gentipress 14 compresse 20mg+6mg enalapril e neopharmed gentili spa
Che cosa è gentipress 14cpr 20mg+6mg?
Gentipress compresse prodotto da
neopharmed gentili spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Gentipress risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ace inibitori e diuretici.
Contiene i principi attivi:
enalapril maleato/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene enalapril maleato 20 mg e idroclorotiazide 6 mg.
Codice AIC: 033267016
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Ipertensione essenziale che non puo' essere adeguatamente trattata con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina in monoterapia.
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Posologia
Una compressa al giorno. In seguito alla dose iniziale si puo' manifestare ipotensione sintomatica; cio' e' piu' probabile che si verifichiin pazienti con deplezione idrica o salina dovuta ad una precedente terapia diuretica. La terapia diuretica deve essere sospesa 2-3 giorni prima di iniziare il trattamento con il farmaco. Poiche' in presenza di compromissione renale lieve, la dose iniziale di enalapril e' di 5-10 mg, l'uso del farmaco quale terapia iniziale, in questi pazienti, non e' raccomandato. Il medicinale e' controindicato in pazienti che hanno una clearance della creatinina minore o uguale a 30 ml/min. L'uso del prodotto nei bambini al di sotto dei 18 anni non e' raccomandato.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: neutropenia, diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito, trombocitopenia, agranulocitosi, depressione midollare, leucopenia, pancitopenia, linfoadenopatia, malattie autoimmuni. Patologie endocrine. Non nota: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipokaliemia, aumento del colesterolo, aumento dei trigliceridi, iperuricemia; non comune: ipoglicemia, ipomagnesiemia; raro: aumento del glucosio ematico; molto raro: ipercalcemia. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici. Comune: cefalea, depressione, sincope, alterazione del gusto; non comune: confusione, sonnolenza, insonnia, nervosismo, parestesie, vertigini; raro: alterazioni dell'attivita' onirica, disturbi del sonno, paresi. Patologie dell'occhio. Molto comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache e vascolari. Molto comune: capogiro; comune: ipotensione, ipotensione ortostatica, alterazioni del ritmo cardiaco, anginapectoris, tachicardia; non comune: vampate, palpitazioni, infarto delmiocardio o accidente cerebrovascolare, possibilmente secondario ad ipotensione eccessiva in pazienti ad alto rischio; raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse; comune: dispnea; non comune: rinorrea, laringodinia e raucedine, broncospasmo/asma; raro: infiltrati polmonari, sindrome da distress respiratorio (incluse polmonite ed edema polmonare), rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: diarrea, dolore addominale; non comune: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, anoressia, irritazioni gastriche, secchezza delle fauci, ulcera peptica; raro: stomatite/ulcere aftose, glossite. Patologie epatobiliari. Raro: insufficienza epatica, necrosi epatica (potenzialmente fatale), epatite epatocellulare o colostatica, ittero, colecistite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea. Sono stati riportati edema angioneurotico del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe. In casi molto rari e' stato riportato angioedema intestinale con gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina incluso enalapril; non comune: diaforesi, prurito, orticaria,alopecia; raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, porpora, lupus eritematoso cutaneo, eritroderma, pemfigo. E' stato riportato un complesso sintomatologico che puo' includere alcune o tutte le seguenti condizioni: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo, VES elevata, eosinofilia e leucocitosi. Possono verificarsi rash, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: disfunzione renale, insufficienza renale, proteinuria; raro: oliguria, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza; raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia; comune: dolore toracico, faticabilita'; non comune: malessere, febbre. Esami diagnostici. Comune: iperkaliemia, aumenti della creatinina sierica; non comune: aumenti della uremia, iponatremia; raro: aumenti degli enzimi epatici, aumenti della bilirubinemia.
Indicazioni
Ipertensione essenziale che non puo' essere adeguatamente trattata con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina in monoterapia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' a enalapril maleato, idroclorotiazide, o uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza renale grave. Anuria. Anamnesi di edema angioneurotico associato a precedente trattamento con un ACE-inibitore. Angioedema ereditario o idiopatico. Ipersensibilita' a farmaci sulfonamide-derivati. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Insufficienza epatica grave.
Composizione ed Eccipienti
Sodio bicarbonato, lattosio idrato, amido di mais, amido pregelatinizzato, indigotina (E132), magnesio stearato.
