efient 98 compresse rivestite 5mg prasugrel substipharm
Che cosa è efient 98cpr riv 5mg?
Efient compresse rivestite prodotto da
substipharm
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Efient risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antitrombotici.
Contiene i principi attivi:
prasugrel cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: prasugrel (come cloridrato).
Codice AIC: 039055076
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il farmaco, somministrato in associazione con acido acetilsalicilico (ASA), e' indicato per la prevenzione di eventi di origine aterotrombotica in pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) (cioe' angina instabile, infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST [UA/NSTEMI] o infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST [STEMI]) sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) primario o ritardato.
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Posologia
Adulti: il medicinale deve essere iniziato con una singola dose di carico di 60 mg e quindi continuato con 10 mg una volta al giorno. I pazienti che assumono il farmaco devono assumere anche acido acetilsalicilico (ASA) 75 mg - 325 mg al giorno. In pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) sottoposti a intervento coronarico percutaneo, l'interruzione anticipata di qualsiasi farmaco antiaggregante piastrinico, incluso il medicinale, potrebbe portare a un aumentato rischio di trombosi, infarto miocardico o morte dovuta alla situazione patologica di base del paziente. Si raccomanda un trattamento di durata fino a 12 mesi,a meno che l'interruzione del trattamento con il medicinale sia clinicamente indicata. Pazienti di eta' >= 75 anni: l'impiego del farmaco in pazienti di eta' >= 75 anni non e' generalmente raccomandato. Se, dopo attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio individuale da parte del medico che prescrive la terapia, il trattamento con il medicinale viene ritenuto necessario in pazienti nella fascia di eta' >= 75 anni, allora dopo la dose di carico di 60 mg si dovra' prescrivere unadose di mantenimento ridotta pari a 5 mg. I pazienti di eta' >= 75 anni hanno una maggiore sensibilita' al sanguinamento e una maggiore esposizione al metabolita attivo di prasugrel. I dati a sostegno della dose di 5 mg si basano solamente su analisi farmacodinamiche/farmacocinetiche e attualmente non esistono dati clinici sulla sicurezza di questa dose nei pazienti della fascia di eta' >= 75 anni. Pazienti con pesocorporeo < 60 kg: il medicinale deve essere somministrato con una singola dose di carico di 60 mg seguita da una dose di 5 mg una volta al giorno. Una dose di mantenimento di 10 mg non e' raccomandata. Cio' e'dovuto ad un aumento dell'esposizione al metabolita attivo di prasugrel, e ad un aumento del rischio di sanguinamento nei pazienti con peso= 60 kg. L'efficacia e la sicurezza della dose da 5 mg non sono state stimate in prospettiva. Disfunzione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con disfunzione renale, inclusi i pazienti con insufficienza renale terminale. Esiste una limitata esperienza terapeutica in pazienti con disfunzione renale. Disfunzione epatica: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei soggetti con disfunzione epatica da lieve a moderata (classe Child-Pugh A e B). Esiste una limitata esperienza terapeutica in pazienti con disfunzione insufficienza epatica lieve e moderata. Bambinie adolescenti: l'uso del medicinale non e' raccomandato nei bambini al di sotto di 18 anni di eta' a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia. Modo di somministrazione: per uso orale. Il medicinale puo' essere somministrato indipendentemente dall'assunzione di cibo. La somministrazione della dose di carico di 60 mg di prasugrel a digiuno puo' determinare un esordio piu' rapido dell'azione del medicinale. Non schiacciare o rompere la compressa.
