enalapril ratio*fl 98cpr 5mg enalapril ratiopharm italia srl

Che cosa è enalapril ratio fl 98cpr 5mg?

Enalapril ratio compresse prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Enalapril ratio risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina.
Contiene i principi attivi: enalapril maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: enalapril maleato.
Codice AIC: 036316091 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa; terapia aggiuntiva nell'insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco) ai diuretici non risparmiatori di potassio e, laddove appropriato, con digitale; prevenzione dell'insufficienza cardiaca sintomatica nei pazienti asintomatici con funzionalita' ridotta del ventricolo sinistro (frazione di eiezione ventricolare sinistra. LVEF <= 35%). Prova della disfunzione sistolica del ventricolo sinistro deve essere ottenuta attraverso appropriate tecniche diagnostiche primadi iniziare un trattamento preventivo.

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Posologia

Gli alimenti non interferiscono con l'assorbimento dell'enalapril. Ildosaggio deve essere individualizzato in base al profilo del pazientee alla risposta pressoria. >>Ipertensione: 5 mg, fino a un massimo di20 mg, a seconda del grado di ipertensione e delle condizioni del paziente. Somministrare una volta al giorno. Nell'ipertensione lieve, la dose iniziale raccomandata e' da 5 a 10 mg. I pazienti con un sistema renina-angiotensina-aldosterone in stato di intensa attivazione (es. ipertensione renovascolare, deplezione di sale e/o di volume, scompensocardiaco o grave ipertensione) possono andare incontro a un'eccessivacaduta pressoria dopo la dose iniziale. In questi pazienti si raccomanda una dose iniziale uguale o inferiore a 5 mg e l'inizio della terapia deve avvenire sotto stretto controllo. Un precedente trattamento con alte dosi di diuretici puo' determinare deplezione di volume e rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. In questipazienti si raccomanda una dose iniziale uguale o inferiore a 5 mg. Si deve, inoltre, interrompere la terapia con diuretici nei 2-3 giorni precedenti l'inizio della terapia con enalapril, se possibile. Monitorare la funzione renale e la potassiemia. La dose usuale di mantenimento e' di 20 mg/die. La dose massima di mantenimento e' di 40 mg/die. >>Insufficienza cardiaca/disfunzione ventricolare sinistra asintomatica:nel trattamento dello scompenso cardiaco sintomatico, l'enalapril viene usato in associazione a diuretici e, dove appropriato, a digitale obeta- bloccanti. La dose iniziale di enalapril in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica o disfunzione ventricolare sinistra asintomatica e' pari a 2,5 mg e deve essere somministrata sotto stretto controllo medico per determinare l'effetto iniziale sulla pressione arteriosa. In assenza di ipotensione sintomatica successiva all'inizio della terapia con enalapril per l'insufficienza cardiaca o dopo un suo efficace trattamento, la dose deve essere aumentata gradualmente fino a raggiungere la dose usuale di mantenimento di 20 mg, somministrata in una dose singola o suddivisa in due dosi in base alla tollerabilita' del paziente. Questo aggiustamento della dose puo' essere eseguito nel corso di 2-4 settimane. La dose massima giornaliera e' di 40 mg somministrata in due dosi separate. >>Pazienti con insufficienza cardiaca/disfunzione ventricolare sinistra asintomatica: eseguire opportune precauzioni nei pazienti con compromissione della funzione renale o che assumono diuretici. Durante la prima settimana dal giorno 1 al giorno 3: 2,5 mg al giorno in dose singola. Dal giorno 4 al giorno 7: 5 mg al giorno in due dosi. Durante la seconda settimana: 10 mg al giorno in dosesingola o divisi in due dosi. Alla terza e quarta settimana: 20 mg algiorno in dose singola o divisi in due dosi. La pressione sanguigna ela funzione renale devono essere monitorate con attenzione sia prima sia durante il trattamento con enalapril poiche' sono stati registraticasi di ipotensione e, piu' raramente, conseguente insufficienza renale. Prima di iniziare il trattamento con enalapril in pazienti trattati con diuretici, la dose deve essere ridotta, se possibile. La comparsa di ipotensione dopo l'assunzione della dose iniziale di enalapril non implica che l'ipotensione si ripresenti durante la terapia cronica con enalapril e non preclude l'uso continuato del farmaco. Devono essere monitorate la funzione renale e la potassiemia. >>Dose in caso di insufficienza renale: generalmente, gli intervalli fra la somministrazione di enalapril devono essere prolungati e/o deve essere ridotta la dose. Clcr 80-30 ml/min: 5-10 mg/die. Clcr 30-10 ml/min: 2,5 mg/die. Clcr <=10 ml/min: 2,5 mg nei giorni in cui il paziente e' in dialisi. L'enalaprilato e' dializzabile. Nei giorni in cui il paziente non e' in dialisi la dose deve essere aggiustata a seconda della risposta pressoria. >>Anziani: la dose deve essere in linea con la funzione renale. >>Pediatria: si hanno esperienze cliniche limitate sull'impiego di enalapril in pazienti ipertesi pediatrici. Per pazienti capaci di deglutirele compresse, la dose deve essere individualizzata in base al profilodel paziente e della risposta pressoria. La dose iniziale raccomandata e' 2,5 mg in pazienti di peso variabile da 20 a meno di 50 