Avvertenze
>>Enalapril maleato-Idroclorotiazide. In pazienti ipertesi e' piu' probabile che si verifichi ipotensione sintomatica in caso di deplezionedella volemia: eseguire la misurazione regolare degli elettroliti sierici. Rivolgere particolare attenzione ai pazienti con patologie ischemiche cardiache o cerebrovascolari nei quali una eccessiva ipotensionepuo' provocare infarto del miocardio o un accidente cerebrovascolare.E' stata osservata ipotensione sintomatica in pazienti ipertesi con insufficienza cardiaca associata o meno ad insufficienza renale: porre il paziente in posizione supina e sottoporre ad infusione endovenosa con soluzione fisiologica. Ulteriori dosi, possono essere somministratedopo aumento della pressione arteriosa per espansione della volemia. Non somministrare il farmaco a pazienti con insufficienza renale. Alcuni pazienti ipertesi, hanno sviluppato aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica: sospendere la terapia. Questa circostanza deve far pensare alla possibilita' di una stenosi dell'arteria renale di base. E' possibile che si verifichi un'iperkaliemia. L'associazione di litiocon enalapril e diuretici non e' raccomandata. Contiene lattosio. >>Enalapril maleato. Gli ACE-inibitori devono essere somministrati con cautela a pazienti con ostruzione del tratto di deflusso del ventricolo sinistro e devono essere evitati in caso di shock cardiogeno ed ostruzione significativa dal punto di vista emodinamico. E' stata riportata insufficienza renale usualmente reversibile. In pazienti affetti da stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria dell'unicorene funzionante c'e' un rischio aumentato di ipotensione ed insufficienza renale. La perdita di funzione renale puo' avere luogo con solo lievi alterazioni della creatinina sierica. Il trattamento non e' raccomandato in pazienti con trapianto di rene recente. L' enalapril non e' indicato in pazienti che richiedono dialisi. Sono state riportate reazioni anafilattoidi in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso: considerare l'uso di un diverso tipo di membrana dialitica o una classe differente di agenti antiipertensivi. Raramente gli ACE-inibitorisono stati associati con una sindrome che inizia con ittero colestatico o epatite e progredisce fino a necrosi epatica fulminante e (talvolta) decesso: interrompere l'ACE-inibitore e sottoporsi ad adeguato follow-up. Sono state segnalate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia. Utilizzare enalapril con estrema cautela in pazienti conpatologie del collageno a livello vascolare, terapia immunosoppressiva, trattamenti con allopurinolo o procainamide o una associazione di queste fattori di complicazione. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato infezioni serie che in alcuni casi non hanno risposto alla terapia antibiotica. Sono stati osservati aumenti del potassio sierico. L'uso di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, o sostituti del sale contenenti potassio puo' portare ad un aumento significativo del potassio sierico. L'iperkaliemia puo' causare aritmie serie, talvolta fatali. Se si ritiene adeguato l'uso concomitante di enalapril e uno qualsiasi dei farmaci suddetti, questi devono essere usaticon cautela e con frequente monitoraggio del potassio sierico. Monitorare i pazienti diabetici se si verifica ipoglicemia. E' stato riportato edema angioneurotico del viso, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o del laringe: sospendere il trattamento e istituire un appropriato monitoraggio. Molto raramente sono stati riportati decessi causati da angioedema associato con edema laringeo o edema della lingua. Nei pazienti in cui risultano coinvolte la lingua, laglottide o la laringe somministrare una appropriata terapia. Pazienticon anamnesi di angioedema, possono essere maggiormente a rischio di angioedema durante il trattamento. Raramente, pazienti in terapia hanno riportato reazioni anafilattoidi potenzialmente fatali, durante desensibilizzazione con veleno di imenotteri. Raramente i pazienti in terapia con ACE-inibitori hanno riportato reazioni anafilattiche potenzialmente fatali durante aferesi delle lipoproteine a bassa densita' con destran solfato, evitate con l'interruzione temporanea della terapia prima di ogni seduta di aferesi. E' stata riportata tosse non produttiva, persistente e che si risolve con la sospensione della terapia. L'enalapril compromette la capacita' di compenso attraverso il sistema renina-angiotensina dei pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o ad anestesia con agenti che provocano ipotensione: puo' essere corretta mediante espansione della volemia. La terapia non deve essere iniziata durante la gravidanza a meno che non sia considerata essenziale. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. >>Idroclorotiazide. I tiazidici possono non essere i diuretici appropriati per il trattamento dei pazienti con compromissione renale e sono inefficaci a valori di clearance della creatinina di 30 ml/min o meno. I tiazidici devono essere impiegati con cautela in pazienti con funzione epatica compromessa o epatopatia progressiva: possono precipitare un coma epatico. La terapia con tiazidici puo' alterare la tolleranza al glucosio, aumentare i livelli di colesterolo e trigliceridi, diminuire i livelli sierici di sodio, magnesio e potassio. Tuttavia con 6 mg di idroclorotiazide non sono stati riportatieffetti significativi su glucosio, colesterolo, trigliceridi, sodio, magnesio o potassio. In alcuni pazienti la terapia tiazidica e' stata associata allo sviluppo di iperuricemia e/o gotta. Inoltre, l'enalapril puo' attenuare l'effetto iperuricemico dell'idroclorotiazide: eseguire una misurazione periodica degli elettroliti sierici ad intervalli appropriati. I tiazidici possono causare squilibrio idroelettrolitico. La terapia concomitante con enalapril puo' ridurre l'ipokaliemia indotta da diuretici. In pazienti edematosi in condizioni climatiche di alta temperatura puo' verificarsi iponatremia. Il deficit di cloruro e' generalmente lieve e abitualmente non richiede trattamento. I tiazidicipossono diminuire l'escrezione di calcio urinario e causare un intermittente e leggero aumento del calcio sierico in assenza di disordini noti del metabolismo del calcio. L'ipercalcemia marcata puo' essere un segno di iperparatiroidismo latente. Il trattamento con tiazidici deveessere interrotto prima di testare la funzione paratiroidea. I tiazidici possono dare luogo ad ipomagnesemia. L'idroclorotiazide puo' dare un risultato positivo alle analisi dei test anti-doping. Si possono manifestare reazioni di ipersensibilita'. E' stata riportata riacutizzazione o attivazione del lupus eritematoso sistemico.
