fluconazolo bio lim*50fl 100mg fluconazolo bioindustria l.i.m. spa
Che cosa è fluconazolo bio lim 50fl 100mg?
Fluconazolo b.lim soluzione per infusione prodotto da
bioindustria l.i.m. spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Fluconazolo b.lim risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di antimicotico per uso sistemico, derivati triazolici.
Contiene i principi attivi:
fluconazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: soluzione per infusione da 100 mg/50 ml: ogni flacone contiene, come principio attivo, 100 mg di fluconazolo. soluzione per infusione da 200 mg/100 ml: ogni flacone contiene, come principio attivo, 200 mg di fluconazolo. soluzione per infusione da 400 mg/
Codice AIC: 037296011
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Criptococcosi: terapia delle infezioni micotiche profonde dovute a Cryptococcus neoformans, incluse quelle che si verificano in pazienti con compromissione del sistema immunitario secondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita o le micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. Il farmaco puo' quindi essere utilizzato nel trattamento della meningite criptococcica e nella terapia di mantenimento per la prevenzione delle recidive, nonche' nel trattamento della criptococcosi cutanea e polmonare. Candidasi sistemiche incluse candidemia e candidiasi disseminata ed altre forme invasive di infezioni da Candida tra cui esofagite, endocardite, peritonite, infezioni polmonari, gastrointestinali, oculari e genito-urinarie. Pazienti affettida patologie maligne ricoverati presso unita' di terapia intensiva sottoposti a terapie immunosoppressive o chemioterapia antineoplastica oin condizioni che possano predisporre ad infezioni da Candida. Candidasi delle mucose: candidiasi orofaringea (mughetto) ed esofagea, infezioni broncopolmonari non-invasive, candiduria, candidiasi mucocutanea e candidiasi orale atrofica cronica. Prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea in pazienti AIDS. Candidasi genitael: candidiasi vaginali acute e ricorrenti; profilassi per ridurre l'incidenza delle ricadute della candidiasi vaginale (3 o piu' episodi in un anno). Balanite da Candida. Pazienti immunocompromessi: prevenzione delle infezioni micotiche nei pazienti con compromissione del sistema immunitariosecondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita, o nella prevenzione delle micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. Dermatomicosi: Tinea pedis, Tinea cruris, Tinea corporis,Tinea capitis e Pityriasis versicolor e nel trattamento delle candidiasi cutanee. Nel trattamento delle infezioni della pelle e delle membrane mucose, l'uso del prodotto deve essere limitato solo a quei casi di particolare estensione o gravita' che non abbiano risposto alla terapia topica tradizionale. Micosi endemiche profonde: coccidioidomicosi,paracoccidioidomicosi, sporotricosi ed istoplasmosi nei pazienti immunocompetenti. Non deve essere usato per la Tinea capitis nei bambini.
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Posologia
La dose giornaliera dovrebbe essere basata sulla natura e severita' dell'infezione micotica. La maggior parte dei casi di candidiasi vaginale risponde alla dose singola. La terapia per le infezioni che richiedono dosi multiple dovrebbe proseguire fino a quando i parametri clinici ed i test di laboratorio non indicano che l'infezione micotica attiva e' risolta. Un periodo inadeguato di trattamento puo' portare alla recidiva dell'infezione attiva. I pazienti affetti da AIDS e meningite criptococcica o da candidiasi orofaringea ricorrente usualmente richiedono la terapia di mantenimento per prevenire le recidive. >>Dosaggio negli adulti. Criptococcosi: per le patologie gravi che possono mettere in pericolo la vita del paziente, inclusa la meningite criptococcica, la dose e' di 400 mg in unica somministrazione giornaliera in prima giornata. Nei giorni seguenti si consigliano 200 mg/die. A seconda della risposta clinica, questa dose puo' essere aumentata a 400 mg/die. Generalmente la durata per la meningite criptococcica e' di 6-8 settimane. Per la prevenzione delle recidive della meningite criptococcica nei pazienti affetti da AIDS, puo' essere somministrato indefinitamente alla dose di 200 mg al di', dopo che il paziente ha terminato il primociclo di terapia ed e' diventato negativo all'esame colturale. Candidasi sistemiche: 400 mg in prima giornata, successivamente si consigliano 200 mg/die. A seconda della risposta clinica, questa dose puo' essere aumentata a 400 mg/die. La durata dipende dalla risposta clinica. Candidasi delle mucose: per la candidiasi orofaringea, inclusi i pazienti immunocompromessi, la dose usuale e' di 50-100 mg una volta al di' per 7-14 giorni. Se necessario, in pazienti gravemente immunodepressi,il trattamento