fosinopril teva 14 compresse 20mg fosinopril teva italia srl

Che cosa è fosinopril teva 14cpr 20mg?

Fosinopril teva compresse prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Fosinopril teva risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori semplici.
Contiene i principi attivi: fosinopril sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fosinopril sodico.
Codice AIC: 037594088 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione, trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica.

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Posologia

Il fosinopril sodico deve essere somministrato per via orale in dose singola giornaliera. Come tutti i medicinali somministrati in dose singola giornaliera, deve essere assunto approssimativamente alla stessa ora ogni giorno. L'assorbimento del fosinopril sodico non e' influenzato dal cibo. La dose iniziale abituale di 10 mg non e' stata studiata in pazienti affetti da insufficienza cardiaca grave e in pazienti di eta' superiore ai 75 anni sottoposti a terapia per insufficienza cardiaca. La dose di mantenimento deve essere personalizzata in funzione del. Le compresse non devono essere spezzate. E' disponibile un dosaggio minore. Il fosinopril sodico puo' essere utilizzato in monoterapia o in associazione con altre classi di medicinali antipertensivi. La dose iniziale raccomandata e' 10 mg una volta al giorno. Dose di mantenimento: la dose giornaliera abituale e' da 10 mg a un massimo di 40 mg somministrati in dose singola. Generalmente, se l'effetto terapeutico desiderato non viene raggiunto in un periodo di 3-4 settimane a una certadose, la dose stabilita puo' essere ulteriormente aumentata. Dopo l'inizio della terapia con fosinopril sodico puo' insorgere ipotensione sintomatica. Cio' e' piu' probabile nei pazienti gia' in trattamento con diuretici, in particolare nei pazienti con insufficienza cardiaca, nei pazienti anziani e in quelli con disfunzioni renali. Nei pazienti ipertesi per i quali non e' possibile sospendere la somministrazione didiuretico, occorre iniziare la terapia a base di fosinopril sodico con una dose di 10 mg. Le dosi successive di fosinopril sodico devono essere regolate in funzione della risposta della pressione arteriosa. Senecessario, e' possibile riprendere la terapia diuretica. Se il trattamento a base di fosinopril sodico viene iniziato in un paziente gia' trattato con diuretici, si raccomanda di tenerlo sotto monitoraggio medico per diverse ore e fino a quando la pressione arteriosa non si sara' stabilizzata. Nei pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, il fosinopril sodico va somministrato come terapia complementare ai diuretici e, se appropriato, alla digitale. La dose iniziale consigliatae' 10 mg una volta al giorno, iniziata sotto stretto controllo medico. Se la dose iniziale e' ben tollerata, si deve aumentare gradualmentela dose fino a 40 mg una volta al giorno sulla base della risposta clinica. L'insorgenza di ipotensione dopo la dose iniziale non deve precludere l'accurato aggiustamento della dose di fosinopril sodico, in base all'effettivo controllo dell'ipotensione. I pazienti ad alto rischio di ipotensione sintomatica, per esempio i pazienti con deplezione disali con o senza iponatriemia, pazienti con ipovolemia o che stanno ricevendo una forte terapia diuretica, devono correggere tali condizioni, se possibile, prima di iniziare la terapia con fosinopril sodico. Si raccomanda una dose iniziale di 10 mg al giorno, tuttavia e' opportuno usare cautela soprattutto con una VFG inferiore a 10 ml/min. Si raccomanda una dose iniziale di 10 mg al giorno, ma e' opportuno usare cautela. Non sono state accertate completamente l'efficacia e la sicurezza dell'uso del farmaco nei bambini e negli adolescenti. L'uso nei bambini e negli adolescenti e', quindi, sconsigliato.

Effetti indesiderati

Nei pazienti trattati con fosinopril sodico, le reazioni avverse sonostate generalmente lievi e transitorie. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: diminuzione transitoria dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito. Rari: anemia transitoria, eosinofilia, leucopenia, linfadenopatia, neutropenia, trombocitopenia. Molto rari: agranulocitosi. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: perdita di appetito, gotta, iperkaliemia. >>Disturbi psichiatrici. Non comuni: depressione, stato confusionale. >>Patologie del sistema nervoso. Comuni: capogiri, cefalea. Non comuni: infarto cerebrale, parestesia, sonnolenza, ictus, sincope, disturbi del gusto, tremore, disturbi del sonno. Rari: disfasia, disturbi della memoria, disorientamento. >>Patologie dell'occhio. Non comuni: disturbi visivi. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: mal d'orecchio, tinnito, vertigini. >>Patologie cardiache. Comuni: tachicardia. Non comuni: angina pectoris, infarto miocardico o apoplessia, palpitazioni, arresto cardiaco,aritmie, disturbi della conduzione. >>Patologie vascolari. Comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica. Non comuni: ipertensione, shock, ischemia transitoria. Rari: rossore, emorragia, disturbi vascolari periferici. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: tosse. Non comuni: dispnea, rinite, sinusite, tracheobronchite. Rari: broncospasmo, epistassi, laringite/raucedine, polmonite, congestione polmonare. >>Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, vomito, diarrea. Non comuni: stipsi, secchezza delle fauci, flatulenza. Rari: lesioni orali, pancreatite, gonfiore della lingua, distensione addominale, disfagia. Molto rari: angioedema intestinale, (sub-) ileo. >>Patologie epatobiliari. Rari: epatite. Molto rari: insufficienza epatica. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea,angioedema, dermatite. Non comuni: iperidrosi, prurito, orticaria. Rari: ecchimosi. E' stato segnalato un complesso di sintomi che puo' includere uno o piu' dei seguenti: si possono verificare febbre, vasculite, mialgia, artralgia/artrite, test positivo agli anticorpi antinucleari (ANA), velocita' di eritrosedimentazione elevata (VES), eosinofiliae leucocitosi, eruzione cutanea, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: mialgia. Rari: artrite. >>Patologie renali e urinarie. Non comuni: insufficienza renale, proteinuria. Rari: disturbi prostatici. Molto rari: insufficienza renale acuta. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzionisessuali. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: dolore toracico (non cardiaco), debolezza. Non comuni: febbre, edema periferico, morte improvvisa, dolore toracico.Rari: debolezza ad una estremita'. >>Esami diagnostici. Comuni: aumento della fosfatasi alcalina, aumento della bilirubina, aumento dell'LDH, aumento delle transaminasi. Non comuni: aumento di peso, aumento dell'urea ematica, aumento del livello di creatinina sierica, iperkaliemia. Rari: leggero aumento dell'emoglobina, iponatriemia.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione, trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al fosinopril sodico, a uno qualsiasi degli eccipienti o a un altro inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina(ACE). Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Edema angioneurotico ereditario o idiopatico.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio anidro, povidone K30, crospovidone, cellulosa microcristallina, sodio laurilsolfato, glicerolo dibeenato.

