepiride non deve essere assunta nel corso dell'intera gravidanza. Se la paziente in terapia con glimepiride sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente cambiato con una terapia con insulina. Allattamento: non e' noto se avvenga escrezione nel latte umano. La glimepiridee' escreta nel latte di ratto. Poiche' i derivati delle sulfaniluree,come la glimepiride, passano nel latte materno e a causa del rischio di ipoglicemia nei lattanti, l'allattamento al seno non e' consigliatodurante il trattamento con glimepiride.Indicazioni
Trattamento del diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo da soli non producono un'adeguata riduzione del contenuto ematico di zuccheri.
Controindicazioni ed effetti secondari
Glimepiride non deve essere usato nei seguenti casi: diabete insulinodipendente; coma diabetico; chetoacidosi; alterazioni gravi della funzione renale o epatica; ipersensibilita' alla glimepiride o ad altre sulfaniluree o sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti delle compresse. E' richiesta una sostituzione con insulina in caso di gravi alterazioni della funzione renale o epatica.
Composizione ed Eccipienti
Lattosio monoidrato, povidone K25, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, carbossimetilamido sodico (tipo A), ossido di ferro giallo (E 172) e indigotina- carminio d'indaco (E132).
Avvertenze
Glimepiride deve essere assunta subito prima o durante un pasto. In caso di pasti a intervalli irregolari e specialmente quando se ne omettano alcuni, il trattamento puo' determinare ipoglicemia. I possibili sintomi dell'ipoglicemia comprendono: cefalea, fame imperiosa, nausea, vomito, stanchezza, insonnia, disturbi del sonno, irrequietezza, aggressivita', difficolta' di concentrazione, alterazione dello stato di vigilanza e della capacita' di reazione, depressione, confusione, disturbi della parola e della vista, afasia, tremore, paralisi, disturbi sensori, vertigini, debolezza, perdita dell'autocontrollo, delirio, convulsioni cerebrali, sonnolenza e perdita di coscienza fino ed incluso ilcoma, respirazione superficiale e bradicardia. Inoltre possono esserepresenti segni della contro-regolazione adrenergica quali sudorazione, pelle fredda ed umida, ansieta', tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris ed aritmie cardiache. Il quadro clinico di un grave attacco ipoglicemico puo' assomigliare a quello di un accidente cerebrovascolare. I sintomi quasi sempre si attenuano con l'assunzione di carboidrati (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno effetto. Come accertato con altre sulfaniluree, nonostante l'iniziale successo delle contromisure, l'ipoglicemia puo' ricomparire. In caso di ipoglicemia grave o protratta, controllata solo temporaneamente con l'usuale quantita' di zucchero, si richiede immediato trattamento medico e occasionalmente ospedalizzazione. I fattori che favoriscono l'ipoglicemia includono: mancanza di volonta' o, piu' comunemente nei pazienti piu' anziani, incapacita' del paziente a cooperare; malnutrizione, irregolarita' nell'orario dei pasti, pasti omessi o periodi di digiuno; squilibrio tra attivita' fisica e assunzione di carboidrati; modifica della dieta; consumo di alcolici, specialmente in concomitanza del mancatoconsumo del pasto; compromissione della funzionalita' renale; grave insufficienza epatica; sovradosaggio di Glimepiride; disturbi non compensati del sistema endocrino che influiscono sul metabolismo dei carboidrati o sulla contro-regolazione dell'ipoglicemia (come ad esempio in alcuni disturbi della funzione tiroidea e dell'ipofisi anteriore o nell'insufficienza surrenalica); contemporanea somministrazione di alcunialtri medicinali. Il trattamento con Glimepiride richiede controlli regolari dei livelli di glucosio ematico e urinario. Inoltre si raccomanda la determinazione della percentuale di emoglobina glicosilata. Regolari controlli ematici (specialmente dei leucociti e dei trombociti) e della funzionalita' epatica sono necessari durante il trattamento con Glimepiride. In situazioni stressanti (quali ad esempio traumi, operazioni chirurgiche, malattie febbrili, ecc.) puo' essere indicato passare temporaneamente alla terapia insulinica. Non esistono esperienze circa l'uso in pazienti con disfunzione epatica molto grave e in pazienti dializzati. In questi pazienti e' indicato passare alla terapia insulinica. Questo prodotto contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza la galattosio, deficienza della lattasi di Lapp o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco. Il trattamento di pazienti con deficit di G6PD con sulfaniluree puo' portare ad emolia emolitica. Dal momento che glimepirideappartiene alla classe delle sulfaniluree, deve essere prestata cautela in pazienti affetti da deficit di G6PD e deve essere considerata una alternativa diversa da una sulfanilurea.