puo' essere proseguito per periodi piu' lunghi. Per lacandidiasi orale atrofica nei portatori di protesi dentale, la dose normale e' di 50 mg una volta al di' per 14 giorni. In questi casi prevedere una contemporanea terapia antisettica del cavo orale e della protesi. Per le altre infezioni da candida localizzate (eccetto candidiasi genitale), quali esofagite, candiduria, infezioni broncopolmonari non-invasive, candidiasi mucocutanee, ecc., la dose usuale efficace e' di 50-100 mg al giorno, per 14-30 giorni. Per la prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea nei pazienti AIDS, dopo che il paziente e' stato sottoposto ad un intero ciclo di terapia primaria, puo' essere somministrato ad un dosaggio di 150 mg una volta a settimana. Candidasi genitale: per la candidiasi vaginale, somministrare una singola dose orale da 150 mg per un solo giorno di terapia. Per ridurre l'incidenza delle recidive della candidiasi vaginale si puo' assumere una dose da 150 mg di fluconazolo una volta al mese per 4-12 mesi. Alcune pazienti possono richiedere una somministrazione piu' frequente. Per la balanite da Candida il dosaggio e' di 150 mg in unica somministrazione orale. Pazienti immunocompromessi: per la prevenzione della candidiasi la dose e' di 50-400 mg in una somministrazione giornaliera, in relazione al rischio del paziente di sviluppare l'infezione micotica. Per i pazienti ad alto rischio, ovvero i pazienti che possono sviluppareuna neutropenia profonda o prolungata, il dosaggio giornaliero e' di 400 mg in dose singola. Iniziare diversi giorni prima della prevista insorgenza della neutropenia e proseguire per 7 giorni quando la conta dei neutrofili avra' raggiunto un valore > 1000 cellule/mm^3 . Dermatomicosi: per le dermatomicosi, incluse Tinea pedis, corporis, cruris, Pityriasis versicolor e le infezioni cutanee da Candida, la dose usualee' di 50-100 mg al di' in unica somministrazione per 2-4 settimane diterapia. La Tinea pedis puo' richiedere un trattamento fino a 6 settimane. Micosi endemiche profonde: per coccidioidomicosi somministrare 200 - 400 mg per 11 - 24 mesi. Per paracoccidioidomicosi somministrare 200 - 400 mg per 2 - 17 mesi. Per sporotricosi somministrare 200 - 400mg per 1 - 16 mesi. Per istoplasmosi somministrare 200 - 400 mg per 3- 17 mesi. >>Dosaggio nei bambini. Come per le infezioni negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. Somministrare in dose singola giornaliera. In caso di compromissione della funzionalita' renale, modificare la dose. Bambini di eta' superiore alle quattro settimane di vita: per la candidasi delle mucose ladose e' di 3 mg/kg/die. Una dose di carico pari a 6 mg/kg/die puo' essere usata il primo giorno per raggiungere piu' rapidamente lo "stato stazionario". Per la candidiasi sistemica e le infezioni criptococciche, la dose e' di 6-12 mg/kg/die, in funzione della gravita' della patologia. Per la profilassi di infezioni fungine nei pazienti immunocompromessi considerati a rischio a causa della neutropenia provocata da chemioterapia citotossica o radioterapia, il dosaggio e' di 3-12 mg/kg/die in funzione dell'estensione e della durata della neutropenia indotta. Nei bambini non superare la dose massima giornaliera di 400 mg. Bambini entro le prime quattro settimane di vita: i neonati eliminano il fluconazolo piu' lentamente. Nelle prime due settimane di vita usare lo stesso dosaggio dei bambini delle altre fasce di eta', ma ogni 72 ore. Durante la terza e la quarta settimana di vita somministrare lo stesso dosaggio ogni 48 ore. Nei neonati a termine ci sono pochi dati a supporto di questa posologia. Nei neonati entro le prime due settimane di vita non superare il dosaggio di 12 mg/kg ogni 72 ore, mentre in quelli tra la terza e la quarta settimana di vita non si deve superare la dose di 12 mg/kg ogni 48 ore. >>Dosaggio negli anziani. Se non c'e' evidenza di compromissione renale, usare la dose normalmente raccomandata. Per i pazienti con alterazione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 50 mL/min), regolare il dosaggio. >>Modo di somministrazione: nel passare dalla via endovenosa a quella orale, o viceversa, non e' necessario modificare la dose. Somministrare per via endovenosa per infusione, la cui velocita' non deve superare i 10 ml/min.Il prodotto si presenta come una soluzione di cloruro di sodio 0.9%; ogni 200 mg (flacone da 100 mL) contengono 15 mmoli di Na+ e Cl-. Poiche' il prodotto e' disponibile diluito in soluzione salina, va considerata la percentuale di liquido somministrato per i pazienti che richiedono restrizione di sodio o di liquido. E' compatibile con la somministrazione dei seguenti liquidi: destrosio 20%, soluzione di Ringer, soluzione di Hartmann, cloruro di potassio in destrosio, bicarbonato di sodio 4,2%, aminofusina, soluzione per dialisi peritoneale, soluzione salina normale. Puo' essere somministrato usando una preesistente via d'accesso endovenosa con una delle soluzioni sopra elencate. Sebbene non siano state notate incompatibilita' specifiche, si sconsiglia di miscelare altri farmaci prima dell'infusione.