fluorouracile ahcl*fl5ml 250mg fluorouracile accord healthcare italia srl
Che cosa è fluorouracile ahcl fl5ml 250mg?
Fluorouracile ahcl soluzione per infusione prodotto da
accord healthcare italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Fluorouracile ahcl risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di antimetaboliti.
Contiene i principi attivi:
fluorouracile
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fluorouracile.
Codice AIC: 040593016
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Fluorouracile puo' essere utilizzato in monoterapia o in associazione, per la sua azione palliativa nel trattamento di neoplasie maligne comuni, in particolare del carcinoma del colon e della mammella.
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Posologia
La selezione di una dose e di un regime terapeutico appropriati dipende dalle condizioni del paziente, dal tipo di carcinoma da trattare e se il fluorouracile deve essere somministrato in monoterapia o in associazione con un'altra terapia. Il trattamento iniziale deve essere somministrato in ospedale e la dose giornaliera totale non deve superare 1 grammo. In genere la dose viene calcolata sul peso effettivo del paziente, salvo nei casi in cui siano presenti obesita', edema o qualche altra condizione di anomala ritenzione idrica, come ascite. In questo caso, il peso ideale viene utilizzato come base per il calcolo. Si consiglia di ridurre la dose nei pazienti affetti da uno qualsiasi dei seguenti: cachessia; intervento chirurgico maggiore nei 30 giorni precedenti; ridotta funzionalita' midollare; funzionalita' epatica o renale alterata. Fluorouracile puo' essere somministrato mediante iniezione endovenosa o infusione endovenosa o intra-arteriosa. >>Adulti (in monoterapia). Trattamento iniziale: questo puo' essere somministrato mediante un'infusione o un'iniezione, la prima in genere e' preferita per laminore tossicita'. Infusione endovenosa: 15 mg/kg di peso corporeo o 600 mg /m^2ma non piu' di 1 g per infusione, diluiti in 500 ml di glucosio 5% o cloruro di sodio (NaCl) 0,9% per iniezione e somministrati mediante infusione endovenosa ad una velocita' di 40 gocce al minuto nel corso di 4 ore. Alternativamente, la dose giornaliera puo' essere infusa nel corso di 30-60 minuti o puo' essere somministrata come infusione continua della durata di 24 ore. L'infusione puo' essere ripetuta giornalmente finche' non si manifestano segni di tossicita' (stomatite, diarrea, leucopenia o trombocitopenia) o finche' si raggiunge una dose totale di 12-15 g. Iniezione endovenosa: possono essere somministrati giornalmente 12 mg/kg di peso corporeo o 480 mg/m^2per 3 giorni ed in seguito, se non si manifestano segni di tossicita' (stomatite, diarrea, leucopenia o trombocitopenia), 6 mg/kg o 240 mg/m^2a giorni alterni per altre 3 dosi (giorni 5-7-9). Un regime alternativo e' dato da 15 mg/kg come singola iniezione endovenosa una volta alla settimana pertutto il ciclo. Infusione intra-arteriosa: possono essere somministrati 5/7,5 mg/kg di peso corporeo o 200-300 mg/m^2 giornalmente medianteinfusione intra-arteriosa continua di 24 ore. Terapia di mantenimento: un ciclo intensivo iniziale puo' essere seguito dalla terapia di mantenimento purche' non siano presenti effetti tossici significativi. Intutti i casi, prima di iniziare la terapia di mantenimento, devono essere scomparsi gli effetti collaterali tossici. Il trattamento puo' essere continuato con iniezioni endovenose di 5-10 mg/kg di peso corporeo o 200-400 mg /m^2 a intervalli settimanali. In associazione con irradiazione: l'irradiazione associata a 5-FU e' risultata utile nel trattamento di alcuni tipi di lesioni metastatiche nei polmoni e per il sollievo del dolore causato dalla crescita tumorale ricorrente ed inoperabile. Deve essere utilizzata la dose standard di 5-FU. In associazionecon altri agenti citostatici: il fluorouracile puo' essere utilizzatocon altri agenti citostatici. In questo caso la dose standard viene ridotta. Compromissione renale o epatica: si consiglia cautela ed e' probabilmente necessario ridurre la dose. Bambini: l'uso di fluorouracile non e' raccomandato a causa della insufficienza dei dati sulla sicurezza e sull'efficacia. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio.
