eposerin*iv 1fl 1g+f 10ml ceftizoxima pfizer italia srl
Che cosa è eposerin iv 1fl 1g+f 10ml?
Eposerin soluzione iniett polv solv prodotto da
pfizer italia srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Eposerin risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibiotico sistemico.
Contiene i principi attivi:
ceftizoxima sodica
Codice AIC: 025198045
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di Gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. E' indicato, inoltre, nella profilassi delle infezioni chirurgiche.
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Posologia
A giudizio del medico. ADULTI: da 1 g/die (nelle infezioni acute non complicate del tratto urinario) fino a 3-4 g/die. La dose piu' comunemente impiegata e' di 1 g ogni 12 ore. In casi gravi essa viene aumentata fino a 3-4 g/die (somministrati ad intervalli di 6-8 ore) ed in tali casi particolari tale limite puo' essere superato: sono state impiegate in terapia dosi fino a 6 g/die. BAMBINI: fino a 12 anni la dose giornaliera varia da 30 a 100 mg/kg/die, suddivisa in 2-4 somministrazioni. In pazienti molto gravi sono state somministrate anche dosi di 300mg/kg/die. SOMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE: sciogliere il contenuto del flacone (250 mg I.M. oppure 500 mg I.M. oppure 1 g I.M.) con il solvente annesso ed iniettare profondamente nei glutei, assicurandosi di non iniettare in un vaso sanguigno. La fiala di solvente, contenente lidocaina cloridrato, deve essere usata come diluente solo in caso di somministrazione intramuscolare e non deve essere usata in caso di somministrazione endovenosa. SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA: sciogliere il contenuto del flacone con acqua per preparazioni iniettabili. Puo' essere somministrato lentamente in vena (3-5 minuti) o per infusione venosadella durata di 1-2 ore.
Effetti indesiderati
Con le cefalosporine gli effetti indesiderati sono essenzialmente limitati a disturbi gastrointestinali e occasionalmente a fenomeni di ipersensibilita'. La possibilita' di comparsa di questi ultimi e' maggiore in individui che in precedenza abbiano manifestato reazioni di ipersensibilita' ed in quelli con precedenti anamnestici di allergia, asma,febbre da fieno, orticaria. In particolare in corso di terapia con cefalosporine, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: glossite, nausea, vomito, diarrea, pirosi gastrica, dolenzia locale e tromboflebite a seguito, rispettivamente, di iniezione i.m. ed e.v., dolori addominali riferiti da alcun pazienti; molto raramente lieve orticaria o rash cutaneo, prurito, artralgia. Occasionalmente, variazioni transitorie di alcuni parametri di laboratorio come eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell'azotemia. Sintomi di colite pseudomembranosa possono verificarsi durante o dopo il trattamento antibiotico. Altri effetti indesiderati osservati sono stati vertigini, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida in rapporto anche con lo sviluppo di microrganismi non sensibili. Raramente questi fenomeni collaterali sono stati cosi intensi da richiedere l'interruzione della terapia. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.
Indicazioni
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di Gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. E' indicato, inoltre, nella profilassi delle infezioni chirurgiche.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' agli antibiotici appartenenti alla classe delle cefalosporine. Nel caso di somministrazione intramuscolare, ipersensibilita' agli anestetici locali tipo lidocaina. Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico.
Interazioni con altri prodotti
Come la maggior parte degli antibiotici beta-lattamici, quando viene associato ad un altro antibiotico, non deve essere somministrato nellastessa siringa o nello stesso contenitore per infusione. L'eventuale uso contemporaneo o ravvicinato di altri farmaci nefrotossici aumenta la tossicita' renale e la funzione del rene va assiduamente controllata.