gemiflux 10 capsule 100mg fluconazolo s.f. group srl
Che cosa è gemiflux 10cps 100mg?
Fluconazolo fidia capsule rigide prodotto da
s.f. group srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Fluconazolo fidia risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antimicotico per uso sistemico, derivato triazolico.
Contiene i principi attivi:
fluconazolo
Codice AIC: 037236054
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento di: CRIPTOCOCCOSI. Infezioni micotiche profonde dovute a Cryptococcus neoformans, incluse quelle che si verificano in pazienti con compromissione del sistema immunitario secondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita o le micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. Il farmaco puo' quindi essere utilizzato nel trattamento della meningite criptococcica e nella terapia di mantenimento per la prevenzione delle recidive, nonche' nel trattamentodella criptococcosi cutanea e polmonare. CANDIDIASI SISTEMICHE. Candidemia e candidiasi disseminata ed altre forme invasive di infezioni daCandida tra cui: esofagite, endocardite, peritonite, infezioni polmonari, gastrointestinali, oculari e genito-urinarie. Pazienti affetti dapatologie maligne ricoverati presso unita' di terapia intensiva sottoposti a terapie immunosoppressive o chemioterapia antineoplastica o incondizioni che possano predisporre ad infezioni da Candida. CANDIDIASI DELLE MUCOSE. Candidiasi orofaringea (mughetto) ed esofagea, infezioni broncopolmonari non-invasive, candiduria, candidiasi mucocutanea e candidiasi orale atrofica cronica. Il farmaco e' inoltre indicato nella prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea in pazienti AIDS. CANDIDIASI GENITALE. Candidiasi vaginali acute e ricorrenti; profilassi per ridurre l'incidenza delle ricadute della candidiasi vaginale (3 o piu' episodi in un anno). Balanite da Candida. PAZIENTI IMMUNOCOMPROMESSI. Prevenzione delle infezioni micotiche nei pazienti con compromissione del sistema immunitario secondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita, o nella prevenzione delle micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. DERMATOMICOSI. Tinea pedis, tinea cruris, tinea corporis, tinea capitis e pityriasis versicolor e candidiasi cutanee. Nel trattamento delle infezioni della pellee delle membrane mucose, l'uso del prodotto deve essere limitato soloa quei casi di particolare estensione o gravita' che non abbiano risposto alla terapia topica tradizionale. MICOSI ENDEMICHE PROFONDE. Coccidioidomicosi, paracoccidioidomicosi, sporotricosi ed istoplasmosi neipazienti immunocompetenti. Uso nei bambini: non deve essere usato perla tinea capitis.
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Posologia
La dose giornaliera di fluconazolo dovrebbe essere basata sulla natura e severita' dell'infezione micotica. La maggior parte dei casi di candidiasi vaginale risponde alla dose singola. La terapia per le infezioni che richiedono dosi multiple dovrebbe proseguire fino a quando i parametri clinici ed i test di laboratorio non indicano che l'infezionemicotica attiva e' risolta. Un periodo inadeguato di trattamento puo'portare alla recidiva dell'infezione attiva. I pazienti affetti da AIDS e meningite criptococcica o da candidiasi orofaringea ricorrente usualmente richiedono la terapia di mantenimento per prevenire le recidive. Adulti. CRIPTOCOCCOSI: 400 mg in unica somministrazione giornaliera in 1a giornata. Nei giorni seguenti si consigliano dosaggi di 200 mg/die. A seconda della risposta clinica del paziente, questa dose puo' essere aumentata a 400 mg/die. Generalmente la durata del trattamento della meningite criptococcica e' di 6-8 settimane. Per la prevenzione delle recidive della meningite criptococcica nei pazienti affetti da AIDS, il fluconazolo puo' essere somministrato indefinitamente alla dose di 200 mg al di', dopo che il paziente ha terminato il primo ciclo di terapia ed e' diventato negativo all'esame colturale. CANDIDIASI SISTEMICHE: 400 mg in 1a giornata; successivamente si consigliano dosaggidi 200 mg/die. A seconda della risposta clinica del paziente, questa dose puo' essere aumentata a 400 mg/die. La durata del trattamento dipende dalla risposta clinica. CANDIDIASI DELLE MUCOSE: 50-100 mg una volta al di' per 7-14 giorni. Se necessario, nei pazienti gravemente immunocompromessi, il trattamento puo' essere proseguito per periodi piu'lunghi. Per la candidiasi orale atrofica nei portatori di protesi dentale, la dose normale e' di 50 mg una volta al di' per 14 giorni. In questi casi si deve prevedere una contemporanea terapia antisettica delcavo orale e della protesi. Per le altre infezioni da candida localizzate (ad eccezione della candidiasi genitale, per la quale si rimanda al punto successivo), quali esofagite, candiduria, infezioni broncopolmonari non-invasive, candidiasi mucocutanee, ecc., la dose usuale efficace e' di 50 -100 mg al giorno, per 14-30 giorni. Per la prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea nei pazienti AIDS, dopo che il paziente e' stato sottoposto a un intero ciclo di terapia primaria, il fluconazolo puo' essere somministrato ad un dosaggio di 150 mg una volta a settimana. CANDIDIASI GENITALE: somministrare una singola dose orale da 150 mg per un solo giorno di terapia. Per ridurre l'incidenza delle recidive della candidiasi vaginale si puo' assumere una dose da 150 mg di fluconazolo una volta al mese per 4-12 mesi. Alcune pazienti possono richiedere una somministrazione piu' frequente. Per la balanite da Candida il dosaggio e' di 150 mg in unica somministrazione orale. PAZIENTI IMMUNOCOMPROMESSI: 50-400 mg in monosomministrazione giornaliera, in relazione al rischio del paziente di sviluppare l'infezione micotica. Per i pazienti ad alto rischio, ovvero i pazienti che possono sviluppare una neutropenia profonda o prolungata, il dosaggio giornaliero raccomandato e' di 400 mg in dose singola. La somministrazione dovra' iniziare diversi giorni prima della prevista insorgenza della neutropenia e proseguire per 7 giorni quando la conta dei neutrofili avra' raggiunto un valore superiore a 1000 cellule/mm3. DERMATOMICOSI: 50-100 mg al di' in unica somministrazione per 2-4 settimane di terapia. La tinea pedis puo' richiedere un trattamento fino a 6 settimane. MICOSI ENDEMICHE PROFONDE: coccidioidomicosi: 200-400 mg, 11-24 mesi; paracoccidioidomicosi: 200-400 mg, 2-17 mesi; sporotricosi: 200-400 mg, 1-16 mesi; istoplasmosi: 200-400 mg, 3-17 mesi. Bambini. Come per le infezioni negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica e il prodotto si somministra in dose singola giornaliera. Bambini di eta' superiore alle quattro settimane di vita. La dose raccomandata e' di 3 mg/kg/die. Una dose di carico pari a 6mg/kg/die puo' essere usata il primo giorno per raggiungere piu' rapidamente lo steady-state. Per il trattamento della candidiasi sistemicae delle infezioni criptococciche, la dose raccomandata e' di 6-12 mg/kg/die, in funzione della gravita' della patologia. Per la profilassi di infezioni fungine nei pazienti immunocompromessi considerati a rischio a causa della neutropenia provocata da chemioterapia citotossica oradioterapia, il dosaggio raccomandato e' di 3-12 mg/kg/die in funzione dell'estensione e della durata della neutropenia indotta. Nei bambini non deve essere superata la dose massima giornaliera di 400 mg. Bambini entro le prime quattro settimane di vita. I neonati eliminano il fluconazolo piu' lentamente. Nelle prime due settimane di vita bisognausare lo stesso dosaggio in mg/kg dei bambini delle altre fasce di eta', ma la somministrazione deve avvenire ogni 72 ore. Durante la 3a e la 4a settimana di vita si deve somministrare lo stesso dosaggio ogni 48 ore. Nei neonati a termine ci sono pochi dati di farmacocinetica a supporto di questa posologia. Nei neonati entro le prime due settimanedi vita non bisogna superare il dosaggio di 12 mg/kg ogni 72 ore, mentre in quelli tra la 3a e la 4a settimana di vita non si deve superarela dose di 12 mg/kg ogni 48 ore. La farmacocinetica del farmaco nei bambini con insufficienza renale non e' stata studiata. Anziani. Se nonc'e' evidenza di compromissione renale, si usa il dosaggio normalmente raccomandato. Puo' essere somministrato sia per via orale che per via endovenosa. La scelta della via di somministrazione dipendera' dallecondizioni cliniche del paziente e nel passare dalla somministrazioneper via endovenosa a quella orale, o viceversa, non e' necessario modificare il dosaggio giornaliero. E' commercializzato solo in capsule rigide per uso orale. Non e' disponibile in formulazioni iniettabili per uso endovenoso.
Effetti indesiderati
Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: dolore addominale, diarrea, flatulenza, nausea. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: rash cutaneo. Alterazioni del sistema nervoso: cefalea. In alcunipazienti, in particolare in quelli affetti da gravi patologie quali l'AIDS o il cancro, sono state osservate alterazioni della funzionalita' epatica, renale o ematologica durante trattamento con fluconazolo e farmaci di confronto, ma il significato clinico e la correlazione con il trattamento sono incerti. Alterazioni del sistema epatobiliare: tossicita' epatica tra cui rari casi fatali, elevazioni della fosfatasi alcalina, elevazioni della bilirubina, elevazioni delle transaminasi SGOT (o AST) e SGPT (o ALT). La tipologia e l'incidenza degli effetti indesiderati e delle alterazioni dei parametri di laboratorio riscontrati nel corso degli studi clinici pediatrici sono paragonabili a quelli osservati negli adulti. Fase successiva alla commercializzazione. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: dispepsia, vomito. Alterazioni del sistema nervoso: vertigini, convulsioni, alterazione del gusto. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Alterazioni del sangue e del sistema linfatico: leucopenia comprendente neutropenia e agranulocitosi, trombocitopenia. Alterazioni del sistema immunitario: anafilassi (comprendente angioedema, edema facciale, prurito, orticaria). Alterazioni del sistema epatobiliare: insufficienza epatica, epatite, necrosi epatocellulare,ittero. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipocalemia. Alterazioni cardiache: prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta.
Indicazioni
Trattamento di: CRIPTOCOCCOSI. Infezioni micotiche profonde dovute a Cryptococcus neoformans, incluse quelle che si verificano in pazienti con compromissione del sistema immunitario secondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita o le micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. Il farmaco puo' quindi essere utilizzato nel trattamento della meningite criptococcica e nella terapia di mantenimento per la prevenzione delle recidive, nonche' nel trattamentodella criptococcosi cutanea e polmonare. CANDIDIASI SISTEMICHE. Candidemia e candidiasi disseminata ed altre forme invasive di infezioni daCandida tra cui: esofagite, endocardite, peritonite, infezioni polmonari, gastrointestinali, oculari e genito-urinarie. Pazienti affetti dapatologie maligne ricoverati presso unita' di terapia intensiva sottoposti a terapie immunosoppressive o chemioterapia antineoplastica o incondizioni che possano predisporre ad infezioni da Candida. CANDIDIASI DELLE MUCOSE. Candidiasi orofaringea (mughetto) ed esofagea, infezioni broncopolmonari non-invasive, candiduria, candidiasi mucocutanea e candidiasi orale atrofica cronica. Il farmaco e' inoltre indicato nella prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea in pazienti AIDS. CANDIDIASI GENITALE. Candidiasi vaginali acute e ricorrenti; profilassi per ridurre l'incidenza delle ricadute della candidiasi vaginale (3 o piu' episodi in un anno). Balanite da Candida. PAZIENTI IMMUNOCOMPROMESSI. Prevenzione delle infezioni micotiche nei pazienti con compromissione del sistema immunitario secondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita, o nella prevenzione delle micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. DERMATOMICOSI. Tinea pedis, tinea cruris, tinea corporis, tinea capitis e pityriasis versicolor e candidiasi cutanee. Nel trattamento delle infezioni della pellee delle membrane mucose, l'uso del prodotto deve essere limitato soloa quei casi di particolare estensione o gravita' che non abbiano risposto alla terapia topica tradizionale. MICOSI ENDEMICHE PROFONDE. Coccidioidomicosi, paracoccidioidomicosi, sporotricosi ed istoplasmosi neipazienti immunocompetenti. Uso nei bambini: non deve essere usato perla tinea capitis.
Controindicazioni ed effetti secondari
Pazienti con ipersensibilita' al fluconazolo o ad uno qualsiasi deglieccipienti. Pazienti con epatopatie acute e croniche e con insufficienza epatica. Gravidanza e allattamento. La somministrazione concomitante di terfenadina e' controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con fluconazolo a dosi multiple >=400 mg/die. La somministrazione concomitante di cisapride e' controindicata nei pazienti sottoposti a questa terapia.
Avvertenze
Nei pazienti immunocompromessi, la terapia puo' essere iniziata primache i risultati dei test colturali e di laboratorio siano disponibili; successivamente il trattamento antimicotico dovra' essere conformemente modificato. I pazienti che nel corso della terapia evidenziano alterazioni della funzionalita' epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici piu' gravi e nel caso si manifestassero segni o sintomi clinici di disturbi epatici attribuibili al farmaco la terapia dovra' essere sospesa. Il prodotto e' stato associato a rari casi di grave tossicita', talvolta fatali, soprattutto nei pazienti con gravi patologie di base. Nei casi di epatotossicita' non e' stato possibile stabilire una relazione con la dose utilizzata, la durata della terapia, il sesso o l'eta' del paziente; questi episodi si sono generalmente rivelati reversibili alla sospensione deltrattamento. In corso di terapia con fluconazolo si sono verificati solo rari episodi di reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica; i pazienti con AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti farmaci. Qualora in un paziente in terapia manifestasse rash cutaneo attribuibile al farmaco, il trattamento con questo agente dovra' essere interrotto. I pazienti con infezioni micotiche invasive/sistemiche che sviluppano rash cutaneo dovranno essere attentamente monitorati ed il trattamento dovra' essere sospeso qualora si manifestassero lesioni bollose o un eritema multiforme. Alcuni azoli sono stati associatiad un prolungamento dell'intervallo QT nell'elettrocardiogramma. Si sono presentati raramente casi di prolungamento dell'intervallo QT e ditorsioni di punta e questi casi comprendevano pazienti gravemente malati con molteplici fattori di rischio confondenti, come malattie strutturali del cuore, anomalie elettrolitiche e farmaci concomitanti che possono aver contribuito alle anomalie del ritmo. Deve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano queste potenziali condizioni di proaritimia. Le capsule contengono lattosio: i pazienti affettida rari problemi di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumerequesto medicinale. Il fluconazolo viene eliminato immodificato principalmente attraverso le urine. Non sono necessari adattamenti quando sieffettua una terapia in unica dose (candidiasi vaginale). Quando invece si effettua una terapia con dosi ripetute nei pazienti con insufficienza renale (inclusi i bambini), dovra' essere somministrata una doseiniziale di carico compresa tra 50 mg e 400 mg; successivamente, il dosaggio giornaliero (a seconda dell'indicazione) dovra' essere modificato in base al seguente schema: CLcr (ml/min.) > 50, dose 100%. CLcr (ml/min.) >= 50, dose 50%. Pazienti dializzati su base regolare, dose 100% dopo ogni seduta di dialisi.
Gravidanza e Allattamento
Non sono disponibili adeguati studi clinici controllati condotti su donne in gravidanza. In neonati di madri affette da coccidioidomicosi, trattate con fluconazolo ad alti dosaggi (400-800 mg/die) per un periodo >=3 mesi, sono state riportate anomalie congenite multiple. Il rapporto tra l'uso di fluconazolo e tali eventi non e' chiaro. L'uso del prodotto durante la gravidanza deve comunque essere limitato ai casi diinfezioni micotiche gravi quando, a giudizio del medico, i potenzialibenefici superano i rischi possibili. I livelli di fluconazolo raggiunti nel latte materno sono simili ai livelli plasmatici pertanto se nesconsiglia l'uso in questo periodo.
