famodil*20cpr 20mg famotidina sigmatau ind.farm.riunite spa
Che cosa è famodil 20cpr 20mg?
Famodil compresse prodotto da
sigmatau ind.farm.riunite spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Famodil risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo, antagonisti del recettore h2.
Contiene i principi attivi:
famotidina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene: famotidina.
Codice AIC: 025924022
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Ulcera duodenale. Ulcera gastrica benigna. Condizioni ipersecretorie come la sindrome di Zollinger-Ellison. Prevenzione delle recidive dell'ulcera duodenale. Esofagite da reflusso.
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Posologia
Somministrazione orale. Ulcera duodenale. Terapia iniziale: 1 compressa da 40 mg la sera. Il periodo di trattamento puo' andare dalle 4 alle 8 settimane, ma la sua durata puo' essere ridotta se l'endoscopia rivela che l'ulcera e' guarita. Nella maggior parte dei casi di ulcera duodenale, la guarigione si ha entro le 4 settimane di terapia. In queipazienti nei quali le ulcere non siano guarite dopo 4 settimane, il trattamento deve continuare per un ulteriore periodo di 4 settimane. Terapia di mantenimento: 20 mg la sera. Questo regime terapeutico e' stato mantenuto per 6 mesi. Ulcera gastrica benigna: 1 compressa da 40 mgal giorno la sera. Il periodo di trattamento deve essere protratto per 6-8 settimane, ma la sua durata puo' essere ridotta se l'endoscopia rivela che l'ulcera e' guarita. Sindrome di Zollinger-Ellison: i pazienti senza una precedente terapia antisecretiva debbono iniziare con 20mg ogni 6 ore. Il dosaggio deve essere adattato alle individuali esigenze del paziente e deve continuare fintanto che sia clinicamente indicato. Dosi fino a 800 mg/die sono state somministrate sino ad 1 anno senza sviluppo di effetti collaterali significativi o tachifilassi. I pazienti che stanno assumendo un altro H2 antagonista possono passare direttamente aal farmaco con una dose iniziale piu' alta rispetto a quella raccomandata per i nuovi casi. Esofagite da reflusso: 20 mg due volte al giorno per un periodo di sei settimane; nei casi piu' gravi il dosaggio puo' essere aumentato fino a 40 mg due volte al giorno per sei settimane. Il trattamento puo' essere prolungato fino a 12 settimane. La durata del trattamento ed il dosaggio possono essere ridotti se viene accertata la guarigione della lesione. Terapia di mantenimento: nei casi piu' gravi guariti con famotidina e' possibile effettuare una terapia di mantenimento con dosi di 20 mg due volte al giorno. In pazienti con grave insufficienza renale, la dose di famotidina deve essereridotta a 20 mg la sera. L'intervallo di somministrazione puo' essereprolungato a 36-48 ore a seconda della risposta clinica del paziente.
Effetti indesiderati
Patologie cardiache. Molto rari: blocco AV con antagonisti del recettore H 2 somministrati per via endovenosa, prolungamento dell'intervallo QT (in pazienti con compromissione della funzione renale). Patologiedel sistema emolinfopoietico. Molto rari: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, pancitopenia. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, vertigini; non comuni: alterazione del gusto; molto rari: convulsioni, crisi epilettiche tipo grande male, parestesia, sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Moltorari: polmonite interstiziale talvolta fatale. Patologie gastrointestinali. Comuni: stipsi, diarrea; non Comuni: secchezza delle fauci, nausea e/o vomito, disturbi o distensione addominali, flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non Comuni: rash, prurito, orticaria; molto rari: alopecia, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica talvolta fatale. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: artralgia; crampi muscolari. Patologie del metabolismo e della nutrizione. Non Comuni: anoressia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non Comuni: affaticamento; molto rari: oppressione toracica. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni di ipersensibilita'. Patologie epatobiliari. Molto rari: alterazione degli enzimi epatici, epatite, ittero colestatico. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto rari: impotenza. Disturbi psichiatrici. Molto rari: disturbi psichici reversibili inclusi depressione, ansia, agitazione, disorientamento, confusione, e allucinazioni. insonnia. riduzione della libido. Effetti Avversi-Relazione causale. Non nota: sono stati segnalati rari casi di ginecomastia.