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati piu' comuni di fluconazolo osservati durantela sperimentazione clinica sono i seguenti. Patologie gastrointestinali: dolore addominale, diarrea, flatulenza, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash cutaneo. Patologie del sistema nervoso: cefalea. In alcuni pazienti, in particolare in quelli affetti dagravi patologie quali l'AIDS o il cancro, sono state osservate alterazioni della funzionalita' epatica, renale o ematologica durante trattamento con fluconazolo e farmaci di confronto, ma il significato clinico e la correlazione con il trattamento sono incerti. Patologie epatobiliari: tossicita' epatica tra cui rari casi fatali, elevazioni della fosfatasi alcalina, elevazioni della bilirubina, elevazioni delle transaminasi SGOT (o AST) e SGPT (o ALT). La tipologia e l'incidenza degli effetti indesiderati e delle alterazioni dei parametri di laboratorio riscontrati nel corso degli studi clinici pediatrici sono paragonabilia quelli osservati negli adulti. Inoltre, nella fase successiva alla commercializzazione, si sono verificati i seguenti effetti indesiderati. Patologie gastrointestinali: dispepsia, vomito. Patologie del sistema nervoso: vertigini, convulsioni, alterazione del gusto. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistemaemolinfopoietico: leucopenia comprendente neutropenia e agranulocitosi, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario: anafilassi (comprendente angioedema, edema facciale, prurito, orticaria). Patologie epatobiliari: insufficienza epatica, epatite, necrosi apatocellulare, ittero. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipocalemia. Patologie cardiache: prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta.
Indicazioni
Criptococcosi: terapia delle infezioni micotiche profonde dovute a Cryptococcus neoformans, incluse quelle che si verificano in pazienti con compromissione del sistema immunitario secondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita o le micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. Il farmaco puo' quindi essere utilizzato nel trattamento della meningite criptococcica e nella terapia di mantenimento per la prevenzione delle recidive, nonche' nel trattamento della criptococcosi cutanea e polmonare. Candidasi sistemiche incluse candidemia e candidiasi disseminata ed altre forme invasive di infezioni da Candida tra cui esofagite, endocardite, peritonite, infezioni polmonari, gastrointestinali, oculari e genito-urinarie. Pazienti affettida patologie maligne ricoverati presso unita' di terapia intensiva sottoposti a terapie immunosoppressive o chemioterapia antineoplastica oin condizioni che possano predisporre ad infezioni da Candida. Candidasi delle mucose: candidiasi orofaringea (mughetto) ed esofagea, infezioni broncopolmonari non-invasive, candiduria, candidiasi mucocutanea e candidiasi orale atrofica cronica. Prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea in pazienti AIDS. Candidasi genitael: candidiasi vaginali acute e ricorrenti; profilassi per ridurre l'incidenza delle ricadute della candidiasi vaginale (3 o piu' episodi in un anno). Balanite da Candida. Pazienti immunocompromessi: prevenzione delle infezioni micotiche nei pazienti con compromissione del sistema immunitariosecondaria a patologie maligne o a sindrome da immunodeficienza acquisita, o nella prevenzione delle micosi secondarie a chemioterapia antineoplastica. Dermatomicosi: Tinea pedis, Tinea cruris, Tinea corporis,Tinea capitis e Pityriasis versicolor e nel trattamento delle candidiasi cutanee. Nel trattamento delle infezioni della pelle e delle membrane mucose, l'uso del prodotto deve essere limitato solo a quei casi di particolare estensione o gravita' che non abbiano risposto alla terapia topica tradizionale. Micosi endemiche profonde: coccidioidomicosi,paracoccidioidomicosi, sporotricosi ed istoplasmosi nei pazienti immunocompetenti. Non deve essere usato per la Tinea capitis nei bambini.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non deve essere usato in pazienti con ipersensibilita' al principio attivo. Il suo uso e' inoltre sconsigliato in pazienti con epatopatie acute e croniche e con insufficienza epatica. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l'allattamento. La somministrazione concomitante di terfenadina e' controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con fluconazolo a dosi multiple >= 400 mg/die. La somministrazione concomitante di cisapride e' controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con fluconazolo.
