glimepiride aur*30cpr 2mg glimepiride aurobindo pharma italia srl
Che cosa è glimepiride aur 30cpr 2mg?
Glimepiride auro compresse prodotto da
aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Glimepiride auro risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
Contiene i principi attivi:
glimepiride
Codice AIC: 037048030
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il farmaco e' indicato per il trattamento del diabete mellito di tipo2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo da soli non sono sufficienti.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Per uso orale: alla base di un trattamento ottimale del diabete ci deve essere una dieta controllata, un regolare esercizio fisico, oltre al sistematico controllo della glicemia e della glicosuria. Gli antidiabetici orali o l'insulina non possono compensare il mancato rispetto della dieta da parte del paziente. Il dosaggio viene determinato in base ai valori del glucosio nel sangue e nelle urine. La dose iniziale e'di 1 mg di glimepiride al giorno. Se il controllo raggiunto e' soddisfacente questa posologia puo' essere adottata come terapia di mantenimento. Se il controllo e' insoddisfacente il dosaggio deve essere incrementato, sulla base del controllo glicemico, in modo graduale con un intervallo, per ogni aumento, di circa 1-2 settimane, fino a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno. Un dosaggio superiore a 4 mg al giorno di glimepiride al giorno. Un dosaggio superiore a 4 mg al giorno di glimepiride porta a risultati terapeutici migliori solo in casi eccezionali. La dose massima raccomandata di glimepiride e' di 6 mg al giorno. Nei pazienti non adeguatamente controllati con il massimo della dose giornaliera di metformina, puo' essere iniziata una terapia concomitante con glimepiride. Mentre si mantiene costante la dose di metformina, siinizia il trattamento con glimeperide con dosi basse, aumentando talidosi fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato, fino alla dose massima giornaliera. La terapia associata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Nei pazienti non adeguatamente controllati con la massima dose giornaliera del prodotto, se necessario puo' essere iniziata una terapia concomitante con insulina. Mentre si mantiene costante la dose di glimeperide, si inizia il trattamento con insulina con dosi basse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato. La terapia associata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Normalmente e' sufficiente una dose singola giornaliera di glimepiride. Si raccomanda che questa dose venga assunta subito prima o con la prima colazione o, altrimenti, subito prima o durante il pasto principale. Nel caso ci si dimentichi di assumere una dose non si deve correggere la dimenticanza assumendo successivamente una dose maggiore. Le compresse vanno deglutite intere e con un po' di liquido. Se in un paziente si verifica una reazione ipoglicemica alla dose di 1mg di glimepiride al giorno, significa che talepaziente puo' essere controllato con la sola dieta. Nel corso del trattamento la richiesta di glimepiride puo' diminuire, posto che il miglioramento nel controllo del diabete e' dovuto ad una aumentata sensibilita' all'insulina. Per evitare la comparsa di ipoglicemia si devono pertanto valutare una riduzione temporanea della posologia o una sospensione della terapia. Una modifica della posologia puo' inoltre rendersi necessaria se intervengono cambiamenti nel peso o nello stile di vita del paziente, o altri fattori che aumentano il rischio di ipo- o iperglicemia. Generalmente si puo' effettuare il passaggio da altri ipoglicemizzanti orali al farmaco. Per il passaggio al prodotto, devono essere presi in considerazione il dosaggio e l'emivita del farmaco precedente. In alcuni casi, specialmente con gli antidiabetici con una lunga emivita (p.e. clorpropamide), e' raccomandato un periodo di interruzione di alcuni giorni cosi' da minimizzare il rischio di reazioni ipoglicemiche dovute all'effetto additivo. La dose iniziale raccomandata e' di 1 mg di glimepiride al giorno. In base alla risposta terapeutica, il dosaggio della glimepiride puo' essere incrementato gradualmente,cosi' come indicato in precedenza. In casi eccezionali, in pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllati con insulina, puo' essere indicato il passaggio al farmaco. Il passaggio deve avvenire dietro attenta supervisione medica. Per differenti regimi terapeutici sonodisponibili piu' dosaggi.
Effetti indesiderati
Indicazioni
Il farmaco e' indicato per il trattamento del diabete mellito di tipo2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo da soli non sono sufficienti.