Effetti indesiderati
Le frequenze sono definite utilizzando la seguente convenzione: moltocomune (>=1/10), comune (da >= 1/100 a < 1/10), non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100), raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota. Patologie cardiache. Molto comune: anomalie ischemiche nell'ECG; comune: dolore toracico simile all'angina pectoris; non comune: aritmia, infarto miocardico, ischemia miocardica, miocardite, insufficienza cardiaca, cardiomiopatia dilatativa, shock cardiaco; moltoraro: arresto cardiaco, morte cardiaca improvvisa. Gli eventi avversicardiotossici si verificano principalmente durante o entro alcune oredopo il primo ciclo di terapia. Esiste un rischio maggiore di cardiotossicita' nei pazienti con storia pregressa di cardiopatia coronarica o cardiomiopatia. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: mielosoppressione, neutropenia, trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, anemia e pancitopenia. Disturbi psichiatrici. Raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Non comune: nistagmo, cefalea, capogiri, sintomi della malattia di Parkinson, segni piramidali, euforia, sonnolenza; molto raro: sintomi di leucoencefalopatia comprendenti atassia, sindrome cerebellare acuta,, disartria, confusione, disorientamento, miastenia, afasia, convulsione o coma in pazienti che ricevono dosi elevate di 5-Fluorouracile e in pazienti con carenza di diidropirimidina deidrogenasi, insufficienza renale. Patologie dell'occhio. Non comune: eccessiva lacrimazione, visione offuscata, disturbo del movimento oculare, neurite ottica, diplopia, riduzione dell'acuita' visiva, fotofobia, congiuntivite, blefarite, ectropion, dacriostenosi. Patologiegastrointestinali. Molto comune: gli eventi avversi gastrointestinalisono molti comuni e sono potenzialmente pericolosi per la vita. Mucosite (stomatite, esofagite, faringite, proctite), anoressia, diarrea acquosa, nausea, vomito; non comune: disidratazione, sepsi, ulcerazione ed emorragia gastrointestinale, formazione di escara. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: alopecia. La sindrome di eritrodisestesia palmo- plantare (sindrome mano-piede) e' stata osservata con l'infusione protratta e continua a dose elevata. La sindromeinizia con la disestesia del palmo della mano e della pianta del piede che progredisce fino a provocare dolore e indolenzimento. Sono presenti gonfiore e eritema simmetrico associato della mano e del piede; non comune: dermatite, alterazioni cutanee (ad es. pelle secca, vescicole, erosione, eritema, rash maculopapulare pruritico), esantema, orticaria, fotosensibilita', iperpigmentazione della pelle, iperpigmentazione striata o depigmentazione vicino alle vene. Cambiamenti nelle unghie(ad. es. pigmentazione blu superficiale diffusa, iperpigmentazione, distrofia ungueale, dolore e ispessimento del letto ungueale, paronichia) e onicolisi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: iperuricemia. Patologie vascolari. Raro: ischemia cerebrale, intestinale e periferica, sindrome di Raynaud, tromboembolia, tromboflebite; non comune: ipotensione. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Molto comune: ritardo nella guarigionedelle ferite, epistassi, affaticamento, debolezza generale, stanchezza, mancanza di energia. Disturbi del sistema immunitario. Molto comune: broncospasmo, immunosoppressione con un maggiore rischio di infezione; raro: reazioni allergiche generalizzate, anafilassi, shock anafilattico. Patologie epatobiliari. Non comune: danno alle cellule epatiche;molto raro: necrosi epatica (casi con esito fatale), sclerosi biliare, colecistite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: spermatogenesi e disturbo dell'ovulazione. Patologie endocrine. Raro: incremento del T4 (tiroxina totale) ed incremento del T3 (triiodotironina totale).
