gabbrostim*im 1f 4ml. alfaprostolo vetem spa

Che cosa è gabbrostim im 1f 4ml.?

Gabbrostim im 1f 4ml. fiale prodotto da vetem spa
è un farmaco veterinario della categoria specialita' medicinali veterinarie con prescrizione medica .
Gabbrostim im 1f 4ml. risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto gabbrostim im 1f 4ml

E' utilizzato per la cura di ossitocici. prostaglandine.
Contiene i principi attivi: alfaprostolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: alfaprostol 2 mg/ml.
Codice AIC: 502853031 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Prodotto per uso veterinario

estazione; si avrebbero infatti ripercussioni negative sulla nidiata iIl farmaco va impiegato nel controllo del ciclo estrale e per l'induzione del parto nei bovini, suini, equini e conigli. BOVINI. STIMOLAZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI IN BOVINE A CICLO ESTRALE CONOSCIUTO:la somministrazione del farmaco nel periodo in cui il corpo luteo e' sensibile (tra il quinto e il diciassettesimo giorno del ciclo stesso)determina la comparsa dell'estro e dell'ovulazione 2-4 giorni dopo iltrattamento. STIMOLAZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI IN BOVINE A CICLO ESTRALE SCONOSCIUTO: per indurre il calore, e' necessario effettuare due interventi del farmaco con un intervallo l'uno dall'altro di 11 giorni. Il trattamento e' effettuato nel periodo di sensibilita', pertanto il calore compare dopo 2-4 giorni; il trattamento e' effettuatonel periodo di insensibilita' (da 0 a 4 oppure da 18 a 21 giorni) e gli animali di conseguenza non rispondono. Si rende quindi necessario per questi soggetti un secondo intervento dopo 11 giorni. Tali animali saranno cosi' sicuramente colti nella fase di sensibilita' e quindi, adistanza di 2-4 giorni, entreranno in calore. Rilevate le manifestazioni estrali degli animali trattati con il farmaco, si procedera' alla loro fecondazione (inseminazione artificiale o monta naturale). Per lafecondazione degli animali, dopo trattamento con il farmaco, si possono seguire due metodiche: fecondazione sia naturale che artificiale, basata sul rilevamento dell'estro: gli animali con manifestazioni estrali vanno coperti. Gli animali che non sono venuti in calore vanno nuovamente trattati con il farmaco dopo 11 giorni; fecondazione artificiale "a tempo prefissato" (metodo per la sincronizzazione dei calori): sono previsti due interventi con il farmaco a distanza di 11 giorni l'uno dall'altro. La fecondazione deve essere effettuata sempre dopo il secondo intervento, indipendentemente dal rilevamento delle manifestazioni estrali, praticando le due inseminazioni nelle manze a 48 e a 72 ore, nelle bovine a 72 e a 96 ore. Se si vuole praticare un solo intervento fecondativo, "il tempo prefissato" e' nelle manze a 60 ore e nellevacche a 84 ore di distanza dal secondo trattamento con il farmaco. INDUZIONE DEL PARTO: bovine a termine di gravidanza (279-289 giorni) rispondono al trattamento con il farmaco con l'espulsione del feto a distanza di 18-36 ore. L'intervento risulta utile nei casi di gravidanza protratta, in situazioni di stress da parto ed eventualmente per prevenire parti distocici causati da macrosomia. Nell'induzione anticipata del parto, a seguito dell'inoculazione del farmaco, puo' verificarsi la ritenzione della placenta che, nella maggior parte dei casi, viene poi espulsa spontaneamente anche se in ritardo rispetto alla norma. ANESTRO DA CORPO LUTEO PERSISTENTE O DA CISTI LUTEINICHE: le bovine rispondono al trattamento con il farmaco presentando il calore, con la relativa ovulazione, 2-4 giorni dopo l'inoculazione. CALORI SILENTI (SUBESTRO): alcune bovine ad alta produzione lattea, soprattutto durante la stagione invernale, possono presentare una attenuazione delle manifestazioni estrali tale da renderne particolarmente difficoltosa la identificazione. In tali casi, previo accertamento della presenza del corpo luteo, si consiglia di intervenire con il farmaco, fecondando poi questi animali due volte alla settantaduesima e novantaseiesima ora. PIOMETRA (affezione nella quale si verifica la sospensione del ciclo estrale a causa della presenza di un corpo luteo persistente): l'inoculazione del farmaco determina luteolisi, ripresa del ciclo e conseguente svuotamento dell'utero. Si consiglia se necessario un secondo trattamentodopo 11 giorni. FETI MUMMIFICATI: la luteolisi del corpo luteo gravidico, provocata dall'impiego del farmaco, determina l'espulsione del feto mummificato, in linea di massima, a distanza di 2-4 giorni, in concomitanza della comparsa del calore. E' bene assistere l'animale in questa fase. SUINI. INDUZIONE PROGRAMMATA DEL PARTO NELLE SCROFE: il trattamento, a termine di gravidanza, deve essere eseguito con il farmaco al centoundicesimo-centododicesimo giorno di gestazione. I parti avvengono, di norma, tra la diciottesima e la trentaseiesima ora, dopo il trattamento, con la massima concentrazione (80% circa) tra la ventesimae la trentesima ora. Il farmaco va inoculato profondamente nel muscolo per evitare che il grasso sottocutaneo interferisca negativamente sull'azione del farmaco. Dopo il trattamento si possono verificare, in taluni soggetti, tachipnea, leggera depressione del sensorio, manifestazioni queste sporadiche e che scompaiono rapidamente senza lasciare conseguenze. EQUINI. STIMOLAZIONE DEL CALORE IN CAVALLE A CICLO NORMALE:il trattamento con il farmaco, nel periodo di sensibilita' del corpo luteo (che inizia 5 giorni dopo l'ovulazione), provoca la comparsa dell'estro in 2-4 giorni e la relativa ovulazione tra il sesto e l'ottavogiorno dopo il trattamento. STIMOLAZIONE DEL CALORE IN CAVALLE NEL PERIODO POST-PARTUM: al fine di abbreviare il tempo di interparto si tende, con sempre maggiore frequenza, a fecondare le cavalle nel periodo del cosiddetto "calore di parto" che si manifesta, di norma, entro i 10 giorni successivi al parto stesso. In tale periodo pero' l'indice diconcepimento e' solitamente ridotto per mancata involuzione o per processi infiammatori dell'utero. L'inoculazione del farmaco, previo esame clinico ginecologico, 8-10 giorni dopo il "calore di parto" oppure 20-22 giorni dopo il parto, provoca il calore 2-4 giorni e l'ovulazione6-8 giorni dopo il trattamento. In tal modo si abbrevia il periodo diinterparto senza incorrere negli inconvenienti che possono derivare dall'accoppiamento effettuato durante il "calore di parto". CAVALLE IN ANESTRO: intervenendo con il farmaco, si ha la comparsa dell'estro e la relativa ovulazione. Nelle cavalle in anaestro, da ipoattivita' ovarica e/o ipofisaria (tasso di progesterone plasmatico inferiore ad 1 ng/ml), il trattamento con il farmaco provoca la liberazione di gonadotropine endogene (LH e FSH) e, in alcuni soggetti, un miglioramento della funzionalita' ovarica, con graduale ripresa del ciclo riproduttivo, mentre in altri determina la maturazione del follicolo con estro ed ovulazione da 2 a 8 giorni dopo il trattamento. CONIGLI. SINCRONIZZAZIONE DEI PARTI IN CONIGLIE GRAVIDE: il trattamento al trestesimo giorno di gravidanza induce una concentrazione dei parti (oltre il 90%) in un intervallo di tempo compreso tra la trentaseiesima e settantaduesima ora post trattamento. SINCRONIZZAZIONE DEGLI ESTRI: per l'attuazione della riproduzione programmata (preparazione dell'inseminazione artificiale) somministrare il farmaco 72 ore prima dell'ora prevista per l'inseminazione artificiale.

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Posologia

Bovini: 1,5 mg di alfaprostol per 100 Kg p.v./im pari a 0,75 ml di prodotto con un dosaggio massimo singolo pari a 8 mg (4 ml qualsiasi siail peso dell'animale). Tuttavia dosaggi di soli 7 mg per capo gia' danno luogo a manifestazioni estrali. Suini: 2 mg di alfaprostol pari a 1 ml/im di prodotto per capo. Equini: 3 mg di alfaprostol pari a 1,5 ml/im di prodotto per capo. Conigli: 200 mcg di alfaprostol pari a 0,1 ml/sc di prodotto per capo (eventualmente diluire in soluzione fisiologica per aumentare il volume di somministrazione).

