etanicozid b6 50 compresse rivestite piam farmaceutici spa
Che cosa è etanicozid b6 50cpr riv?
Etanicozid b6 compresse rivestite prodotto da
piam farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Etanicozid b6 risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaco per il trattamento della tubercolosi.
Contiene i principi attivi:
etambutolo/isoniazide/piridossina
Codice AIC: 022176022
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Terapia della malattia tubercolare in tutte le localizzazioni, anche se sostenuta da micobatteri resistenti ad altri chemioantibiotici. L'uso di questo medicinale puo' essere indicato anche in associazione ad altri antimicobatterici.
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Posologia
La dose media giornaliera e' di 3-4 compresse, calcolata sulla base di 25 mg/Kg di peso corporeo al giorno di etambutolo e di 10 mg/Kg al giorno di isoniazide (pari a 1200-1600 mg di etambutolo e a 375-500 mg di isoniazide), distribuite in 3-4 somministrazioni giornaliere, preferibilmente dopo i pasti (prima colazione, pranzo, cena).
Effetti indesiderati
Etambutolo. Puo' talvolta produrre diminuzioni dell'acutezza visiva da considerare dovute a neurite ottica e da porre in relazione alla dose ed alla durata del trattamento; queste diminuzioni sono manifestamente reversibili qualora il farmaco venga tempestivamente sospeso. Il ripristino dell'acutezza visiva si ha generalmente in un periodo variabile da una settimana a qualche mese dopo la sospensione del farmaco; inseguito i pazienti possono riprendere il trattamento senza che si manifesti necessariamente un calo dell'acutezza visiva. La letteratura riporta: reazioni di tipo anafilattico, dermatiti, pruriti e dolori articolari; anoressia, nausea, vomito, disturbi gastro-intestinali, doloriaddominali; febbre, cefalea, vertigini; confusione mentale, disorientamento e possibili allucinazioni; ancor piu' raramente sono stati riportati anche casi di intorpidimento e formicolio alle estremita'. Inoltre sono stati riferiti casi di iperuricemia e transitorie alterazioni della funzionalita' epatica. Isoniazide. A livello del sistema nervoso: neuropatie periferiche possono verificarsi piu' spesso in soggetti denutriti e sono di norma precedute da parestesie alle estremita'; la letteratura riporta anche casi di convulsioni, encefalopatie e psicosi di origine tossica e neurite ottica. A livello dell'apparato digerente: nausea, vomito, disturbi epigastrici, elevazione del tasso ematico delle transaminasi, bilirubinuria ed epatite con o senza ittero. A livello del sangue: agranulocitosi, anemia emolitica o aplastica, trombocitopenia ed eosinofilia. A livello del sistema endocrino e del metabolismo: deficit di nicotinamide, iperglicemia, acidosi e ginecomastia. Inoltre: sindrome reumatica, eritematodes, febbre, eruzioni cutanee, linfoadenopatie e vasculopatie.
Indicazioni
Terapia della malattia tubercolare in tutte le localizzazioni, anche se sostenuta da micobatteri resistenti ad altri chemioantibiotici. L'uso di questo medicinale puo' essere indicato anche in associazione ad altri antimicobatterici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' all'etambutolo e/o all'isoniazide. Pazienti con manifesta neurite ottica. Per la presenza di isoniazide il prodotto e' controindicato in pazienti con affezioni epatiche acute di qualsiasi origine e nei pazienti con anamnesi di ipersensibilita' verso farmaci epatotossici.
Avvertenze
Da usare con cautela nei soggetti con gravi lesioni renali, con lesioni epatiche, in pazienti dediti all'alcool e con sindromi depressive. Se ne sconsiglia l'uso sotto i 13 anni poiche', per quanto riguarda l'etambutolo, non sono state stabilite sicure modalita' di impiego. Poiche' l'etambutolo viene eliminato principalmente per via renale, nei nefropatici e' necessario ridurre opportunamente le dosi in base ai livelli ematici del farmaco. In caso di trattamento prolungato e' opportuno eseguire periodici controlli oculistici e della funzionalita' epatica renale. Le neuriti periferiche che potrebbero sopravvenire in corso di terapia isoniazidica devono essere trattate con piridossina (Vit. B6); normalmente per la profilassi vengono impiegate dosi da 50 a 100 mg di piridossina al giorno; ovviamente dosi maggiori sono necessarie qualora la neurite fosse gia' in atto.
Gravidanza e Allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessita' e sotto diretto controllo.
Interazioni con altri prodotti
La somministrazione contemporanea di isoniazide e difenilidantoina indosi normali puo' risolversi in un eccesso dei livelli ematici di quest'ultima ed in uno stato di intossicazione con nistagmo, atassia, letargo; occorre procedere all'aggiustamento della posologia della difenilidantoina. Per la presenza della piridossina (Vit. B6), particolare cautela dovra' essere usata qualora il prodotto sia prescritto insieme con levodopa per la terapia del morbo di Parkinson, in quanto la piridossina a dosaggi elevati puo' antagonizzarne l'effetto terapeutico. Lafrequenza e la gravita' delle reazioni secondarie di tipo ematologicopossono essere aumentate dall'uso contemporaneo di rifampicina. E' opportuno non somministrare simultaneamente per via orale isoniazide ed antiacidi a base di idrossido di alluminio, perche' questi farmaci inibiscono l'assorbimento gastro-intestinale dell'isoniazide.