Composizione ed Eccipienti
Cloruro di sodio, acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Nei pazienti immunocompromessi, la terapia puo' essere iniziata primache i risultati dei test colturali e di laboratorio siano disponibili; successivamente il trattamento antimicotico dovra' essere conformemente modificato. I pazienti che nel corso della terapia con fluconazoloevidenziano alterazioni della funzionalita' epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici piu'gravi. Nel caso si manifestassero segni o sintomi clinici di disturbiepatici attribuibili al farmaco la terapia con fluconazolo dovra' essere sospesa. Il fluconazolo e' stato associato a rari casi di tossicita' epatica, talvolta fatali, soprattutto nei pazienti con gravi patologie di base. Nei casi di epatotossicita' associata al fluconazolo non e' stato possibile stabilire una relazione con la dose utilizzata, la durata della terapia, il sesso o l'eta' del paziente; questi episodi si sono generalmente rivelati reversibili alla sospensione del trattamento. In corso di terapia con fluconazolo si sono verificati solo rari episodi di reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica; i pazienti AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti farmaci. Qualora in un paziente in terapia con fluconazolo per infezioni micotiche superficiali si manifestasse rash cutaneo attribuibile al farmaco,il trattamento con questo agente dovra' essere interrotto. I pazienticon infezioni micotiche invasive/sistemiche che sviluppano rash cutaneo dovranno essere attentamente monitorati ed il trattamento con fluconazolo dovra' essere sospeso qualora si manifestassero lesioni bolloseo un eritema multiforme. La somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/die e terfenadina deve essere attentamente monitorata. Poiche' studi condotti sugli animali hanno evidenziato che il prodotto determina moderate alterazioni cardiovascolari (aumento della pressione arteriosa e diminuzione della frequenza cardiaca) dibreve durata e correlate alla dose, e' consigliabile grande cautela qualora il farmaco venga impiegato per via endovenosa. Alcuni azoli, incluso il fluconazolo, sono stati associati ad un prolungamento dell'intervallo QT nell'elettrocardiogramma. Durante la fase successiva alla commercializzazione del prodotto, nei pazienti che assumevano fluconazolo si sono raramente presentati casi di prolungamento dell'intervalloQT e di torsioni di punta. Questi casi comprendevano pazienti gravemente malati con molteplici fattori di rischio confondenti, come malattie strutturali del cuore, anomalie elettrolitiche e farmaci concomitanti che possono aver contribuito alle anomalie del ritmo. Il fluconazolodeve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano queste potenziali condizioni di proaritmia. Uso in pazienti con insufficienza renale: il fluconazolo viene eliminato immodificato principalmente attraverso le urine; non sono necessari adattamenti quando si effettua una terapia in unica dose. Quando invece si effettua una terapia con dosi ripetute nei pazienti con insufficienza renale, (inclusi i bambini) dovra' essere somministrata una dose iniziale di carico compresa tra 50 mg e 400 mg; successivamente, il dosaggio giornaliero (a seconda dell'indicazione) dovra' essere il seguente. Clearance della creatinina (mL/min) > 50: dose raccomanadata 100%. Clearance della creatinina(mL/min) <= 50 (nessuna dialisi): dose raccomandata 50%. Dialisi regolare: dose raccomandata 100% dopo ogni seduta di dialisi.