Indicazioni

estazione; si avrebbero infatti ripercussioni negative sulla nidiata iIl farmaco va impiegato nel controllo del ciclo estrale e per l'induzione del parto nei bovini, suini, equini e conigli. BOVINI. STIMOLAZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI IN BOVINE A CICLO ESTRALE CONOSCIUTO:la somministrazione del farmaco nel periodo in cui il corpo luteo e' sensibile (tra il quinto e il diciassettesimo giorno del ciclo stesso)determina la comparsa dell'estro e dell'ovulazione 2-4 giorni dopo iltrattamento. STIMOLAZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI IN BOVINE A CICLO ESTRALE SCONOSCIUTO: per indurre il calore, e' necessario effettuare due interventi del farmaco con un intervallo l'uno dall'altro di 11 giorni. Il trattamento e' effettuato nel periodo di sensibilita', pertanto il calore compare dopo 2-4 giorni; il trattamento e' effettuatonel periodo di insensibilita' (da 0 a 4 oppure da 18 a 21 giorni) e gli animali di conseguenza non rispondono. Si rende quindi necessario per questi soggetti un secondo intervento dopo 11 giorni. Tali animali saranno cosi' sicuramente colti nella fase di sensibilita' e quindi, adistanza di 2-4 giorni, entreranno in calore. Rilevate le manifestazioni estrali degli animali trattati con il farmaco, si procedera' alla loro fecondazione (inseminazione artificiale o monta naturale). Per lafecondazione degli animali, dopo trattamento con il farmaco, si possono seguire due metodiche: fecondazione sia naturale che artificiale, basata sul rilevamento dell'estro: gli animali con manifestazioni estrali vanno coperti. Gli animali che non sono venuti in calore vanno nuovamente trattati con il farmaco dopo 11 giorni; fecondazione artificiale "a tempo prefissato" (metodo per la sincronizzazione dei calori): sono previsti due interventi con il farmaco a distanza di 11 giorni l'uno dall'altro. La fecondazione deve essere effettuata sempre dopo il secondo intervento, indipendentemente dal rilevamento delle manifestazioni estrali, praticando le due inseminazioni nelle manze a 48 e a 72 ore, nelle bovine a 72 e a 96 ore. Se si vuole praticare un solo intervento fecondativo, "il tempo prefissato" e' nelle manze a 60 ore e nellevacche a 84 ore di distanza dal secondo trattamento con il farmaco. INDUZIONE DEL PARTO: bovine a termine di gravidanza (279-289 giorni) rispondono al trattamento con il farmaco con l'espulsione del feto a distanza di 18-36 ore. L'intervento risulta utile nei casi di gravidanza protratta, in situazioni di stress da parto ed eventualmente per prevenire parti distocici causati da macrosomia. Nell'induzione anticipata del parto, a seguito dell'inoculazione del farmaco, puo' verificarsi la ritenzione della placenta che, nella maggior parte dei casi, viene poi espulsa spontaneamente anche se in ritardo rispetto alla norma. ANESTRO DA CORPO LUTEO PERSISTENTE O DA CISTI LUTEINICHE: le bovine rispondono al trattamento con il farmaco presentando il calore, con la relativa ovulazione, 2-4 giorni dopo l'inoculazione. CALORI SILENTI (SUBESTRO): alcune bovine ad alta produzione lattea, soprattutto durante la stagione invernale, possono presentare una attenuazione delle manifestazioni estrali tale da renderne particolarmente difficoltosa la identificazione. In tali casi, previo accertamento della presenza del corpo luteo, si consiglia di intervenire con il farmaco, fecondando poi questi animali due volte alla settantaduesima e novantaseiesima ora. PIOMETRA (affezione nella quale si verifica la sospensione del ciclo estrale a causa della presenza di un corpo luteo persistente): l'inoculazione del farmaco determina luteolisi, ripresa del ciclo e conseguente svuotamento dell'utero. Si consiglia se necessario un secondo trattamentodopo 11 giorni. FETI MUMMIFICATI: la luteolisi del corpo luteo gravidico, provocata dall'impiego del farmaco, determina l'espulsione del feto mummificato, in linea di massima, a distanza