enbrel*bb sc 4fl 25mg 1ml+4sir etanercept pfizer srl

Che cosa è enbrel bb sc 4fl 25mg 1ml+4sir?

Enbrel soluzione iniett polv solv prodotto da pfizer srl
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Enbrel risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di immunosoppressori, inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa (tnf-alfa).
Contiene i principi attivi: etanercept
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascun flaconcino contiene 25 mg di etanercept. dopo la ricostituzione,la soluzione contiene 25 mg/ml di etanercept.
Codice AIC: 034675165 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Artrite giovanile poliarticolare idiopatica: trattamento dell'artritegiovanile poliarticolare idiopatica attiva in bambini e adolescenti apartire dai 2 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti al metotressato. Il medicinale none' stato studiato su bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Psoriasi pediatrica a placche: trattamento della psoriasi a placche cronica gravenei bambini ed adolescenti a partire dai 6 anni d'eta' che non sono controllati in maniera adeguata da altre terapie sistemiche o fototerapie o che sono intolleranti ad esse.

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Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un medico specialista che ha esperienza nella diagnosi e nel trattamento dell'artrite giovanile idiopatica o della psoriasi pediatrica a placche. Ogni flaconcino del farmaco deve essere utilizzato per un massimo di 2 dosi somministrate allo stesso paziente. Insufficienza renale ed epatica: non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. Popolazione pediatrica. Artrite giovanile poliarticolare idiopatica (a partire dai 2 anni di eta'):la dose raccomandata e' di 0,4 mg/Kg (fino ad un massimo di 25 mg perdose) dopo ricostituzione in 1 ml di solvente, somministrati due volte a settimana per iniezione sottocutanea con un intervallo di 3-4 giorni tra le dosi. Nei pazienti che non mostrano risposta dopo 4 mesi ditrattamento si deve considerare l'interruzione del trattamento. Ai bambini con artrite giovanile poliarticolare idiopatica con un peso inferiore ai 25 kg puo' essere piu' adeguato somministrare il flaconcino con il dosaggio da 10 mg. Non sono stati effettuati studi clinici in bambini di eta' compresa tra i 2 e i 3 anni. Tuttavia, i limitati dati di sicurezza estrapolati da un registro dei pazienti indica che il profilo di sicurezza nei bambini di 2-3 anni di eta' e' simile a quello osservato negli adulti e nei bambini dai 4 anni di eta', quando si somministra il prodotto settimanalmente con un dosaggio di 0,8 mg/kg per via sottocutanea. In linea generale il farmaco non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 2 anni per l'indicazione artrite giovanile poliarticolare idiopatica. Psoriasi pediatrica a placche (a partire dai 6 anni di eta'): 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana fino a 24 settimane. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con il farmaco, devono essere seguite le indicazioni sulla durata del trattamento sopra riportate. La dose deve essere di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg perdose) una volta a settimana. In linea generale il prodotto non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 6 anni per l'indicazione psoriasi a placche. Modo di somministrazione: iniezione sottocutanea.

