etoposide sand*ev 20ml 20mg/ml etoposide sandoz spa
Che cosa è etoposide sand ev 20ml 20mg/ml?
Etoposide sand soluzione per infusione conc prodotto da
sandoz spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Etoposide sand risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di farmaci antineoplastici/derivati della podofillotossina.
Contiene i principi attivi:
etoposide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di etoposide.
Codice AIC: 036622037
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
L'etoposide e' un farmaco antineoplastico per uso endovenoso. Puo' essere usato in monoterapia o in combinazione con altri agenti oncolitici. I dati disponibili dimostrano che l'etoposide puo' essere impiegatonel carcinoma polmonare a piccole cellule, nei carcinomi del testicolo non seminomatosi resistenti, nella leucemia mielomonocitica e mielocitica acuta (AML, sottotipo FAB M4 o M5) quale parte della terapia di combinazione dopo fallimento della chemioterapia di induzione.
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Posologia
L'etoposide deve essere somministrato unicamente per infusione endovenosa lenta. L'etoposide concentrato per soluzione per infusione deve essere diluito prima dell'uso. Immediatamente prima della somministrazione, la dose necessaria deve essere diluita in glucosio 5% o soluzionesalina per iniezione 0,9%, per ottenere un intervallo di concentrazione da 0,2 a 0,4 mg/ml, di solito non piu' di 0,25 mg/ml per la concentrazione finale. Il farmaco deve poi essere somministrato per infusioneendovenosa in un periodo non inferiore a 30 minuti. Adulti: la dose raccomandata di etoposide e' di 60-120 mg/m^2 e.v. al giorno per 5 giorni consecutivi. Poiche' l'etoposide causa mielosoppressione, il ciclo di trattamento non deve essere ripetuto a intervalli inferiori a 10-20giorni. Nelle indicazioni non-ematologiche, i cicli non possono essere ripetuti prima che siano trascorsi 21 giorni. Cicli ripetuti di etoposide non devono essere comunque effettuati fino a quando il quadro ematico non mostri piu' segni di mielosoppressione e sia ritenuto soddisfacente. In complesso, gli schemi posologici piu' frequentemente usatisono quelli di 100 mg/m^2 per 5 giorni o di 120 mg/m^2 a giorni alterni o nei giorni 1, 3 e 5. Si deve prestare particolare attenzione per evitare lo stravaso. Bambini e adolescenti: nei bambini, la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate. Anziani: non sono necessari aggiustamenti posologici. Nei pazienti con insufficienza renale ma confunzione epatica normale, la dose di etoposide deve essere ridotta, ivalori ematologici minimi e la funzione renale monitorati. Il regime posologico raccomandato in base alla clearance della creatinina. Clcr >50 ml/min. Dose giornaliera raccomandata: 100% della dose standard; clcr 15-50 ml/min. Dose giornaliera raccomandata: 75% della dose standard; clcr CONSERVAZIONEPer la conservazione del concentrato non occorrono speciali precauzioni. Dopo apertura del flaconcino, la stabilita' chimica e fisica sono state dimostrate per 24 ore a temperatura ambiente. Dal punto di vistamicrobiologico, il prodotto diluito deve essere usato immediatamente.In caso contrario, i tempi di conservazione e le altre condizioni prima della utilizzazione rientrano nella responsabilita' di chi ne fa uso, e comunque non devono superare le 24 ore a 2-8 gradi C, a meno che la diluizione non sia avvenuta in condizione asettiche controllate e validate.AVVERTENZELa somministrazione di etoposide deve essere eseguita solo da personale esperto nelle terapie antineoplastiche. Quando l'etoposide e' somministrato per via endovenosa, occorre cautela per evitare lo stravaso. Se prima di iniziare il trattamento con etoposide il paziente e' statosottoposto a radio- e/o chemioterapia, e' necessario lasciar trascorrere un opportuno intervallo di tempo per consentire la rigenerazione del midollo osseo. Il numero degli elementi figurati del sangue e la funzione epatica devono essere monitorati. Se il numero di leucociti scende al di sotto di 2.000/mm^3 o quello assoluto dei neutrofili al di sotto di 500/mm^3 o quello delle piastrine al