feiba fl 1000uf+baxject ii hf attivita di takeda italia spa
Che cosa è feiba fl 1000uf+baxject ii hf?
Feiba 250 soluzione iniett polv solv prodotto da
takeda italia spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Feiba 250 risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di vitamina k ed altri emostatici.
Contiene i principi attivi:
complesso protrombinico antiemofilico umano attivato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: complesso protrombinico attivato.
Codice AIC: 024744070
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Controllo degli episodi emorragici in soggetti con l'inibitore congenito o acquisito del fattore VIII. Trattamento dei pazienti con inibitore del Fattore XIa.
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Posologia
>>Pazienti con inibitore del Fattore VIII. I risultati clinici finoraottenuti nel trattamento di pazienti con inibitore del fattore VIII indicano che l'efficacia del farmaco puo' variare entro certi limiti dapaziente a paziente a causa del diverso titolo dell'inibitore e di altri fattori ancora sconosciuti. Pertanto, pur non considerandola una regola generale, ad alti livelli d'inibitore dovranno corrispondere alti dosaggi. La determinazione del tempo di coagulazione del sangue intero secondo Lee White e/o il calcolo del valore "r" del tromboelastogramma costituisce un utile parametro per la ricerca della dose piu' efficace e per il controllo della terapia. E' necessario distinguere le seguenti indicazioni: Episodi emorragici spontanei: si raccomanda la somministrazione da 60 a 100 unita'/Kg di peso corporeo da ripetersi ad intervalli di 8-12 ore fino a completa guarigione della ferita, fino alla scomparsa di dolori, arresto e riassorbimento della emorragia nel caso di emorragie interne. Se, nonostante la somministrazione di una dose di 100 unita'/kg ad intervalli di 8 ore, non viene notato alcun vantaggio terapeutico, si raccomanda di associare la somministrazione di 40 unita'/kg di un concentrato di fattore VIII umano. La somministrazione del fattore VIII deve sempre seguire quella del farmaco. Gli episodi emorragici trattati a domicilio possono essere controllati mediantesomministrazione fino a 150 unita'/kg a seconda della gravita' dell'emorragia. Secondo la nostra esperienza un trattamento profilattico a domicilio puo' essere eseguito somministrando circa 30 unita' di prodotto/Kg 3 volte la settimana seguite da circa 60 unita'/kg di concentrato di Fattore VIII. Piccoli interventi chirurgici: si raccomanda di seguire lo stesso schema terapeutico riportato per le emorragie spontanee, comunque occorre verificare l'effetto della terapia sostitutiva prima dell'intervento e, se necessario, aumentare la dose, oppure decidereper il trattamento combinato con il concentrato di fattore VIII (40 unita'/kg). Il controllo dell'efficacia di questa terapia deve essere effettuato eseguendo il test del tempo di coagulazione del sangue intero secondo Lee White e determinando il valore "r" del tromboelastogramma. La terapia combinata con concentrato di Fattore VIII permette anchedi ridurre il tempo di tromboplastina parziale attivato fino ai valori normali. Inoltre, al fine di valutare un eventuale rischio di coagulazione intravascolare, disseminata durante il trattamento si consigliadi controllare ripetutamente le piastrine, il fibrinogeno ed i prodotti di degradazione del fibrinogeno (FDP). Prima di ogni somministrazione in pazienti con inibitore del fattore VIII, si raccomanda di controllare il numero delle piastrine, poiche', secondo l'esperienza di alcuni autori (Bloom, Vermylen, Wensley) l'efficacia del prodotto dipende dal numero normale dei trombociti. Se il numero delle piastrine risulta inferiore a 100.000/mm^3, prima del trattamento e' necessario normalizzare questo parametro mediante somministrazione di concentrati piastrinici. A tale riguardo si deve sottolineare che la somministrazione di concentrati di Fattore VIII di origine animale deprime il numero delle piastrine con conseguente inefficacia del farmaco qualora esso dovesse essere impiegato. >>Pazienti con inibitore del Fattore XIa. Nella casistica finora raccolta il tempo di coagulazione cefalina e' stato normalizzato in un paziente sul quale e' stato eseguito un intervento di "bypass" aorto-coronarico mediante trattamento con circa 40 unita'/Kg per alcuni giorni in un'unica somministrazione. Il controllo dell'efficacia e degli effetti collaterali deve essere effettuato con l'impiego degli stessi tests menzionati per i pazienti con inibitore del Fattore VIII. >>Somministrazione. Il prodotto ricostituito deve essere somministrato per via endovenosa.
