ellaone 1 compresse 30mg ulipristal perrigo italia srl

Che cosa è ellaone 1cpr 30mg?

Ellaone compresse prodotto da perrigo italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali senza obbligo di prescrizione medica s.o.p. che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Ellaone risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto ellaone 1cpr riv 30mg

E' utilizzato per la cura di contraccettivi ormonali sistemici.
Contiene i principi attivi: ulipristal acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ulipristal acetato.
Codice AIC: 039366012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Contraccettivo d'emergenza da assumersi entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di altro metodo contraccettivo.

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Posologia

Il trattamento consiste in una compressa da prendere per bocca quantoprima possibile e comunque non oltre 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di un altro metodo contraccettivo. La compressa puo' essere assunta a stomaco pieno o vuoto. In caso di vomito entro 3 ore dall'assunzione del medicianale e' necessario assumere una seconda compressa. Si puo' assumere il farmaco in qualsiasi momento durante il ciclo mestruale. Prima della somministrazione del farmaco va esclusa l'esistenza di una gravidanza. Insufficienza renale o epatica: in assenza di studi specifici, non e' possibile fare raccomandazioni specifiche per quanto riguarda la dose del medicinale. Insufficienza epatica grave: in assenza di studi specifici, l'uso del medicinale non e' raccomandato. Bambini e adolescenti: un numero ristretto di donne di eta' inferiore ai 18 anni e' stato sottoposto a studi clinici con il farmaco.

Effetti indesiderati

La stragrande maggioranza delle reazioni avverse erano lievi o moderate e si sono risolte spontaneamente. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate per frequenza e per classe sistemico-organica. Infezioni ed infestazioni. Non comune: vaginite, rinofaringite, influenza, infezione delle vie urinarie; raro: congiuntivite infettiva, orzaiolo, malattia infiammatoria pelvica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: disturbi dell'appetito; raro: disidratazione. Disturbi psichiatrici. Comune: disturbi dell'umore; non comune: disturbi emotivi, ansia, insonnia, disturbi da iperattivita', alterazionidella libido; raro: disorientamento. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; non comune: sonnolenza, emicrania; raro: tremori, disturbi dell'attenzione, disgeusia, scarsa qualita' del sonno, parosmia, sincope. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi;raro: sensazione oculare anomala, iperemia oculare, fotofobia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: vertigini. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; raro: emorragia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: congestione delle vie respiratorie superiori, tosse, gola secca, epistassi. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale (NOS), dolore all'addome superiore, disagio addominale, vomito; non comune: dolore all'addome inferiore, diarrea, secchezza delle fauci, stipsi, dispepsia, flatulenza; raro:riflusso gastroesofageo, odontalgia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: acne, lesioni cutanee, prurito; raro: orticaria, prurito genitale. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia, lombalgia; raro: dolore alle estremita', artralgia. Patologie renali e urinarie. Raro: disturbi allevie urinarie, cromaturia, nefrolitiasi, dolori renali, dolore alla vescica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dismenorrea, dolore pelvico, tensione mammaria; non comune: menorragia, perdite vaginali, disturbi mestruali, metrorragia, emorragia vaginale, vampate di calore, sindrome premestruale; raro: prurito genitale, sanguinamento uterino disfunzionale, dispareunia, rottura di cisti ovarica, dolore vulvo-vaginale, disagio mestruale, ipomenorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia; non comune: dolore, irritabilita', brividi, malessere, febbre; raro: senso di fastidio toracico, infiammazione, sete. La maggioranza delle donne negli studi di fase III ha avuto la mestruazione successiva alla data prevista o entro +/- 7 giorni, mentre nel 6,8% di lorole mestruazioni sono apparse oltre 7 giorni prima del previsto e il 18,5% ha registrato un ritardo di piu' di 7 giorni sulla data prevista per l'inizio delle mestruazioni. Il ritardo e' stato maggiore di 20 giorni nel 4% delle donne. Una minoranza delle donne ha riferito un sanguinamento intermestruale per una durata media di 2,4 giorni. Nella maggioranza dei casi il sanguinamento e' stato descritto come spotting. Tra le donne che hanno assunto il prodotto negli studi di fase III, solo 0,4% ha riferito un sanguinamento intermestruale abbondante. Negli studi di fase III, 82 donne sono state arruolate piu' di una volta e hanno quindi ricevuto piu' di una dose di medicinale. Non sono state notate differenze nella sicurezza di questi soggetti in termini di incidenza e gravita' degli eventi avversi, variazioni di durata o volume delle mestruazioni o incidenza del sanguinamento intermestruale.

Indicazioni

Contraccettivo d'emergenza da assumersi entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di altro metodo contraccettivo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, povidone K30, croscarmellosio sodico, magnesio stearato.

