faretrizin*8cps 500mg cefatrizina la.fa.re. srl
Che cosa è faretrizin 8cps 500mg?
Faretrizin capsule prodotto da
la.fa.re. srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Faretrizin risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di altri antibatterici beta-lattamici.
Contiene i principi attivi:
cefatrizina propilenglicolato
Codice AIC: 025789013
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento orale delle infezioni sostenute da germi sensibili alla Cefatrizina, in particolare: Infezioni dell'apparato respiratorio (tonsillite, faringite, bronchite, broncopolmonite). Infezioni dell'apparato gastrointestinale (enteriti e peritoniti da E. Coli). Infezioni dell'apparato urogenitale (pielite, pielonefrite, cistite, prostatite, epidimite, uretrite).
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Posologia
La posologia giornaliera media consigliata e': Adulti: da 1,5 a 3 g frazionati in 3-4 somministrazioni. Bambini: da 30 a 100 mg per Kg/die frazionati in 3-4 somministrazioni. Le dosi di farmaco devono essere adeguate a giudizio del medico, in funzione dell'eta' del paziente, deltipo e della gravita' dell'infezione e della risposta terapeutica. Non dovranno essere usate dosi inferiori a quelle sopra indicate ed il dosaggio pediatrico non dovra' in alcun modo superare quello consigliato per gli adulti. Durata del trattamento: in tutti i pazienti, indipendentemente dall'eta' e dal peso, e' consigliabile protrarre la terapiaper un minimo di 48-72 ore, dopo la scomparsa dei sintomi e la negativizzazione delle colture batteriche. Allestimento della sospensione. Per ottenere la sospensione aggiungere acqua potabile poco alla volta, fino al segno indicato sul flacone ed agitare energicamente. Agitare sempre prima dell'uso. Sul misurino dosatore sono indicati due segni (5ml e 10 ml), corrispondenti alla quantita' di antibiotico di 250 e 500 mg. La sospensione preparata si conserva stabile per 5 giorni a temperatura ambiente e per 10 giorni in frigorifero, avendo cura di tenereil flacone ben chiuso.
Effetti indesiderati
Le reazioni indesiderabili da Cefalosporine sono per lo piu' limitatea disturbi gastrointestinali e, occasionalmente a fenomeni di ipersensibilita'. La frequenza della comparsa di questi e' maggiore negli individui nei quali, in precedenza, si siano verificate reazioni di ipersensibilita' verso farmaci e sostanze varie ed in quelli con precedenti di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria, etc., nell'anamnesi. Complessivamente in corso, o a seguito di trattamento con cefalosporine, sono state segnalate le seguenti reazioni secondarie: glossite, nausea, vomito, pirosi gastrica, dolori addominali, diarrea; piu' raramente eruzioni cutanee, prurito, orticaria, artralgia. Occasionalmente sono state riferite variazioni di solito transitorie e comunque reversibili di alcuni parametri clinici e di laboratorio con eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell'azotemia. Altre reazioni riferite sono state vertigini, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida, in rapporto, quest'ultima, con lo sviluppo di microorganismi non sensibili. L'eventuale comparsa di questi fenomeni collaterali richiede l'adozione dellenecessarie misure terapeutiche e l'attenta considerazione del medico che se del caso, decidera' sull'opportunita' di interrompere il trattamento. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.
Indicazioni
Trattamento orale delle infezioni sostenute da germi sensibili alla Cefatrizina, in particolare: Infezioni dell'apparato respiratorio (tonsillite, faringite, bronchite, broncopolmonite). Infezioni dell'apparato gastrointestinale (enteriti e peritoniti da E. Coli). Infezioni dell'apparato urogenitale (pielite, pielonefrite, cistite, prostatite, epidimite, uretrite).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Sebbene non esistano prove sperimentali di effetti embriopatici o teratogenici attribuibili alla Cefatrizina, come per tutti gli altri farmaci nelle donne in stato di gravidanza o nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico.
Interazioni con altri prodotti
L'eventuale uso contemporaneo o ravvicinato di altri farmaci nefrotossici, aumenta la tossicita' renale e la funzione del rene, va assiduamente controllata (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina, etc.). L'uso prolungato dell'antibiotico puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili; in taleevenienza adottare le opportune misure. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici.