gentomil intramuscolo iv 10f 80mg 2ml pfizer italia srl
Che cosa è gentomil im iv 10f 80mg 2ml?
Gentomil soluzione iniettabile prodotto da
pfizer italia srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Gentomil risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibiotico aminoglucosidico attivo sui batteri gram-positivi ed in particolare su quelli gram-negativi.
Contiene i principi attivi:
gentamicina solfato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: gentamicina solfato.
Codice AIC: 029314059
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento delle infezioni da germi sensibili alla gentamicina. Forme pleuropolmonari: bronchiti, broncopolmoniti, polmonite francalobare,pleuriti, empiemi. Infezioni urinarie acute e croniche: cistiti, pieliti, cistopieliti, pielonefriti, calcolosi infette, uretriti, prostatiti, vescicoliti. Stati settici: batteriemie, setticemie, setticopiemie, sepsi neonatali. Infezioni del sistema nervoso: meningiti, meningoencefaliti. Infezioni chirurgiche: ascessi, flemmoni, osteomieliti, infezioni traumatiche. Infezioni otorinolaringoiatriche: otiti medie purulente, sinusiti, mastoiditi, tonsilliti, faringotonsilliti. Infezioni ostetricoginecologiche: aborto settico, metriti, parametriti, salpingiti, salpingoovariti, pelviperitoniti, mastiti. Ustioni: infezioni insorte nelle gravi ustioni e nei trapianti cutanei, eventualmente in associazione alla forma topica. Nelle infezioni da germi Gram-negativi la gentamicina puo' essere considerata come farmaco di scelta. Nelle infezioni gravi che mettono in pericolo la vita del paziente la gentamicinapuo' essere somministrata in associazione ad un antibiotico betalattamico. Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
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Posologia
Bambini, adolescenti e adulti con funzionalita' renale normale: 3-6 mg/kg di peso corporeo in un unica (preferibile) somministrazione e fino a due dosi. Lattanti dopo il primo mese di vita: 4,5-7,5 mg/kg di peso corporeo in un unica (preferibile) somministrazione e fino a due dosi. Neonati: 4-7 mg/kg peso corporeo. Ai neonati il dosaggio giornaliero viene somministrato in singola dose. In caso di funzionalita' renale compromessa, la dose giornaliera deve essere diminuita e adattata alla funzionalita' renale. L'adeguamento del dosaggio deve essere fatto in funzione dell'eta' del paziente, del tipo e della gravita' dell'infezione. Nei pazienti obesi il dosaggio deve essere calcolato in base al loro peso teorico. Pazienti con funzionalita' renale alterata. Dose (1-1,7 mg/kg per gli adulti; 2-2,5 mg/kg per i bambini). Clcr > 70 ml/min, creatinina sierica < 1,4 mg%, azoto ureico ematico < 18 mg%: ogni8 ore. Clcr 35-70 ml/min, creatinina sierica 1,4-1,9 mg%, azoto ureico ematico 18-29: ogni 12 ore. Clcr 24-34 ml/min, creatinina sierica 2,0-2,8 mg%, azoto ureico ematico 30-39 mg%: ogni 18 ore. Clcr 16-23, creatinina sierica 2,9-3,7, azoto ureico ematico 40-49 mg%: ogni 24 ore.Clcr 10-15, creatinina sierica 3,8-5,3, azoto ureico ematico 50-74 mg%: ogni 36 ore. Clcr 5-9, creatinina sierica 5,4-7,2 mg%, azoto ureicoematico 75-100 mg%: ogni 48 ore. Si raccomanda di monitorare la concentrazione serica della gentamicina. I livelli minimi non devono superare 2 mcg/ml quando si somministra la gentamicina due volte al di' e quando si somministra una volta al giorno non devono superare 1 mcg/ml. Nei pazienti adulti con insufficienza renale sottoposti a emodialisi la quantita' di gentamicina rimossa dal plasma puo' variare in funzionedi alcuni fattori, tra i quali il metodo di dialisi impiegato. Una emodialisi di sei ore puo' ridurre i livelli plasmatici di gentamicina di circa il 50%. Le dosi consigliate alla fine di ogni dialisi sono comprese tra 1-1,7 mg/kg in base al grado di severita' dell'infezione. Nel bambino possono essere somministrate dosi di 2-2,5 mg/kg. Gli antibiotici aminoglicosidici vengono rimossi dal sangue in seguito a dialisiperitoneale, ma in quantita' minore rispetto all'emodialisi.
Effetti indesiderati
Sono stati riferiti disturbi renali con proteinuria e variazioni dei tests di funzionalita' renale. Sono stati segnalati effetti collaterali a carico dei rami vestibolare e uditivo dell'ottavo paio di nervi cranici. I sintomi riscontrati includono ronzii, capogiri, vertigini, tinnitus e riduzione della sensibilita' uditiva. La riduzione della sensibilita' uditiva si manifesta inizialmente con la diminuzione dell'acuita' dei toni alti e puo' essere di tipo irreversibile. Le alterazionivestibolari possono essere irreversibili. Altri fattori che possono aumentare il rischio di ototossicita' includono: disidratazione, somministrazione concomitante di diuretici quali acido etacrinico e furosemide o somministrazione pregressa di altre sostanze ototossiche. Sono stati altresi' osservati: torpore, parestesie, fascicolazioni, convulsioni e sindrome tipo miastenia gravis. Altre reazioni secondarie descritte raramente e riferite sono: depressione respiratoria, confusione, disturbi della visione, anoressia, perdita di peso, variazione della pressione arteriosa, eruzioni cutanee di vario tipo su base allergica o idiosincrasica, manifestazioni anafilattiche, febbre, cefalea, nausea, vomito, scialorrea, stomatite, stati transitori di epatomegalia. Alterazioni dei parametri di laboratorio correlate alla somministrazione digentamicina includono: aumento della transaminasi sierica (AST, ALT),della latticodeidrogenasi (LDH), della fosfatasi alcalina e della bilirubina; riduzione dei livelli sierici di calcio, magnesio, potassio esodio; anemia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi transitoria, eosinofilia, aumento o riduzione dei reticolociti, trombocitopenia. La tollerabilita' locale a livello del sito di iniezione e' generalmente buona. Occasionalmente e' stato segnalato dolore nel sito di iniezione e raramente atrofia sottocutanea o segni di irritazione locale.
Indicazioni
Trattamento delle infezioni da germi sensibili alla gentamicina. Forme pleuropolmonari: bronchiti, broncopolmoniti, polmonite francalobare,pleuriti, empiemi. Infezioni urinarie acute e croniche: cistiti, pieliti, cistopieliti, pielonefriti, calcolosi infette, uretriti, prostatiti, vescicoliti. Stati settici: batteriemie, setticemie, setticopiemie, sepsi neonatali. Infezioni del sistema nervoso: meningiti, meningoencefaliti. Infezioni chirurgiche: ascessi, flemmoni, osteomieliti, infezioni traumatiche. Infezioni otorinolaringoiatriche: otiti medie purulente, sinusiti, mastoiditi, tonsilliti, faringotonsilliti. Infezioni ostetricoginecologiche: aborto settico, metriti, parametriti, salpingiti, salpingoovariti, pelviperitoniti, mastiti. Ustioni: infezioni insorte nelle gravi ustioni e nei trapianti cutanei, eventualmente in associazione alla forma topica. Nelle infezioni da germi Gram-negativi la gentamicina puo' essere considerata come farmaco di scelta. Nelle infezioni gravi che mettono in pericolo la vita del paziente la gentamicinapuo' essere somministrata in associazione ad un antibiotico betalattamico. Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' alla gentamicina o agli altri componenti del prodotto. Una anamnesi di reazioni tossiche agli aminoglicosidi puo' anche controindicare l'uso dell'antibiotico. Insufficienza renale marcata, diminuzione dell'udito. Gravidanza e allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Metile possibenzoato, propile possibenzoato, sodio metabisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Si raccomanda di monitorare continuamente la funzionalita' renale, lafunzionalita' vestibolare e della coclea come anche i parametri epatici e di