eliten 14 compresse 20mg fosinopril pharmaswiss ceska republ.s.r.o
Che cosa è eliten 14cpr 20mg?
Eliten compresse divisibili prodotto da
pharmaswiss ceska republ.s.r.o
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Eliten risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ace-inibitori, non associati.
Contiene i principi attivi:
fosinopril sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fosinopril sale sodico 20 mg.
Codice AIC: 027735024
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il farmaco e' indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosae dell'insufficienza cardiaca.
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Posologia
Ipertensione: la posologia giornaliera necessaria per mantenere un controllo stabile della pressione e' compresa tra 10-40 mg. La maggior parte dei pazienti ottiene un adeguato controllo della pressione arteriosa con una unica dose giornaliera di 20 mg. La dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al di'. Il dosaggio giornaliero puo' esserein seguito modificato valutando la risposta pressoria del paziente. In alcuni pazienti trattati con unica dose giornaliera, puo' verificarsi una riduzione dell'effetto antipertensivo alla fine dell'intervallo della dose. In tal caso, si deve considerare una duplice dose giornaliera. Se la pressione non e' soddisfacentemente controllata con il farmaco in monoterapia, si puo' aggiungere un diuretico. La concomitante somministrazione del medicinale con supplementi di potassio, sostituti dei sali di potassio o diuretici risparmiatori di potassio puo' portare ad aumenti della potassiemia. Insufficienza cardiaca: 10 mg una volta al giorno. L'inizio della terapia, deve avvenire sotto controllo medico. Se la dose iniziale e' ben tollerata, si puo' procedere, in accordo con la risposta clinica, ad un incremento posologico sino a 40 mg una volta al giorno. L'eventuale comparsa di ipotensione dopo la dose iniziale, non deve comunque precludere un incremento posologico. Ovviamente, l'ipotensione dovra' essere attentamente valutata e trattata. Ilfosinopril possiede una via di eliminazione duplice (epatica e renale) e pertanto, non sono di solito necessarie riduzioni della dose nei pazienti con alterata funzione epatica o renale. Pazienti ad alto rischio: nei pazienti ad alto rischio la prima somministrazione di un Ace-Inibitore puo' indurre ipotensione marcata. L'inizio della terapia richiede, se possibile, la correzione di un'eventuale deplezione salina e/o idrica, la sospensione del trattamento diuretico per 2-3 giorni e l'impiego della dose minima. Ove cio' non sia possibile, nei pazienti adalto rischio la dose normale dovrebbe essere dimezzata. Nei pazienti affetti da ipertensione maligna o da insufficienza cardiaca grave l'inizio della terapia o l'aggiustamento posologico dovrebbero essere condotti in ambiente ospedaliero. In occasione della prima somministrazione del farmaco e dei successivi incrementi del dosaggio dell'Ace-Inibitore e/o del diuretico i pazienti ad alto rischio di ipotensione acuta grave dovrebbero essere monitorizzati, preferibilmente, in ambiente ospedaliero per un periodo sufficiente a coprire almeno il picco di effetto antipertensivo di fosinopril (3-6 ore). Cio' vale anche per i pazienti affetti da malattia ischemica cardiaca o cerebrale in cui l'ipotensione grave puo' causare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare. Uso nei pazienti anziani Nessun aggiustamento posologico e'necessario nei soggetti anziani poiche' ne' i parametri farmacocinetici, ne' la risposta antipertensiva, ne' la sicurezza d'impiego sono diversi da quelli riscontrati nei soggetti giovani. Comunque non risultapossibile escludere una maggiore risposta in alcuni tra i pazienti piu' anziani. Uso nell'insufficienza renale ed epatica Per la sua peculiare eliminazione duplice e compensatoria, il medicinale non richiede aggiustamenti posologici. Solo nei portatori di insufficienza epatica orenale di grado severo, e' consigliabile iniziare la terapia con il dosaggio di 10 mg, adattando successivamente la dose in funzione della risposta pressoria del paziente.
Effetti indesiderati
L'incidenza di effetti indesiderati e' risultata uguale in pazienti giovani e anziani (>= 65 anni). Gli effetti indesiderati segnalati piu'di frequente nel corso di studi clinici controllati con il farmaco nell'ipertensione (durata del trattamento da 2 a 3 mesi) sono di seguitoriportati: Generali: astenia, dolore toracico, edema periferico, infezioni virali, dolore. Cardiovascolari: palpitazioni, alterazioni del ritmo. Dermatologici: rash. Gastrointestinali: nausea e vomito, diarrea, dolore addominale, bruciore. Muscoloscheletrici: mialgia, dolore muscoloscheletrico. Neurologici: cefalea, vertigini, alterazioni del tonodell'umore, parestesie, disturbi del sonno. Respiratori: tosse, sinusopatia, infezioni delle prime vie respiratorie, rinite, faringite. A carico del sensorio: disturbi oculari, alterazioni del gusto, disturbi del visus. Urogenitali: disfunzione sessuale, disturbi della minzione.Alterazioni dei parametri di laboratorio: osservate in corso di trattamento con fosinopril: iperpotassiemia, leucopenia, neutropenia, eosinofilia, incremento degli indici di funzionalita' epatica (transaminasi, LDH, fosfatasi alcalina, bilirubina). L'interruzione del trattamentoper evento avverso o alterazione di parametri di laboratorio e' statadel 3% nel gruppo fosinopril e 1,2% nel gruppo placebo. Altri disturbi riportati con fosinopril e altri ACE-Inibitori sono elencati di seguito. Generali: debolezza, febbre, iperidrosi, ecchimosi. Cardiovascolari: arresto cardiaco, angina/infarto del miocardio, accidenti cerebrovascolari, crisi ipertensive, tachicardia, flushing, vasculopatie periferiche. Ipotensione (0,1%), ipotensione ortostatica (1,5%) e sincope (0,2%) sono talora state osservate in corso di trattamento con fosinopril. Nello 0,3% dei casi l'insorgenza di ipotensione e/o sincope hanno determinato l'interruzione del trattamento. Dermatologici: prurito, dermatite e orticaria. Endocrino/metabolici: gotta. Gastrointestinali: emorragia, pancreatite, epatite, tumefazione a carico della lingua, disfagia, lesioni del cavo orale, distensione addominale, alterazioni dell'appetito/del peso, costipazione, flatulenza, secchezza delle fauci. Ematologici: linfoadenopatia. Muscoloscheletrici: artrite. Neurologici: disturbi dell'equilibrio, disturbi della memoria, sonnolenza, stato confusionale. Respiratori: dispnea, broncospasmo, polmonite, congestione polmonare, laringite/raucedine, epistassi. In due pazienti e' statoosservato un complesso sintomatologico caratterizzato da tosse, broncospasmo ed eosinofilia. A carico del sensorio: tinnito, dolore auricolare. Urogenitali: insufficienza renale, disturbi prostatici. Alterazioni dei parametri di laboratorio: iperpotassiemia, leucopenia, neutropenia, eosinofilia, livelli aumentati di transaminasi, LDH, fosfatasi alcalina e bilirubina. Eventi avversi possibilmente o probabilmente correlati, o con correlazione incerta, alla terapia intervenuti in almeno l'1% dei pazienti trattati con fosinopril in studi clinici controllativerso placebo nell' insufficienza cardiaca sono: vertigine, tosse, ipotensione, nausea/vomito, diarrea, dolore toracico non cardiaco, ipotensione ortostatica, palpitazioni, rash, debolezza, angina pectoris. Altri eventi avversi possibilmente o probabilmente correlati, o con correlazione incerta, alla terapia intervenuti nello 0,4-1,0% dei pazientitrattati (eccezioni in parentesi) con fosinopril in studi clinici controllati verso placebo nell'insufficienza cardiaca sono: Generali: febbre, aumento di peso, iperidrosi. Cardiovascolari: morte improvvisa, arresto cardio-espiratorio, shock (0,2%), disturbi del ritmo, edema periferico, ipertensione, sincope, disturbi della conduzione. Dermatologici: prurito. Endocrino/metabolici: gotta, disfunzione sessuale. Gastrointestinali: diminuzione dell'appetito, secchezza delle fauci, costipazione, flatulenza. Ematologici: angioedema (0,2%). Muscoloscheletrici:mialgia, debolezza delle estremita'. Neurologici: infarto cerebrale, attacco ischemico transitorio, depressione parestesia, vertigine, modificazioni dell'umore, tremori. Respiratori: rinite, sinusite, tracheobronchite, dolore pleurico. A carico del sensorio: disturbi del visus, alterazioni del gusto. Urogenitali: disturbi urinari. I seguenti effetti indesiderati sono stati associati alla terapia con ACE-Inibitori: reazioni anafilattoidi, agranulocitosi, pancitopenia, ittero colestatico o epatocellulare, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, alopecia, ileo paralitico e una sindrome che include artralgia/artrite, vasculite, sierosite, mialgia, febbre, rash, o altre manifestazioni dermatologiche, positivita' per gli anticorpi antinucleo, VES elevata, eosinifilia e leucocitosi.
Indicazioni
Il farmaco e' indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosae dell'insufficienza cardiaca.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri Ace-Inibitori o ad unoqualsiasi degli eccipienti Angioedema ereditario, idiopatico o associato a precedenti somministrazioni di Ace-Inibitori. Anuria. Gravidanza. Allattamento. Eta' pediatrica.
Composizione ed Eccipienti
Lattosio anidro, cellulosa microcristallina, crospovidone, povidone, sodio stearil fumarato.
Avvertenze
Angioedema del collo e della testa: sono stati riportati casi di angioedema; interrompere la terapia e sostituire l'Ace-Inibitore con un diverso antipertensivo. L'angioedema con interessamento della lingua, della glottide e/o della laringe puo' dar luogo all'ostruzione delle vieaeree e talora essere fatale. Angioedema intestinale: e' stato riportato raramente angioedema intestinale. Reazioni anafilattoidi: sono state osservate reazioni anafilattoidi durante emodialisi con membrane per dialisi high-flux e durante aferesi delle lipoproteine a bassa densita' (LDL) eseguita con colonne al destran-solfato. Questi pazienti dovranno essere trattati con particolare attenzione, soprattutto nel casodi reazioni analoghe pregresse. Si raccomanda l'uso di membrane alternative o di altri farmaci antipertensivi. In due pazienti in trattamento desensibilizzante al veleno di imenotteri, la contemporanea somministrazione di un altro ACE-Inibitore, l'enalapril, ha provocato reazioni anafilattoidi gravi e sostenute. Pertanto in questo caso e' necessario usare un antipertensivo di diversa classe. Ipotensione: una risposta ipotensiva marcata si puo' verificare in corso di trattamento con ilfarmaco. L'ipotensione sintomatica e' rara nell'ipertensione non complicata. In soggetti con scompenso cardiaco congestizio gli ACE-Inibitori possono causare ipotensione eccessiva, talora associata ad iperazotemia od oliguria, sino ad un quadro di insufficienza renale acuta, potenzialmente letale. In questi soggetti la terapia va instaurata sotto attenta sorveglianza medica, preferibilmente in ambiente ospedaliero; i pazienti andranno seguiti soprattutto nel corso delle prime 2 settimane di trattamento ed in occasione degli incrementi della posologia. Prendere in considerazione la possibilita' di sospendere il trattamentodiuretico o ridurre il dosaggio del diuretico in soggetti con pressione arteriosa normale o bassa che siano in trattamento intensivo con diuretici o che evidenzino un quadro di iposodiemia. Queste cautele si applicano anche ai pazienti affetti da cardiopatia ischemica o disordini cerebrovascolari nei quali un'ipotensione eccessiva puo' causare infarto del miocardio o un accidente cerebrovascolare. Nel caso si sviluppi ipotensione porre il paziente in posizione supina e, se necessario,somministrare soluzione fisiologica. In pazienti con insufficienza cardiaca, una riduzione della pressione arteriosa non e' una condizione di per se' sufficiente ad indurre l'interruzione del trattamento. Ipertensione nefrovascolare: nei pazienti con ipertensione nefrovascolare il rischio di ipotensione grave e di insufficienza renale e' aumentatodalla somministrazione degli Ace-Inibitori. Il trattamento con diuretici puo' rappresentare un fattore favorente. In questi pazienti l'inizio della terapia con Ace-Inibitori e l'incremento posologico dovrebbero essere condotti sotto stretto controllo medico, preferibilmente in ambiente ospedaliero. I diuretici dovrebbero essere sospesi e la funzione renale monitorizzata durante le prime settimane di terapia. Alterata funzione renale: pazienti con preesistente scompenso cardiaco congestizio, ipertensione nefrovascolare (stenosi