Indicazioni
Ulcera duodenale. Ulcera gastrica benigna. Condizioni ipersecretorie come la sindrome di Zollinger-Ellison. Prevenzione delle recidive dell'ulcera duodenale. Esofagite da reflusso.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. E' stata osservata sensibilita' crociata in questa classe di farmaci. Pazienti con storia di ipersensibilita' ad altri antagonisti del recettore H2.
Composizione ed Eccipienti
Compresse rivestite con film: amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, talco, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido, ferro ossido rosso, ferro ossido giallo, cera carnauba.
Avvertenze
Neoplasia gastrica: prima di iniziare la terapia nell'ulcera gastricadeve essere esclusa la sua possibile natura maligna. La risposta sintomatica dell'ulcera gastrica alla terapia non esclude la presenza di un tumore maligno gastrico. Disfunzione renale: si deve usare cautela nel trattamento di pazienti con funzione renale compromessa. Se la clearance della creatinina scende a valori inferiori a 10 ml/min si deve prendere in considerazione una riduzione del dosaggio giornaliero. Nei bambini non sono state stabilite sicurezza ed efficacia. Non sono stati osservati ne' un aumento di incidenza ne' variazioni del tipo di effetti indesiderati farmaco-relati negli anziani. Non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio in relazione alla sola eta'. In caso di trattamento a lungo termine con un alto dosaggio, si raccomanda di monitorare il conteggio delle cellule ematiche e la funzione epatica. In caso di malattia ulcerosa che dura da lungo tempo, si deve evitare una brusca sospensione del trattamento dopo il sollievo dai sintomi.
Gravidanza e Allattamento
Il farmaco non e' consigliato in gravidanza, e deve essere prescrittosolo se assolutamente necessario. Prima di iniziare una terapia in gravidanza, valutare i potenziali benefici del farmaco contro i possibili rischi che possono manifestarsi. La famotidina e' rilevabile nel latte umano. Le madri che allattano debbono sospendere o il farmaco o l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Non sono state identificate interazioni farmacologiche clinicamente importanti. Il farmaco non interagisce con il sistema enzimatico metabolizzante i farmaci legati al citocromo P450. I medicinali metabolizzati attraverso questo sistema testati nell'uomo sono stati warfarin, teofillina, fenitoina, diazepam, propranololo, aminopirina ed antipirina.Non sono stati evidenziati effetti significativi al test del verde indocianina quale indice di flusso epatico e/o di estrazione epatica delfarmaco. Studi su pazienti stabilizzati alla terapia con fenprocumonenon hanno mostrato interazioni farmacocinetiche con famotidina ed effetti sull'attivita' farmacocinetica o anticoagulante del fenprocumone.Inoltre, studi effettuati con famotidina non hanno mostrato alcun aumento dei livelli ematici di alcol attesi a seguito di assunzione di alcol. Alterazioni del pH gastrico possono influenzare la biodisponibilita' di alcuni farmaci causando una riduzione dell'assorbimento di atazanavir. L'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo puo' essere ridotto. Il ketoconazolo deve essere somministrato 2 ore prima della somministrazione di famotidina. Gli antiacidi possono ridurre l'assorbimento di famotidina e causare concentrazioni plasmatiche di famotidina piu' basse: la famotidina deve essere assunta 1-2 ore prima dell'assunzione di un antiacido. La somministrazione di probenecid puo' ritardare l'eliminazione di famotidina. Deve essere evitato l'uso concomitante diprobenecid e famotidina. Deve essere evitato l'uso concomitante di sucralfato entro due ore dall'assunzione della dose di famotidina.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non ci sono speciali precauzioni per la conservazione.