di sotto di 50.000/mm^3, si deve interrompere il trattamento fino a quando i corrispondenti valori non siano ritornati a livelli accettabili. A seconda che l'etoposide sia stato usato in monoterapia o in trattamenti combinati, i livelli ematici si ristabiliscono normalmente entro 21 giorni. Una dose cumulativa totale (etoposide > 2.000 mg/m^2 ) aumenta il rischio di leucemie acute non-linfoblastiche secondarie. Le infezioni batteriche devonoessere tenute sotto controllo, prima di iniziare il trattamento con etoposide. Possono verificarsi reazioni anafilattiche come vampate, tachicardia, broncospasmo e ipotensione. L'infusione deve essere praticata lentamente, in 30-60 minuti, per evitare ipotensione e broncospasmo.Nausea e vomito compaiono in circa il 30-40% dei pazienti. Gli antiemetici sono utili nel controllo di questi effetti avversi. L'etoposide deve essere conservato fuori della portata dei bambini. L'etoposide non deve essere miscelato con altri farmaci. Tutte le persone che vengono a contatto con l'etoposide devono indossare guanti e occhiali protettivi, in quanto sono possibili reazioni cutanee e c'e' il rischio che il farmaco venga a contatto con gli occhi. In caso di contatto con l'etoposide, cute e mucose devono essere lavate abbondantemente con acqua. L'etoposide e' mutageno e cancerogeno. Di cio' occorre tener conto quando si programmano trattamenti di lunga durata. L'etoposide puo' avere effetti genotossici. Pertanto, i pazienti di sesso maschile trattati con il farmaco devono evitare di procreare durante il trattamento e nei 6 mesi successivi. Poiche' esiste la possibilita' di una infertilita' irreversibile, va anche raccomandato loro di chiedere consiglio circa la conservazione dello sperma prima dell'inizio del trattamento.INTERAZIONIL'etoposide puo' potenziare l'effetto citotossico e mielosoppressivo di altri farmaci (ad es., ciclosporina). E' stato riscontrato che altedosi di ciclosporina aumentano l'esposizione all'etoposide e ne riducono la clearance. L'effetto degli anticoagulanti orali puo' risultare aumentato. Fenilbutazone, salicilato di sodio e acido salicilico possono influenzare il legame proteico dell'etoposide. Non esistono dati sulla somministrazione di etoposide con farmaci che notoriamente inibiscono l'attivita' della fosfatasi (ad es., levamisolo cloridrato). La vaccinazione con vaccini vivi attenuati di pazienti imunocompromessi da un agente chemioterapico puo' provocare infezioni gravi e fatali. L'etoposide viene di solito impiegato in associazione con altri farmaci citotossici, ed e' stato osservato un sinergismo terapeutico con una serie di tali composti (ad es., metotrexato e cisplatino).EFFETTI INDESIDERATIInfezioni e infestazioni. Raro (> 1/10000 e < 1/1000): febbre e casi di sepsi. Neoplasie benigne e maligne. Raro: leucemia acuta, con o senza fase preleucemica, segnalate raramente in pazienti trattati con etoposide in combinazione con altri farmaci antineoplastici. Una anomaliacromosomica 11q23 e' stata osservata in certi casi di leucemia secondaria in pazienti che erano stati trattati con epipodofillotossine e incasi di ripresa della leucemia. Una ulteriore caratteristica delle leucemia secondarie nei pazienti trattati con epipodofillotossine e' il loro breve periodo di latenza, e il tempo medio per lo sviluppo di leucemia e' di circa 32 mesi. Alterazioni del sangue e sistema linfatico.Molto comune (> 1/10): mielosoppressione. La leucopenia si verifica in genere piu' spesso della piastrinopenia e piu' frequentemente e' di grado da moderato a severo. Il recupero ematologico e' di solito completo 24-28 giorni dopo l'ultima dose, e con il solo etoposide non e' stata osservata tossicita' cumulativa. Diminuzione dell'emoglobina; comune (> 1/100 e < 1/10): infezioni ed emorragie in seguito a mielosoppressione grave; raro: anemia. Alterazioni del sistema immunitario. Non comune (> 1/1.000 e < 1/100): reazioni anafilattiche caratterizzate da brividi, vampate, tachicardia, dispnea, broncospasmo e ipotensione sono state riportate dopo somministrazione di etoposide. Una maggiore frequenza di reazioni anafilattiche e' stata riportata in bambini che