esradin*28cps 2,5mg rp isradipina daiichi sankyo italia spa
Che cosa è esradin 28cps 2,5mg rp?
Esradin capsule prodotto da
daiichi sankyo italia spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Esradin risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di calcioantagonista selettivo con prevalente effetto vascolare. derivato diidropiridinico.
Contiene i principi attivi:
isradipina
Codice AIC: 027725011
Codice EAN: 0
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Posologia
La posologia raccomandata e' di una capsula rigida a rilascio prolungato da 5 mg una volta al giorno. Le capsule devono essere degluitite intere. In caso di risposta non soddisfacente dopo 4 settimane di trattamento con una capsula rigida a rilascio prolungato da 5 mg una volta al giorno, si consiglia di associare un altro farmaco antiipertensivo (preferibilmente un diuretico tiazidico, un ACE inibitore o un betabloccante). Il prodotto puo' anche essere aggiunto ad un trattamento antiipertensivo preesistente. In caso di somministrazione concomitante di cimetidina, la dose di ESRADIN dovrebbe essere ridotta del 50%. USO INPAZIENTI ANZIANI O CON ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE EPATICA O RENALE. In soggetti anziani o in caso di alterazioni della funzione epatica o renale puo' essere opportuno avviare il trattamento con una capsula rigida a rilascio prolungato da 2,5 mg una volta al giorno. I pazienti aldi sopra dei 65 anni e i pazienti con alterazioni a livello epatico possono presentare concentrazioni plasmatiche elevate di isradipina. USO NEI BAMBINI: Non sono stati eseguiti studi clinici con calcioantagonisti nei bambini. Nonostante siano disponibili alcuni dati retrospettivi nella popolazione pediatrica, il farmaco non e' raccomandato in questi pazienti.
Effetti indesiderati
L'incidenza generale di reazioni avverse con dosi del prodotto fino a5 mg/die non e' risultata significativamente differente da quella conseguente a somministrazione di placebo. Molte reazioni avverse sono dimedia entita', generalmente dipendenti dalla dose e legati alle proprieta' vasodilatatrici del farmaco: capogiri, cefalea, rossore, tachicardia, palpitazioni ed edema periferico localizzato di origine non cardiaca (la dilatazione locale delle arterie sembra essere coinvolta piu' della ritenzione idrica). Questi tendono a scomparire o a regredirecon la prosecuzione del trattamento. Le reazioni avverse osservate instudi clinici (occorse piu' frequentemente con isradipina che con placebo) e segnalate come report spontanei sono citate di seguito in accordo al sistema degli organi/apparati. Le reazioni avverse sono citate in ordine di incidenza prima le piu' frequenti utilizzando la seguenteconvenzione: molto comuni (=1/10); comuni (=1/100, < 1/10); non comuni (=1/1000, < 1/100); rare (=1/10000,
Indicazioni
Ipertensione arteriosa._
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri calcio antagonisti diidropiridinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Angina pectoris instabile. Infarto del miocardio acuto o nel corso del mese precedente. Stenosi aortica. Insufficienza cardiaca non compensata. Shock cardiogeno. Gravidanza e allattamento.
Interazioni con altri prodotti
EFFETTI DI ALTRI MEDICINALI/SISTEMI ENZIMATICI SU ESRADIN: La somministrazione concomitante di rifampicina riduce notevolmente le concentrazioni plasmatiche del farmaco. Pertanto la somministrazione concomitante del prodotto con rifampicina o con altri farmaci induttori enzimatici (ad es. antiepilettici come carbamazepina e fenobarbital) dovrebbe essere evitata. Sulla base di dati disponibili e di rischi noti conseguenti alla concomitante somministrazione di fenitoina con calcioantagonisti, la somministrazione concomitante di fenitoina dovrebbe essere evitata. Sono stati riportati aumenti dei livelli plasmatici, potenziamento dell'attivita' farmacologica ed effetti indesiderati (edema periferico) durante somministrazione contemporanea di diidropiridinici ed inibitori del citocromo P450 3A. La rilevanza di tali interazioni e' minima, ma dovrebbe essere adottata cautela in caso di somministrazionecontemporanea di Esradin e di forti inibitori del citocromo CYP3A come gli antibiotici macrolidi (es.: claritromicina, troleandomicina), inibitori della proteasi HIV (es.: ritonavir, indinavir, nelfinavir) o inibitore della transcriptasi inversa (es.: delaviridina) ed antimicotici azolinici (es.: ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo). Come contutti gli antiipertensivi , il trattamento concomitante con baclofeneper via orale puo' ulteriormente accentuare un possibile calo pressorio. Puo' essere quindi necessario monitorare la pressione arteriosa edaggiustare il dosaggio dell'antiipertensivo conseguentemente. La somministrazione concomitante di cimetidina incrementa la biodisponibilita' di isradipina di circa il 50%. La concentrazione massima nel plasma dell'isradipina di circa il 50%. La concentrazione massima nel plasma dell'isradipina aumenta di circa il 20% in caso di somministrazione contemporanea di diclofenac, ma cio' non e' da considerarsi clinicamentesignificativo, poiche' l'esposizione alla stato stazionario rimane invariata. La farmocinetica non e' alterata dalla somministrazione concomitante di digossina, propranololo, warfarin, idroclorotiazide o ciclosporina. EFFETTI DI ESRADIN SU ALTRI MEDICINALI/SISTEMI ENZIMATICI: Ilfarmaco non sembra inibire in modo clinicamente significativo gli enzimi del citocromo P450, in particolare CYP3A4. Il prodotto non influenza la farmacocinetica di digossina, warfarin, idroclorotiazide, diclofenac, teofillina, triazolam o ciclosporina, ma induce un piccolo aumento nella biodisponibilita' (AUC) del propranololo. La somministrazione contemporanea di isradipina con amiodarone dovrebbe essere evitata in soggetti con sindrome del nodo del seno e blocco atrioventricolare parziale. Cio' in quanto puo' insorgere un ulteriore rallentamento del ritmo sinusale o peggioramento del blocco atrioventricolare. Sono stati riportati casi di grave ipertensione con uso concomitante di un betabloccante e di un calcio-antagonista durante anestesia con fentanil.