dumirox 30 compresse rivestite 50mg viatris italia srl
Che cosa è dumirox 30cpr riv 50mg?
Dumirox compresse rivestite divisibili prodotto da
viatris italia srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Dumirox risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antidepressivi, inibitori selettivi del reuptake della serotonina.
Contiene i principi attivi:
fluvoxamina maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa contiene 50 mg di fluvoxamina maleato.
Codice AIC: 026104036
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Episodio depressivo maggiore. Disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
>>Depressione. Adulti: 100 mg al giorno. I pazienti devono iniziare il trattamento con 50 o 100 mg in un'unica somministrazione serale. Il dosaggio deve essere monitorato e aggiustato, se necessario, entro 3-4settimane dall'inizio del trattamento e successivamente in base al giudizio clinico. Se dopo alcune settimane di somministrazione della dose raccomandata, la risposta risultasse insufficiente, alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da un incremento graduale della dose fino ad un massimo di 300 mg al giorno. Dosaggi fino a 150 mg possono essere somministrati in dose singola, preferibilmente alla sera. E' consigliabile che una dose giornaliera totale superiore a 150 mg venga suddivisa in 2 o 3 somministrazioni. L'aggiustamento dei dosaggi deve essereeffettuato con cautela su base individuale. I pazienti affetti da depressione devono essere trattati per un periodo di tempo di almeno 6 mesi per assicurare la liberta' dai sintomi. Il farmaco non deve essere utilizzato in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta' per il trattamento dell'episodio depressivo maggiore. L'efficacia e la sicurezza del prodotto non sono state stabilite nel trattamento dell'episodio depressivo maggiore in eta' pediatrica. >>Disturbo ossessivo compulsivo. Adulti: tra 100 e 300 mg al giorno. I pazienti devono iniziare il trattamento con 50 mg al giorno. Se dopo alcune settimane di somministrazione della dose raccomandata, la risposta risultasse insufficiente, alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da un incremento graduale della dose fino a 300 mg al giorno. Dosaggi fino a 150 mg possono essere somministrati in dose singola, preferibilmente alla sera. E'consigliabile che una dose giornaliera totale superiore a 150 mg venga suddivisa in 2 o 3 somministrazioni. Se si ottiene una buona risposta terapeutica, il trattamento puo' continuare ad un dosaggio aggiustato su base individuale. E' ragionevole proseguire il trattamento oltre le 10 settimane nei pazienti che hanno risposto. Il dosaggio deve essere accuratamente modulato su base individuale. La necessita' del trattamento deve essere rivalutata periodicamente. Nei pazienti che rispondono alla farmacoterapia alcuni clinici considerano di aiuto una terapia comportamentale concomitante. Non e' stata dimostrata un'efficacia alungo termine (oltre 24 settimane) nel disturbo ossessivo compulsivo.Nei bambini sopra gli 8 anni e negli adolescenti sono disponibili dati limitati ad un dosaggio fino a 100 mg due volte al giorno per 10 settimane. La dose iniziale e' di 25 mg al giorno. Aumentare il dosaggio di 25 mg ogni 4-7 giorni in base alla tollerabilita' finche' si raggiunge una dose efficace. La dose massima nei bambini non deve superare i200 mg/die. Si consiglia di suddividere una dose totale giornaliera superiore a 50 mg in due dosi separate. Se le due dosi separate non sono uguali, quella piu' elevata deve essere somministrata prima di coricarsi. Si deve evitare la sospensione brusca del trattamento. Quando occorre interrompere il trattamento, la dose deve essere ridotta gradualmente in almeno una o due settimane per ridurre il rischio che si verifichino sintomi da sospensione. Qualora subentrino sintomi non tollerabili a seguito di una diminuzione del dosaggio o dopo la sospensione del trattamento, si puo' prendere in considerazione la possibilita' di riprendere la somministrazione della dose precedentemente prescritta. Successivamente, si puo' continuare a diminuire il dosaggio, ma in maniera piu' graduale. I pazienti affetti da insufficienza epatica o renale devono iniziare con una dose bassa ed essere attentamente monitorati. Le compresse devono essere inghiottite con acqua e non masticate.
Effetti indesiderati
Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: allucinazioni, stato confusionale; raro:mania. Patologie del sistema nervoso. Comune: agitazione, nervosismo,ansia, insonnia, sonnolenza, tremore, cefalea, vertigini; non comune:disturbi extrapiramidali, atassia; raro: convulsioni. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni/tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, stitichezza, diarrea, secchezza delle fauci, dispepsia, nausea, vomito. Patologie epatobiliari. Raro: alterazioni nella funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi, sudorazione; non comune: reazioni di ipersensibilita' cutanea (incluso edema angioneurotico, rash, prurito); raro: reazioni di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: alterazione dell'eiaculazione; raro: galattorrea. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Comune: astenia, malessere. Altri effetti indesiderati riportati spontaneamente dopo la commercializzazione di fluvoxamina. Patologie del sistema emolinfopoietico: emorragia. Patologie endocrine: iperprolattinemia, secrezione inappropriata dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iponatremia, aumento di peso, diminuzione di peso. Patologie del sistema nervoso: sindrome serotoninergica, eventi tipo sindrome neurolettica maligna, parestesia, disgeusia e SIADH. Patologie renali e urinarie: disturbi della minzione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: anorgasmia, disturbi del ciclo mestruale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: sindrome da sospensione del farmaco, compresa sindrome da sospensione del farmaco neonatale. Irrequietezza psicomotoria/acatisia. Sono stati osservati casi di ideazione e comportamenti suicidari. In uno studio controllato con placebo, della durata di 10 settimane, in bambini e adolescenti affetti da DOC, gli eventi avversi frequentemente riportati con un'incidenza superiore al placebo sono stati: insonnia, astenia, agitazione, ipercinesia, sonnolenza e dispepsia. Eventi avversi seri in questo studio hanno incluso: agitazione e ipomania. Sono state osservate convulsioni neibambini e negli adolescenti in corso di utilizzo del farmaco al di fuori degli studi clinici. I sintomi da sospensione sono comuni a seguito dell'interruzione del trattamento con fluvoxamina. Vertigini, disturbi sensoriali, disturbi del sonno, agitazione e ansia, irritabilita', confusione, instabilita' emotiva, nausea e/o vomito, diarrea, sudorazione, palpitazioni, cefalea e tremore sono le reazioni riportate piu' comunemente. In generale tali sintomi sono di intensita' da lieve a moderata e sono autolimitanti, sebbene in alcuni pazienti possano essere gravi e/o prolungati. Si consiglia di procedere ad una interruzione graduale attraverso la riduzione della dose. Studi epidemiologici, principalmente condotti in pazienti di eta' pari a 50 anni o superiore, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee in pazienti trattati con Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRIs) e antidepressivi triciclici (TCAs).