Effetti indesiderati

>>Effetti indesiderati in pazienti pediatrici affetti da artrite giovanile poliarticolare idiopatica. Gli eventi avversi gravi riportati comprendevano varicella con segni e sintomi di meningite asettica risoltasi senza postumi, appendicite, gastroenterite, depressione/alterazioni della personalita', ulcera cutanea, esofagite/gastrite, shock settico da streptococco di gruppo A, diabete mellito di tipo I, infezione del tessuto molle ed infezione di ferite chirurgiche. In uno studio su bambini affetti da artrite giovanile idopatica di eta' compresa dai 4 ai 17 anni, 43 bambini su 69 hanno sviluppato una infezione mentre ricevevano il medicinale durante i 3 mesi dello studio (parte 1 in aperto)e la frequenza e la gravita' delle infezioni e' stata simile in 58 pazienti che hanno completato la terapia nell'estensione in aperto di 12mesi. La tipologia e la proporzione di eventi avversi in pazienti affetti da artrite giovanile idiopatica sono state simili a quelle osservate negli studi con il farmaco su pazienti adulti affetti da artrite reumatoide e sono state per la maggior parte lievi. Molti eventi avversi sono stati riportati piu' comunemente nei 69 pazienti affetti da artrite giovanile idiopatica che assumevano il medicinale per 3 mesi in confronto ai 349 adulti affetti da artrite reumatoide. Questi comprendevano cefalea, nausea, dolore addominale e vomito. Sono stati riportati4 casi di sindrome da attivazione dei macrofagi negli studi clinici sull'artrite giovanile idiopatica. Nell'esperienza post-marketing ci sono stati casi di malattia infiammatoria intestinale nei pazienti affetti da JIA trattati, incluso un numero molto limitato di casi con rechallenge positivo. >>Effetti indesiderati in pazienti pediatrici affettida psoriasi a placche: gli eventi avversi riportati sono stati similia quelli visti in studi precedenti negli adulti affetti da psoriasi aplacche. Effetti indesiderati negli adulti: le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono le reazioni al sito di iniezione (quali dolore, gonfiore, prurito, arrossamento e sanguinamento a livello del sito di iniezione), infezioni (quali infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, infezioni della vescica ed infezioni della pelle), reazioni allergiche, sviluppo di anticorpi, prurito e febbre. Sono state segnalate anche reazioni avverse gravi. Gli antagonisti del TNF influenzano il sistema immunitario e il loro uso puo' influenzare le difese dell'organismo nei confronti di infezioni e cancro. Infezioni gravi sono state riscontrate in meno di 1 paziente su 100 trattati. Le segnalazioni includevano anche casi di sepsi e di infezioni con esito fatale o che ponessero in grave pericolo la vita del paziente. Sono stati segnalati vari tumori maligni associati all'uso. Sono state segnalate anche gravi reazioni ematologiche, neurologiche e di tipo autoimmune. Questereazioni includono le rare segnalazioni di casi di pancitopenia e le molto rare segnalazioni di casi di anemia aplastica. Eventi di demielinizzazione a livello centrale e periferico sono stati notati, rispettivamente, raramente e molto raramente. Ci sono state segnalazioni di lupus, condizioni correlate al lupus e vasculiti. Il seguente elenco di reazioni avverse si basa sulla esperienza derivata dagli studi clinicinegli adulti e sulle esperienze di post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Molto comuni: infezioni (incluse infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, cistiti, infezioni della pelle); non comuni: infezioni gravi (inclusa polmonite, cellulite, artrite settica, sepsi); rare: tubercolosi, infezioni opportunistiche (incluse infezioni fungine invasive, protozoarie, batteriche e micobatteriche atipiche). Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comuni: tumore cutaneo non melanoma; rari: linfoma, melanoma; non noti: leucemia, carcinoma a cellule di Merkel. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: trombocitopenia; rare: anemia, leucopenia, neutropenia, pancitopenia; molto rare: anemia aplastica. Disturbi del sistemaimmunitario. Comuni: reazioni allergiche, formazione di autoanticorpi; non comuni: vasculite sistemica (inclusa vasculite associata agli anticorpi citoplasmatici antineutrofili); rare: gravi reazioni allergiche ed anafilattiche (inclusi angioedema e broncospasmo), sarcoidosi; non note: sindrome da attivazione dei macrofagi. Patologie del sistema nervoso. Rare: convulsioni, episodi di demielinizzazione del SNC indicativi di sclerosi multipla oppure di situazioni localizzate di demielinizzazione quali neurite ottica e mielite trans versa; molto rare: eventi di demielinizzazione a livello periferico, incluse la sindrome di Guillain- Barre', la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, la polineuropatia demielinizzante e la neuropatia motoria multi focale. Patologie dell'occhio. Non comuni: uveite. Patologie cardiache. Rare: peggioramento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: patologie polmonari interstiziali (inclusa polmonite e fibrosi polmonare). Patologie epato-biliari. Rare: enzimi epatici elevati, epatite autoimmune. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito; non comuni: angioedema, orticaria, rash, rash psoriasiforme, psoriasi (inclusa nuova insorgenza o peggioramento e pustolosa, primariamente palmo-plantare); rare: vasculite cutanea (inclusa vasculite leucocitoclastica), sindrome di Steven-Johnson, eritema multiforme; molto rare: necrolisi epidermale tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rare: Lupus eritematoso cutaneo subacuto, lupus eritematoso discoide, sindrome lupus- simile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: reazioni al sito di iniezione (inclusi sanguinamento, ecchimosi, eritema, prurito,dolore, gonfiore); comuni: febbre. Pancitopenia e anemia aplastica: vi sono state segnalazioni post-marketing di pancitopenia e anemia aplastica, alcune delle quali ad esito fatale. Patologie polmonari interstiziali: vi sono state segnalazioni post-marketing di patologie interstiziali polmonari alcune delle quali hanno avuto esiti fatali. Trattamento contemporaneo con anakinra: e' stata osservata un'incidenza maggiore di infezioni gravi rispetto al farmaco da solo ed il 2% dei pazienti hanno sviluppato neutropenia. Un paziente neutropenico ha sviluppatocellulite che si e' risolta dopo ospedalizzazione.

