fertipeptil 28sir 0,1mg/1ml triptorelina ferring spa

Che cosa è fertipeptil 28sir 0,1mg/1ml?

Fertipeptil soluzione iniettabile prodotto da ferring spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Fertipeptil risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine.
Contiene i principi attivi: triptorelina acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascuna siringa preriempita con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 100 mcg di triptorelina acetato, equivalenti a 95,6 mcg di triptorelina base libera.
Codice AIC: 039404025 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Indicato per la downregulation e la prevenzione dei picchi prematuri di ormone luteinizzante (LH) in donne sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata in tecniche di riproduzione assistita (ART). Negli studi clinici e' stato utilizzato in cicli nei quali la stimolazione era stata indotta sia con ormone follicolostimolante di origine urinariao ricombinante (FSH) sia con gonadotropina menopausale umana (HMG).

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato sotto il controllo di uno specialista nel trattamento dell'infertilita'. Si usa come iniezione sottocutanea giornaliera nella parete addominale inferiore. Dopo la prima somministrazione, si raccomanda di tenere sotto osservazione medica la paziente per 30 minuti per assicurarsi che non insorgano reazioni allergiche/pseudo allergiche all'iniezione. Devono essere disponibili prontamente gli equipaggiamenti necessari al trattamento di tali reazioni. Lesuccessive iniezioni possono essere effettuate a cura della paziente stessa a condizione che sia stata ben informata sui segni ed i sintomidi una possibile ipersensibilita', sulle conseguenze di tali reazionie della necessita' di ricorrere a cure mediche immediate. Per evitarelipoatrofia, si raccomanda di variare il sito di iniezione. Il trattamento puo' essere iniziato nella prima fase follicolare (giorno 2 o 3 del ciclo mestruale) o nella fase luteale media (giorno 21-23 del ciclo mestruale o 5-7 giorni prima dell'inizio atteso della mestruazione).L'iperstimolazione ovarica controllata con gonadotropine deve essere iniziata dopo circa 2-4 settimane dal trattamento. La risposta ovaricadeve essere controllata clinicamente (tramite ecografia ovarica da sola o, preferibilmente, in combinazione con il dosaggio dei livelli di estradiolo) e la dose di gonadotropine dovra' essere adattata di conseguenza. Una volta ottenuto un sufficiente numero di follicoli della dimensione desiderata, il trattamento con il farmaco e con gonadotropinedeve essere interrotto e deve essere somministrata una singola iniezione di hCG per indurre la maturazione finale del follicolo. Se dopo 4 settimane la downregulation non e' confermata (tramite evidenza ecografica di un endometrio sfaldato o, preferibilmente in associazione allamisurazione dei livelli di estradiolo), si deve considerare l'interruzione del trattamento con il prodotto. La durata totale del trattamento di solito e' di 4-7 settimane. Durante il trattamento con il farmaco, si deve fornire adeguato supporto della fase luteale, secondo il protocollo del centro medico di riferimento. Non ci sono raccomandazioni di dosaggio particolare per pazienti con disfunzioni epatiche o renali. Uno studio clinico ha rilevato che il rischio di accumulo di triptorelina in pazienti con disfunzioni epatiche e renali gravi e' basso.