Indicazioni
Episodio depressivo maggiore. Disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
Controindicazioni ed effetti secondari
Associazione con tizanidina e con inibitori della monoaminossidasi (IMAO). Il trattamento con fluvoxamina puo' essere iniziato: due settimane dopo la sospensione di un IMAO irreversibile o il giorno successivoalla sospensione di un IMAO reversibile. Tra la sospensione di fluvoxamina e l'inizio della terapia con qualsiasi IMAO deve intercorrere almeno una settimana. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo: mannitolo, amido di mais, amido pregelatinizzato, sodio stearilfumarato, silice colloidale anidra. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, talco, titanio diossido E171.
Avvertenze
La depressione e' associata ad un aumento del rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che siverifichi una remissione significativa: i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali il farmaco e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienticon altre patologie psichiatriche. Una metanalisi degli studi cliniciha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta' inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo. I pazienti (e chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari odi insoliti cambiamenti comportamentali. La fluvoxamina non deve essere utilizzata per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta' ad eccezione dei pazienti affetti da disturbo ossessivo compulsivo. Sono stati osservati comportamenti suicidari e ostilita': il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Mancano i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne lacrescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Idati nei soggetti anziani non suggeriscono differenze significative dal punto di vista clinico nei dosaggi giornalieri normali rispetto ai soggetti piu' giovani. Tuttavia, l'incremento del dosaggio deve avvenire piu' lentamente negli anziani e il dosaggio deve sempre essere stabilito con cautela. I pazienti affetti da compromissione epatica o renale devono iniziare con una dose bassa ed essere attentamente monitorati. Il trattamento con fluvoxamina e' stato raramente associato ad un aumento degli enzimi epatici. In tali casi il trattamento deve essere interrotto. I sintomi da sospensione dopo l'interruzione del trattamento sono comuni. Vertigini, disturbo sensoriale, disturbi del sonno, agitazione e ansia, irritabilita', confusione, instabilita' emotiva, nausea e/o vomito e diarrea, sudorazione e palpitazioni, cefalea e tremoresono le reazioni riportate piu' comunemente. Questi sintomi si verificano per lo piu' durante i primi giorni dalla sospensione del trattamento, ma ci sono state segnalazioni molto rare di questi sintomi in pazienti che avevano inavvertitamente dimenticato di assumere una dose. Si consiglia pertanto di ridurre progressivamente la dose di fluvoxamina nell'arco di diverse settimane o mesi prima della sospensione del trattamento, in funzione delle necessita' del paziente. La fluvoxamina deve essere impiegata con cautela in pazienti con storia di mania/ipomania. La fluvoxamina deve essere sospesa in qualunque paziente in cui insorge una fase maniacale. L'utilizzo della fluvoxamina e' stato associato con l'insorgenza di acatisia, caratterizzata da una irrequietezza, che a seconda del soggetto, puo' risultare sgradevole o angosciante e dalla necessita' di muoversi, spesso accompagnata dall'incapacita' di stare seduti o in piedi fermi. Nei pazienti che sviluppano tali sintomi, l'aumento del dosaggio puo' risultare dannoso. E' raccomandabile usare cautela quando il farmaco e' somministrato a pazienti con storiadi disturbi convulsivi. Si deve evitare la somministrazione della fluvoxamina nei pazienti con epilessia instabile e i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. In caso di insorgenza di convulsioni o se aumenta la frequenza delle convulsioni, il trattamento deve essere interrotto. Raramente e' stata segnalata l'insorgenza di una sindrome serotoninergica o di eventi tipo sindrome neurolettica maligna associati al trattamento. Poiche' queste sindromi possono portare ad un potenziale rischio per la vita, il trattamento con fluvoxamina deve essere interrotto alla comparsa di tali eventi e deve essere iniziato un trattamento sintomatico di supporto. E' stata raramente segnalata iponatremia che appare reversibile dopo la sospensione della fluvoxamina. Alcuni casi possono essere stati causati dalla sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico. Il controllo glicemico puo' essere alterato. Se la fluvoxamina viene somministrata a pazienti con storia accertata di diabete mellito, puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici. La nausea, talvolta associata al vomito e' il sintomo piu' frequentemente osservato associato al trattamento con fluvoxamina. Sono stati segnalati i seguenti disturbi emorragici: sanguinamento gastrointestinale, emorragia ginecologica ed altri sanguinamenti cutanei o della mucosa. