ecabil*sc 10f 12500ui 0,5ml eparina mayne pharma (italia) srl
Che cosa è ecabil sc 10f 12500ui 0,5ml?
Ecabil preparazione iniettabile prodotto da
mayne pharma (italia) srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ecabil risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antitrombotici.
Contiene i principi attivi:
eparina calcica
Codice AIC: 030706028
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.
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Posologia
Secondo prescrizione medica: Quando si somministra eparina calcica a dose anticoagulante, il suo dosaggio dovrebbe essere determinato con frequenti test di coagulazione. Se i test di coagulazione sono al di sopra dell'intervallo terapeutico o se si verificano emorragie, la dose dovrebbe essere ridotta o, se del caso, l'eparina dovrebbe essere sospesa. Azione antagonista della portamina: La protamina serve per la rapida neutralizzazione dell'attivita' dell'eparina, in caso di sanguinamento significativo. La quantita' richiesta dipende dal tasso ematico di eparina somministrata e dal tempo intercorso dall'iniezione. La somministrazione di protamina deve essere fatta in infusione lenta endovena; 50 mg di protamina neutralizzano 5.000 UI di eparina. La dose di protamina che si deve somministrare per neutralizzare un bolo eparinico cala in proporzione al tempo trascorso dalla somministrazione del bolo(subito dopo il bolo il 100% della dose, dopo 1 ora il 50%, dopo 2 ore il 25%). La dose di protamina da somministrare in caso di infusione continua di eparina e' quella utile per neutralizzare le UI di eparinainfuse nelle ultime 4 ore. In caso di trattamento con eparina calcicasottocute a dose anticoagulante si deve somministrare una dose di protamina per neutralizzare circa il 25% dell'ultima dose eparinica, ripetendo tale somministrazione ogni 3 ore fino a 4 volte.
Effetti indesiderati
L'emorragia e' la principale complicanza che si puo' verificare durante il trattamento con eparina calcica, in particolar modo alle dosi anticoagulanti. Tempi di coagulazione al di sopra dell'intervallo terapeutico o piccole emorragie durante la terapia possono essere in genere risolti riducendo il dosaggio o, se del caso, sospendendo temporaneamente il farmaco. Sanguinamento gastroenterico o urinario durante la terapia anticoagulante possono indicare la presenza di una sottostante lesione occulta. Il sanguinamento puo' avvenire in qualsiasi distretto dell'organismo ma certe specifiche complicazioni emorragiche potrebberoessere difficili da individuare: a) emorragia surrenalica, con conseguente insufficienza surrenalica acuta e' stata descritta durante terapia anticoagulante. Percio', il trattamento va interrotto se il paziente sviluppa segni e sintomi di insufficienza surrenalica acuta; b) emorragia ovarica (corpus luteum) si e' sviluppata in donne in eta' fertile in terapia anticoagulante a lungo o a breve termine; c) emorragie retroperitoneali. In ogni caso di emorragia non minore la terapia eparinica andra' interrotta ed in caso di emorragia maggiore l'eparina ancora in circolo andra' neutralizzata mediante somministrazione di protamina. REAZIONI LOCALI: Irritazione locale, eritema, lieve dolore, ematoma o ulcerazione possono seguire ad una somministrazione sottocutanea di eparina. Queste complicazioni sono molto piu' comuni dopo somministrazione intramuscolare, per cui quest'ultimo uso e' assolutamente da evitare, anche occasionalmente. IPERSENSIBILIT: Come manifestazioni piu'comuni sono state riportate reazioni generalizzate da ipersensibilita' con brividi, febbre e orticaria e, piu' raramente, asma, rinite, lacrimazione, nausea e vomito, shock. TROMBOCITOPENIA: Sono stati riportati casi di trombocitopenia in pazienti che ricevevano eparina calcica (vedi avvertenze speciali). Sebbene sia lieve e clinicamente non significativa, e' talvolta accompagnata da gravi complicazioni trombotiche e/o emboliche. Dopo terapia a lungo termine con dosi alte si sono verificati casi di osteoporosi. Raramente sono stati anche riportati: necrosi cutanea, soppressione della sintesi di aldosterone, alopecia ritardata transiente, priapismo, iperlipidemia di rimbalzo alla sospensionedella terapia. Sono stati riportati anche rari casi di aumento delle transaminasi.
Indicazioni
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.
Controindicazioni ed effetti secondari
L'eparina calcica non deve essere usata in pazienti: con accertata ipersensibilita' al farmaco o a qualcuno degli eccipienti; con grave trombocitopenia; nei quali non possano essere condotti, ad appropriati intervalli, i test di coagulazione come il tempo di coagulazione del sangue intero e il tempo di tromboplastina parziale attivata (APTT). Questa controindicazione si riferisce all'eparina calcica a dosi anticoagulanti; non c'e' generalmente bisogno di monitorare i parametri della coagulazione in pazienti che ricevono eparine a basse dosi profilattiche (inferiori o uguali a 0,2 ml per 3 volte die). Con uno stato emorragico non controllato: qualora sia associato a coagulazione intravasale disseminata (DIC), l'uso dell'eparina andra' valutato nello specifico contesto clinico; l'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva e' controindicata nei pazienti che ricevono eparina a dosi anticoagulanti; accidenti cerebrovascolari emorragici. In presenza di lesioni organiche ad elevato rischio di sanguinamento l'uso di eparinaandra' valutato nello specifico contesto clinico considerando il rapporto rischio-beneficio nel singolo caso. Durante la gravidanza e subito dopo il parto l'eparina va usata con particolare sorveglianza; il suo uso e' controindicato nella minaccia d'aborto. L'eparina non oltrepassa la barriera placentare e non viene escreta nel latte materno.
Interazioni con altri prodotti
L'eparina calcica a dosaggio anticoagulante puo' prolungare lievemente il tempo di protrombina (incremento di circa 0,5 dell'INR). Bisogna considerare questo aspetto nella valutazione di tale parametro, soprattutto quando si procede ad embricazione della terapia eparinica con quella anticoagulante orale. Si raccomanda grande attenzione clinicolaboratoristica (valutazione frequente di PT e APTT) in caso di uso combinato di eparina non frazionata a dosi anticoagulanti con questi farmaci. ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI: Farmaci come l'acido acetilsalicilico, il destrano, il fenilbutazone, l'ibuprofen, l'indometacina, il dipiridamolo, l'idrossiclorochina o altri farmaci che interferiscono con l'aggregazione piastrinica (che costituisce la principale difesa emostaticadel paziente eparinizzato) possono indurre sanguinamento e dovrebberoessere utilizzati con molta cautela nei pazienti trattati con eparinacalcica, soprattutto se a dosi anticoagulanti. ALTRE INTERAZIONI: Digitale, tetracicline, nicotina, glucocorticoidi, penicilline, fenotiazine, antistaminici possono parzialmente ridurre l'azione anticoagulantedell'eparina.