glimepiride germed*50cpr 2mg glimepiride germed pharma srl

Che cosa è glimepiride germed 50cpr 2mg?

Glimepiride germed compresse prodotto da germed pharma srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Glimepiride germed risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzante orale: sulfonamide, derivato dell'urea.
Contiene i principi attivi: glimepiride
Codice AIC: 037137039 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Diabete mellito di tipo II quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione del peso corporeo da soli non sono sufficienti.

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Posologia

Un efficace trattamento del diabete si basa sulla dieta, sull'esercizio fisico e su un regolare controllo del sangue e delle urine; se la dieta non viene seguita gli effetti negativi non possono essere compensati dalla somministrazione delle compresse o dall'insulina. Il dosaggio dipende dal monitoraggio del metabolismo (determinazione del livellodi glucosio nel sangue e nelle urine). La dose iniziale e' di 1 mg algiorno e se con questo dosaggio si raggiunge un equilibrio metabolicosufficiente, lo si puo' adottare come dose di mantenimento. Quando laregolazione non e' soddisfacente, deve essere aumentata in base al monitoraggio del metabolismo. La dose viene aggiustata con intervalli di1-2 settimane fino a 2, 3 o 4 mg di al giorno e solo in rari casi dosaggi giornalieri superiori a 4 mg danno risultati migliori. La dose massima giornaliera raccomandata e' di 6 mg. Nei pazienti non adeguatamente controllati con la dose massima giornaliera di metformina, e' possibile iniziare un trattamento concomitante con glimepiride. Mentre rimane fissa la dose di metformina, si inizia la terapia con glimepiride a basso dosaggio, aumentato successivamente fino a raggiungere la dosemassima giornaliera, a seconda del livello desiderato di controllo metabolico. In pazienti non adeguatamente controllati con la dose massima giornaliera di questo prodotto si puo' iniziare, se necessario, un trattamento concomitante con insulina e, mentre si mantiene costante ladose di glimepiride, si inizia il trattamento con insulina a dosi basse, aumentando tali dosi a seconda del compenso metabolico desiderato.Solitamente una singola dose giornaliera e' sufficiente. Si consigliadi assumere la dose poco prima o durante un'abbondante prima colazione o, altrimenti, poco prima o durante il primo pasto principale della giornata. Le compresse vanno ingerite intere con un po' di liquido. Nel caso si dimenticasse di assumere una dose non si deve correggere la dimenticanza assumendo successivamente una dose maggiore. Nel caso un paziente manifestasse una reazione ipoglicemica dopo l'assunzione di 1mg significa che il paziente puo' essere controllato attraverso la sola dieta. Durante il trattamento la richiesta del farmaco puo' diminuire in quanto un controllo migliore del diabete porta ad un aumento di sensibilita' all'insulina. Per evitare l'ipoglicemia, si deve prendereprontamente in considerazione di ridurre la dose o di interrompere laterapia. Si possono prendere in considerazione aggiustamenti della dose anche nel caso di modificazioni di peso o di stile di vita del paziente, o nel caso in cui altri fattori aumentino il rischio di ipoglicemia o iperglicemia. Il passaggio da altri antidiabetici orali a questoprodotto puo' generalmente essere effettuato tenendo conto del dosaggio e dell'emivita del prodotto medicinale assunto in precedenza. In alcuni casi, specialmente con gli antidiabetici con emivita lunga (per esempio clorpropamide), si raccomanda un periodo di interruzione di alcuni giorni al fine di ridurre al minimo il rischio di reazioni ipoglicemiche dovute all'effetto additivo. La dose iniziale raccomandata e' di 1 mg al giorno ed, in base all'effetto metabolico, puo' essere aumentata in modo graduale.