Gravidanza e Allattamento
>>Rischi correlati al diabete: in corso di gravidanza concentrazioni di glucosio ematico fuori della norma sono associate ad una maggiore incidenza di anomalie congenite e di mortalita' perinatale. La glicemiadeve pertanto essere attentamente controllata durante la gravidanza per evitare il rischio teratogeno. In tali circostanze e' richiesto l'uso di insulina. Le pazienti che intendono avere una gravidanza devono informare il proprio medico. >>Rischio correlato alla glimepiride: nonci sono dati disponibili derivanti dall'uso della glimepiride in donne in gravidanza. Studi su animali hanno dimostrato tossicita' a caricodella funzione riproduttiva presumibilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemizzante) della glimepiride. Di conseguenza la glimepiride non deve essere assunta nel corso dell'intera gravidanza. Se la paziente in terapia con glimepiride sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente cambiato con una terapia con insulina. Allattamento: non e' noto se avvenga escrezione nel latte umano. La glimepiridee' escreta nel latte di ratto. Poiche' i derivati delle sulfaniluree,come la glimepiride, passano nel latte materno e a causa del rischio di ipoglicemia nei lattanti, l'allattamento al seno non e' consigliatodurante il trattamento con glimepiride.
Interazioni con altri prodotti
A seguito dell'assunzione insieme ad altri medicinali puo' manifestarsi sia un aumento indesiderato sia una diminuzione della attivita' ipoglicemizzante della glimepiride. Per questo motivo, altri medicinali devono essere assunti solo dopo aver avvertito il medico o dietro sua prescrizione. La glimepiride e' metabolizzata dal citocromo P450 2C9 (CYP2C9). E' noto che il suo metabolismo e' influenzato dalla concomitante somministrazione di induttori (quali ad es. la rifampicina) o inibitori (ad es. il fluconazolo) del CYP2C9. I risultati di uno studio di interazione in vivo , riportato in letteratura, hanno dimostrato che l'AUC della glimepiride e' quasi raddoppiata in presenza di fluconazolo, che e' uno dei piu' potenti inibitori del CYP2C9. Basandosi sull'esperienza con Glimepiride e con altre sulfaniluree devono essere menzionate le interazioni di seguito riportate. Reazioni ipoglicemiche come manifestazione del potenziamento dell'azione ipoglicemica possono manifestarsi dopo la somministrazione simultanea di Glimepiride e dei seguenti farmaci: fenilbutazone, azapropazone e ossifenbutazone; insulina ealtri prodotti antidiabetici orali; sulfimpirazone; alcune sulfonamidi ad azione protratta; metformina; tetracicline; salicilati e acido para-amino-salicilico; MAO-inibitori; steroidi anabolizzanti e ormoni sessuali maschili; antibiotici chinolonici; cloramfenicolo; probenecid; anti-coagulanti cumarinici; miconazolo; fenfluramina; pentossifillina (alte dosi parenterali); fibrati; tritoqualina; ACE-inibitori; fluoxetina; allopurinolo; simpaticolitici; ciclofosfamidi, trofosfamidi e ifosfamidi. Una riduzione dell'azione ipoglicemizzante della glimepiride con un conseguente aumento dei livelli del glucosio ematico puo' verificarsi con la somministrazione concomitante di Glimepiride e delle seguenti sostanze medicinali: estrogeni e progestinici; saluretici e diuretici tiazidici; tireomimetici e glucocorticoidi; derivati della fenotiazina, clorpromazina; adrenalina e simpaticomimetici; acido nicotinico (a dosi elevate) e derivati dell'acido nicotinico; lassativi (dopo un uso protratto); fenitoina; diazossido; glucagone, barbiturici e rifampicina; acetazolamide. Gli H2-antagonisti, i beta-bloccanti, la clonidina e la reserpina possono indurre sia potenziamento che diminuzione dell'effetto di riduzione dei livelli glicemici. Durante il trattamento con farmaci simpaticolitici quali i beta-bloccanti, la clonidina, laguanetidina e la reserpina i segni della contro-regolazione adrenergica all'ipoglicemia possono essere ridotti o assenti. L'assunzione di alcool puo' potenziare o ridurre l'azione ipoglicemizzante della glimepiride in un modo non prevedibile. La glimepiride puo' sia potenziare che ridurre gli effetti dei derivati cumarinici.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.