Effetti indesiderati

All'inizio del trattamento, la combinazione con gonadotropine puo' causare sindrome da iperstimolazione ovarica. Si possono osservare ingrossamento ovarico, dispnea, dolore pelvico e/o addominale. Emorragia genitale, incluse menorragia e metrorragia, possono verificarsi all'inizio del trattamento. Durante la fase iniziale del trattamento e' stata riportata comunemente (1%) la formazione di cisti ovariche. Durante iltrattamento con triptorelina alcune reazioni avverse hanno mostrato uno schema generale di insorgenza di eventi ipo- estrogenici correlati a un blocco ipofisi-ovaio quali disturbi del sonno, cefalea, alterazioni dell'umore, secchezza vulvovaginale, dispareunia e diminuzione della libido. Durante il trattamento si possono osservare dolore alla mammella, spasmi muscolari, artralgia, aumento di peso, nausea, dolore addominale, disturbi addominali, astenia e episodi di visione sfocata e disturbi visivi. Infezioni ed infestazioni. Comuni >=1/100 =1/10: cefalea; comuni: vertigini. Patologie oculari. Non noti: disturbi della visione, visione sfocata. Patologie vascolari. Comuni: vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non noti: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: dolore addominale, nausea; comuni: distensione addominale, vomito; non noti: disturbi addominali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non noti: iperidrosi, prurito, eruzione cutanea, angioedema, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico. Comuni: dolore dorsale; non noti: spasmi muscolari, artralgia. Gravidanza, puerperio e periodo perinatale. Comuni: aborto.Patologie del sistema riproduttivo e della mammella. Molto comuni: sanguinamento vaginale; comuni: dolore pelvico, sindrome da iperstimolazione ovarica, dismenorrea, cisti ovariche; non noti: ingrossamento ovarico, menorragia, metrorragia, secchezza vaginale, dispareunia, dolorealla mammella. Patologie generali e relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: infiammazione al sito di iniezione; comuni: dolore al sito di iniezione, reazione al sito di iniezione, affaticamento, sintomi simil-influenzali; non noti: astenia, eritema al sito di iniezione, aumento di peso.

Indicazioni

Indicato per la downregulation e la prevenzione dei picchi prematuri di ormone luteinizzante (LH) in donne sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata in tecniche di riproduzione assistita (ART). Negli studi clinici e' stato utilizzato in cicli nei quali la stimolazione era stata indotta sia con ormone follicolostimolante di origine urinariao ricombinante (FSH) sia con gonadotropina menopausale umana (HMG).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad alcuno degli eccipienti. Ipersensibilita' all'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) o a suoi analoghi. Gravidanza e allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Sodio cloruro, acido acetico glaciale (per la regolazione del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