Gravidanza e Allattamento
>>ACE-inibitori. L'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamenteinterrotto. Nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo e terzo trimestre induce tossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico dellafunzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere strettamente monitorati per l'ipotensione. >>Idroclorotiazide. L'idroclorotiazide attraversa la placenta: il suo uso durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto-placentale e puo' causare effetti fetalie neonatali come ittero, disturbi dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia. L'idroclorotiazide non deve essere usata per l'edema gestazionale, l'ipertensione gestazionale o pre-eclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare,senza un effetto benefico sul corso della malattia. L'idroclorotiazide non deve essere usata per l'ipertensione essenziale in donne in stato di gravidanza eccetto le rare situazioni nelle quali non puo' essereusato alcun altro trattamento. Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno del medicinale: l'uso del farmaco durante l'allattamento non e' raccomandato nei neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto. Nel caso di neonati piu' grandi, l'uso del medicinale in madri che allattano puo' essere preso in considerazione se questo trattamento e' necessario per la madre e se il neonato viene seguito per la possibile comparsa di effetti avversi. I tiazidici ad alte dosi che provocano intensa diuresi possonoinibire la produzione di latte. Se il prodotto viene usato durante l'allattamento, le dosi devono essere mantenute piu' basse possibili.
Interazioni con altri prodotti
>>Enalapril maleato-Idroclorotiazide. Altri farmaci antiipertensivi: l'uso concomitante puo' aumentare gli effetti ipotensivi di enalapril e idroclorotiazide. L'uso concomitante con nitroglicerina ed altri nitrati, od altri vasodilatatori, puo' ulteriormente ridurre la pressionearteriosa. L'uso del farmaco con il litio non e' raccomandato, ma se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un attento monitoraggiodei livelli del litio sierico. Farmaci antiinfiammatori non-steroidei(FANS) inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi 2 possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. Pertanto, l'effetto antiipertensivo di antagonisti del recettore dell'angiotensina II, ACE-inibitori o diuretici puo' essere attenuato dai FANS inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. La co-somministrazione di FANS e antagonisti del recettore dell'angiotensina II o ACE-inibitori ha un effetto additivo sull'aumento del potassio sierico e puo' dare luogo a deterioramento della funzione renale usualmente reversibile. Raramente puo' verificarsi insufficienza renale acuta. Pertanto, l'associazione deve essere somministrata con cautela in pazienti con funzione renale compromessa. >>Enalapril maleato. Diuretici risparmiatoridi potassio o integratori di potassio Gli ACE-inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad aumenti significativi del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di dimostrata ipokaliemia, essi devono essere utilizzati con cautela e con un monitoraggio frequente del potassio sierico. Il precedente trattamento con alte dosidi diuretici puo' dare luogo a deplezione della volemia ed a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dall'interruzione dei diuretici, dall'aumento della volemia o dall'assunzione di sali. L'uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' risultare in una ulteriore riduzione della pressione arteriosa. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. La co-somministrazione di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. L'alcol aumenta l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori. L'enalapril puo' essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico, trombolitici e betabloccanti. Reazioni nitritoidi sono state riportate raramente in pazienti in terapia con oro per via iniettabile e terapia concomitante con ACE-inibitori incluso l'enalapril. >>Idroclorotiazide. Miorilassanti non depolarizzanti: i tiazidici possono aumentare la sensibilita' alla tubocurarina. Alcol, barbiturici, o analgesici oppioidi: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (per via orale ed insulina): puo' essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento dell'idroclorotiazide. Singole dosi di resine di colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale. Farmaci che provocano un allungamento dell'intervallo QT: aumento del rischio di torsioni di punta. L'ipokaliemia puo' sensibilizzare od aumentare la risposta del cuore agli effetti tossici della digitale. Corticosteroidi, ACTH: aumento della deplezione elettrolitica. Diuretici kaliuretici, carbenoxolone, o abuso di lassativi: l'idroclorotiazide puo' aumentare la perdita di potassio e/o di magnesio. L'effetto delle amine pressorie puo' essere diminuito. I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale dei farmaci citotossici e potenziarne gli effetti mielosoppressori.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.