Indicazioni
Fluorouracile puo' essere utilizzato in monoterapia o in associazione, per la sua azione palliativa nel trattamento di neoplasie maligne comuni, in particolare del carcinoma del colon e della mammella.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al fluorouracile o ad uno qualsiasi degli eccipienti; infezioni gravi (ad es. Herpes zoster, varicella); pazienti seriamente debilitati; depressione midollare dopo la radioterapia o il trattamento con altri agenti antineoplastici; trattamento di patologia non maligna. Il 5-Fluorouracile (5-FU) non deve essere somministrato in associazione con brivudina, sorivudina ed analoghi. Brivudina, sorivudina ed analoghi sono potenti inibitori dell'enzima diidropirimidina deidrogenasi (DPD) che metabolizza il 5-FU. Fluorouracile e' rigorosamente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH), acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Si raccomanda che il fluorouracile venga somministrato solamente da un medico specializzato nell'uso di potenti antimetaboliti, o sotto la sua rigorosa supervisione e che disponga di strutture per il regolare monitoraggio degli effetti clinici, biochimici ed ematologici durante e dopo la somministrazione. Tutti i pazienti devono essere ospedalizzati per il trattamento iniziale. Il trattamento con fluorouracile e' generalmente seguito da leucopenia; la conta di globuli bianchi piu' bassa si osserva solitamente tra il settimo e il quattordicesimo giorno del primo ciclo, ma occasionalmente puo' protrarsi fino al ventesimo giorno. Normalmente la conta torna a livelli normali entro il trentesimogiorno. Si raccomanda monitoraggio giornaliero della conta piastrinica e leucocitaria ed il trattamento deve essere interrotto se la conta piastrinica scende sotto 100.000 per mm^3o la conta leucocitaria scende sotto 3.500 per mm^3. Se la conta totale e' inferiore a 2.000 per mm^3, e soprattutto in presenza di granulocitopenia, si raccomanda di mettere il paziente in isolamento protettivo in ospedale e di trattarlo con le misure appropriate per prevenire l'infezione sistemica. Il trattamento deve essere inoltre interrotto al primo segno di ulcerazione del cavo orale o se sono evidenti effetti collaterali gastrointestinalicome stomatite, diarrea, sanguinamento dall'apparato gastrointestinale o emorragia in qualsiasi sede. Il rapporto fra dose efficace e dose tossica e' minimo ed e' improbabile che la risposta terapeutica si verifichi senza qualche segno di tossicita'. Occorre quindi prestare attenzione nella selezione dei pazienti e nell'aggiustamento del dosaggio.Il fluorouracile deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con funzionalita' renale o epatica ridotta o con itterizia. Casi isolati di angina, anomalie nell'ECG e, raramente, infarto miocardico sono stati riferiti dopo la somministrazione di fluorouracile. E' percio' necessario esercitare cautela nel trattamento di pazienti che avvertono dolore toracico durante i cicli di trattamento o di pazienti con anamnesidi cardiopatia. La diidropirimidina deidrogenasi (DPD) svolge un ruolo importante nel metabolismo del fluorouracile. Sono stati riferiti casi di aumento della tossicita' del fluorouracile in pazienti con attivita' ridotta/carenza di DPD. Nei casi pertinenti, la determinazione dell'attivita' dell'enzima DPD e' indicata prima del trattamento con le 5-fluoropirimidine. Gli analoghi nucleosidici, ad es. brivudina e sorivudina, che influiscono sull'attivita' della diidropirimidina deidrogenasi, possono causare l'aumento delle concentrazioni plasmatiche e della tossicita' delle fluoropirimidine. Si dovrebbe percio' mantenere unintervallo di almeno 4 settimane fra la somministrazione di fluorouracile e brivudina, sorivudina o degli analoghi. Nel caso di somministrazione accidentale degli analoghi nucleosidici in pazienti trattati confluorouracile, e' necessario adottare misure efficaci per ridurre la tossicita' del fluorouracile. Si raccomanda ospedalizzazione immediata. Devono essere messe in atto le misure necessarie per prevenire le infezioni sistemiche. L'uso di vaccini vivi deve essere evitata nei pazienti che ricevono il 5-fluorouracile a causa del rischio potenziale diinfezioni gravi o fatali. Deve essere evitato il contatto con personeche hanno ricevuto recentemente un vaccino contenente il virus della poliomielite. Non e' consigliabile l'esposizione prolungata alla luce del sole a causa del rischio di fotosensibilita'. Usare con cautela nei pazienti che sono stati sottoposti a irradiazioni pelviche ad alte dosi. Le donne in eta' fertile e gli uomini devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo il trattamento. I pazienti trattati contemporaneamente con fenitoina e fluorouracile devono essere monitorati regolarmente per la possibilita' di elevate concentrazioni plasmatiche di fenitoina.
