fluoxetina rat*50cpr solub20mg fluoxetina ratiopharm italia srl
Che cosa è fluoxetina rat 50cpr solub20mg?
Fluoxetina rat compresse solubili prodotto da
ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Fluoxetina rat risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina.
Contiene i principi attivi:
fluoxetina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fluoxetina.
Codice AIC: 034850077
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
>>Adulti. Episodi di depressione maggiore. Disturbo ossessivo-compulsivo. Bulimia nervosa: in associazione alla psicoterapia per la riduzione dell'alimentazione compulsiva e la conseguente eliminazione di cibo. >>Bambini e adolescenti a partire dagli 8 anni di eta'. Episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. Il trattamento con antidepressivi deve essere proposto a un bambino o ad un giovane con depressione da moderata a grave solo in associazione ad una psicoterapia concomitante.
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Posologia
Somministrazione per via orale. >>Episodi di depressione maggiore. Adulti e anziani: 20 mg al giorno. Il dosaggio deve essere rivisto e corretto, se necessario, entro 3 o 4 settimane dall'inizio della terapia ed in seguito, a seconda delle esigenze cliniche. Sebbene sussista un rischio potenziale di aumento degli effetti indesiderati a dosi maggiori, in alcuni pazienti con risposta terapeutica insufficiente ai 20 mg, la dose puo' essere aumentata gradualmente, fino ad un massimo di 60mg. Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati con attenzione e su base individuale, per mantenere il paziente alla piu' bassadose efficace. I pazienti con depressione devono essere trattati per un periodo di tempo di almeno 6 mesi, per essere certi che siano prividi sintomatologia. >>Disturbo ossessivo-compulsivo. Adulti e anziani:20 mg al giorno. Sebbene ai dosaggi piu' alti vi possa essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, un incremento graduale della dose, fino ad un massimo di 60 mg, puo' essere preso in considerazione dopo due settimane, in assenza di una risposta terapeutica alla dose di 20 mg. Se entro 10 settimane non si osserva un miglioramento, il trattamento deve essere riconsiderato. Se e' stata ottenuta una buona risposta terapeutica, il trattamento puo' essere continuato ad un dosaggio adattato su base individuale. Anche se non esistono studi sistematici che consentano di stabilire per quanto tempo continuare il trattamento con fluoxetina, il disturbo ossessivo-compulsivo e' una condizione cronica, ed e' ragionevole considerare un prolungamento della terapia oltre le 10 settimane nei pazienti che rispondono al trattamento. Le variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ognisingolo individuo, per mantenere il paziente alla piu' bassa dose efficace. La necessita' di un trattamento deve essere rivalutata periodicamente. Nei pazienti che hanno risposto bene alla farmacoterapia, alcuni clinici ritengono utile una contemporanea psicoterapia comportamentale. Nel disturbo ossessivo-compulsivo non e' stata dimostrata l'efficacia nel lungo termine (oltre le 24 settimane). >>Bulimia nervosa. Adulti e anziani: 60 mg/die. Non e' stata dimostrata l'efficacia nel lungo termine (oltre i 3 mesi). >>Tutte le indicazioni. Adulti: la dose consigliata puo' essere aumentata o diminuita. Dosi superiori a 80 mg/die non sono state valutate sistematicamente. Puo' essere somministrata in dose singola o frazionata, durante o lontano dai pasti. Quando la somministrazione viene interrotta, le sostanze attive persistono nell'organismo per settimane. Cio' deve essere tenuto presente quando si inizia o si interrompe un trattamento. >>Bambini e adolescenti a partire dagli 8 anni di eta' (episodi di depressione maggiore da moderati a gravi): il trattamento deve essere iniziato e monitorato sotto la supervisione di uno specialista. La dose iniziale e' di 10 mg/die. Le variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su base individuale, per mantenere il paziente alla dose minima efficace. Dopo unao due settimane, la dose puo' essere aumentata a 20 mg/die. L'esperienza clinica con dosi giornaliere superiori a 20 mg e' minima. Sono disponibili solo dati limitati su trattamenti superiori alle 9 settimane.>>Bambini con basso peso corporeo: a causa dei maggiori livelli plasmatici rilevabili nei bambini di peso corporeo inferiore, l'effetto terapeutico puo' essere raggiunto con dosi piu' basse. Nei pazienti pediatrici che rispondono al trattamento, la necessita' di prolungare la terapia dopo 6 mesi deve essere rivista. Se non si ottengono benefici clinici entro 9 settimane, il trattamento deve essere riconsiderato. >>Anziani: si consiglia cautela quando si aumenta la dose, e la dose giornaliera non deve generalmente superare i 40 mg. La dose massima raccomandata e' 60 mg/die. Considerare una dose piu' bassa o meno frequente (ad es. 20 mg a giorni alterni) nei pazienti con compromissione epatica, o nei pazienti in cui vi e' la possibilita' di una interazione tra fluoxetina e medicinali assunti in concomitanza. Si consiglia l'assunzione di una o di mezza compressa solubile, da ingerire intera con un po' d'acqua o sciolta in mezzo o un bicchiere d'acqua. La sospensione cosi' ottenuta deve essere assunta interamente ed immediatamente. >>Sintomi da sospensione. La brusca interruzione della terapia deve essere evitata; deve avvenire riducendo gradualmente la dose in un arco di tempo di almeno una o due settimane, al fine di ridurre il rischio di comparsa di reazioni da sospensione. In caso di comparsa di sintomi intollerabili a seguito della riduzione della dose o dell'interruzione della terapia, puo' essere presa in considerazione la possibilita' di riprendere il trattamento con la dose precedentemente prescritta. Successivamente, si potra' continuare a diminuire la dose, ma in modo piu' graduale.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati possono diminuire di intensita' e frequenza con il trattamento continuato e generalmente non comportano l'interruzione della terapia. Corpo in toto: ipersensibilita' (ad es. prurito, rash, orticaria, reazione anafilattoide, vasculite, reazione simile alla malattia da siero, angioedema), tremori, sindrome serotoninergica, fotosensibilita', molto raramente Necrolisi Tossica Epidermica (sindrome di Lyell). Patologie gastrointestinali: diarrea, nausea, vomito, dispepsia, disfagia, alterazioni del gusto, secchezza delle fauci. Raramente sono state riportate alterazioni dei tests di funzionalita' epatica. Sono stati osservati casi molto rari di epatite idiosincrasica. Patologie del sistema nervoso: cefalea, alterazioni del sonno (ad es. sogni anomali, insonnia), vertigini, anoressia, spossatezza (ad es. sonnolenza, sopore), euforia, movimenti anomali transitori (ad es. spasmi muscolari, atassia, tremore, mioclono), convulsioni e raramente irrequietezza psicomotoria/acatisia. Allucinazioni, reazione maniacale, confusione, agitazione, ansia e sintomi associati (ad es. nervosismo), disturbi della concentrazione e del processo cognitivo (ad es. depersonalizzazione), attacchi di panico, ideazione suicida e comportamento suicidario (frequenza non nota [non stimabile dai dati disponibili]; sono stati riportati casi di ideazione o comportamenti suicidari durante la terapia con la fluoxetina o subito dopo la sospensione del trattamento, molto raramente sindrome serotoninergica. Patologie renali e urinarie: ritenzione urinaria, alterata frequenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo: disfunzione sessuale (eiaculazione ritardata o assente, anorgasmia), priapismo, galattorrea. Miscellanea: alopecia, sbadiglio, anomalie della visione (ad es. visione offuscata, midriasi), sudorazione, vasodilatazione, artralgia, mialgia, ipotensione posturale, ecchimosi. Raramente sono state riportate altre manifestazioni emorragiche (ad es. emorragie ginecologiche, sanguinamento a carico del tratto gastrointestinale ed altri sanguinamenti a livello cutaneo o mucoso). L'iposodiemia (inclusi valori di sodiemia inferiori a 110 mmol/l) e' stata riportata raramente, ed e' risultata essere reversibile con la sospensione della fluoxetina. Alcuni casi sono stati probabilmente dovuti alla sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico. La maggior parte delle segnalazioni sono state riscontrate nei pazienti piu' anziani e nei pazienti in trattamento con diuretici o con riduzione della volemia per qualsiasi altro motivo. Patologie respiratorie: faringite, dispnea. Raramente sono stati riportati eventi polmonari (inclusi processi infiammatori di istopatologia