ricevevano infusioni in cui le concentrazioni del farmaco erano piu' elevate di quelle raccomandate. Il ruolo della concentrazione dell'infusione (o della velocita' di infusione) nello sviluppo di tali reazioni non e' certo. Queste reazioni hanno in genere risposto alla sospensione del trattamento e alla somministrazione di agenti pressori, ad es. adrenalina (epinefrina), di corticosteroidi, antistaminici o, se del caso, espansori del volume plasmatico. Molto raro (< 1/10.000, compresi casi isolati): Necrolisi epidermica tossica (1 caso fatale); raro: raramente possono aversi reazioni di ipersensibilita' dovuti all'alcool benzilico presente nel farmaco. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Raro: iperuricemia e' stata segnalata in rari casi durante l'impiego di etoposide. Alterazioni del sistema nervoso. Comune: Neuropatia periferica e' stata osservata nello 0,7-2,0% dei casi. Effetto sul sistema nervoso centrale. Non comune: convulsioni; raro: confusione, ipercinesia, acinesia, sonnolenza, vertigini, stanchezza, retrogusto e cecita' corticale transitoria. Disturbi oculari. Non comune: neurite ottica. Alterazioni cardiache. Molto raro: dopo impiego di etoposide sono stati riportati infarto miocardico e disturbi del ritmo. Alterazionidel sistema vascolare. Comune: in seguito a infusione eccessivamente rapida puo' comparire ipotensione, che puo' essere controllata diminuendo la velocita' dell'infusione; non comune: sono state anche segnalate ipertensione e/o vampate. La pressione arteriosa ritorna nella normaentro poche ore dalla sospensione dell'infusione. Flebite. Alterazioni dell'apparato respiratorio. Non comune: e' stata segnalata apnea, con ripresa spontanea del respiro dopo la sospensione del trattamento con etoposide. Sono state segnalate anche reazioni improvvise, fatali associate a broncospasmo. Tosse, laringospasmo e cianosi. Polmonite interstiziale/fibrosi polmonare. Rare: raramente e' stata riportata polmonite. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto comune: nauseae vomito, diarrea e anoressia; comune: stomatiti; raro: dolori addominali, stipsi ed esofagite si verificano raramente. Alterazioni del sistema epatobiliare. E' stato dimostrato che l'etoposide raggiunge elevate concentrazioni nel fegato, pertanto in caso di insufficienza funzionale di tale organo si puo' avere accumulo. Non comuni: dopo somministrazione di dosi elevate di etoposide e' stato riportato un aumento degli enzimi epatici. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: una alopecia reversibile che puo' dar luogo a calvizie totale si e' verificata in circa il 66% dei pazienti; non comune: edemadella faccia e della lingua, sudorazione; raro: Rash, orticaria, pigmentazione e prurito sono stati riportati in rari casi dopo somministrazione di etoposide; molto raro: in letteratura sono stati descritti due casi di sindrome di Stevens-Johnson, ma il rapporto con l'etoposide non e' stato provato. E' stato anche riportato un unico caso di riacutizzazione di dermatite da radiazioni. Alterazioni renali e delle vie urinarie. E' stato dimostrato che l'etoposide raggiunge elevate concentrazioni nei reni, e pertanto in caso di compromissione della funzione renale si puo' avere accumulo. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: amenorrea, cicli anovulatori, ridotta fertilita' e ipomenorrea.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOSi sospetta che l'etoposide, quando somministrato durante la gravidanza, causi seri difetti congeniti. Esso non deve quindi essere somministrato in gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario. Durante il trattamento con etoposide, le donne in eta' fertile devono usareuna efficace contraccezione. Se nel corso del trattamento si verificauna gravidanza, prima della nascita devono essere forniti appropriaticonsigli, e il beneficio del trattamento deve essere valutato rispetto al possibile rischio per il feto. Non si sa se l'etoposide venga escreto nel latte materno, e un rischio per il lattante non puo' essere pertanto escluso. L'etoposide e' strettamente controindicato durante l'allattamento, che va quindi interrotto.