kg e 5 mgin pazienti di peso pari o superiore a 50 kg. L'enalapril viene somministrato una volta al giorno. La dose deve essere regolata secondo le necessita' del paziente fino ad un massimo di 20 mg al giorno in pazienti di peso variabile da 20 a meno di 50 kg e di 40 mg in pazienti di peso pari o superiore a 50 kg. L'enalapril non e' raccomandato nei neonati e nei pazienti pediatrici con velocita' di filtrazione glomerulare CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale (blister). Tenere il contenitore ben chiuso (contenitore PP).AVVERTENZESi e' raramente osservata ipotensione sintomatica nei pazienti affetti da ipertensione non complicata. E' piu' probabile che si verifichi ipotensione sintomatica se il paziente ha subito una deplezione di volume. Puo' verificarsi con maggior probabilita' nei pazienti che hanno gradi piu' severi di insufficienza cardiaca, testimoniata dall'uso di dosi elevate di diuretici dell'ansa, iponatriemia o alterata funzione renale. Se si verificasse ipotensione, si deve porre il paziente in posizione supina e praticare un'infusione endovenosa utilizzando soluzione fisiologica, se necessario. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione all'impiego di ulteriori dosi che possono essere solitamente somministrate senza difficolta' una volta chela pressione arteriosa sia aumentata dopo espansione della volemia. Somministrare con cautela nei pazienti con ostruzione a livello valvolare del tratto di deflusso del ventricolo sinistro ed evitati in caso di shock cardiogeno e ostruzione emodinamica significativa. In casi di compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina INTERAZIONIGli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolattone triamterene ed amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad aumenti significativi del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di dimostrata ipokaliemia, essi devono essere utilizzati con cautela e con un monitoraggio frequente del potassio sierico. Il precedente trattamento con alti dosaggi di diuretici puo' dare luogo a deplezione della volemia ed a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dall'interruzione dei diuretici, dall'aumento della volemia o dall'assunzione di sali o instaurando una terapia con enalapril a bassa dose. Altri agenti antiipertensivi: l'uso concomitante di questi farmaci puo' aumentare l'effetto ipotensivo di enalapril. L'uso concomitante con nitroglicerina ed altri nitrati od altri vasodilatatori puo' ridurre ulteriormente la pressione arteriosa. L'uso di enalapril con il litio non e' raccomandato, ma se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un attento monitoraggiodei livelli del litio sierico. L'uso concomitante di alcuni farmaci anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' risultare in un ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Quando ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi) si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramentodella funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deveessere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapiaconcomitante. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo effetto sembra verificarsi con maggiore probabilita' durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con compromissione della funzione renale. L'alcool aumenta l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori. L'enalapril puo' essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico (a dosaggi cardiologici), trombolitici e betabloccanti.EFFETTI INDESIDERATIL'enalapril maleato e gli altri ACE inibitori sono stati associati aiseguenti effetti indesiderati: molto comune (> 1/10), comune (> 1/100, < 1/10), non comune (> 1/1.000, < 1/100), raro (> 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo. L'evidenza epidemiologicariguardo il rischio di teratogenicita' a seguito di esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha evidenziato dati conclusivi; tuttavia, un leggero aumento del rischio non puo' essere escluso. A meno che la terapia continuata con ACE inibitori sia considerata essenziale, le pazienti che intendono pianificare una gravidanza devono essere indirizzate verso trattamenti antipertensivi alternativi, con un profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Non appena accertata la gravidanza, il trattamento con ACE inibitorideve essere immediatamente interrotto e, se necessario, si deve istituire una terapia alternativa. E' noto che nell'uomo l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Se si e' verificata esposizione agli ACE inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renalee del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere attentamente monitorati per eventuali sintomi di ipotensione. Dati limitati di farmacocinetica mostrano concentrazioni molto bassenel latte materno. Sebbene queste concentrazioni appaiano clinicamente irrilevanti, l'uso dell'enalapril durante l'allattamento non e' raccomandato nei neonati pretermine e durante le prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e della insufficiente esperienza clinica. Nel caso di neonati di eta' superiore, l'uso durante l'allattamento puo' essere considerato se il trattamento risulta essere necessario per la madre, purche' il bambino venga monitorato per eventuali effetti avversi.