laboratorio. Durante il trattamento i pazienti devono essere ben idratati. Il controllo della funzionalita' renale e' particolarmente importante durante il trattamento con Gentamicina o con altri aminoglicosidi. Analoghe precauzioni sono consigliate nelle infezioni gravissime che comportano l'uso di dosi particolarmente elevate e periodi ditrattamento superiori a quelli consigliati. In alcuni pazienti adultie pediatrici e' stata osservata una sindrome tipo Fanconi con aminoaciduria e acidosi metabolica. Durante la terapia sarebbe auspicabile determinare i livelli sierici ogni qualvolta possibile onde evitare dosaggi insufficienti o eccessivi. Per la Gentamicina si dovrebbero evitare picchi prolungati superiori ai 12 mcg/ml e livelli minimi, precedenti la successiva iniezione, superiori a 2 mcg/ml, distanziando nel tempo le somministrazioni o riducendone il dosaggio. In caso di insufficienza renale, la posologia e l'intervallo delle iniezioni debbono essereregolate in base alla creatininemia. Prudenza in caso di associazionecon la flucitosina, con diuretici dell'ansa ed il metossiflurano. Il trattamento con Gentamicina puo' determinare un sovrasviluppo di microorganismi insensibili: in tal caso occorre sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Contiene sodio metabisolfito.
Gravidanza e Allattamento
Effetti collaterali gravi per la madre, il feto o il neonato non sonostati segnalati con gentamicina. Non e' noto se la gentamicina possa indurre dei danni fetali qualora somministrata in gravidanza o possa alterare la funzione riproduttiva. Pertanto l'uso del prodotto in gravidanza andra' evitato, con esclusione dei casi in cui si ritenga assolutamente indispensabile. Nel lattante, dovra' essere valutata la possibilita' di interrompere l'allattamento o di sospendere la terapia in funzione della situazione patologica della madre. Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato soltanto nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico.
Interazioni con altri prodotti
E' stata dimostrata una allergenicita' crociata fra aminoglicosidi. E' stato riferito un aumento della nefrotossicita' a seguito della somministrazione susseguente o contemporanea che dovrebbe essere evitata di altre sostanze potenzialmente nefrotossiche quali: cisplatino, polixima B, colistina, viomicina, streptomicina, vancomicina, altri aminoglicosidi e alcune cefalosporine, o di diuretici potenti quale l'acido etacrinico e la furosemide. La co-somministrazione anche topica di altri antibiotici potenzialmente nefrotossici ed ototossici puo' accrescere il rischio di tali effetti. Sebbene il blocco neuromuscolare non siastato riferito in clinica ne' con gentamicina ne' con altri aminoglicosidi, questa reazione e' potenzialmente verificabile: qualora si verificasse, il blocco puo' essere rimosso con la somministrazione di salidi calcio. L'associazione di un aminoglicoside con un antibiotico betalattamico, puo' causare una reciproca e significativa inattivazione. Anche quando un antibiotico aminoglicosidico ed uno penicillinosimile sono stati somministrati attraverso due vie differenti, si e' verificata una riduzione dell'emivita o dei livelli plasmatici dell'aminoglicoside in pazienti con insufficienza renale ed in alcuni pazienti con funzionalita' renale normale. E' stata osservata una riduzione dell'emivita plasmatica di Gentamicina in pazienti con grave insufficienza renale trattati concomitantemente con carbenicillina. Generalmente l'inattivazione dell'aminoglicoside assume un significato clinico importante solo nei pazienti con grave insufficienza renale.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.