esclima*8cer transd 75mcg/24h estradiolo solvay pharma spa

Che cosa è esclima 8cer transd 75mcg/24h?

Esclima cerotti transdermici prodotto da solvay pharma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Esclima risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di estrogeni
Contiene i principi attivi: estradiolo
Codice AIC: 033059078 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia ormonale sostitutiva (HRT) per il trattamento dei sintomi da carenza estrogenica in donne in post-menopausa.

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Posologia

Applicare ESCLIMA 2 volte alla settimana, cioe' sostituire il cerottotransdermico ogni 3 o 4 giorni. Il trattamento inizia in genere con ESCLIMA 25, ma la scelta iniziale della dose di estradiolo puo' essere basata sulla severita' della sintomatologia clinica della paziente. Secondo la risposta clinica al trattamento, la posologia puo' essere adattata alle esigenze individuali: se la paziente presenta tensione mammaria o irritabilita', la dose probabilmente e' troppo alta e deve essere ridotta. Se la dose scelta non riesce a migliorare la sintomatologia da deficit estrogenico, deve essere aumentata. Nelle donne con uterointatto, un progestinico deve essere somministrato in aggiunta per almeno 12 giorni durante ciascun ciclo per contrastare lo sviluppo di una iperplasia endometriale estrogeno-dipendente. Puo' essere usato secondo due protocolli terapeutici: somministrazione ciclica (discontinua): da 24 a 28 giorni di trattamento, seguita da un periodo da 2 a 7 giorni di sospensione del trattamento. Durante tale periodo di sospensione potrebbe verificarsi un sanguinamento. Somministrazione continua : senza alcun periodo di interruzione del trattamento. Un trattamento continuo, non ciclico, puo' essere indicato nei casi in cui la sintomatologia da deficit estrogenico si manifesta di nuovo in modo notevole durante l'intervallo libero da trattamento. Il trattamento sequenziale con il progestinico deve essere adattato a donne con utero intatto secondo il seguente schema: nel caso in cui ESCLIMA e' somministrato in modo ciclico, il progestinico deve essere somministrato almeno durante gli ultimi 12 giorni di trattamento con estradiolo. In tal modo la paziente non riceve alcuna somministrazione ormonale durante l'intervallo libero di ciascun ciclo; nel caso in cui ESCLIMA e' somministrato in modo continuo (continuo sequenziale), il progestinico deve essere somministrato durante gli ultimi 12 giorni di ciascun mese. In entrambi i casi si puo' avere sanguinamento alla fine del trattamento con il progestinico. A meno che non ci sia una diagnosi precedente di endometriosi,non e raccomandata l'aggiunta di un progestinico in donne isterectomizzate. All'inizio e durante il trattamento dei sintomi post-menopausasi deve utilizzare la dose efficace piu' bassa per il piu' breve tempo possibile.

Effetti indesiderati

In studi clinici e farmacologici, si sono verificati i seguenti eventi avversi in una percentuale >=10% delle pazienti trattate: reazioni alivello del sito di applicazione con un'incidenza del 32%,consideratocome grave solo dal 4%, moderato dal 19% e lieve (rossoreo prurito) dal 77% delle pazienti. Sintomi di iperestrogenismo incluso il dolore mammario con un'incidenza del 22% (considerato come lieve nel 45%, moderato nel 50% e grave nel 5% delle pazienti) e metrorragia con un'incidenza del 24,6%. La tabella sotto riportata include l'incidenza di tutte le reazioni avverse da farmaco (ADR) osservate negli studi clinici con ESCLIMA. Corpo nel suo insieme: ADR comuni 1%< ADR <= 10%: Dolore addominale, addome dilatato, cefalea. ADR non comuni 0.1% < ADR <= 1%: Dolore alla schiena, astenia, reazione allergica, dolore pelvico. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Brividi, sindrome influenzale, dolore, perdita di efficacia del farmaco. Sistema cardiovascolare: ADR comuni 1%< ADR <= 10%: Vene varicose, vasodilatazione. ADR non comuni 0.1% < ADR <=1%: Emicrania, ipertensione. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Brividi, sindrome influenzale, dolore, perdita di efficacia del farmaco. Sistema digerente: ADR comuni 1%< ADR <= 10%: Nausea. ADR non comuni 0.1% < ADR <= 1%: Flatulenza, diarrea. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Vomito, costipazione, aumento dellappetito, dolore biliare, alterazione dei test di funzionalita epatica, disturbi rettali, gastrite. Sistema ematico elinfatico: ADR non comuni 0.1% < ADR <=1%: Anemia. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Eosinofilia. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: ADR comuni 1%< ADR <= 10%: Edema, aumento di peso. ADR non comuni 0.1% < ADR <= 1%: iperlipemia, ipercolesterolemia. Sistema muscolo-schelerico: ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Artralgia, mialgia, tenosinovite. Sistema nervoso: ADR non comuni 0.1% < ADR <= 1%: Labilita' emotiva, nervosismo, depressione, sonnolenza, insonnia, parestesia. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Ansia, ostilita', iperchinesi, disturbi del sonno, capogiri, vertigini, diminuzione della libido. Sistema respiratorio: ADRrare 0.01 < ADR <= 0.1%: Laringite, faringite, sinusite. Pelle e appendici: ADR non comuni 0.1% < ADR <= 1%: Prurito. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Rash, acne, angioedema, dermatite fungina, melanosi. Sensi speciali: ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Visione anormale, blefarite. Sistema urogenitale: ADR comuni 1%< ADR <= 10%: Iperplasia endometriale, leucorrea, aumento di volume del seno, dismenorrea, menorragia, aumento di volume di fibromi uterini. ADR non comuni 0.1% < ADR <= 1%: Vaginite, disturbi ovarici, moniliasi vaginale, neoplasia mammaria, neoplasiadella cervice, seno fibrocistico, neoplasia uterina, incontinenza urinaria. ADR rare 0.01 < ADR <= 0.1%: Disturbi endometriali, lattazione femminile, ascesso mammario, disordini mestruali, dilatazione uterina,disturbi vulvovaginali, vulvovaginite. Carcinoma della mammella. Secondo quanto evidenziato da numerosi studi epidemiologici e da uno studio randomizzato controllato verso placebo, Womens Health Iniziative (WHI), il rischio complessivo di carcinoma della mammella aumenta con l'aumentare della durata di utilizzo di HRT in pazienti attualmente o recentemente trattate con HRT. Per l'HRT di soli estrogeni, le stime delrischio relativo (RR) da una rianalisi dei dati originali derivati da51 studi epidemiologici (in cui piu' dell'80% dell'utilizzo di HRT erano a base di soli estrogeni) e dallo studio epidemiologico Million Women Study (MWS) sono simili a 1.35 (intervallo di confidenza al 95%, 1..21-1.49) e 1.30 (intervallo di confidenza al 95%, 1.21-1.40) rispettivamente. Per l'HRT combinata di estrogeni e progestinici, diversi studi epidemiologici hanno riportato un rischio complessivo di carcinoma della mammella piu' alto rispetto agli estrogeni da soli. Lo studio MWS ha riportato che, rispetto alle pazienti che non hanno mai utilizzato l'HRT, l'uso dei vari tipi di HRT combinata di estrogeni-progestinicie' stato associato ad un rischio di carcinoma della mammella piu' alto(RR=2.00, intervallo di confidenza al 95%: 1.88-2.12) rispetto all'uso di estrogeni da soli (RR=1.30, intervallo di confidenza al 95%: 1.21--1.40) o rispetto alluso di tibolone (RR=1.45, intervallo di confidenza al 95%: 1.25-1.68). Lo studio WHI ha riportato una stima di rischio, rispetto al placebo, di 1.24 (intervallo di confidenza al 95%: 1.01-1.54) dopo 5.6 anni di utilizzo di HRT combinata di estrogeni-progestinici (CEE + MPA) in tutte le utilizzatrici. I rischi assoluti calcolati dagli studi MWS e WHI sono riportati di seguito: Lo studio MWS ha stimato, dall'incidenza media conosciuta di carcinoma della mammella neipaesi sviluppati, che: Per le donne non utilizzatrici di HRT, ci si aspetta che a circa 32 su ogni 1000 sia diagnosticato carcinoma della mammella nell'eta compresa tra i 50 e i 64 anni. Su 1000 utilizzatrici attuali o recenti di HRT, il numero dei casi aggiuntivi durante il periodo corrispondente sara': Per le utilizzatrici di terapia ormonale sostitutiva di soli estrogeni: Tra 0 e 3 (stima migliore=1.5) per un utilizzo di 5 anni; Tra 3 e 7 (stima migliore=5) per un utilizzo di 10 anni. Per le utilizzatrici di HRT combinata di estrogeni + progestinici:Tra 5 e 7 (stima migliore=6) per un utilizzo di 5 anni; Tra 18 e 20 (stima migliore=19) per un utilizzo di 10 anni. Lo studio WHI ha stimato che dopo un follow-up di 5.6 anni in donne in eta' compresa tra 50 e79 anni, ulteriori 8 casi di carcinoma della mammella invasivo sono dovuti all'HRT combinata di estrogeni-progestinici (CEE+MPA) per 10.000donne/anno. Secondo i calcoli emersi dai dati dello studio, e' stato stimato che: Per 1000 donne nel gruppo placebo circa 16 casi di carcinoma della mammella invasivo sono diagnosticatiin 5 anni. Per 1000 donne che hanno usato l'HRT combinata estrogeni+progestinici (CEE+MPA), ilil numero di casi aggiuntivi sono tra 0 e 9 (migliore stima=4) per unutilizzo di 5 anni. Il numero di casi aggiuntivi di carcinoma della mammella in donne utilizzatrici di HRT e' ampiamente simile per le donne che iniziano l'HRT indipendentemente dall'eta' di inizio dell'utilizzo (eta' fra 45-65). Carcinoma endometriale. In donne con utero intatto il rischio di iperplasia endometriale e di carcinoma endometriale cresce con l'aumentare della durata di trattamento con estrogeni non contrastati. Secondo dati ottenuti da studi epidemiologici, la migliore stima di rischio e' che, per donne che non utilizzano l'HRT, ci si aspetta che a circa 5 donne su 1000 venga diagnosticato un carcinoma endometriale nell'eta' tra 50 e 65 anni. A seconda della durata del trattamento e della dose di estrogeno, l'incremento di rischio di carcinoma endometriale riportato nelle utilizzatrici di estrogeni non contrastatiaumenta da 2 a 12 volte rispetto alle non utilizzatrici. L'aggiunta di un progestinico riduce ampiamente l'aumento di questo rischio.