Effetti indesiderati
Infezioni e infestazioni. Raro (> 1/10000 e < 1/1000): febbre e casi di sepsi. Neoplasie benigne e maligne. Raro: leucemia acuta, con o senza fase preleucemica, segnalate raramente in pazienti trattati con etoposide in combinazione con altri farmaci antineoplastici. Una anomaliacromosomica 11q23 e' stata osservata in certi casi di leucemia secondaria in pazienti che erano stati trattati con epipodofillotossine e incasi di ripresa della leucemia. Una ulteriore caratteristica delle leucemia secondarie nei pazienti trattati con epipodofillotossine e' il loro breve periodo di latenza, e il tempo medio per lo sviluppo di leucemia e' di circa 32 mesi. Alterazioni del sangue e sistema linfatico.Molto comune (> 1/10): mielosoppressione. La leucopenia si verifica in genere piu' spesso della piastrinopenia e piu' frequentemente e' di grado da moderato a severo. Il recupero ematologico e' di solito completo 24-28 giorni dopo l'ultima dose, e con il solo etoposide non e' stata osservata tossicita' cumulativa. Diminuzione dell'emoglobina; comune (> 1/100 e < 1/10): infezioni ed emorragie in seguito a mielosoppressione grave; raro: anemia. Alterazioni del sistema immunitario. Non comune (> 1/1.000 e < 1/100): reazioni anafilattiche caratterizzate da brividi, vampate, tachicardia, dispnea, broncospasmo e ipotensione sono state riportate dopo somministrazione di etoposide. Una maggiore frequenza di reazioni anafilattiche e' stata riportata in bambini che ricevevano infusioni in cui le concentrazioni del farmaco erano piu' elevate di quelle raccomandate. Il ruolo della concentrazione dell'infusione (o della velocita' di infusione) nello sviluppo di tali reazioni non e' certo. Queste reazioni hanno in genere risposto alla sospensione del trattamento e alla somministrazione di agenti pressori, ad es. adrenalina (epinefrina), di corticosteroidi, antistaminici o, se del caso, espansori del volume plasmatico. Molto raro (< 1/10.000, compresi casi isolati): Necrolisi epidermica tossica (1 caso fatale); raro: raramente possono aversi reazioni di ipersensibilita' dovuti all'alcool benzilico presente nel farmaco. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Raro: iperuricemia e' stata segnalata in rari casi durante l'impiego di etoposide. Alterazioni del sistema nervoso. Comune: Neuropatia periferica e' stata osservata nello 0,7-2,0% dei casi. Effetto sul sistema nervoso centrale. Non comune: convulsioni; raro: confusione, ipercinesia, acinesia, sonnolenza, vertigini, stanchezza, retrogusto e cecita' corticale transitoria. Disturbi oculari. Non comune: neurite ottica. Alterazioni cardiache. Molto raro: dopo impiego di etoposide sono stati riportati infarto miocardico e disturbi del ritmo. Alterazionidel sistema vascolare. Comune: in seguito a infusione eccessivamente rapida puo' comparire ipotensione, che puo' essere controllata diminuendo la