Effetti indesiderati
In certi casi la somministrazione ad alti dosaggi (200 unita'/kg ed oltre) ha provocato sintomi di DIC. Al fine di evitare i rischi di queste complicanze si raccomanda di controllare con i tests specifici tutti i pazienti che devono essere trattati con il medicinale. Si consiglia pertanto di verificare ripetutamente il numero di trombociti, il fibrinogeno ed i prodotti di degradazione del fibrinogeno. Occorre prestare particolare attenzione ad un eventuale allungamento del tempo di tromboplastina parziale attivato e del tempo di protrombina. Nei casi che i sintomi di una DIC vengano confermati dai 3 tests sopra menzionati(diminuzione delle piastrine e del fibrinogeno, aumento dei prodotti di degradazione del fibrinogeno) e' necessario sospendere il trattamento. I derivati plasmatici umani possono talvolta provocare qualsiasi tipo di forme allergiche, dalla lieve orticaria transitoria allo shock anafilattico. In questi casi si consiglia di interrompere immediatamente la somministrazione. Le reazioni allergiche devono essere trattate con antistaminici e corticosteroidi. Lo shock anafilattico dovra' essere immediatamente trattato con la terapia adeguata. Allo stato attualedelle conoscenze scientifiche e tecnologiche non e' possibile escludere con assoluta certezza il rischio di trasmissione di virus (sia conosciuti o ad oggi sconosciuti) per mezzo di concentrati ottenuti da plasma umano. Nel corso di studi clinici condotti con il farmaco trattatosecondo il metodo in oggetto, non e' stata riscontrata alcuna infezione da epatite B o NANB. La trasmissione del virus HIV e' esclusa con assoluta certezza. La somministrazione del prodotto puo' talvolta provocare delle reazioni anamnestiche con conseguente aumento del titolo dell'inibitore. In certi casi comunque si osserva anche una diminuzione.Nella maggior parte dei casi il titolo rimane ad un livello costante.
Indicazioni
Controllo degli episodi emorragici in soggetti con l'inibitore congenito o acquisito del fattore VIII. Trattamento dei pazienti con inibitore del Fattore XIa.
Controindicazioni ed effetti secondari
Pazienti affetti da coagulopatia da consumo (DIC).
Composizione ed Eccipienti
Citrato trisodico biidrato, cloruro di sodio.
Avvertenze
Il medicinale e' ottenuto da un pool di plasma di donatori selezionati costantemente controllati per accertarne l'idoneita' alla donazione.Per la produzione sono utilizzate esclusivamente unita' di plasma provenienti da Centri di Plasmaferesi autorizzati e controllate per l'assenza dell'antigene HBs e per l'assenza degli anticorpi anti HIV e antiHCV. Durante il processo di produzione e' sottoposto ad un termotrattamento specifico a vapore (10 ore a 60 gradi C ed 1 ora a 80 gradi C) atto a ridurre ulteriormente il potenziale rischio di trasmissione di infezioni virali. In campioni del prodotto contaminati con quantita' note di HIV, questo metodo di inattivazione virale ha neutralizzato almeno 10^6 unita' infettanti di HIV in vitro/ml in 3 ore. La determinazione del titolo di HIV e' stata effettuata mediante incubazione con cellule HT-H9 e susseguente dosaggio della transcriptasi inversa nel surnatante delle cellule. Il farmaco, inoltre, viene sottoposto a controlli atti ad accertarne l'apirogenicita', la sterilita' e l'innocuita'. In conformita' alle raccomandazioni del CPMP ed alle normative emanate dalla competente Autorita' Sanitaria, questo preparato e' stato prodotto da un pool di plasma umano ottenuto esclusivamente da singole donazioni risultate negative alla ricerca di anticorpi anti-HCV. Studi clinici devono ancora dimostrare se prodotti finiti derivanti da tale plasma screenato risultino effettivamente piu' sicuri per quanto concerne il rischio di trasmissione di virus o di agenti patogeni molecolari rispetto ai prodotti derivati da plasma ottenuto da donazioni non screenate per la presenza di anticorpi anti-HCV.
Gravidanza e Allattamento
L'innocuita' del preparato somministrato durante la gravidanza non e'stata dimostrata nell'ambito di studi clinici controllati. Pertanto, durante la gravidanza ed il periodo di allattamento, deve essere somministrato solo in caso di reale necessita'.
Interazioni con altri prodotti
Da usare con cautela in combinazione con antifibrinolitici quali l'acido epsilonaminocaproico.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna in particolare.