glazidim 2 monovial*ev f 2g+sa ceftazidima sandoz spa

Che cosa è glazidim 2 monovial ev f 2g+sa?

Glazidim soluzione per infusione polv prodotto da sandoz spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Glazidim risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici beta-lattamici - cefalosporine.
Contiene i principi attivi: ceftazidima pentaidrato
Codice AIC: 025212109 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione del farmaco risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

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Posologia

Va impiegato esclusivamente per via infusionale. Il dosaggio varia inrapporto alla gravita' del singolo caso, sensibilita', sito e tipo diinfezione, eta', funzionalita' renale e secondo il giudizio del medico. ADULTI: 1-6 g/die. BAMBINI: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita' (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia puo' essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Nei pazienti anziani gravi, inconsiderazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggiomassimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattuttoin quelli di eta' superiore agli 80 anni. Nei bambini la clearance della creatinina andra' adattata tenendo conto della superficie corporeao del peso corporeo privato dei grassi.PROFILASSI CHIRURGICA. Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell'intervento, 1 g i.m. (GLAZIDIM) o 1 - 2 g e.v. in dose singola (profilassi "ultra short term") o in dosi ripetute (profilassi "short term").DIALISI PERITONEALE. La ceftazidima puo' essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima puo' essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita' renale ridotta.

Effetti indesiderati

Generalmente e' ben tollerata e le reazioni avverse piuttosto infrequenti; esse includono: REAZIONI LOCALI: flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; REAZIONI DI IPERSENSIBILITA': rash urticarioidi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica;REAZIONI GASTROINTESTINALI: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite puo' essere associata alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa; REAZIONI GENITO-URINARIE: candidiasi, vaginite; REAZIONI NEUROLOGICHE: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni ed encefalopatia verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto; MODIFICAZIONI DEI PARAMETRI DI LABORATORIO: sono state riferite in corso di terapia con ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, positivita' al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, incrementi in uno o piu' parametri di funzionalita' epatica qualiSGOT, SGPT, LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono stati osservati leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia e linfocitosi.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione del farmaco risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Gravidanza: non si sono evidenziati effetti embriotossici o teratogenici con la ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico. Allattamento:la ceftazidima e' escreta in piccole quantita' nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.

Interazioni con altri prodotti

L'uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina, ecc.) o potenti diuretici (ad es. furosemide) e' sconsigliabile e, comunque, richiede assiduo controllo della funzionalita' renale. L'esperienza clinica con la ceftazidima ha dimostrato che questi fenomenisi presentano molto raramente ai dosaggi consigliati. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. In circa il 5% dei pazienti sonostate segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' talora false dei test di Coombs. Cio' puo' interferire con i test di di compatibilita' del sangue. La ceftazidima non interferisce con ladeterminazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino. Nel somministrare in concomitanza ceftazidima e cloramfenicolo bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.

Forme Farmacologiche


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