velocita' dell'infusione; non comune: sono state anche segnalate ipertensione e/o vampate. La pressione arteriosa ritorna nella normaentro poche ore dalla sospensione dell'infusione. Flebite. Alterazioni dell'apparato respiratorio. Non comune: e' stata segnalata apnea, con ripresa spontanea del respiro dopo la sospensione del trattamento con etoposide. Sono state segnalate anche reazioni improvvise, fatali associate a broncospasmo. Tosse, laringospasmo e cianosi. Polmonite interstiziale/fibrosi polmonare. Rare: raramente e' stata riportata polmonite. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto comune: nauseae vomito, diarrea e anoressia; comune: stomatiti; raro: dolori addominali, stipsi ed esofagite si verificano raramente. Alterazioni del sistema epatobiliare. E' stato dimostrato che l'etoposide raggiunge elevate concentrazioni nel fegato, pertanto in caso di insufficienza funzionale di tale organo si puo' avere accumulo. Non comuni: dopo somministrazione di dosi elevate di etoposide e' stato riportato un aumento degli enzimi epatici. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: una alopecia reversibile che puo' dar luogo a calvizie totale si e' verificata in circa il 66% dei pazienti; non comune: edemadella faccia e della lingua, sudorazione; raro: Rash, orticaria, pigmentazione e prurito sono stati riportati in rari casi dopo somministrazione di etoposide; molto raro: in letteratura sono stati descritti due casi di sindrome di Stevens-Johnson, ma il rapporto con l'etoposide non e' stato provato. E' stato anche riportato un unico caso di riacutizzazione di dermatite da radiazioni. Alterazioni renali e delle vie urinarie. E' stato dimostrato che l'etoposide raggiunge elevate concentrazioni nei reni, e pertanto in caso di compromissione della funzione renale si puo' avere accumulo. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: amenorrea, cicli anovulatori, ridotta fertilita' e ipomenorrea.
Indicazioni
L'etoposide e' un farmaco antineoplastico per uso endovenoso. Puo' essere usato in monoterapia o in combinazione con altri agenti oncolitici. I dati disponibili dimostrano che l'etoposide puo' essere impiegatonel carcinoma polmonare a piccole cellule, nei carcinomi del testicolo non seminomatosi resistenti, nella leucemia mielomonocitica e mielocitica acuta (AML, sottotipo FAB M4 o M5) quale parte della terapia di combinazione dopo fallimento della chemioterapia di induzione.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' nota all'etoposide o a uno qualsiasi degli eccipienti, pazienti con grave compromissione epatica, pazienti con grave compromissione renale, pazienti con grave mielosoppressione, iniezione intra-arteriosa o intra-cavitaria, allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Alcool benzilico (20 mg/ml), alcool etilico 96% (v/v) (260,60 mg/ml),acido citrico anidro, macrogol 300, polisorbato 80.