Indicazioni

Artrite giovanile poliarticolare idiopatica: trattamento dell'artritegiovanile poliarticolare idiopatica attiva in bambini e adolescenti apartire dai 2 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti al metotressato. Il medicinale none' stato studiato su bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Psoriasi pediatrica a placche: trattamento della psoriasi a placche cronica gravenei bambini ed adolescenti a partire dai 6 anni d'eta' che non sono controllati in maniera adeguata da altre terapie sistemiche o fototerapie o che sono intolleranti ad esse.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Sepsi o rischio di sepsi. Il trattamento con il farmaco non deve essere iniziato nei pazienti con infezione attiva, comprese le infezioni croniche o localizzate. Il medicinale non deve essere somministratoa bambini prematuri o neonati poiche' il solvente contiene alcol benzilico.

Composizione ed Eccipienti

Polvere: mannitolo (E421), saccarosio, trometamolo; solvente: acqua per preparazioni iniettabili, alcol benzilico.

Avvertenze

Sono state riportate infezioni gravi, sepsi, tubercolosi ed altre infezioni opportunistiche, incluse infezioni fungine invasive. Nell'esaminare i pazienti per valutare le infezioni, deve essere considerato il rischio per il paziente di rilevanti infezioni opportunistiche. Se il paziente sviluppa un'infezione grave, la somministrazione deve essere interrotta. La sicurezza e l'efficacia in pazienti con infezioni croniche non sono state valutate. I medici devono essere cauti quando valutano l'uso in pazienti con un'anamnesi di infezioni ricorrenti o croniche, o con condizioni di base che possono predisporre i pazienti alle infezioni, cosi' come in caso di diabete avanzato o scarsamente controllato. Tubercolosi: sono stati riportati casi di tubercolosi attiva incluso tubercolosi miliare e tubercolosi con localizzazione extra- polmonare. Prima di iniziare il trattamento, tutti i pazienti devono esseresottoposti ad analisi per la tubercolosi attiva ed inattiva ("latente"). Test di screening appropriati, per esempio test cutaneo alla tubercolina e raggi X del torace, devono essere eseguiti su tutti i pazienti. Si ricorda ai medici il rischio di falso negativo del test cutaneo alla tubercolina. Se viene diagnosticata una tubercolosi attiva, la terapia con il farmaco non deve essere iniziata. Se viene diagnosticata una tubercolosi inattiva ("latente"), il trattamento per la tubercolosi latente deve essere iniziato con terapia anti-tubercolosi prima di iniziare la terapia con il prodotto e secondo le norme locali. Riattivazione del virus dell'Epatite B: e' stata riportata riattivazione del virus dell'Epatite B (HBV) in pazienti portatori cronici di questo virus che ricevono anti-TNF. I pazienti a rischio di infezione da HBV devono essere sottoposti a test preliminari per l'infezione da HBV prima di cominciare la terapia. Particolare cautela deve essere prestata quando si somministra il farmaco a pazienti portatori di HBV. Se il prodotto e' utilizzato in portatori di HBV, i pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi dell'infezione attiva da HBV e, se necessario, deve essere iniziato un trattamento adeguato. Peggioramento dell'epatite C: e' stato riportato un peggioramento dell'epatite C; usare con cautela. Trattamento contemporaneo con anakinra: non e' raccomandato. Trattamento contemporaneo con abatacept: non e' raccomandato. Reazioni allergiche associate alla somministrazione del farmaco sono state comunemente riportate. Se si verifica una qualsiasi reazione grave allergica o anafilattica, la terapia con il prodotto deve essere interrotta immediatamente ed iniziata una terapia appropriata. Immunosoppressione Esiste la possibilita' che gli antagonisti TNF pregiudichino le difese dell'ospite contro le infezioni ed i tumori maligni, poiche' il TNF media l'infiammazione e modula le risposte immunitarie cellulari. Ipazienti con una esposizione significativa al virus della varicella, devono interrompere temporaneamente la terapia con il medicinale e deve essere preso in considerazione un trattamento profilattico con immunoglobuline anti Varicella Zoster. Non sono state valutate la sicurezzae l'efficacia in pazienti con immunosoppressione. Tumori maligni solidi ed ematopoietici (esclusi i tumori della pelle): e' stata riportatal'insorgenza di tumori maligni. Sono stati riportati casi di leucemia. Non e' possibile escludere lo sviluppo di linfomi, leucemie o altri tumori maligni solidi o ematopoietici in pazienti trattati con farmacianti-TNF. Deve essere usata cautela quando si prende in considerazione la terapia con farmaci anti-TNF in pazienti con storia di tumori maligni o la prosecuzione della terapia in pazienti che sviluppano un tumore maligno. In bambini ed adolescenti trattati con farmaci anti -TNF non puo' essere escluso un rischio di sviluppare un tumore maligno. Tumori cutanei. Melanomi e tumori cutanei non melanomici (NMSC) sono stati riportati in pazienti trattati con antagonisti del TNF. Casi di carcinoma a cellule di Merkel in pazienti trattati sono stati riportati molto raramente nell'esperienza postmarketing. Esami cutanei periodici sono raccomandati per tutti i pazienti. I vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con il farmaco. Il trattamento puo' causare la formazione di anticorpi autoimmuni. Reazioni ematologiche: rari casi di pancitopenia e rarissimi casi di anemia aplastica, alcuni dei quali con esito fatale, sono stati riportati in pazienti trattati con il medicinale. Deve essere prestata attenzione nei pazienti in trattamento con il prodotto che hanno un'anamnesi di discrasie ematiche. In caso di discrasie ematiche, il trattamento con il farmaco deve essere interrotto. Patologie neurologiche: esistono rare segnalazioni di malattie demielinizzanti del SNC. Inoltre sono state riportate molto raramente segnalazioni di polineuropatie demielinizzanti periferiche. Studi clinici in pazienti con sclerosi multipla hanno mostrato un aumento dell'attivita' della malattia. Terapia combinata: l'associazione delfarmaco e metotressato non ha dato risultati inattesi relativi alla sicurezza ed inoltre il profilo di sicurezza del medicinale, quando somministrato in associazione con metotressato e' risultato simile al profilo negli studi del farmaco e metotressato somministrati in monoterapia. Insufficienza renale ed epatica: non e' richiesta una modifica della dose in pazienti con insufficienza renale o epatica. Insufficienza cardiaca congestizia: usare cautela nell'impiego in pazienti che presentino insufficienza cardiaca congestizia. Esistono segnalazioni post- marketing di peggioramento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Epatite alcolica: non utilizzare nei pazienti per il trattamento dell'epatite alcolica. Granulomatosi di Wegener: il medicinale non e' raccomandato nel trattamento della granulomatosi di Wegener. Ipoglicemia in pazienti in trattamento per il diabete: dopo l'inizio della terapia in pazienti che ricevevano medicinali per il diabete, vi sono state segnalazioni di ipoglicemia che hanno richiesto, in alcuni di questi pazienti, la riduzione del medicinale anti-diabete. Pazienti anziani (>= 65 anni): devono essere trattati con cautela e prestare attenzione al verificarsi di infezioni. Popolazione pediatrica. Vaccinazioni: si raccomanda che i pazienti pediatrici, prima di iniziare la terapia con il farmaco abbiano, se possibile, completato tutte le immunizzazioni in accordo con le vigenti linee guida sull'immunizzazione. Malattia infiammatoria intestinale (Inflammatory bowel disease, IBD) nei pazienti con artrite giovanile idiopatica (Juvenile Idiopathic Arthritis, JIA): sonostati segnalati casi di IBD nei pazienti affetti da JIA trattati con il farmaco. Contiene alcol benzilico.