Effetti indesiderati
La sicurezza in pazienti con sindrome coronarica acuta sottoposti a intervento coronarico percutaneo sono stati valutati in uno studio clinico controllato verso clopidogrel (TRITON) nel quale 6.741 pazienti sono stati trattati con prasugrel (con una dose di carico di 60 mg e unadose di mantenimento di 10 mg al giorno) per una mediana di 14,5 mesi. La percentuale di interruzione del trattamento con il medicinale in studio a causa di eventi avversi e' stata del 7,2% per il prasugrel e del 6,3% per il clopidogrel. Di questi, il sanguinamento e' stato, perentrambi i medicinali, la piu' comune reazione avversa che ha portatoad interruzione del trattamento con il medicinale di studio. >>Sanguinamento. Sanguinamento non correlato a intervento di bypass coronarico(CABG): l'incidenza di sanguinamenti maggiori (secondo le definizioniTIMI) non correlati a intervento di bypass coronarico (CABG), inclusiquelli a rischio di morte e quelli mortali, cosi' come quella di sanguinamenti minori (secondo le definizioni TIMI), e' stata statisticamente significativamente piu' alta nei soggetti trattati con prasugrel inconfronto ai soggetti trattati con clopidogrel sia nella popolazione UA/NSTEMI che nell'intera popolazione di ACS. Non e' stata osservata alcuna differenza significativa nella popolazione STEMI. La sede piu' comune di sanguinamento spontaneo e' stata il tratto gastrointestinale;la sede piu' comune di sanguinamento indotto e' stata la sede di accesso arterioso. Sanguinamento correlato a intervento di bypass coronarico (CABG): nello studio clinico di fase 3, 437 pazienti sono stati sottoposti a intervento di bypass coronarico (CABG). Di questi pazienti, la percentuale di sanguinamento maggiore o minore (TIMI) correlato a intervento di bypass coronarico (CABG) e' stata il 14,1% per il gruppo di prasugrel e il 4,5% per il gruppo del clopidogrel. Il rischio piu' alto per episodi di sanguinamento in soggetti trattati con prasugrel e' perdurato fino a 7 giorni dalla dose piu' recente del medicinale di studio. Per i pazienti che hanno ricevuto la loro tienopiridina entro 3 giorni prima dell'intervento di bypass coronarico (CABG), le percentuali di sanguinamento maggiore o minore (TIMI) sono state il 26,7% (12di 45 pazienti) nel gruppo del prasugrel, in confronto al 5,0% (3 di 60 pazienti) nel gruppo del clopidogrel. Per i pazienti che hanno ricevuto la loro ultima dose di tienopiridina entro da 4 a 7 giorni prima dell'intervento di bypass coronarico (CABG), le frequenze si sono ridotte all'11,3% (9 di 80 pazienti) nel gruppo del prasugrel e al 3,4% (3di 89 pazienti) nel gruppo del clopidogrel. Oltre 7 giorni dopo l'interruzione del medicinale, le percentuali osservate di sanguinamento correlato a intervento di bypass coronarico (CABG) sono risultate similitra i 2 gruppi di trattamento. Le reazioni avverse seguenti di tipo emorragico e non-emorragico nello studio TRITON, o da segnalazioni spontanee, classificate secondo frequenza e per sistemi e organi. La loro frequenza e' definita utilizzando le seguenti convenzioni: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1000, <= 1/100); raro (>= 1/10.000, <= 1/1.000); molto raro (<= 1/10.000); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; raro: trombocitopenia; non nota: porpora trombotica trombocitopenica (PTT). Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' comprendente angioedema. Patologie vascolari. Comune: ematoma. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: epistassi; non comune: emottisi. Patologie gastrointestinali. Comune: emorragia gastrointestinale; non comune: emorragia retroperitoneale, emorragia rettale, ematochezia, sanguinamento gengivale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, ecchimosi. Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Comune: ematoma nella sede di iniezione vascolare, emorragia in corrispondenza della sede di iniezione. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: contusione; non comune: emorragia post-procedurale; raro: ematoma sottocutaneo.
Indicazioni
Il farmaco, somministrato in associazione con acido acetilsalicilico (ASA), e' indicato per la prevenzione di eventi di origine aterotrombotica in pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) (cioe' angina instabile, infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST [UA/NSTEMI] o infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST [STEMI]) sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) primario o ritardato.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; sanguinamento patologico in atto; storia clinica di ictus o di attacco ischemico transitorio (TIA); disfunzione epatica grave (classe Child-Pugh C).
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; mannitolo (E421);croscaramellosa sodica; ipromellosa (E464); magnesio stearato. Rivestimento: lattosio monoidrato; ipromellosa (E464); biossido di titanio (E171); triacetina (E1518); ferro ossido giallo (E172); talco.