Effetti indesiderati

Alterazione del sangue e del sistema linfatico. Possono verificarsi trombocitopenia di grado da moderato a grave, leucopenia, eritrocitopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica e pancitopenia;queste reazioni sono generalmente reversibili una volta sospeso il trattamento. Alterazioni del sistema immunitario. In casi molto rari (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLivelli glicemici alterati durante la gravidanza sono associati ad una piu' elevata incidenza di anomalie congenite e mortalita' perinatale; pertanto il livello di glucosio nel sangue deve essere attentamente monitorato al fine di evitare il rischio teratogeno e, in tali casi e'necessario utilizzare l'insulina. Non esistono dati adeguati circa l'uso della glimepiride, quindi non deve essere utilizzata per l'intera durata della gravidanza. In caso di trattamento, se la paziente intende rimanere incinta o scopre di esserlo, deve passare al piu' presto aduna terapia insulinica. Non e' noto se la glimepiride venga escreta nel latte materno. Poiche' altre sulfaniluree vengono escrete nel lattematerno e poiche' esiste il rischio di ipoglicemia nei neonati allattati al seno, si sconsiglia l'allattamento al seno.

Indicazioni

Diabete mellito di tipo II quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione del peso corporeo da soli non sono sufficienti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Diabete insulino-dipendente, coma diabetico, chetoacidosi, gravi disturbi della funzionalita' renale o epatica, ipersensibilita' alla glimepiride, ad altre sulfaniluree o sulfonamidi o agli eccipienti della compressa. In caso di gravi alterazioni della funzionalita' renale o epatica, e' richiesto il passaggio ad una terapia con insulina.

Avvertenze

Deve essere assunto poco prima o durante un pasto. Quando i pasti sono irregolari e soprattutto quando vengono saltati, il trattamento puo'determinare ipoglicemia mostrando sintomi quali: mal di testa, fame incontrollabile, nausea, vomito, astenia, sonnolenza, disturbi del sonno, irrequietezza, aggressivita', difficolta' di concentrazione, alterazione dello stato di vigilanza e del tempo di reazione, depressione, confusione, disturbi della parola e della vista, afasia, tremori, paresi, disturbi sensoriali, vertigini, debolezza, perdita dell'autocontrollo, delirio, convulsioni cerebrali, sonnolenza e perdita di coscienza fino ed incluso il coma, problemi respiratori e bradicardia. Inoltre, possono essere presenti segni della contro-regolazione adrenergica come: sudorazione, pelle fredda e umida, ansieta', tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris ed aritmie cardiache. Il quadro clinico di un grave attacco ipoglicemico puo' assomigliare a quello di unictus. Quasi sempre i sintomi si attenuano con l'assunzione di carboidrati (zucchero); i dolcificanti artificiali sono inefficaci. Come accertato con altre sulfaniluree, nonostante l'iniziale successo del trattamento, l'ipoglicemia puo' ricomparire. In caso di ipoglicemia grave o protratta oltre un certo periodo, controllata temporaneamente con l'usuale quantita' di zucchero, si richiede immediato trattamento medicoe occasionalmente ospedalizzazione. I fattori che aumentano il rischio di ipoglicemia sono: mancanza di volonta' (soprattutto dei pazienti anziani) o incapacita' del paziente a cooperare; malnutrizione, irregolarita' nell'orario dei pasti, pasti omessi o periodi di digiuno; modifiche della dieta; squilibrio tra attivita' fisica e assunzione di carboidrati; consumo di alcolici, in particolare se concomitante a mancato consumo dei pasti; alterazioni della funzionalita' renale; gravi disfunzioni della funzionalita' epatica; sovradosaggio del farmaco; disturbi del sistema endocrino, non compensati, che influiscono sul metabolismo dei carboidrati o sulla contro-regolazione dell'ipoglicemia; contemporanea somministrazione di alcuni altri medicinali. Il trattamento richiede controlli regolari dei livelli di glucosio ematico e urinario. Si raccomanda inoltre la determinazione della percentuale di emoglobina glicosilata. E' necessario eseguire un regolare monitoraggio dei valori ematici (specialmente di leucociti e trombociti) e della funzionalita' epatica. In situazioni stressanti (quali ad esempio infortuni, operazioni chirurgiche, infezioni accompagnate da febbre, ecc.) puo' essere indicato passare temporaneamente alla terapia insulinica. Mancano esperienze circa l'uso in pazienti con disfunzione epatica grave e in pazienti dializzati ma per pazienti con gravi alterazioni della funzionalita' epatica e renale, e' indicato passare alla terapia insulinica. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rariproblemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Livelli glicemici alterati durante la gravidanza sono associati ad una piu' elevata incidenza di anomalie congenite e mortalita' perinatale; pertanto il livello di glucosio nel sangue deve essere attentamente monitorato al fine di evitare il rischio teratogeno e, in tali casi e'necessario utilizzare l'insulina. Non esistono dati adeguati circa l'uso della glimepiride, quindi non deve essere utilizzata per l'intera durata della gravidanza. In caso di trattamento, se la paziente intende rimanere incinta o scopre di esserlo, deve passare al piu' presto aduna terapia insulinica. Non e' noto se la glimepiride venga escreta nel latte materno. Poiche' altre sulfaniluree vengono escrete nel lattematerno e poiche' esiste il rischio di ipoglicemia nei neonati allattati al seno, si sconsiglia l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

