eparina calc doc*10sir 12500ui eparina doc generici srl

Che cosa è eparina calc doc 10sir 12500ui?

Eparina calc doc preparazione iniettabile prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Eparina calc doc risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di soluzione iniettabile per uso sottocutaneo.
Contiene i principi attivi: eparina calcica
Codice AIC: 034113047 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.

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Posologia

Quando si somministra eparina sodica o calcica a dose anticoagulante,il loro dosaggio dovrebbe essere determinato con frequenti test di coagulazione. Se i test di coagulazione sono al di sopra dell'intervalloterapeutico o se si verificano emorragie, la dose dovrebbe essere ridotta o, se del caso, l'eparina dovrebbe essere sospesa.Azione antagonista della protamina: la protamina serve per la rapida neutralizzazione dell'attivita' dell'eparina, in caso di sanguinamentosignificativo. La quantita' richiesta dipende dal tasso ematico di eparina somministrata e dal tempo intercorso dall'iniezione. La somministrazione di protamina deve essere fatta in infusione lenta endovena; 50 mg di protamina neutralizzano 5.000 UI di eparina. La dose di protamina che si deve somministrare per neutralizzare un bolo eparinico calain proporzione al tempo trascorso dalla somministrazione del bolo (subito dopo il bolo il l00% della dose, dopo l ora il 50%, dopo 2 ore il25%). La dose di protamina da somministrare in caso di infusione continua di eparina e' quella utile per neutralizzare le UI di eparina infuse nelle ultime 4 ore. In caso di trattamento con eparina calcica sottocute a dose anticoagulante, si deve somministrare una dose di protamina per neutralizzare circa il 25% dell'ultima dose eparinica, ripetendo tale somministrazione ogni 3 ore fino a 4 volte.

Effetti indesiderati

EMORRAGIA: l'emorragia e' la principale complicanza che si puo' verificare durante il trattamento con eparina sodica o calcica, in particolar modo alle dosi anticoagulanti. Tempi di coagulazione al di sopra dell'intervallo terapeutico o piccole emorragie durante la terapia possono essere in genere risolti riducendo il dosaggio o, se del caso, sospendendo temporaneamente il farmaco. Sanguinamento gastro-enterico o urinsrio durante la terapia anticoagulante possono indicare la presenza di una sottostante lesione occulta. Il sanguinamento puo' avvenire in qualsiasi distretto dell'organismo ma certe specifiche complicazioni emorragiche potrebbero essere difficili da individuare:a) emorragia surrenalica, con conseguente insufficienza surrenalica acuta e' stata descritta durante terapia anticoagulante. Percio', iltrattamento va interrotto se il paziente sviluppa segni e sintomi di insufficienza surrenalica acuta;b) emorragia ovarica (corpus luteum) si e' sviluppata in donne in eta'fertile in terapia anticoagulante a lungo o a breve termine;c) emorragie retroperitoneali.In ogni caso di emorragia non minore la terapia eparinica andra' interrotta ed in caso di emorragia maggiore l'eparina ancora in circolo andra' neutralizzata mediante somministrazione di protamina.REAZIONI LOCALI: irritazione locale, eritema, lieve dolore, ematoma oulcerazione possono seguire ad una somministrazione sottocutanea di eparina. Queste complicazioni sono molto piu' comuni dopo somministrazione intramuscolare, per cui quest'ultimo uso e' assolutamente da evita-re, anche occasionalmente.IPERSENSIBILITA': brividi, febbre, orticaria e, piu' raramente, asma,rinite, lacrimazione, nausea e vomito, shock.TROMBOCITOPENIA: sebbene sia lieve e clinicamente non significativa e'talvolta accompagnata da gravi complicazioni trombotiche e/o emboliche.Dopo terapia a lungo termine con dosi alte si sono verificati casi diosteoporosi.Raramente sono stati anche riportati: necrosi cutanea, soppressione della sintesi di aldosterone, alopecia ritardata transiente, priapismo, iperlipidemia di rimbalzo alla sospensione della terapia.Sono stati riportati anche rari casi di aumento delle transaminasi.

Indicazioni

Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Malattie emorragiche (tranne che nella fase iniziale delle coagulopatie da consumo). Periodo di attivita' terapeutica delle antivitamine K.Ipertensione grave. Lesioni emorragipare: ulcera peptica, retinopatie, sindromi emorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del S.N.C., minaccia d'aborto.L'eparina sodica o calcica non deve essere usata in pazienti: con accertata ipersensibilita' al farmaco o a qualcuno degli eccipienti; congrave trombocitopenia nei quali non possano essere condotti ad appropriati intervalli i test di coagulazione come il tempo di coagulazione del sangue intero e il tempo di tromboplastina parziale attinto (APTT).Questa controindicazione si riferisce all'eparina sodica o calcica a dosi anticoagulanti; non c'e' generalmente bisogno di monitorare i pa-rametri della coagulazione in pazienti che ricevono eparine a dosi basse profilattiche (inferiori o uguali a 0,2 ml per 3 volte die per l'eparina calcica o 15.000 unita' die per l'eparina sodica); con uno stato emorragico non controllato: qualora sia associato a coagulazione intravasale disseminata (DIC) l'uso dell'eparina andra' valutato nello specifico contesto clinico; l'anestesia loco-regionale per procedure dichirurgia elettiva e' controindicata nei pazienti che ricevono eparinaa dosi anticoagulanti; accidenti cerebrovascolari emorragici.In presenza di lesioni organiche ad elevato rischio di sanguinamento l'uso di eparina andra'valutato nello specifico contesto clinico considerando il rapporto rischio- beneficio nel singolo caso.

Interazioni con altri prodotti

E' stata descritta una resistenza all'effetto dell'eparina durante infusione, in unita' coronarica, di nitroglicerina (diminuzione dell'effetto sui test di coagulazione di circa il 50%). L'uso associato di eparina e farmaci agenti sulla aggregazione piastrinica (soprattutto aspirina e ticlopidina) deve essere attuato solo con molte cautele.ANTICOAGULANTI ORALI: l'eparina sodica o calcica a dosaggio anticoagulante puo' prolungare lievemente il tempo di protrombina (incremento dicirca 0,5 dell'INR). Bisogna considerare questo aspetto nella valutazione di tale parametro, soprattutto quando si procede ad embricazione della terapia eparinica con quella anticoagulante orale. Si raccomandagrande attenzione clinicolaboratoristica (valutazione frequente di PTe aPTT) in caso di uso combinato di eparina non frazionata a dosi anticoagulanti con questi farmaci.ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI: farmaci come l'acido acetilsalicilico, ildestrano, il fenilbutazone, l'ibuprofen, l'indometacina, il dipiridamolo, l'idrossiclorochina o altri farmaci che interferiscono con l'aggregazione piastrinica (che costituisce la principale difesa emostatica del paziente eparinizzato) possono indurre sanguinamento e dovrebbero essere utilizzati con molta cautela nei pazienti trattati con eparina sodica o calcica, soprattutto se a dosi anticoagulanti.ALTRE INTERAZIONI: digitale, tetracicline, nicotina, glucocorticoidi,penicilline, fenotiazine, antistaminici possono parzialmente ridurre l'azione anticoagulante dell'eparina.

Forme Farmacologiche


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