ecasolv*10f 0,5ml 12500ui+10si eparina benedetti spa

Che cosa è ecasolv 10f 0,5ml 12500ui+10si?

Alfaeparina ca fiale + fiale solvente prodotto da benedetti spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Alfaeparina ca risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaco antitrombotico.
Contiene i principi attivi: eparina calcica
Codice AIC: 024939112 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Quando si somministra eparina sodica o calcica a dose anticoagulante,il loro dosaggio dovrebbe essere determinato con frequenti test di coagulazione. Se i test di coagulazione sono al di sopra dell'intervalloterapeutico o se si verificano emorragie, la dose dovrebbe essere ridotta o, se del caso, l'eparina dovrebbe essere sospesa.AZIONE ANTAGONISTA DELLA PROTAMINA: la protamina serve per la rapida neutralizzazione dell'attivita' dell'eparina, in caso di sanguinamentosignificativo. La quantita' richiesta dipende dal tasso ematico di eparina somministrata e dal tempo intercorso dall'iniezione. La somministrazione di protamina deve essere fatta in infusione lenta endovena; 50mg di protamina neutralizzano 5000 U.I. di eparina. La dose di protamina che si deve somministrare per neutralizzare un bolo eparinico calain proporzione al tempo trascorso dalla somministrazione del bolo (subito dopo il bolo il 100% della dose, dopo 1 ora il 50%, dopo 2 ore il25%). La dose di protamina da somministrare in caso di infusione continua di eparina e' quella utile per neutralizzare le U.I. di eparina infuse nelle ultime 4 ore. In caso di trattamento con eparina calcica sottocute a dose anticoagulante si deve somministrare una dose di protamina per neutralizzare circa il 25% della ultima dose eparinica, ripetendo tale somministrazione ogni 3 ore fino a 4 volte.

Effetti indesiderati

EMORRAGIA: l'emorragia e' la principale complicanza che si puo' verificare durante il trattamento con eparina sodica o calcica, in particolar modo alle dosi anticoagulanti. Tempi di coagulazione al di sopra dell'intervallo terapeutico o piccole emorragie durante la terapia possono essere in genere risolti riducendo il dosaggio o, se del caso, sospendendo temporaneamente il farmaco. Sanguinamento gastro-enterico o urinario durante la terapia anticoagulante possono indicare la presenza di una sottostante lesione occulta. Il sanguinamento puo' avvenire in qualsiasi distretto dell'organismo ma certe specifiche complicazioni emagiche potrebbero essere difficili da individuare:a) emorragia surrenalica, con conseguente insufficienza surrenalica acuta e' stata descritta durante la terapia anticoagulante. Percio' iltrattamento va interrotto se il paziente sviluppa segni e sintomi di insufficienza surrenalica acuta;b) emorragia ovarica (corpus luteum) si e' sviluppata in donne in eta'fertile in terapia anticoagulante a lungo e breve termine;c) emorragie retroperitoneali.In ogni caso di emorragia non minore la terapia eparinica non andra' interrotta ed in caso di emorragia maggiore l'eparina ancora in circoloandra' neutralizzata mediante somministrazione di protramina.REAZIONI LOCALI: irritazione locale, eritema, lieve dolore, ematoma oulcerazione possono seguire ad una somministrazione sottocutanea di eparina. Queste reazioni sono molto piu' comuni dopo somministrazione intramuscolare, per cui quest'ultimo uso e' assolutamente da evitare,anche occasionalmente.IPERSENSIBILITA': brividi, febbre ed orticaria e, piu' raramente, asma mite, lacrimazione, nausea e vomito, shock.TROMBOCITOPENIA: sebbene sia lieve e clinicamente non significativa e'talvolta accompagnata da gravi complicazioni trombotiche e/o emboliche.Dopo la terapia a lungo termine con dosi alte si sono verificati casidi osteoporosi. Raramente sono stati anche riportati: necrosi cutanea, soppressione della sintesi di aldosterone, alopecia ritardata transiente, priapismo, iperlipidemia di rimbalzo alla sospensione della terapia. Riportati anche rari casi di aumento delle transaminasi.

Indicazioni

Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

L'eparina sodica o calcica non deve essere usata in pazienti: con accertata ipersensibilita' al farmaco o a qualcuno degli eccipienti, con grave trombocitopenia (nei quali non possono essere condotti ad appropriati intervalli i test di coagulazione con il tempo di coagulazione del sangue intero ed il tempo di tromboplastina parziale attinto (APTT). Questa controindicazione si riferisce all'eparina sodica o calcica adosi anticoagulanti; non c'e' generalmente bisogno di monitorare i parametri della coagulazione in pazienti che ricevono eparine a dosi bass e profilattiche inferiori o uguali a 0,2 ml per 3 volte die per l'eparina calcica o 15000 unita' die per l'eparina sodica); con uno stato emorragico non controllato: qualora sia associato a coagulazione intravasale disseminata (DIC), l'uso dell'eparina andra' valutato nello spe-cifico contesto clinico. L'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva e' controindicata nei pazienti che ricevono eparinaa dosi anticoagulanti. Accidenti cerebrovascolari emorragici. In presenza di lesioni organiche ad elevato rischio di sanguinamento l'uso dieparina andra' valutato nello specifico contesto clinico considerandoil rapporto rischio-beneficio nel singolo caso.

Interazioni con altri prodotti

ANTICOAGULANTI ORALI: l'eparina sodica o calcica a dosaggio anticoagulante puo' prolungare lievemente il tempo di protrombina (incremento dicirca 0,5 dell'INR). Bisogna considerare questo aspetto nella valutazione di tale parametro, soprattutto quando si procede ad embricazione della terapia eparinica con quella anticoagulante orale. Si raccomandagrande attenzione clinicolaboratoristica (valutazione frequente di PTe PTT) in caso di uso combinato di eparina non frazionata a dosi anticoagulanti con questi farmaci.ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI: farmaci come l'acido acetilsalicilico, ildestrano, il fenilbutazone, l'ibuprofen, l'indometacina, il dipiridamolo, l'idrossiclorochina o altri farmaci che interferiscono con l'aggregazione piastrinica (che costituisce la principale difesa emostaticadel paziente eparinizzato) possono indurre sanguinamento e dovrebberoessere utilizzati con molta cautela nei pazienti trattati con eparinasodica o calcica, soprattutto se a dosi anticoagulanti.ALTRE INTERAZIONI: digitale, tetracicline, nicotina, glucocorticoidi,penicilline, fenotiazine, antistaminici possono parzialmente ridurre l'azione anticoagulante dell'eparina.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di alfaeparina ca