dell'arteria renale a carico di uno o di entrambi i reni) e intensa deplezione idrica o salina, hanno un rischio aumentato di sviluppare segni di disfunzione renale che regrediscono tuttavia alla sospensione della terapia. Aumenti lievie transitori dell'azotemia e della creatininemia sono possibili occasionalmente anche in pazienti con funzionalita' renovascolare apparentemente integra, in particolare se in trattamento contemporaneo con diuretici. In soggetti con scompenso cardiaco di grado severo, la funzionerenale puo' dipendere dal sistema renina-angiotensina-aldosterone. Inquesti soggetti il trattamento con ACE-Inibitore puo' indurre iperazotemia ed oliguria che raramente progrediscono verso un quadro di insufficienza renale acuta, talora fatale. Se tali casi dovessero verificarsi e' consigliabile la sospensione della eventuale terapia diuretica oppure la riduzione di dosaggio o la sospensione del farmaco. Insufficienza epatica: poiche' in parte il farmaco viene trasformato nella forma attiva a livello epatico, nei soggetti con insufficienza epatica severa tale conversione puo' essere rallentata, generando livelli plasmatici di fosinopril elevati. In tali occasioni e' consigliabile osservare la risposta del paziente in funzione della dose adottata. In rari casi, gli ACE-Inibitori sono stati associati ad una sindrome che esordiva con ittero colestatico e progrediva verso una necrosi epatica fulminante, talora con esito letale. Pazienti in trattamento con ACE-Inibitori che evidenzino un marcato incremento degli enzimi epatici o ittero devono interrompere il trattamento ed essere opportunamente seguiti dal medico. Iperpotassiemia: nel trattamento con ACE-Inibitori la presenza delle seguenti condizioni puo' determinare maggior rischio di iperpotassiemia: insufficienza renale, insufficienza cardiaca, diabete mellito, uso contemporaneo di diuretici risparmiatori di potassio, assunzione di supplementi di potassio e/o sostituti salini contenenti potassio, uso di altri farmaci che provochino aumento del potassio sierico. In queste situazioni e' opportuno un regolare controllo della potassiemia. Anestesia/Chirurgia: durante intervento chirurgico o nel corso di anestesia con agenti ipotensivizzanti il medicinale puo' incrementare la risposta ipotensiva. Se non e' possibile sospendere l'Ace-Inibitoresi impone un attento controllo del volume circolatorio. Neutropenia/Agranulocitosi: il trattamento con altri ACE-Inibitori e' stato, in rari casi, associato ad agranulocitosi e depressione midollare, in particolare in pazienti con associata insufficienza renale e/o collagenopatia o trattamento con farmaci immunosoppressori. E' consigliabile eseguire controlli periodici dei globuli bianchi in pazienti con insufficienza renale e/o collagenopatie e questi pazienti devono essere avvertitidi segnalare immediatamente qualsiasi indicazione di infezione che puo' essere segno di neutropenia. Stenosi aortica/cardiomiopatia ipertrofica: gli Ace-Inibitori devono essere usati con cautela nei pazienti con ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro. Tosse: e' stata riportata durante il trattamento con ACE-Inibitori. Si tratta tipicamente di tosse non produttiva, persistente, che si risolve in seguito ad interruzione della terapia. Gli ACE-Inibitori vanno considerati nella diagnosi differenziale della tosse. Pazienti anziani: non e'possibile escludere una maggiore risposta antipertensiva in alcuni tra i pazienti piu' anziani. La valutazione della funzione renale e un attento controllo medico sono raccomandati all'inizio del trattamento. Uso in pediatria: il prodotto non va usato in eta' pediatrica. Le compresse contengono lattosio.