variabile e/o fibrosi). La dispnea puo' essere il solo sintomo premonitore. L'interruzionedel trattamento con fluoxetina porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni piu' frequentemente riportate sono vertigini, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia,nausea e/or vomito, tremore e cefalea. Generalmente tali eventi sono di entita' da lieve a moderata ed auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Si consiglia, pertanto, se il trattamento non e' piu' necessario, di effettuare una graduale interruzione della terapia, condotta tramite un decremento progressivo della dose. >>Bambini e adolescenti. Sono stati osservati piu' frequentemente comportamenti correlati al suicidio (tentativi di suicidio e pensieri suicidari) ed ostilita' nei bambini e negli adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli che ricevevano placebo. La sicurezza della fluoxetina non e' stata valutata sistematicamente per trattamenti cronici di durata superiore alle 19 settimane. In studi clinici pediatrici sono state osservate reazioni maniacali, incluse mania edipomania (2,6% nei pazienti trattati con fluoxetina vs. 0% nei soggetti di controllo trattati con placebo), che hanno portato alla interruzione del trattamento nella maggior parte dei casi. Questi pazienti nonavevano precedentemente sofferto di episodi di ipomania/mania. Dopo 19 settimane di trattamento, in uno studio clinico si e' osservato che i soggetti pediatrici trattati con fluoxetina riportavano una media di1,1 cm in meno in altezza (p=0,004) e 1,1 kg in meno di peso corporeo(p=0,008) rispetto ai soggetti trattati con placebo. Nell'impiego clinico sono stati osservati anche casi isolati di ritardo della crescita. Nell'impiego clinico in pediatria sono stati riportati casi isolati di eventi avversi potenzialmente indicanti un ritardo della maturazione sessuale o una disfunzione sessuale. In studi clinici pediatrici il trattamento e' stato associato ad una diminuzione dei livelli ematici di fosfatasi alcalina.
Indicazioni
>>Adulti. Episodi di depressione maggiore. Disturbo ossessivo-compulsivo. Bulimia nervosa: in associazione alla psicoterapia per la riduzione dell'alimentazione compulsiva e la conseguente eliminazione di cibo. >>Bambini e adolescenti a partire dagli 8 anni di eta'. Episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. Il trattamento con antidepressivi deve essere proposto a un bambino o ad un giovane con depressione da moderata a grave solo in associazione ad una psicoterapia concomitante.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' alla fluoxetina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.Casi di reazioni gravi e talvolta fatali sono stati riportati in pazienti che assumevano un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) in combinazione con un inibitore della monoammino ossidasi (IMAO), e in pazienti che avevano recentemente sospeso il trattamento con un SSRI ed iniziato quello con un IMAO. Il trattamento deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione del trattamento con un IMAO irreversibile ed il giorno seguente l'interruzione del trattamento con un IMAOA reversibile. Alcuni casi si sono presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica (che possono assomigliare ed essere diagnosticati come sindrome maligna da neurolettici).La ciproeptadina o il dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. I sintomi di un'interazione farmacologica con un IMAO comprendono: ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono confusione, irritabilita' ed estrema agitazione fino al delirio ed al coma. Pertanto, la fluoxetina e' controindicata in associazione con un IMAO non selettivo. Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo la sospensione del trattamento con fluoxetina prima dell'inizio della terapia con un IMAO. Se la fluoxetina e' stata prescritta per un lungo periodo di tempo e/o a dosaggi elevati, deve essere considerato un intervallo di tempo piu' lungo. L'associazione di fluoxetina con un IMAO reversibile (ad es. moclobemide) non e' raccomandata. Il trattamento con fluoxetina puo' essere iniziato il giorno seguente la sospensione del trattamento con un IMAO reversibile.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, magnesio stearato,silice colloidale anidra.