Avvertenze

Nei pazienti affetti da ipertensione non complicata e' stata osservata raramente ipotensione sintomatica. In pazienti ipertesi trattati confosinopril sodico, e' piu' probabile che si verifichi ipotensione se il paziente ha subito una deplezione di volume. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, accompagnata o meno da insufficienza renale, e' stata osservata ipotensione sintomatica. Cio' puo' verificarsi con maggior probabilita' nei pazienti che hanno gradi piu' severi di insufficienza cardiaca. Nei pazienti maggiormente a rischio di ipotensione sintomatica l'inizio della terapia e la regolazione della dose devono essereattentamente monitorati. In alcuni pazienti affetti da insufficienza cardiaca con pressione arteriosa normale o bassa, il trattamento con fosinopril sodico puo' causare un ulteriore abbassamento della pressione arteriosa sistemica. Se l'ipotensione diventa sintomatica, si deve ridurre la dose o interrompere il trattamento con fosinopril sodico. Come avviene con altri inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), fosinopril sodico deve essere somministrato con cautela nei pazienti con stenosi della valvola mitralica e ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro. In pazienti affetti da insufficienza cardiaca, l'ipotensione che si verifica dopo l'inizio del trattamento con ACE-inibitori puo' condurre a un ulteriore deterioramento della funzionalita' renale. In alcuni pazienti con stenosi arteriosa renale bilaterale o con stenosi dell'arteria di un rene solitario , che sono stati trattati con ACE-inibitori, sono stati riscontrati aumenti dei livelli di urea nel sangue e di creatinina nel siero, che scompaiono solitamente con l'interruzione della terapia. Cio' e' particolarmente probabile in pazienti che presentano insufficienza renale. Alcuni pazienti ipertesi senza alcuna apparente patologia vascolare renale pre-esistente hanno sviluppato un aumento dei livelli di urea ematica e dicreatinina nel siero, solitamente limitato e transitorio, in particolare quando il fosinopril sodico e' stato associato a un diuretico. Neipazienti con compromissione renale pregressa, in rari casi puo' manifestarsi proteinuria. Nella proteinuria clinicamente rilevante il fosinopril deve essere utilizzato solo in seguito a una valutazione rischio/beneficio molto approfondita e sotto regolare monitoraggio dei parametri chimici clinici e di laboratorio. In pazienti trattati con ACE-inibitori in rari casi e' stato riscontrato angioedema a viso, estremita', labbra, lingua, glottide e/o laringe. In tali casi e' necessario interrompere immediatamente il fosinopril sodico e istituire un appropriato trattamento e monitoraggio del paziente, per poter garantire la regressione completa dei sintomi prima della dimissione. I pazienti che presentano coinvolgimento di lingua, glottide o laringe, possono andareincontro a ostruzione delle vie aeree, in particolare i pazienti con una storia clinica di interventi chirurgici alle vie aeree. In tali casi deve essere prontamente somministrata una terapia di emergenza. Neipazienti di razza nera e' stato osservato un aumento del tasso di angioedema dovuto agli ACE-inibitori rispetto ai soggetti di razza non nera. Sono state riscontrate reazioni anafilattoidi in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso e trattati in concomitanza con un ACE-inibitore. In tali pazienti si deve considerare l'opportunita' di usareun diverso tipo di membrana per dialisi o una diversa classe di antipertensivi. Di rado, i pazienti che assumono ACE-inibitori durante l'aferesi LDL con destrano solfato, hanno sviluppato reazioni anafilattoidi potenzialmente fatali. Tali reazioni sono state evitate sospendendo temporaneamente la terapia con ACE-inibitori prima di iniziare l'aferesi. Alcuni pazienti trattati con ACE-inibitori durante trattamento di desensibilizzazione sono andati incontro a reazioni anafilattoidi prolungate. Negli stessi pazienti, e' stato possibile evitare tali reazioni quando la terapia con ACE-inibitori e' stata temporaneamente interrotta, ma sono ricomparse in seguito a una nuova, involontaria somministrazione di tali farmaci. Nei pazienti con insufficienza epatica possono verificarsi elevate concentrazioni plasmatiche di fosinopril. In pazienti trattati con ACE-inibitori si sono riscontrate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. In pazienti con normale funzionalita' renale senza altri fattori complicanti, la neutropenia si verifica raramente. La neutropenia e l'agranulocitosi si risolvono in seguitoa sospensione del trattamento con ACE-inibitori. Fosinopril sodico deve essere usato con estrema cautela in pazienti con collagenopatia vascolare, in terapia immunosoppressiva, in trattamento con allopurinolo o procainamide o che presentino un insieme di questi fattori complicanti, in particolare se affetti da una preesistente compromissione dellafunzionalita' renale. Come avviene con altri ACE-inibitori, fosinopril sodico sembra essere meno efficace nel ridurre la pressione arteriosa nelle persone di razza nera rispetto a quelle di razza non nera. E' stato segnalato l'insorgere di tosse in seguito all'uso degli ACE-inibitori. Si tratta tipicamente di una tosse non produttiva, persistente,che si risolve con la sospensione della terapia. Nei pazienti che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico importante o durante l'anestesia con agenti che causano ipotensione, il fosinopril sodico puo' bloccare la formazione di angiotensina II in seguito al rilascio compensativo di renina. L'ipotensione verificatasi a causa di tale meccanismo puo' essere corretta mediante espansione del volume. I pazientia rischio di sviluppare iperkaliemia sono gli anziani , i pazienti affetti da insufficienza renale, insufficienza cardiaca grave , diabete mellito o che usino in concomitanza diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio oppure i pazienti che assumono altri farmaci associati ad aumenti dei livelli sierici di potassio. In pazienti diabetici trattati con antidiabetici orali o insulina, il controllo della glicemia deve essere tenutosotto stretto controllo nel primo mese di trattamento con un ACE-inibitore. Il trattamento concomitante con litio e fosinopril sodico non e' generalmente raccomandato. La terapia con ACE-inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza. Questo farmaco contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato duranteil secondo ed il terzo trimestre di gravidanza . L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre inducetossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, siraccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso del farmaco durante l'allattamento, non e' raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

Interazioni con altri prodotti

Se viene aggiunto un diuretico al trattamento di un paziente che sta assumendo fosinopril sodico, l'effetto antipertensivo e' generalmente additivo. I pazienti che stanno gia' assumendo diuretici e in particolare quelli per i quali la terapia con diuretici e' stata istituita recentemente possono avvertire in qualche caso un eccessivo calo di pressione arteriosa in seguito all'aggiunta del fosinopril sodico. La possibilita' di ipotensione sintomatica con il fosinopril sodico puo' essere ridotta al minimo interrompendo l'assunzione del diuretico prima di iniziare il trattamento con fosinopril sodico. Fattori di rischio perlo sviluppo di iperkaliemia includono insufficienza renale, diabete mellito e uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o surrogati del sale contenenti potassio o altri medicinali associati ad aumento del potassio sierico. L'uso dei prodotti summenzionati, in particolare nei pazienti con funzione renale compromessa, puo' determinare un significativo aumento del potassio sierico. Se il fosinopril sodico viene somministrato con un diuretico non risparmiatore di potassio, l'ipokaliemia indotta da diuretici puo' migliorare. Durante la somministrazione concomitante di litio e di ACE-inibitori sono stati segnalati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e della tossicita'. L'impiego concomitante di diureticitiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' indotta da litio e incrementare ulteriormente il rischio gia' aumentato di effetti tossici indotti da litio associato all'uso di ACE-inibitori. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) incluso acido acetilsalicilico >= 3 g/giorno La somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori. I FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento dei livelli sierici di potassio e possono determinare un peggioramento della funzionalita' renale. Tali effetti sono di solito reversibili. L'associazione con altri antipertensivi quali ad esempio beta-bloccanti, metildopa, calcio-antagonisti, e diuretici puo' incrementare l'efficacia antipertensiva. L'impiego concomitante di nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori puo' ulteriormente ridurre la pressione arteriosa. L'impiego concomitante di alcuni anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' determinare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori. Studi epidemiologici hanno suggerito che lasomministrazione concomitante di ACE-inibitori e antidiabetici puo' aumentare l'effetto ipoglicemizzante con conseguente rischio di ipoglicemia. Questo effetto si verifica con maggiore probabilita' nelle primesettimane di terapia combinata e nei pazienti con compromissione renale. Il fosinopril sodico puo' essere assunto in concomitanza con acidoacetilsalicilico, trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati. L'alcool potenzia gli effetti ipotensivi del fosinopril sodico. Gli antiacidi possono compromettere l'assorbimento del fosinopril sodico, pertanto lasomministrazione dei due medicinali va effettuata a distanza di almeno 2 ore. Il fosinopril sodico puo' falsare il risultato della misurazione dei livelli sierici di digossina, dando un risultato inferiore a quello reale, nei test diagnostici che impiegano il metodo di assorbimento del carbone.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nel contenitore originale.