Gravidanza e Allattamento
E' necessario consigliare alle donne in eta' fertile di evitare l'inizio della gravidanza e di usare misure contraccettive efficaci duranteil trattamento con fluorouracile e fino a 6 mesi dopo la terapia. Se il farmaco viene usato durante la gravidanza, o se si instaura una gravidanza durante l'assunzione del farmaco, la paziente deve essere informata sui potenziali rischi per il feto; si raccomanda la fornitura del counselling genetico. Il fluorouracile deve essere utilizzato durante la gravidanza soltanto se il beneficio potenziale giustifica il rischio potenziale per il feto. Non sono disponibili studi adeguati e ben controllati in donne in stato di gravidanza; sono stati tuttavia riportati difetti fetali e aborti spontanei. Si consiglia agli uomini trattati con il fluorouracile di non concepire un figlio durante il trattamento e per un massimo di 6 mesi dopo la cessazione del trattamento. E'necessario ottenere le informazioni sulle modalita' di conservazione del liquido seminale prima del trattamento a causa della possibilita' di sterilita' irreversibile dovuta alla terapia con il fluorouracile. Poiche' non e' noto se il fluorouracile passi nel latte materno, l'allattamento al seno deve essere interrotto se la madre e' trattata con il fluorouracile.
Interazioni con altri prodotti
E' stato osservato che diversi agenti modulano biochimicamente l'efficacia antitumorale o la tossicita' del fluorouracile. I farmaci comunicomprendono metotrexato, metronidazolo, leucovorina, interferone alfae allopurinolo. Deve essere evitata l'associazione di fluorouracile eclozapina a causa del maggiore rischio di agranulocitosi. Una maggiore incidenza di infarto cerebrale e' stata riferita in pazienti affettida tumore orofaringeo trattati con 5-Fluorouracile e cisplatino. Marcate elevazioni del tempo di protrombina e INR sono state riferite in alcuni pazienti stabilizzati con la terapia con warfarin successiva all'inizio dei cicli con fluorouracile. L'enzima diidropirimidina deidrogenasi (DPD) svolge un ruolo importante nel metabolismo del fluorouracile. I prodotti medicinali che influiscono sull'attivita' della DPD, come gli analoghi nucleosidici brivudina, sorivudina e gli analoghi chimicamente correlati, possono provocare aumenti marcati delle concentrazioni plasmatiche di fluorouracile e aumentare quindi la tossicita'. Siraccomanda un intervallo di tempo di almeno 4 settimane fra l'assunzione di fluorouracile e brivudina, sorivudina e degli analoghi. La cimetidina ha dimostrato di aumentare le concentrazioni plasmatiche del fluorouracile, possibilmente mediante un ridotto metabolismo epatico. Nei pazienti che ricevono un trattamento combinato con fenitoina e 5-Fluorouracile e' stato riportato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina con conseguenti sintomi di tossicita' della fenitoina. Il fluorouracile potenzia l'azione di altri farmaci citostatici e della terapia radiante. La vaccinazione con vaccini vivi deve essere evitata nei pazienti immunocompromessi.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Non refrigerare o congelare. Conservare il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Se si forma un precipitato a seguito dell'esposizione a basse temperature, questo puo' essere riportato in soluzione riscaldando a 60 gradi C e agitando vigorosamente. Lasciare raffreddare a temperatura corporea prima dell'uso. Il prodotto deve essere eliminato se la soluzione risulta di colore marrone o giallo scuro.