Avvertenze
>>Bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni. Comportamenti correlati al suicidio e ostilita' sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Inoltre, sono disponibili solo dati limitati sulla sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti per quanto riguarda gli effetti sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale. Non e' stato stabilito se vi sia un effetto sul conseguimento dell'altezza normale dell'adulto. Non puo' essere esclusa la possibilita' di un ritardo nella puberta'. In studi clinici pediatrici sono state osservate frequentemente mania ed ipomania. La fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando inuna fase maniacale. Sono stati riportati rash, eventi anafilattoidi ed eventi sistemici progressivi, talvolta di grave entita'. Alla comparsa di tali segni la somministrazione deve essere sospesa. Le convulsioni rappresentano un rischio potenziale durante il trattamento con farmaci antidepressivi. Introdurre con cautela in pazienti con anamnesi diconvulsioni. Sospendere nei pazienti che manifestino la comparsa di convulsioni o in cui si osserva un aumento della loro frequenza. Evitare l'uso in pazienti con disturbi convulsivi instabili/epilessia ed i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. Usare con cautela nei pazienti con anamnesi di mania/ipomania. Sospendere nei pazienti che stiano entrando in una fase maniacale. La fluoxetina viene ampiamente metabolizzata dal fegato ed eliminata dai reni. Nei pazienti con disfunzione epatica significativa, si consiglia la somministrazione di una dose piu' bassa, per es. un dosaggio a giorni alterni. La somministrazione di fluoxetina alla dose di 20 mg/die per 2 mesi in pazienti con grave insufficienza renale [velocita' di filtrazione glomerulare (GFR) < 10 ml/min] che necessitavano della dialisi, non ha mostrato alcuna differenza nei livelli plasmatici di fluoxetinao norfluoxetina rispetto ai soggetti di controllo con normale funzionalita' renale. L'esperienza clinica nella malattia cardiaca acuta e' limitata, per cui si consiglia cautela. Puo' verificarsi perdita di peso, che risulta pero' abitualmente proporzionale al peso corporeo di partenza. Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI puo' alterare il controllo glicemico. La depressione e' associata ad un aumento del rischio di ideazione suicidaria, pensieri autolesivi, suicidio (atti correlati al suicidio). Questo rischio persiste fino a che non si ottiene una significativa remissione dei sintomi. Controllare attentamente fino a che non si verifichi un miglioramento. E' clinicamente noto che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle fasi iniziali della guarigione. Altre condizioni psichiatriche per le quali la fluoxetina e'prescritta possono anche essere associate a un piu' alto rischio di atti correlati al suicidio. L'uso di fluoxetina e' stato associato allosviluppo di acatisia, caratterizzata da una irrequietezza soggettivamente spiacevole o penosa e dal bisogno di muoversi, spesso accompagnato da una incapacita' a stare seduto o immobile. La comparsa di sintomida sospensione a seguito di interruzione del trattamento e' comune, specie se l'interruzione della terapia avviene in modo brusco. Il rischio di comparsa di sintomi da sospensione puo' dipendere da diversi fattori, compresa la durata e la dose della terapia e la velocita' di riduzione della dose. Le reazioni piu' comunemente riportate sono state vertigini, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi delsonno (compresi insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea. Generalmente, questi sintomi sono di intensita' variabile da lieve a moderata. Tuttavia, in alcuni pazienti, l'intensita' puo' essere grave. Si consiglia, pertanto, di ridurre gradualmente la dose di fluoxetina quando si sospende il trattamento, nell'arco di un periodo di almeno una o due settimane, in base alle necessita' del paziente. Sono state osservate manifestazioni di sanguinamento a livello cutaneo, come ecchimosi e porpora. L'ecchimosi e' stata riportata come un evento non frequente durante il trattamento con fluoxetina. Altre manifestazioni emorragiche (per es. emorragie ginecologiche, sanguinamenti a carico del tratto gastrointestinale e altri sanguinamenti a livello cutaneo o mucoso) sono state riportate raramente. Ci sono state rare segnalazioni di convulsioni prolungate in pazienti trattati con fluoxetina che ricevevano un trattamento ECT, per cui si consiglia cautela. Puo' verificarsi un aumento degli effetti ditipo serotoninergico, come la sindrome serotoninergica, a seguito di somministrazione concomitante di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e preparazioni erboristiche contenenti l'Erba di S.Giovanni (Hypericum perforatum). In rare occasioni sono stati riportati sviluppo di una sindrome serotoninergica o di eventi simili alla sindrome maligna da neurolettici associati al trattamento con fluoxetina, particolarmente quando la fluoxetina viene somministrata in concomitanza con altri serotoninergici (tra gli altri L-triptofano) e/o neurolettici.