Gravidanza e Allattamento

Le donne in eta' fertile devono essere informate della necessita' di utilizzare misure contraccettive appropriate per evitare l'instaurarsidi una gravidanza durante e fino a tre settimane dopo l'interruzione del trattamento. Studi di tossicita' dello sviluppo su ratti e coniglinon hanno rivelato alcuna prova di danno dovuto ad etanercept sul feto o sul ratto neonato. Non ci sono studi con Enbrel su donne in stato di gravidanza. Percio' il farmaco non e' raccomandato durante la gravidanza. Non e' noto se il farmaco sia escreto nel latte materno. A seguito della somministrazione sottocutanea a ratti che allattavano, etanercept era escreto nel latte e ritrovato nel siero dei cuccioli. Poiche' le immunoglobuline, cosi' come molti altri medicinali, possono essere secreti nel latte materno, si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con il farmaco tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio dellaterapia per la donna. Non sono disponibili dati preclinici sulla tossicita' peri- e post-natale di etanercept e relativi agli effetti di etanercept sulla fertilita' e sulla performance riproduttiva generale.

Interazioni con altri prodotti

Trattamento contemporaneo con anakinra: nei pazienti adulti trattati con il farmaco ed anakinra si e' osservata una maggiore incidenza di infezioni gravi rispetto a pazienti trattati separatamente o con il falrmaco o con anakinra (dati storici). Inoltre, in uno studio clinico indoppio cieco placebo-controllato effettuato su pazienti adulti gia' in trattamento con metotressato, i pazienti trattati con il medicinale ed anakinra mostravano una maggiore incidenza di infezioni gravi (7%) e di neutropenia rispetto a pazienti trattati con il prodotto. L'associazione del farmaco ed anakinra non ha dimostrato un aumentato beneficio clinico e pertanto non e' raccomandata. Trattamento contemporaneo con abatacept: negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ed il farmaco ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'uso non e' raccomandato. Trattamento contemporaneo con sulfasalazina: in uno studio clinico su pazienti adulti che ricevevano dosi stabilite di sulfasalazina, a cui e' stato aggiunto ilfarmaco, i pazienti nel gruppo trattato con l'associazione hanno mostrato una diminuzione statisticamente significativa nella conta media dei globuli bianchi rispetto ai gruppi trattati solo con il farmaco o solo con sulfasalazina. I medici devono essere cauti quando valutano laterapia combinata con sulfasalazina. Non interazioni: durante gli studi clinici, non sono state osservate interazioni quando il farmaco e' stato somministrato con glucocorticoidi, salicilati (ad eccezione della sulfasalazina), farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), analgesici o metotressato. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche farmaco-farmaco significative in studi con digossina o warfarina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (tra 2 gradi C e 8 gradi C). Non congelare.Il farmaco puo' essere conservato ad una temperatura massima di 25 gradi C fino a 4 settimane, per una sola volta; dopo tale periodo non puo' essere riposto nuovamente in frigo. Se non utilizzato nelle 4 settimane fuori dal frigo, il farmaco deve essere gettato.