Avvertenze
Rischio di sanguinamento: nello studio clinico di fase 3 i criteri chiave di esclusione comprendevano un aumentato rischio di sanguinamento; anemia; piastrinopenia; una storia di reperti indicativi di patologia intracranica. Pazienti con sindromi coronariche acute sottoposti a intervento coronarico percutaneo trattati con il medicinale e ASA hannomostrato un aumentato rischio di sanguinamento maggiore e minore in accordo al sistema di classificazione TIMI. Percio', l'uso del farmaco in pazienti con aumentato rischio di sanguinamento deve essere preso in considerazione solo quando i benefici in termini di prevenzione di eventi ischemici sono considerati essere superiori al rischio di sanguinamenti gravi. Questa precauzione si applica specialmente a pazienti: di eta' >=75 anni; con una propensione al sanguinamento (ad es. per untrauma recente, intervento chirurgico recente, per un sanguinamento gastrointestinale recente o ricorrente, o per patologia di ulcera peptica in atto); con peso corporeo < 60 kg. In questi pazienti la dose di mantenimento di 10 mg non e' raccomandata. Deve essere somministrata una dose di mantenimento di 5 mg; in trattamento concomitante con medicinali che possono aumentare il rischio di sanguinamento, inclusi anticoagulanti orali, clopidogrel, farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), e fibrinolitici. Per pazienti con sanguinamento in atto per cui e' necessario invertire gli effetti farmacologici del medicinale puo' essere appropriata la trasfusione di piastrine. La somministrazione del farmaco in pazienti di eta' >=75 anni non e' generalmente raccomandata e deve essere effettuata con cautela solo dopo che un'attenta valutazione individuale del rapporto beneficio/rischio da parte del medico che lo prescrive indichi che i benefici in termini di prevenzione dieventi ischemici sono superiori al rischio di sanguinamenti gravi. Nello studio clinico di fase 3 questi pazienti risultavano essere ad un maggiore rischio di sanguinamento, incluso sanguinamento mortale, in confronto a pazienti di eta' < 75 anni. Se necessaria, deve essere usata una dose di mantenimento piu' bassa, di 5 mg; la dose di mantenimento di 10 mg non e' raccomandata. L'esperienza terapeutica con prasugrele' limitata nei pazienti con disfunzione renale (inclusi i pazienti con insufficienza renale terminale (end stage renal disease - ESRD)) e nei pazienti con disfunzione epatica di grado moderato. Questi pazienti possono avere un aumentato rischio di sanguinamento. Percio', prasugrel deve essere usato con cautela in questi pazienti. I pazienti devono essere avvertiti che quando assumono prasugrel (in associazione con ASA) fermare un sanguinamento potrebbe richiedere piu' tempo del solito e devono informare il medico di qualsiasi sanguinamento insolito (per sede o durata). Intervento chirurgico: prima di essere sottoposti adeventuale intervento chirurgico e prima di assumere un nuovo medicinale i pazienti devono avvisare i medici e i dentisti che stanno assumendo prasugrel. Se un paziente deve sottoporsi ad intervento chirurgico elettivo e non si ritiene opportuna la presenza di un effetto antipiastrinico, il farmaco deve essere sospeso almeno 7 giorni prima dell'intervento. Un'aumentata (di 3 volte) frequenza e gravita' del sanguinamento puo' verificarsi in pazienti sottoposti a intervento CABG entro 7 giorni dall'interruzione di prasugrel. I benefici e i rischi di prasugrel devono essere attentamente valutati in quei pazienti la cui anatomia coronarica non e' stata definita ed e' possibile un intervento di CABG urgente. Ipersensibilita' comprendente angioedema: reazioni di ipersensibilita' fra cui angioedema sono state riportate in pazienti in terapia con prasugrel, compresi pazienti con storia clinica di reazionidi ipersensibilita' al clopidogrel. Si consiglia il monitoraggio dei segni di ipersensibilita' in pazienti con storia nota di allergia alletienopiridine. Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT): PTT e' stata riportata con l'uso di prasugrel. La PTT e' una condizione grave cherichiede un trattamento immediato. Questo medicinale contiene lattosio .
Gravidanza e Allattamento
Non sono stati effettuati studi clinici su donne in stato di gravidanza o durante il periodo di allattamento al seno. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. Poiche' gli studi sulla attivita' riproduttiva condotti su animali non sono sempre predittivi degli effetti sull'uomo, il medicinale deve essere usato in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto. Non e' noto se prasugrel viene eliminato nel latte materno. Studi condotti su animali hanno evidenziato l'eliminazione di prasugrel nel latte materno. L'uso di prasugrel durante l'allattamento al seno non e'raccomandato. Prasugrel non ha avuto effetti sulla fertilita' maschile e femminile dei ratti esposti a dosi orali fino a 240 volte la dose giornaliera di mantenimento raccomandata per l'uomo (valutata in mg/m^2).
Interazioni con altri prodotti
Warfarin: la co-somministrazione del farmaco e derivati cumarinici diversi dal warfarin non e' stata studiata. A causa della possibilita' di un aumentato rischio di sanguinamento, deve essere posta cautela nella co-somministrazione di warfarin (o di altri derivati cumarinici) e di prasugrel. Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): la co-somministrazione di FANS per uso cronico non e' stata studiata. A causa della possibilita' di un aumentato rischio di sanguinamento, la co-somministrazione di FANS per uso cronico (inclusi gli inibitori della COX-2) e il medicinale deve essere effettuata con cautela. Il farmaco puo' essere somministrato in associazione con medicinali metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 (incluse le statine), o a medicinali che sono induttori o inibitori degli enzimi del citocromo P450. Il medicinale puo' anche essere somministrato in associazione con ASA, eparina, digossina, e medicinali che innalzano il pH gastrico, inclusi gli inibitori di pompa protonica e gli H2 bloccanti. Sebbene non sia stato oggetto di specifici studi di interazione, il farmaco e' stato somministrato nello studio clinico di fase 3 in associazione con eparina a basso peso molecolare, bivalirudina, e inibitori di GP IIb/IIIa (non sonodisponibili informazioni relativamente al tipo di inibitore della GP IIb/IIIa utilizzato) senza evidenza di interazioni avverse clinicamente significative. >>Effetti di altri medicinali sul farmaco. Acido acetilsalicilico: il medicinale deve essere somministrato in associazione con ASA. Sebbene sia possibile un'interazione farmacodinamica con ASA con conseguente aumento del rischio di sanguinamento, la dimostrazionedell'efficacia e sicurezza di prasugrel proviene da pazienti trattatiin associazione con ASA. Eparina: una singola dose endovenosa in bolodi eparina non frazionata (100 U/kg) non ha alterato significativamente l'inibizione dell'aggregazione piastrinica mediata da prasugrel. Ugualmente, prasugrel non ha alterato significativamente l'effetto dell'eparina sui parametri della coagulazione. Pertanto, entrambi i medicinali possono essere somministrati in associazione. Un aumentato rischiodi sanguinamento e' possibile quando il farmaco e' somministrato in associazione con eparina. Statine: l'atorvastatina (80 mg al giorno) non ha alterato l'attivita' farmacodinamica di prasugrel ne' la sua inibizione dell'aggregazione piastrinica. Pertanto non si ritiene che le statine substrato del CYP3A abbiano un effetto sulla farmacocinetica diprasugrel o sulla sua inibizione dell'aggregazione piastrinica . Medicinali che innalzano il pH gastrico: la co-somministrazione giornaliera di ranitidina (un bloccante H2) o del lansoprazolo (un inibitore di pompa protonica) non hanno modificato l'AUC e il T max del metabolita attivo di prasugrel, ma hanno diminuito la Cmax del 14% e del 29%, rispettivamente. Nello studio clinico di fase 3, il farmaco e' stato somministrato indipendentemente dalla co-somministrazione di un inibitore di pompa protonica o di un bloccante H2. La somministrazione della dose di carico di 60 mg di prasugrel senza l'uso concomitante di inibitori di pompa protonica puo' determinare un esordio piu' rapido dell'azione del farmaco. Inibitori del CYP3A: chetoconazolo (400 mg al giorno),un potente e selettivo inibitore del CYP3A4 e del CYP3A5, non ha modificato l'inibizione dell'aggregazione piastrinica mediata da prasugrelo l'AUC e la Tmax del metabolita attivo di prasugrel, ma ha ridotto la Cmax dal 34% al 46%. Pertanto, gli inibitori del CYP3A quali antifungini azolici, inibitori dell'HIV proteasi, claritromicina, telitromicina, verapamil, diltiazem, indinavir, ciprofloxacina, e succo di pompelmo non sono attesi avere un effetto significativo sulla farmacocinetica del metabolita attivo. Induttori dei citocromo P450: rifampicina (600 mg al giorno), un potente induttore del CYP3A e del CYP2B6, nonche' induttore del CYP2C9, CYP2C19, e CYP2C8, non ha alterato significativamente la farmacocinetica del prasugrel. Percio', gli induttori conosciuti del CYP3A quali rifampicina, carbamazepina, e altri induttori dei citocromi P450 non sono attesi avere un effetto significativo sulla farmacocinetica del metabolita attivo. >>Effetti del farmaco su altri medicinali. Digossina: prasugrel non ha effetti clinicamente significativi sulla farmacocinetica della digossina. Medicinali metabolizzati dalCYP2C9: prasugrel non ha inibito il CYP2C9, poiche' non ha influenzato la farmacocinetica del warfarin-S. A causa di un potenziale aumento di rischio di sanguinamento, deve essere posta cautela nel somministrare warfarin e farmaco in associazione. Medicinali metabolizzati dal CYP2B6: prasugrel e' un debole inbitore del CYP2B6. In soggetti sani, prasugrel ha ridotto del 23% l'esposizione all'idrossibupropione, un metabolita del bupropione CYP2B6-mediato. E' probabile che questo effettocostituisca un elemento di preoccupazione clinica solo quando prasugrel e' somministrato in associazione con medicinali per i quali il CYP2B6 e' l'unica via metabolica e che hanno una limitata finestra terapeutica (ad es. la ciclofosfamide, l'efavirenz).
Forme Farmacologiche
- efient 14cpr riv 5mg
- efient 28cpr riv 5mg
- efient 30cpr riv 5mg
- efient 56cpr riv 5mg
- efient 84cpr riv 5mg
- efient 90cpr riv 5mg
- efient 98cpr riv 5mg
- efient 14cpr riv 10mg
- efient 28cpr riv 10mg
- efient 30cpr riv 10mg
- efient 56cpr riv 10mg
- efient 84cpr riv 10mg
- efient 90cpr riv 10mg
- efient 98cpr riv 10mg
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Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'aria e dall'umidita'.