Avvertenze
La somministrazione di etoposide deve essere eseguita solo da personale esperto nelle terapie antineoplastiche. Quando l'etoposide e' somministrato per via endovenosa, occorre cautela per evitare lo stravaso. Se prima di iniziare il trattamento con etoposide il paziente e' statosottoposto a radio- e/o chemioterapia, e' necessario lasciar trascorrere un opportuno intervallo di tempo per consentire la rigenerazione del midollo osseo. Il numero degli elementi figurati del sangue e la funzione epatica devono essere monitorati. Se il numero di leucociti scende al di sotto di 2.000/mm^3 o quello assoluto dei neutrofili al di sotto di 500/mm^3 o quello delle piastrine al di sotto di 50.000/mm^3, si deve interrompere il trattamento fino a quando i corrispondenti valori non siano ritornati a livelli accettabili. A seconda che l'etoposide sia stato usato in monoterapia o in trattamenti combinati, i livelli ematici si ristabiliscono normalmente entro 21 giorni. Una dose cumulativa totale (etoposide > 2.000 mg/m^2 ) aumenta il rischio di leucemie acute non-linfoblastiche secondarie. Le infezioni batteriche devonoessere tenute sotto controllo, prima di iniziare il trattamento con etoposide. Possono verificarsi reazioni anafilattiche come vampate, tachicardia, broncospasmo e ipotensione. L'infusione deve essere praticata lentamente, in 30-60 minuti, per evitare ipotensione e broncospasmo.Nausea e vomito compaiono in circa il 30-40% dei pazienti. Gli antiemetici sono utili nel controllo di questi effetti avversi. L'etoposide deve essere conservato fuori della portata dei bambini. L'etoposide non deve essere miscelato con altri farmaci. Tutte le persone che vengono a contatto con l'etoposide devono indossare guanti e occhiali protettivi, in quanto sono possibili reazioni cutanee e c'e' il rischio che il farmaco venga a contatto con gli occhi. In caso di contatto con l'etoposide, cute e mucose devono essere lavate abbondantemente con acqua. L'etoposide e' mutageno e cancerogeno. Di cio' occorre tener conto quando si programmano trattamenti di lunga durata. L'etoposide puo' avere effetti genotossici. Pertanto, i pazienti di sesso maschile trattati con il farmaco devono evitare di procreare durante il trattamento e nei 6 mesi successivi. Poiche' esiste la possibilita' di una infertilita' irreversibile, va anche raccomandato loro di chiedere consiglio circa la conservazione dello sperma prima dell'inizio del trattamento.
Gravidanza e Allattamento
Si sospetta che l'etoposide, quando somministrato durante la gravidanza, causi seri difetti congeniti. Esso non deve quindi essere somministrato in gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario. Durante il trattamento con etoposide, le donne in eta' fertile devono usareuna efficace contraccezione. Se nel corso del trattamento si verificauna gravidanza, prima della nascita devono essere forniti appropriaticonsigli, e il beneficio del trattamento deve essere valutato rispetto al possibile rischio per il feto. Non si sa se l'etoposide venga escreto nel latte materno, e un rischio per il lattante non puo' essere pertanto escluso. L'etoposide e' strettamente controindicato durante l'allattamento, che va quindi interrotto.
Interazioni con altri prodotti
L'etoposide puo' potenziare l'effetto citotossico e mielosoppressivo di altri farmaci (ad es., ciclosporina). E' stato riscontrato che altedosi di ciclosporina aumentano l'esposizione all'etoposide e ne riducono la clearance. L'effetto degli anticoagulanti orali puo' risultare aumentato. Fenilbutazone, salicilato di sodio e acido salicilico possono influenzare il legame proteico dell'etoposide. Non esistono dati sulla somministrazione di etoposide con farmaci che notoriamente inibiscono l'attivita' della fosfatasi (ad es., levamisolo cloridrato). La vaccinazione con vaccini vivi attenuati di pazienti imunocompromessi da un agente chemioterapico puo' provocare infezioni gravi e fatali. L'etoposide viene di solito impiegato in associazione con altri farmaci citotossici, ed e' stato osservato un sinergismo terapeutico con una serie di tali composti (ad es., metotrexato e cisplatino).
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Per la conservazione del concentrato non occorrono speciali precauzioni. Dopo apertura del flaconcino, la stabilita' chimica e fisica sono state dimostrate per 24 ore a temperatura ambiente. Dal punto di vistamicrobiologico, il prodotto diluito deve essere usato immediatamente.In caso contrario, i tempi di conservazione e le altre condizioni prima della utilizzazione rientrano nella responsabilita' di chi ne fa uso, e comunque non devono superare le 24 ore a 2-8 gradi C, a meno che la diluizione non sia avvenuta in condizione asettiche controllate e validate.