Effetti indesiderati

L'enalapril maleato e gli altri ACE inibitori sono stati associati aiseguenti effetti indesiderati: molto comune (> 1/10), comune (> 1/100, < 1/10), non comune (> 1/1.000, < 1/100), raro (> 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo. L'evidenza epidemiologicariguardo il rischio di teratogenicita' a seguito di esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha evidenziato dati conclusivi; tuttavia, un leggero aumento del rischio non puo' essere escluso. A meno che la terapia continuata con ACE inibitori sia considerata essenziale, le pazienti che intendono pianificare una gravidanza devono essere indirizzate verso trattamenti antipertensivi alternativi, con un profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Non appena accertata la gravidanza, il trattamento con ACE inibitorideve essere immediatamente interrotto e, se necessario, si deve istituire una terapia alternativa. E' noto che nell'uomo l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Se si e' verificata esposizione agli ACE inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renalee del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere attentamente monitorati per eventuali sintomi di ipotensione. Dati limitati di farmacocinetica mostrano concentrazioni molto bassenel latte materno. Sebbene queste concentrazioni appaiano clinicamente irrilevanti, l'uso dell'enalapril durante l'allattamento non e' raccomandato nei neonati pretermine e durante le prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e della insufficiente esperienza clinica. Nel caso di neonati di eta' superiore, l'uso durante l'allattamento puo' essere considerato se il trattamento risulta essere necessario per la madre, purche' il bambino venga monitorato per eventuali effetti avversi.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa; terapia aggiuntiva nell'insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco) ai diuretici non risparmiatori di potassio e, laddove appropriato, con digitale; prevenzione dell'insufficienza cardiaca sintomatica nei pazienti asintomatici con funzionalita' ridotta del ventricolo sinistro (frazione di eiezione ventricolare sinistra. LVEF <= 35%). Prova della disfunzione sistolica del ventricolo sinistro deve essere ottenuta attraverso appropriate tecniche diagnostiche primadi iniziare un trattamento preventivo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' all'enalapril maleato o ad altri ACE inibitori o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in pazienti con anamnesi di edema angioneurotico o con edema angioneurotico precedente alla terapia con ACE inibitori, o edema angioneurotico ereditario/idiopatico; secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Croscarmellosa sodica, lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais pregelatinizzato, sodio idrogeno carbonato.