La concomitante somministrazione con altri farmaci puo' portare ad aumenti o diminuzioni non desiderati dell'effetto ipoglicemizzante dellaglimepiride. La glimepiride viene metabolizzata dal citocromo P450 2C9 (CYP2C9). E' noto che il metabolismo e' influenzato dalla contemporanea somministrazione di induttori (come la rifampicina) o inibitori (come il fluconazolo) di CYP2C9 e l'AUC della glimepiride viene quasi raddoppiata dal fluconazolo. Si possono verificare reazioni ipoglicemiche come conseguenza del potenziamento dell'azione ipoglicemizzante in seguito alla concomitante somministrazione del farmaco con: fenilbutazone, azapropazone ed ossifenbutazone; insulina ed altri antidiabetici orali; metformina; salicilati e acido para-amino-salicilico; steroidi anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili; cloramfenicolo; anticoagulanti cumarinici; fenfluramina; fibrati; ACE-inibitori; fluoxetina; allopurinolo; simpaticolitici; ciclo-, tro- e ifosfamidi; sulfimpirazone; alcune sulfonamidi ad azione protratta; tetracicline; MAO inibitori; antibiotici chinolonici; probenecid; miconazolo; pentossifillina (alte dosi parenterali); tritoqualina; fluconazolo. Un decremento dell'azioneipoglicemizzante della glimepiride e un conseguente deterioramento del controllo metabolico puo' verificarsi quando insieme al prodotto vengono somministrati farmaci che contengono i seguenti principi attivi: estrogeni e progestinici; saluretici e diuretici tiazidici; farmaci che stimolano la tiroide e glucocorticoidi; derivati delle fenotiazine, clorpromazina; adrenalina e simpatico mimetici; acido nicotinico (a dosi elevate) e derivati dell'acido nicotinico; lassativi (utilizzo a lungo termine); fenitoina; diazossido; glucagone; barbiturici; rifampicina; acetozolamide. Gli H2 antagonisti ed i farmaci simpaticolitici possono indurre sia potenziamento che diminuzione dell'effetto ipoglicemizzante. Durante il trattamento i beta-bloccanti, la clonidina e la reserpina, i segni della contro-regolazione adrenergica possono essere ridotti e addirittura assenti. L'assunzione acuta o cronica di alcool puo' potenziare o ridurre l'azione ipoglicemizzante della glimepiride inmodo non prevedibile. Il farmaco puo' sia potenziare che ridurre gli effetti dei derivati cumarinici.

Forme Farmacologiche


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