Interazioni con altri prodotti
Il fluconazolo ha comportato un prolungamento del tempo di protrombina (12%) in seguito alla somministrazione di warfarin e sono stati segnalati episodi di sanguinamento (contusioni, epistassi, sanguinamento gastrointestinale, ematuria e melena). Si consiglia quindi un attento monitoraggio del tempo di protrombina nei pazienti sottoposti a terapiacon anticoagulanti cumarinici. Azitromicina: non c'e' stata alcuna interazione farmacocinetica significativa. Benzodiazepine (effetto rapido): a seguito della somministrazione concomitante con midazolam sono stati registrati notevoli incrementi delle concentrazioni di questo ed effetti psicomotori. L'effetto sul midazolam sembra essere piu' pronunciato a seguito di somministrazione orale rispetto al somministrato per via endovenosa. Nel caso in cui nei pazienti in trattamento con fluconazolo sia necessaria una terapia concomitante di benzodiazepine, e' opportuno considerarne una diminuzione del dosaggio e un adeguato monitoraggio del paziente. Sulfoniluree: il fluconazolo somministrato a volontari sani ha determinato un prolungamento dell'emivita sierica di queste somministrate contemporaneamente per via orale (clorpropamide, glibenclamide, glipizide e tolbutamide). Possono essere somministrati contemporaneamente ai pazienti diabetici, ma si dovra' tenere conto della possibile insorgenza di un episodio ipoglicemico. La co-somministrazione di dosi multiple di idroclorotiazide ha comportato un incrementodel 40% delle concentrazioni plasmatiche del fluconazolo. Non richiede una modificazione del regime posologico nei soggetti in terapia concomitante con farmaci diuretici; tuttavia il medico dovra' tenere contodi questa eventualita'. Fenitoina: la co-somministrazione puo' determinarne un aumento clinicamente significativo dei livelli. Contraccettivi orali: non sono stati riscontrati effetti clinicamente rilevanti e l'impiego di dosi multiple di fluconazolo non modifica l'efficacia di una terapia combinata. Rifampicina: La somministrazione concomitante ha comportato una riduzione del 25% dell'AUC e del 20% dell'emivita delfluconazolo. Nel corso di un altro studio condotto su pazienti sottoposti a trapianto di midollo con dosi multiple da 100 mg/die, il fluconazolo non ha modificato i livelli di ciclosporina. Si raccomanda pertanto il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche. I pazienti in terapia con alti dosaggi di teofillina o che sono maggiormente a rischioper episodi di tossicita' indotti dalla teofillina devono essere attentamente controllati quando assumono contemporaneamente il fluconazolo. Terfenadina: episodi di disritmia (prolungamento dell'intervallo QTc). Cisapride: in pazienti sottoposti a somministrazione concomitante sono stati riportati casi di eventi cardiaci tra cui torsioni di punta.Rifabutina: nei casi di somministrazione concomitante e' stata osservata interazione, caratterizzata da aumento delle concentrazioni sieriche di rifabutina. Sono stati riportati casi di nefrotossicita' nei pazienti a cui venivano contemporaneamente somministrati fluconazolo e rifabutina. Pertanto, pazienti sottoposti a terapia concomitante con fluconazolo e rifabutina devono essere attentamente monitorati. Tacrolimus: in caso di co-somministrazione e' stato osservato un aumento delle sue concentrazioni sieriche e sono stati riportati casi di nefrotossicita', pertanto, i pazienti devono essere attentamente monitorati. Zidovudina: e' stato osservato un aumento dei suoi livelli, causato molto probabilmente da una ridotta conversione della stessa nel suo metabolita principale. L'uso di fluconazolo in pazienti sottoposti a terapia concomitante con astemizolo o altri farmaci metabolizzati dal sistema del citocromo P-450 puo' essere associato ad aumenti delle concentrazioni sieriche di questi farmaci. Si consiglia di usare cautela e di monitorare attentamente i pazienti. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative durante la somministrazione contemporanea con cimetidina o antiacidi. Inoltre in pazienti sottoposti ad irradiazione totale del corpo per trapianto di midollo non sono state riscontrate variazioni clinicamente significative nell'assorbimento del fluconazolo.