L'uso di agonisti del GnRH puo' causare riduzione della densita' minerale ossea. Dati preliminari nell'uomo suggeriscono che l'uso di bifosfonati in associazione agli agonisti del GnRH puo' ridurre la perdita minerale ossea. Prestare particolare attenzione nelle pazienti con fattori di rischio addizionali per osteoporosi. Perdita di densita' minerale ossea: e' probabile che l'uso di agonisti del GnRH causi riduzioneminerale ossea mediamente dell'1% al mese per un periodo di trattamento di sei mesi. Ogni 10% di riduzione minerale ossea e' associato ad un aumento di rischio di frattura di due o tre volte. I dati attualmente disponibili suggeriscono che nella maggioranza delle donne il recupero della massa ossea persa avviene dopo la cessazione del trattamento.Non sono disponibili dati specifici nelle pazienti con osteoporosi conclamata o con rischio di osteoporosi. Poiche' la perdita di densita' ossea in queste pazienti puo' essere particolarmente dannosa, il trattamento con triptorelina deve essere valutato su base individuale e cominciato solo nel caso in cui l'analisi accurata del caso consideri i benefici attesi maggiori dei rischi associati. Devono essere prese in considerazione misure addizionali per contrastare la perdita di densita' minerale ossea. Si deve avere conferma che la paziente non sia gravida prima di prescrivere triptorelina. Raramente il trattamento con agonisti del GnRH puo' rivelare la presenza di cellule gonadotropiche di adenoma ipofisario precedente non noto. Queste pazienti possono presentare una apoplessia ipofisaria caratterizzata da improvviso mal di testa, vomito, disturbi visivi e oftalmoplegia. Sono state riportate variazioni dell'umore, inclusa depressione. Le pazienti con depressione nota devono essere attentamente monitorate durante il trattamento. La stimolazione ovarica deve avvenire solo sotto stretto controllo medico. In pazienti con disfunzioni renali o epatiche, triptorelina presenta una emivita finale media di 7-8 ore rispetto a 3-5 ore in soggetti sani. Nonostante questa prolungata esposizione, al momento del trasferimento dell'embrione non ci si attende una presenza in circolo di triptorelina. Porre attenzione particolare in donne con segni o sintomi di allergie in fase attiva o con anamnesi di predisposizione ad allergie. Iltrattamento e' sconsigliato in donne con reazioni allergiche gravi. Donne in eta' fertile devono essere controllate prima del trattamento per escludere una gravidanza. Le tecniche di riproduzione assistita (ART) sono associate a un rischio aumentato di gravidanze multiple, aborto, gravidanze ectopiche e malformazioni congenite. Questi rischi valgono anche in caso di trattamento con il farmaco quale terapia addizionale nell'iperstimolazione ovarica controllata. L'uso nell'iperstimolazione ovarica controllata puo' aumentare il rischio di insorgenza di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) e di cisti ovariche. La raccolta di follicoli indotta dall'uso di analoghi del GnRH e gonadotropine, puo' essere aumentata in maniera evidente in una minoranza di pazienti predisposte, in particolare nel caso di Sindrome da Ovaio Policistico. Come con altri analoghi del GnRH ci sono state segnalazioni di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) associate all'uso di triptorelina in combinazione con gonadotropine. Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS): OHSS e' un evento medico distinto dall'ingrossamento ovarico non complicato. OHSS e' una sindrome che puo' manifestarsi con diversi gradi di severita'. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni sessuali steroidei e un incremento della permeabilita' vascolare che puo' evolvere in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nelle pleure e, raramente, nella cavita' pericardica. In casi gravi di OHSS si puo' osservare la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico grave, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. La valutazione clinica puo' rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici, idrotorace, insufficienza polmonare acuta edeventi tromboembolici. Un'eccessiva risposta ovarica al trattamento con gonadotropine da' raramente luogo a OHSS se si evita la somministrazione di hCG per indurre l'ovulazione. Pertanto nei casi di OHSS e' prudente non somministrare hCG e consigliare alla paziente di astenersi dai rapporti sessuali o di usare metodi barriera di contraccezione peralmeno 4 giorni. La OHSS puo' evolversi rapidamente (da 24 ore a diversi giorni) e diventare un evento medico grave, pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno 2 settimane dopo la somministrazione di hCG. L'OHSS puo' essere piu' grave e piu' prolungata se si instaura la gravidanza. Molto spesso l'OHSS si verifica dopo la sospensione del trattamento ormonale e raggiunge i suoi massimi livelli circa sette/dieci giorni dopo il trattamento. Generalmente, l'OHSS si risolve spontaneamente con l'inizio delle mestruazioni. Se si verifica un'OHSS grave, il trattamento con gonadotropine deve essere interrotto, se ancora in corso, la paziente deve essere ospedalizzata e si deve iniziare una terapia specifica per la OHSS, ad esempio con riposo assoluto, infusione endovenosa di soluzioni elettrolitiche o colloidalied eparina. Questa sindrome si verifica con una piu' alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico. Il rischio di OHSS puo' essere aumentato in caso di uso di agonisti del GnRH in combinazione congonadotropine rispetto all'uso di gonadotropine da sole. Cisti ovariche: durante la fase iniziale del trattamento con agonisti del GnRH possono svilupparsi cisti ovariche. Di norma queste cisti sono asintomatiche e non funzionali.

Gravidanza e Allattamento

Il medicinale non e' indicato in gravidanza. Si deve escludere lo stato di gravidanza prima dell'inizio del trattamento dell'infertilita'. Si deve adottare un metodo di contraccezione non ormonale durante il trattamento fino a ripresa delle mestruazioni. Se la paziente rimane gravida durante la terapia con triptorelina, il trattamento deve essere interrotto. Quando la triptorelina viene usata per il trattamento dell'infertilita', non c'e' evidenza di nesso causale tra la triptorelina e qualsiasi successiva anomalia dello sviluppo degli ovociti, della gravidanza o del neonato. I pochi dati disponibili sull'uso di triptorelina in gravidanza non indicano un rischio maggiore di malformazioni congenite. Studi nell'animale hanno dimostrato tossicita' riproduttiva. Sulla base degli effetti farmacologici non si puo' escludere una influenza negativa sulla gravidanza e sul prodotto del concepimento. Non e'indicato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Non sono state studiate interazioni del farmaco con altri medicinali per questa indicazione. Non si possono escludere possibili interazionicon medicinali comunemente usati, inclusi liberatori di istamina. Quando la triptorelina e' somministrata in associazione a farmaci che interferiscono con la secrezione ipofisaria delle gonadotropine, si deve usare cautela e si raccomanda un controllo dello stato ormonale della paziente.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di fertipeptil

Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare nel contenitore originale, per proteggerlo dalla luce.