Gravidanza e Allattamento
Non ci sono dati sufficienti relativi all'uso del fluconazolo in gravidanza. Nei neonati le cui madri erano sottoposte a terapia con alti dosaggi di fluconazolo (400-800 mg/die) per coccidioidomicosi per un periodo >= 3 mesi, sono state riportate anomalie congenite multiple. Il rapporto tra l'uso di fluconazolo e tali eventi non e' chiaro. Studi sulla riproduzione animale hanno evidenziato danni a carico del feto associati a tossicita' materna solo quando il farmaco e' stato utilizzato a dosaggi elevati. Non sono stati riscontarti danni a carico del feto a dosi di 5 o 10 mg/kg. Sono stati osservati aumenti delle variazioni anatomiche fetali (costole soprannumerarie, dilatazione della pelvi renale) e ritardi nell'ossificazione a dosi pari a a25 e 50 mg/kg o superiori. A dosi comprese tra 80 mg/kg (circa 20-60 volte il dosaggio umano consigliato) e 320 mg/kg, e' stato riscontrato un aumento dell'embrioletalita' nei ratti e le anomalie fetali comprendevano costole vaganti, palatoschisi e ossificazione craniofacciale anomala. Questi effetti sono in linea con l'inibizione della sintesi degli estrogeni nei ratti e possono risultare dai noti effetti del diminuzione degli estrogeni sulla gravidanza, l'organogenesi e il parto. L'uso del prodotto durante la gravidanza deve comunque essere limitato ai casi di infezionimicotiche gravi, quando, a giudizio del medico, i potenziali beneficisuperano i rischi possibili. I livelli di fluconazolo raggiunti nel latte materno sono simili ai livelli plasmatici; pertanto si sconsiglial'uso del prodotto durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Anticoagulanti: in volontari sani di sesso maschile, il fluconazolo ha comportato un prolungamento del tempo di protrombina in seguito allasomministrazione di warfarin. Sono stati segnalati episodi di sanguinamento (contusioni, epistassi, sanguinamento gastrointestinale, ematuria e melena) in associazione al prolungamento del tempo di protrombina. Monitorare il tempo di protrombina nei pazienti sottoposti a terapiacon anticoagulanti cumarinici. Azitromicina: uno studio di interazione farmacocinetica, condotto per dose singola per via orale su volontari sani con fluconazolo, non ha evidenziato un'interazione significativa tra il fluconazolo e l'azitromicina. Benzodiazepine (effetto rapido): a seguito della somministrazione concomitante di midazolam per via orale e di fluconazolo, sono stati registrati notevoli incrementi delleconcentrazioni di midazolam ed effetti psicomotori. L'effetto sul midazolam sembra piu' pronunciato dopo la somministrazione orale di fluconazolo rispetto alla via endovenosa. Se fosse necessaria una terapia concomitante di benzodiazepine, considerare una diminuzione della dose delle benzodiazepine ed un adeguato monitoraggio. Sulfoniluree: il fluconazolo somministrato a volontari sani ha prolungato l'emivita sierica delle sulfoniluree somministrate contemporaneamente per via orale (clorpropamide, glibenclamide, glipizide e tolbutamide). Il fluconazolo e le sulfoniluree orali possono essere somministrati contemporaneamente ai pazienti diabetici, ma si dovra' considerare la possibilita' di un episodio ipoglicemico. Idroclorotiazide: in volontari sani la somministrazione contemporanea di dosi multiple di idroclorotiazide ha aumentato le concentrazioni plasmatiche del fluconazolo. Questo non richiede una modificazione del regime posologico del fluconazolo nei soggettiin terapia concomitante con farmaci diuretici; tuttavia tenere conto di questa eventualita'. Fenitoina: la somministrazione concomitante con fenitoina puo' determinare un aumento clinicamente significativo deilivelli di fenitoina. Se la somministrazione concomitante fosse necessaria, controllare le concentrazioni plasmatiche della fenitoina e modificare il dosaggio di quest'ultima in modo da garantire i livelli terapeutici del farmaco. Contraccettivi orali: studi di farmacocinetica condotti con una terapia combinata a base di contraccettivi orali somministrati con dosi multiple di fluconazolo, non hanno mostrato effetti clinicamente rilevanti sui livelli dei due ormoni nei soggetti trattati con fluconazolo 50 mg, laddove le AUC dell'etinilestradiolo e di levonorgestrel nel gruppo trattato con fluconazolo 