Avvertenze

Si e' raramente osservata ipotensione sintomatica nei pazienti affetti da ipertensione non complicata. E' piu' probabile che si verifichi ipotensione sintomatica se il paziente ha subito una deplezione di volume. Puo' verificarsi con maggior probabilita' nei pazienti che hanno gradi piu' severi di insufficienza cardiaca, testimoniata dall'uso di dosi elevate di diuretici dell'ansa, iponatriemia o alterata funzione renale. Se si verificasse ipotensione, si deve porre il paziente in posizione supina e praticare un'infusione endovenosa utilizzando soluzione fisiologica, se necessario. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione all'impiego di ulteriori dosi che possono essere solitamente somministrate senza difficolta' una volta chela pressione arteriosa sia aumentata dopo espansione della volemia. Somministrare con cautela nei pazienti con ostruzione a livello valvolare del tratto di deflusso del ventricolo sinistro ed evitati in caso di shock cardiogeno e ostruzione emodinamica significativa. In casi di compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina INTERAZIONIGli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolattone triamterene ed amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad aumenti significativi del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di dimostrata ipokaliemia, essi devono essere utilizzati con cautela e con un monitoraggio frequente del potassio sierico. Il precedente trattamento con alti dosaggi di diuretici puo' dare luogo a deplezione della volemia ed a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dall'interruzione dei diuretici, dall'aumento della volemia o dall'assunzione di sali o instaurando una terapia con enalapril a bassa dose. Altri agenti antiipertensivi: l'uso concomitante di questi farmaci puo' aumentare l'effetto ipotensivo di enalapril. L'uso concomitante con nitroglicerina ed altri nitrati od altri vasodilatatori puo' ridurre ulteriormente la pressione arteriosa. L'uso di enalapril con il litio non e' raccomandato, ma se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un attento monitoraggiodei livelli del litio sierico. L'uso concomitante di alcuni farmaci anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' risultare in un ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Quando ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi) si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramentodella funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deveessere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapiaconcomitante. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo effetto sembra verificarsi con maggiore probabilita' durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con compromissione della funzione renale. L'alcool aumenta l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori. L'enalapril puo' essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico (a dosaggi cardiologici), trombolitici e betabloccanti.EFFETTI INDESIDERATIL'enalapril maleato e gli altri ACE inibitori sono stati associati aiseguenti effetti indesiderati: molto comune (> 1/10), comune (> 1/100, < 1/10), non comune (> 1/1.000, < 1/100), raro (> 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo. L'evidenza epidemiologicariguardo il rischio di teratogenicita' a seguito di esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha evidenziato dati conclusivi; tuttavia, un leggero aumento del rischio non puo' essere escluso. A meno che la terapia continuata con ACE inibitori sia considerata essenziale, le pazienti che intendono pianificare una gravidanza devono essere indirizzate verso trattamenti antipertensivi alternativi, con un profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Non appena accertata la gravidanza, il trattamento con ACE inibitorideve essere immediatamente interrotto e, se necessario, si deve istituire una terapia alternativa. E' noto che nell'uomo l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Se si e' verificata esposizione agli ACE inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renalee del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere attentamente monitorati per eventuali sintomi di ipotensione. Dati limitati di farmacocinetica mostrano concentrazioni molto bassenel latte materno. Sebbene queste concentrazioni appaiano clinicamente irrilevanti, l'uso dell'enalapril durante l'allattamento non e' raccomandato nei neonati pretermine e durante le prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e della insufficiente esperienza clinica. Nel caso di neonati di eta' superiore, l'uso durante l'allattamento puo' essere considerato se il trattamento risulta essere necessario per la madre, purche' il bambino venga monitorato per eventuali effetti avversi.

Gravidanza e Allattamento

Non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo. L'evidenza epidemiologicariguardo il rischio di teratogenicita' a seguito di esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha evidenziato dati conclusivi; tuttavia, un leggero aumento del rischio non puo' essere escluso. A meno che la terapia continuata con ACE inibitori sia considerata essenziale, le pazienti che intendono pianificare una gravidanza devono essere indirizzate verso trattamenti antipertensivi alternativi, con un profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Non appena accertata la gravidanza, il trattamento con ACE inibitorideve essere immediatamente interrotto e, se necessario, si deve istituire una terapia alternativa. E' noto che nell'uomo l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Se si e' verificata esposizione agli ACE inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renalee del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere attentamente monitorati per eventuali sintomi di ipotensione. Dati limitati di farmacocinetica mostrano concentrazioni molto bassenel latte materno. Sebbene queste concentrazioni appaiano clinicamente irrilevanti, l'uso dell'enalapril durante l'allattamento non e' raccomandato nei neonati pretermine e durante le prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e della insufficiente esperienza clinica. Nel caso di neonati di eta' superiore, l'uso durante l'allattamento puo' essere considerato se il trattamento risulta essere necessario per la madre, purche' il bambino venga monitorato per eventuali effetti avversi.

Interazioni con altri prodotti

Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolattone triamterene ed amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad aumenti significativi del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di dimostrata ipokaliemia, essi devono essere utilizzati con cautela e con un monitoraggio frequente del potassio sierico. Il precedente trattamento con alti dosaggi di diuretici puo' dare luogo a deplezione della volemia ed a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dall'interruzione dei diuretici, dall'aumento della volemia o dall'assunzione di sali o instaurando una terapia con enalapril a bassa dose. Altri agenti antiipertensivi: l'uso concomitante di questi farmaci puo' aumentare l'effetto ipotensivo di enalapril. L'uso concomitante con nitroglicerina ed altri nitrati od altri vasodilatatori puo' ridurre ulteriormente la pressione arteriosa. L'uso di enalapril con il litio non e' raccomandato, ma se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un attento monitoraggiodei livelli del litio sierico. L'uso concomitante di alcuni farmaci anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' risultare in un ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Quando ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi) si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramentodella funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deveessere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapiaconcomitante. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo effetto sembra verificarsi con maggiore probabilita' durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con compromissione della funzione renale. L'alcool aumenta l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori. L'enalapril puo' essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico (a dosaggi cardiologici), trombolitici e betabloccanti.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale (blister). Tenere il contenitore ben chiuso (contenitore PP).