Indicazioni

Terapia ormonale sostitutiva (HRT) per il trattamento dei sintomi da carenza estrogenica in donne in post-menopausa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Accertato, passato o sospetto carcinoma della mammella; accertati o sospetti tumori maligni estrogeno-dipendenti (ad es. carcinoma endometriale); sanguinamenti genitali non diagnosticati; iperplasia endometriale non trattata; precedente tromboembolia idiopatica o venosa in corso(trombosi venosa profonda, embolia polmonare); processi tromboembolici arteriosi in corso o recenti (ad es. angina, infarto del miocardio);_malattia epatica acuta o storia di malattia epatica fino al ritorno alla normalita' dei test di funzionalita' epatica; ipersensibilita notaal principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; porfiria. Nonne' indicato durante la gravidanza. Se la gravidanza si verifica durante il trattamento con ESCLIMA il trattamento deve essere immediatamente interrotto. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici per determinare la rilevante o accidentale esposizione fetale agli estrogeni non indicano alcun effetto teratogeno o fetotossico. Non e' indicato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

A seguito di somministrazione transdermica, l'effetto di primo passaggio nel fegato viene evitato e cosi' gli estrogeni somministrati per via transdermica potrebbero essere meno influenzati dagli induttori enzimatici rispetto agli ormoni somministrati per via orale. Il metabolismo degli estrogeni puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze che notoriamente inducono gli enzimi farmaco-metabolizzanti, in modo specifico gli enzimi del citocromo P450, quali gli anticonvulsivanti (es. fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina) e anti-infettivi (es.rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Il Ritonavir e il nelfinavir, sebbene noti come forti inibitori, per contrasto mostrano proprieta' inducenti quando usati in concomitanza con ormoni steroidei. Le preparazioni erboristiche contenenti la pianta di St. John (Hypercum Perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni. Dal punto di vista clinico un aumentato metabolismo degli estrogeni e progestinici puo' portare ad una diminuzione ed a cambiamenti nel profilo mestruale.

Forme Farmacologiche


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