Avvertenze

L'assunzione in concomitanza con un contraccettivo di emergenza contenente levonorgestrel e' controindicata. Si sconsiglia l'uso del farmaco in donne con asma grave non adeguatamente controllato da glucocorticoidi per via orale. La contraccezione d'emergenza con il medicinale e'un metodo occasionale, che non deve mai sostituire l'uso di un metodoanticoncezionale regolare. In ogni caso e' opportuno consigliare allepazienti il ricorso a un metodo contraccettivo regolare. Anche se l'uso continuo di un contraccettivo ormonale regolare non e' controindicato in caso di assunzione del medicinale, quest'ultimo puo' ridurne l'efficacia contraccettiva. Dopo una contraccezione d'emergenza, si raccomanda quindi che i successivi rapporti sessuali siano protetti da un affidabile metodo contraccettivo di barriera fino alla comparsa della successiva mestruazione. La somministrazione ripetuta del medicinale durante uno stesso ciclo mestruale non e' consigliabile, dal momento chela sicurezza e l'efficacia del farmaco in queste circostanze non sonostate ancora studiate. La contraccezione d'emergenza con il farmaco non e' sempre efficace nel prevenire la gravidanza. Non vi sono dati disponibili sull'efficacia del medicinale in donne che hanno avuto rapporti sessuali non protetti piu' di 120 ore prima dell'assunzione del prodotto. In caso di dubbio o in caso di ritardo nella comparsa delle mestruazioni di oltre 7 giorni, di sanguinamento anomalo alla data attesa della mestruazione o di manifestazione di sintomi della gravidanza, l'eventuale gravidanza deve essere esclusa con un test di gravidanza. Qualora si instauri una gravidanza dopo il trattamento con il farmaco,occorre considerare, come in ogni gravidanza, la possibilita' di gravidanza extrauterina. La gravidanza extrauterina puo' proseguire nonostante il manifestarsi di sanguinamento uterino. Dopo l'assunzione del farmaco, la mestruazione puo' presentarsi in anticipo o in ritardo di alcuni giorni rispetto al previsto. Nel 7% circa delle donne, le mestruazioni si sono presentate con un anticipo di oltre 7 giorni rispetto alla data attesa. Nel 18,5% delle donne si e' registrato un ritardo di piu' di 7 giorni, mentre nel 4% delle pazienti il ritardo ha superato i 20 giorni. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato. L'uso concomitante del farmaco e dei seguenti principi attivi non e' raccomandato a causa della possibilita' di interazione: substrati di P-gp (ad es. dabigatran etexilato, digossina), induttori di CYP3A4 (ad es. rifampicina, fenitoina, fenobarbital, carbamazepina, erba di San Giovanni/ Hypericum perforatum ), prodotti medicinali che aumentano il pH gastrico (ad es. inibitori della pompa protonica, antiacidi e antagonisti deirecettori H2), uso a lungo termine di ritonavir e contraccettivi d'emergenza contenenti levonorgestrel.

Gravidanza e Allattamento

Il medicinale e' controindicato durante una gravidanza in atto o sospetta. Esistono dati estremamente limitati sulla salute del feto/neonato nel caso in cui una gravidanza sia esposta a ulipristal acetato. Anche se non si e' riscontrato alcun potenziale teratogenico, i risultatiottenuti su specie animali sono insufficienti per una valutazione della tossicita' riproduttiva. Si invitano pazienti e operatori sanitari a riportare ogni episodio di esposizione al farmaco contattando il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Non e' noto se ulipristal acetato sia escreto nel latte materno umano o animale. Ulipristal acetato e' un composto lipofilo e in teoria potrebbe essere escreto nel latte materno. Non si possono escludere rischi per il bambinoallattato al seno. Dopo l'assunzione del medicinale l'allattamento alseno e' sconsigliato per almeno 36 ore.

Interazioni con altri prodotti

Potenziale capacita' da parte di altri farmaci di interferire con ulipristal acetato: non sono stati eseguiti studi specifici di interazioni farmacologiche in vivo. Ulipristal acetato e' metabolizzato da CYP3A4 in vitro. I farmaci induttori di CYP3A4 (come rifampicina, fenitoina, fenobarbital, carbamazepina, erba di San Giovanni/ Hypericum perforatum ) possono quindi ridurre la concentrazione plasmatica di ulipristal acetato con una conseguente riduzione dell'efficacia. L'uso concomitante di questi medicinali e' quindi sconsigliato. L'inibitore di CYP3A4 ritonavir puo' avere anche un effetto di induzione su CYP3A4 se viene usato per un periodo prolungato. In tali casi, ritonavir potrebbe ridurre le concentrazioni plasmatiche di ulipristal acetato. L'uso concomitante di questi medicinali e' quindi sconsigliato. L'induzione dell'enzima si esaurisce lentamente e gli effetti sulla concentrazione plasmatica di ulipristal acetato possono manifestarsi anche se la donna hasmesso di assumere un induttore dell'enzima da 2-3 settimane. Al contrario, potenti inibitori di CYP3A4 (come chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, telitromicina, claritromicina, nefazodone) possono potenziare l'esposizione a ulipristal acetato. La rilevanza clinica non e' nota. La somministrazione concomitante di farmaci che aumentano il pH gastrico (per esempio, inibitori di pompe protoniche, antiacidi e antagonisti del recettore H2 dell'istamina) puo' ridurre le concentrazioni plasmatiche di ulipristal acetato e quindi diminuirne l'efficacia. L'usoconcomitante di questi medicinali e' pertanto sconsigliato. Potenziale capacita' da parte di ulipristal acetato di interferire con altri medicinali. Trasportatori della glicoproteina P: i dati in vitro indicano che ulipristal puo' essere un inibitore di P-gp a concentrazioni clinicamente rilevanti. In assenza di dati clinici, la somministrazione concomitante di ulipristal acetato e substrati di P-gp (ad es. dabigatran etexilato, digossina) e' pertanto sconsigliata. Poiche' ulipristal acetato si lega con grande affinita' al recettore del progesterone, puo' interferire con l'azione di medicinali contenenti progestinici. L'azione anticoncezionale di contraccettivi ormonali combinati e di contraccettivi a base di soli progestinici puo' risultare ridotta. L'uso concomitante di ulipristal acetato e di un metodo contraccettivo d'emergenza contenente levonorgestrel e' sconsigliato.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare il blister all'interno dell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.