fraxiparina*2sir 19000ui axa nadroparina sanofi-synthelabo spa

Che cosa è fraxiparina 2sir 19000ui axa?

Fraxiparina fialesiringhe prodotto da sanofi-synthelabo spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Fraxiparina risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto fraxodi 2sir 19000ui axa

E' utilizzato per la cura di antitrombotici - derivati dall'eparina.
Contiene i principi attivi: nadroparina calcica
Codice AIC: 026736203 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle trombosi venose profonde.

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Posologia

Si deve porre particolare attenzione al dosaggio in quanto per ciascuna eparina a basso peso molecolare vengono usati sistemi di unita' differenti per esprimere le dosi (Unita' o mg). Deve essere somministratoper via sottocutanea. L'iniezione deve essere praticata nella cinturaaddominale anterolaterale o posterolaterale, alternando il lato destro ed il sinistro. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell'iniezione. Al termine dell'iniezione non strofinare la cute, ma operare una modica pressione sulla sede. In caso di posologia adattata al peso del paziente si aggiusta il volume da somministrare portando il pistone sulla tacca desiderata tenendo la siringa in posizione verticale. Non va somministrato per via intramuscolare. TRATTAMENTO DELLE TROMBOSI VENOSE PROFONDE: Somministrazione per via sottocutanea. Un'iniezione al giorno per 10 giorni alla dose di 171 U.I. antiXa/kg. Se non ci sono controindicazioni, iniziare appena possibile una terapia orale anticoagulante. Non si deve interrompere il trattamento con Fraxiparina prima di aver raggiunto l'INR richiesto. Per tutta la durata del trattamento con Fraxiparina si deve effettuare il monitoraggio della conta piastrinica.

Effetti indesiderati

Manifestazioni emorragiche in vari siti, e prevalentemente legate a preesistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, oppure ad effetti iatrogeni. Alcuni casi di trombocitopeniaa volte trombogenica. Alcuni rari casi di necrosi cutanea, generalmente localizzate nel punto d'iniezione, osservati sia con le eparine classiche che con le eparine a basso peso molecolare. Questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltrate e doloranti con o senza sintomi generali. In questi casi e'necessario sospendere immediatamente il trattamento. Piccoli ematomi nel punto di iniezione. In alcuni casi si puo' notare la comparsa di noduli compatti che non sono indice di un incistamento di eparina. Generalmente questi noduli scompaiono dopo alcuni giorni. Reazioni cutanee.Eosinofilia reversibile in seguito ad interruzione del trattamento.Reazioni di ipersensibilita' generalizzata, comprendenti angioedema.Aumento, generalmente transitorio, delle transaminasi.In casi eccezionali priapismo e alcuni casi di iperkaliemia reversibile correlata all'arresto della secrezione di aldosterone, indotto da eparina, in particolare nei pazienti a rischio.

Indicazioni

Trattamento delle trombosi venose profonde.

Controindicazioni ed effetti secondari

Anamnesi positiva per trombocitopenia con nadroparina.Sanguinamento attivo o tendenze emorragiche legati a disturbi dell'emostasi, ad eccezione delle coagulopatie da consumo non legate ad eparina. Lesioni organiche a rischio di sanguinamento (ulcera peptica in fase attiva, retinopatie, sindrome emorragica). Nefropatie e pancreopatie gravi, ipertensione arteriosa grave, traumi cranioencefalici gravi nel periodo postoperatorio.Endocardite infettiva acuta (ad eccezione diquelle relative a protesi meccaniche).Accidenti cerebrovascolari emorragici.Ipersensibilita'alla nadroparina.Gravidanza, allattamento.

Interazioni con altri prodotti

ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE: Acido acetilsalicilico ed altri salicilati(per via generale). Aumento del rischio di emorragia (inibizione della funzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati). Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico. FANS (per via generale). Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antinfiammatori non steroidei). Se non e' possibileevitare l'associazione, istituire un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Ticlopidina. Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica da ticlopidina). E' sconsigliata l'associazionea forti dosi di eparina. L'associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Altri antiaggreganti piastrinici (clopidogrel, dipiridamolo, sulfinpirazone, ecc..): Aumento del rischio emorragico (inibizione dellafunzione piastrinica). ASSOCIAZIONI CHE NECESSITANO DI PRECAUZIONI D'USO: Anticoagulanti orali. Potenziamento dell'azione anticoagulante. L'eparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell'eparina con gli anticoagulanti orali: a) rinforzare la sorveglianza clinica e biologica (tempo di Quick espresso in INR). b) per controllare l'effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibile all'eparina. A causa del tempo di latenza necessario affinche' l'anticoagulante orale sia pienamente efficace, si deve continuare il trattamento con eparina fino a quando l'INR si sia stabilizzato nel range terapeutico (compreso tra 2 e 3). Glicocorticoidi (via generale). Aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glicocorticoidi (mucosa gastrica, fragilita' vascolare), a dosi elevate o in trattamentoprolungato superiore a dieci giorni. L'associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica. Destrano (via parenterale). Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica). Adattare la posologia dell'eparina in modo da non superare una ipocoagulabilita' superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l'associazione e dopo la sospensione di destrano. In caso di somministrazione contemporanea di acido ascorbico, antistaminici, digitale, penicilline e.v., tetracicline o fenotiazine si puo' avere una inibizione dell'attivita' del farmaco.

Forme Farmacologiche


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