200 mg hanno evidenziato un incremento. In un altro studio, con 300 mg di fluconazolo una volta alla settimana, l'AUC dell'etinilestradiolo e del noretindrone sono aumentate. L'impiego di dosi multiple di fluconazolo a questi dosaggi non modifica l'efficacia di una terapia combinata a base di contraccettivi orali. Rifampicina: la rifampicina ha ridotto l'AUC e l'emivitadel fluconazolo. In caso di somministrazione concomitante, considerare un aumento della dose di fluconazolo. Ciclosporina: uno studio di farmacocinetica su pazienti sottoposti a trapianto di rene ha evidenziato che il fluconazolo alla dose di 200 mg/die comporta un lento incremento delle concentrazioni di ciclosporina. Nel corso di un altro studiosu pazienti sottoposti a trapianto di midollo con dosi multiple da 100 mg/die, il fluconazolo non ha modificato i livelli di ciclosporina. Pertanto, monitorare le concentrazioni plasmatiche della ciclosporina.Teofillina: nel corso di uno studio di interazione, la somministrazione di 200 mg di fluconazolo per 14 giorni ha ridotto la clearance plasmatica media della teofillina. Controllare i pazienti in terapia con alti dosaggi di teofillina o maggiormente a rischio per episodi di tossicita' indotti dalla teofillina e modificare la terapia se tali segni dovessero manifestarsi. Terfenadina: sono stati condotti studi in seguito al verificarsi di gravi episodi di disritmia conseguente al protrarsi dell'intervallo QTc in pazienti sottoposti a terapia concomitante con altri azoli antimicotici e terfenadina. Uno studio con una dose giornaliera di 200 mg di fluconazolo non ha dimostrato un prolungamento dell'intervallo QTc. Un altro studio con dosi giornaliere di fluconazolo pari a 400 mg e 800 mg, ha dimostrato che il fluconazolo a 400 mg/die o piu' aumenta significativamente i livelli plasmatici della terfenadina. L'uso concomitante a dosi di 400 mg/die o piu' con terfenadina e' controindicato, mentre con dosi inferiori a 400 mg/die e deve essere monitorato. Cisapride: sono stati riportati casi di eventi cardiaci tra cui torsioni di punta con fluconazolo e cisapride. Una somministrazione concomitante di 200 mg di fluconazolo una volta al giorno e 20 mg di cisapride quattro volte al giorno aumenta significativamente i livelli plasmatici di cisapride e prolunga l'intervallo QTc. La somministrazione contemporanea di cisapride e fluconazolo e' controindicata. Rifabutina: fluconazolo e rifabutina hanno aumentato le concentrazioni sieriche di rifabutina e causato nefrotossicita'; monitorare i pazienti. Tacrolimus: fluconazolo e tacrolimus hanno aumentato le concentrazioni sieriche di tacrolimus e causato nefrotossicita'; monitorare i pazienti. Zidovudina: due studi di farmacocinetica con fluconazolo e zidovudina hanno evidenziato un aumento dei livelli della zidovudina, causato molto probabilmente da una ridotta conversione della zidovudina nel suo metabolita principale. Nel primo studio, condotto sui pazienti AIDS o pazienti affetti da complicazioni AIDS-correlate, e' stato osservato un significativo aumento dell'AUC della zidovudina. Nel corso delsecondo studio con somministrazione concomitante di fluconazolo e zidovudina sono stati presi in esame i livelli della zidovudina nel pazienti HIV. L'AUC della zidovudina e' aumentata in modo significativodurante la co-somministrazione con il fluconazolo. Pertanto, in caso di terapia concomitante con i 2 farmaci monitorare a causa del possibile sviluppo di eventi avversi correlati alla zidovudina. L'uso di fluconazolo in pazienti sottoposti a terapia concomitante con astemizolo o altri farmaci metabolizzati dal sistema del citocromo P-450 puo' essere associato ad aumenti delle concentrazioni sieriche di questi farmaci. Inassenza di informazioni definitive, si consiglia di usare cautela nelcaso di somministrazione concomitante di fluconazolo e di monitorare attentamente i pazienti. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative durante la somministrazione contemporanea di fluconazolo e cimetidina o antiacidi. Inoltre in pazienti sottoposti ad irradiazione totale del corpo per trapianto di midollo non sono state riscontrate variazioni clinicamente significative nell'assorbimento del fluconazolo.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.