Gravidanza e Allattamento
L'uso degli Ace-Inibitori e' controindicato in gravidanza e allattamento. Non sono stati condotti nell'uomo studi clinici controllati. Gli Ace-Inibitori attraversano la placenta e possono causare morbilita' e mortalita' fetale se somministrati durante la gravidanza. In caso di gravidanza accertata, il farmaco deve essere sospeso immediatamente. L'esposizione fetale agli Ace-Inibitori durante il secondo e terzo trimestre e' stata associata con le seguenti patologie neonatali: ipotensione, insufficienza renale, malformazioni facciali o craniali, morte. Come espressione di ipofunzione renale del feto sono stati descritti casi di oligoidramnios e, in associazione: contratture degli arti, deformita' craniofacciali, sviluppo polmonare ipoplastico e ritardato sviluppo intrauterino. Ipotensione, oliguria e iperpotassiemia devono essereaccuratamente ricercate nei neonati esposti ad Ace-Inibitori durante la gestazione. Ritardato sviluppo intrauterino, prematurita', pervieta' del dotto arterioso e morte fetale sono stati riportati ma non e' accertato se siano da porre in relazione agli Ace-Inibitori o a preesistenti patologie materne. Non e' noto se l'esposizione limitata al primotrimestre possa influire negativamente sullo sviluppo fetale. Gli Ace-Inibitori possono essere escreti nel latte materno e il loro effetto sul lattante non e' stato determinato. Deve essere raccomandato alle madri che allattano al seno di interrompere l'allattamento o l'assunzione di fosinopril, considerando l'importanza di quest'ultimo per la madre.
Interazioni con altri prodotti
Diuretici: una marcata risposta ipotensiva, piu' frequente nelle prime ore successive alla somministrazione, potrebbe verificarsi con il farmaco, quando il paziente e' stato pre-trattato con alte dosi di diuretici o in caso di dieta iposodica o dialisi. Antiacidi: la somministrazione contemporanea di antiacidi (es. idrossido di alluminio, idrossido di magnesio, simeticone) puo' ridurre leggermente l'assorbimento intestinale del farmaco. Pertanto, se associati, questi andranno somministrati a distanza di 2 ore. Potassio e diuretici risparmiatori di potassio: il trattamento puo' ridurre la perdita di potassio causata dai diuretici tiazidici. I diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone, amiloride, triamterene ed altri) o la somministrazione dei sali dipotassio possono far aumentare il rischio di iperpotassiemia. Pertanto, l'impiego di tali farmaci, se richiesto, deve essere praticato con cautela ed i livelli di potassiemia controllati frequentemente. Litio:nei pazienti in trattamento contemporaneo con ACE-Inibitori e litio sono stati descritti aumenti dei livelli ematici di litio e sintomi di intossicazione da litio. Pertanto, la contemporanea somministrazione dei due farmaci dovrebbe essere fatta con cautela ed i livelli ematici di litio controllati frequentemente. La contemporanea somministrazionedi un diuretico puo' accrescere la tossicita' del litio. Anestetici: gli Ace-Inibitori possono potenziare l'effetto ipotensivo di alcuni anestetici. Narcotici/antipsicotici: la somministrazione concomitante diAce-Inibitori e narcotici/antipsicotici puo' causare ipotensione ortostatica. Ipoglicemizzanti: la somministrazione contemporanea di ACE-Inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renalecompromessa. Inibitori delle prostaglandine: e' stato riportato che l'indometacina riduce l'efficacia antipertensiva degli ACE-Inibitori, soprattutto in soggetti con ipertensione a bassa renina. Altri compostiantinfiammatori non steroidei (es. acido acetilsalicilico) potrebberoavere effetti similari. Simpaticomimetici: possono ridurre l'effetto antipertensivo degli Ace-Inibitori. Allopurinolo, agenti citostatici oimmunodepressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la somministrazione concomitante agli Ace-Inibitori puo' aumentare il rischio di leucopenia. Alcool: aumenta l'effetto ipotensivo. Interazione con i test di laboratorio: il fosinopril puo' interferire con la determinazione dei valori plasmatici di digossina facendo risultare valori inferiori a quelli reali quando determinati con metodiche di assorbimento sucarbone attivo come il Digi-Tab. In alternativa puo' essere usato il metodo Coat-A-Count, che si basa su anticorpi "COATED-TUBE". Inoltre, la terapia va interrotta alcuni giorni prima della valutazione di laboratorio della funzione paratiroidea. Altre: il farmaco e i suoi metaboliti non provocano interazioni con il cibo. Gli studi di interazione farmacocinetica in dose singola o multipla con acido acetilsalicilico, clortalidone, nifedipina, propranololo, idroclorotiazide, cimetidina, metoclopramide, propantelina, digossina, warfarin, non hanno mostrato modificazioni della biodisponibilita' del fosinopril non legato. La biodisponibilita', il legame proteico e l'effetto anticoagulante del warfarin (valutato con il tempo di protrombina) non sono risultati alterati dalla contemporanea somministrazione del medicinale.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Conservare nelcontenitore originale. Tenere al riparo dall'umidita'.