di 2-4 giorni, in concomitanza della comparsa del calore. E' bene assistere l'animale in questa fase. SUINI. INDUZIONE PROGRAMMATA DEL PARTO NELLE SCROFE: il trattamento, a termine di gravidanza, deve essere eseguito con il farmaco al centoundicesimo-centododicesimo giorno di gestazione. I parti avvengono, di norma, tra la diciottesima e la trentaseiesima ora, dopo il trattamento, con la massima concentrazione (80% circa) tra la ventesimae la trentesima ora. Il farmaco va inoculato profondamente nel muscolo per evitare che il grasso sottocutaneo interferisca negativamente sull'azione del farmaco. Dopo il trattamento si possono verificare, in taluni soggetti, tachipnea, leggera depressione del sensorio, manifestazioni queste sporadiche e che scompaiono rapidamente senza lasciare conseguenze. EQUINI. STIMOLAZIONE DEL CALORE IN CAVALLE A CICLO NORMALE:il trattamento con il farmaco, nel periodo di sensibilita' del corpo luteo (che inizia 5 giorni dopo l'ovulazione), provoca la comparsa dell'estro in 2-4 giorni e la relativa ovulazione tra il sesto e l'ottavogiorno dopo il trattamento. STIMOLAZIONE DEL CALORE IN CAVALLE NEL PERIODO POST-PARTUM: al fine di abbreviare il tempo di interparto si tende, con sempre maggiore frequenza, a fecondare le cavalle nel periodo del cosiddetto "calore di parto" che si manifesta, di norma, entro i 10 giorni successivi al parto stesso. In tale periodo pero' l'indice diconcepimento e' solitamente ridotto per mancata involuzione o per processi infiammatori dell'utero. L'inoculazione del farmaco, previo esame clinico ginecologico, 8-10 giorni dopo il "calore di parto" oppure 20-22 giorni dopo il parto, provoca il calore 2-4 giorni e l'ovulazione6-8 giorni dopo il trattamento. In tal modo si abbrevia il periodo diinterparto senza incorrere negli inconvenienti che possono derivare dall'accoppiamento effettuato durante il "calore di parto". CAVALLE IN ANESTRO: intervenendo con il farmaco, si ha la comparsa dell'estro e la relativa ovulazione. Nelle cavalle in anaestro, da ipoattivita' ovarica e/o ipofisaria (tasso di progesterone plasmatico inferiore ad 1 ng/ml), il trattamento con il farmaco provoca la liberazione di gonadotropine endogene (LH e FSH) e, in alcuni soggetti, un miglioramento della funzionalita' ovarica, con graduale ripresa del ciclo riproduttivo, mentre in altri determina la maturazione del follicolo con estro ed ovulazione da 2 a 8 giorni dopo il trattamento. CONIGLI. SINCRONIZZAZIONE DEI PARTI IN CONIGLIE GRAVIDE: il trattamento al trestesimo giorno di gravidanza induce una concentrazione dei parti (oltre il 90%) in un intervallo di tempo compreso tra la trentaseiesima e settantaduesima ora post trattamento. SINCRONIZZAZIONE DEGLI ESTRI: per l'attuazione della riproduzione programmata (preparazione dell'inseminazione artificiale) somministrare il farmaco 72 ore prima dell'ora prevista per l'inseminazione artificiale.

Composizione ed Eccipienti

Q.b. a 1 ml.

Avvertenze

Il farmaco possiede una specifica e selettiva azione sul corpo luteo e non provoca negli animali trattati la comparsa di effetti collaterali quali: sudorazione , scialorrea, diarrea, fenomeni eccitativi. E' necessario, inoltre, nell'impiego del prodotto come d'altra parte con qualsiasi altro prodotto a base di prostaglandina, considerare quanto segue: non vanno mai trattati gli animali nel periodo di gravidanza salvo nei casi indicati, o quando si voglia ottenere un aborto terapeutico. Evitare che il prodotto venga a contatto con la cute dell'operatore,ove cio' si verificasse e' necessario lavare accuratamente con acqua la zona interessata; non devono maneggiare il prodotto le donne in stato di gravidanza ed i soggetti asmatici. Da impiegarsi solo in coniglie destinate alla riproduzione.

Interazioni con altri prodotti

Non effettuare il trattamento unitamente a farmaci antinfiammatori non steroidei in quanto inibitori della sintesi delle prostaglandine endogene.