Gravidanza e Allattamento
I dati raccolti da un gran numero di gravidanze non indicano che fluoxetina abbia un effetto teratogeno. Puo' essere utilizzata durante la gravidanza, sebbene debba essere prescritta con cautela, specialmente nelle ultime fasi della gestazione o subito prima dell'inizio del travaglio di parto, poiche' nei neonati sono stati riportati i seguenti effetti: irritabilita', tremore, ipotonia, pianto persistente, difficolta' a succhiare o a dormire. Questi sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici sia una sindrome da sospensione. Il momento di insorgenza e la durata di questi sintomi possono essere correlati alla lunga emivita della fluoxetina (4-6 giorni) e del suo metabolita attivo, norfluoxetina (4-16 giorni). E' noto che la fluoxetina ed il suo metabolita attivo norfluoxetina vengono escreti nel latte materno umano. Sono stati riportati eventi avversi nei neonati allattati al seno. Se il trattamento e' ritenuto necessario, deve essere presa in considerazione la sospensione dell'allattamento al seno; comunque, se questo viene continuato, deve essere prescritta la dose minima efficace di fluoxetina.
Interazioni con altri prodotti
Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Deve essere tenuta presente la lunga emivita di eliminazione sia di fluoxetina che di norfluoxetina quando si devono prendere in considerazione le interazioni farmacologiche di tipo farmacodinamico o farmacocinetico (ad es. in caso di cambiamento da fluoxetina ad altri antidepressivi). Associazioni non consigliate: IMAO tipo A. Associazioni che richiedonocautela per il loro impiego: IMAO tipo B (selegelina), rischio di sindrome serotoninergica. Si consiglia un monitoraggio clinico. Sono state osservate alterazioni dei livelli ematici in associazione con fluoxetina. In alcuni casi si sono verificate manifestazioni di tossicita'. Somministrare il farmaco concomitante secondo schemi terapeutici conservativi e di monitorare attentamente le condizioni cliniche del paziente. La co-somministrazione di farmaci serotoninergici (ad es. tramadol, triptani) puo' aumentare il rischio di comparsa di una sindrome serotoninergica. L'uso di triptani aggiunge un ulteriore rischio di vasocostrizione coronarica e di ipertensione. Quando gli SSRI sono stati somministrati in associazione a litio, o triptofano, si sono avute segnalazioni di sindrome serotoninergica e, pertanto, l'uso contemporaneo difluoxetina con questi farmaci deve essere effettuato con cautela. Quando la fluoxetina viene soministrata in associazione al litio, e' richiesto un monitoraggio clinico piu' mirato e frequente. Poiche' il metabolismo della fluoxetina (come per gli altri antidepressivi triciclicied altri antidepressivi selettivi per la serotonina) coinvolge il sistema isoenzimatico del citocromo CYP2D6 a livello epatico, una terapiaconcomitante con farmaci ugualmente metabolizzati da questo sistema enzimatico puo' portare ad interazioni farmacologiche. La terapia concomitante con farmaci prevalentemente metabolizzati da questo isoenzima e che hanno un indice terapeutico limitato (come flecainide, encainide, carbamazepina, clozapina ed antidepressivi triciclici) deve essere iniziata o adattata a partire dal valore piu' basso del range di dosaggio. Cio' deve essere attuato anche se la fluoxetina e' stata assunta nelle 5 settimane precedenti. A seguito di somministrazione contemporanea con anticoagulanti orali sono stati osservati non frequentemente effetti anticoagulanti alterati (dati di laboratorio e/o segni e sintomiclinici) che non rientrano in una categoria omogenea, ma che comprendono un aumentato sanguinamento. Quando la terapia con fluoxetina vieneiniziata od interrotta in pazienti in trattamento con warfarin, deve essere effettuato un attento monitoraggio della coagulazione. Sono stati riportati rari casi di convulsioni prolungate in pazienti trattati con fluoxetina che ricevevano un trattamento con ECT, per cui si consiglia cautela. Nei tests abituali, la fluoxetina non ha determinato un aumento dei livelli di alcolemia, ne' ha potenziato gli effetti dell'alcol. Tuttavia, la combinazione di un trattamento con SSRI ed alcol non e' consigliabile. Possono verificarsi interazioni farmacodinamiche tra fluoxetina e i preparati a base di Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum), che possono portare ad un aumento degli effetti collaterali.
Forme Farmacologiche
- fluoxetina rat 10cpr solub20mg
- fluoxetina rat 12cpr solub20mg
- fluoxetina rat 14cpr solub20mg
- fluoxetina rat 20cpr solub20mg
- fluoxetina rat 28cpr solub20mg
- fluoxetina rat 30cpr solub20mg
- fluoxetina rat 50cpr solub20mg
- fluoxetina rat 100cpr solub20m
- fluoxetina rat 100cpr solub 20
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Conservazione del prodotto
Non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.