Controindicazioni ed effetti secondari
Il prodotto non deve essere utilizzata nei seguenti casi: diabete insulino dipendente; coma diabetico; chetoacidosi; alterazioni gravi della funzionalita' renale o epatica; ipersensibilita' verso la glimepiride, altre sulfaniluree o sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In caso di alterazioni gravi della funzionalita' renale o epatica, e' necessario il passaggio all'insulina. Rischi correlati al diabete: in corso di gravidanza concentrazioni di glucosio ematico fuori della norma sono associate ad una maggiore incidenza di anomalie congenite edi mortalita' perinatale. La glicemia deve pertanto essere attentamente controllata durante la gravidanza per evitare il rischio teratogeno. In tali circostanze e' richiesto l'uso di insulina. Le pazienti che intendono avere una gravidanza devono informare il proprio medico. Rischio correlato alla glimepiride. Non ci sono dati disponibili derivanti dall'uso della glimepiride in donne in gravidanza. Studi su animali hanno dimostrato tossicita' a carico della funzione riproduttiva presumibilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemizzante) dellaglimepiride. Di conseguenza la glimepiride non deve essere assunta nel corso dell'intera gravidanza. Se la paziente in terapia con glimepiride sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente cambiato conuna terapia con insulina. Non e' noto se avvenga escrezione nel latteumano. La glimepiride e' escreta nel latte di ratto. Poiche' i derivati delle sulfaniluree, come la glimepiride, passano nel latte materno e a causa del rischio di ipoglicemia nei lattanti, l'allattamento al seno non e' consigliato durante il trattamento con glimepiride.
Interazioni con altri prodotti
Se il prodotto viene somministrato contemporaneamente ad alcuni altrimedicinali, possono verificarsi sia aumenti che diminuzioni indesiderate della azione ipoglicemizzante della glimepiride. Per questa ragione, gli altri medicinali devono essere assunti solamente dopo aver avvertito il medico (o dietro prescrizione medica). La glimepiride e' metabolizzata dal citocromo P450 2C9 (CYP2C9). E' noto che il suo metabolismo e' influenzato dalla concomitante somministrazione di induttori (quali ad es. la rifampicina) o inibitori (ad es. il fluconazolo) del CYP2C9. I risultati di uno studio di interazione in vivo, riportato in letteratura, hanno dimostrato che l'AUC della glimepiride e' quasi raddoppiata in presenza di fluconazolo, che e' uno dei piu' potenti inibitori del CYP2C9. Sulla base dell'esperienza maturata con la glimepiridee con altre sulfaniluree, devono essere menzionate le seguenti interazioni: aumento dell'azione ipoglicemizzante e, quindi, in qualche casoipoglicemia, se uno dei seguenti farmaci viene assunto in concomitanza con il farmaco: fenilbutazone, azapropazone e ossifenbutazone; insuline e altri antidiabetici orali; metformina; salicilati e acido para-amino-salicilico; steroidi anabolizzanti e ormoni sessuali maschili; cloramfenicolo; anti-coagulanti cumarinici; fenfluramina; fibrati; ACE inibitori; fluoxetina; allopurinolo; simpaticolitici; ciclofosfamide, trofosfamidi e ifosfamide; sulfimpirazone; alcune sulfonamidi a lunga durata d'azione; tetracicline; MAO-inibitori; antibiotici chinolonici; probenecid; miconazolo; pentossifillina (alte dosi per via parenterale); tritoqualina; fluconazolo. Riduzione dell'azione ipoglicemizzante equindi, in qualche caso, aumento della licemia quando uno dei seguenti principi attivi viene assunto in concomitanza con il farmaco estrogeni e progestinici, saluretici e diuretici tiazidici, farmaci che stimolano la tiroide e glucocorticoidi, derivati della fenotiazina, clorpromazina, adrenalina e simpaticomimetici, acido nicotinico (a dosi elevate) e derivati dell'acido nicotinico, lassativi (dopo un uso protratto) fenitoina, diazossido, glucagone, barbiturici e rifampicina, acetazolamide. Gli H2-antagonisti, i beta-bloccanti, la clonidina e la reserpina possono portare sia ad un aumento che ad una riduzione dell'effetto ipoglicemizzante. Sotto l'influenza di principi attivi simpaticolitici quali betabloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina, gli effetti di una controregolazione adrenergica della ipoglicemia possono essere ridotti o assenti. L'assunzione di alcool sia in forma occasionale che cronica puo' potenziare o indebolire l'azione ipoglicemizzante della glimepiride in modo non prevedibile. La glimepiride puo' sia potenziare che indebolire gli effetti dei derivati della cumarina.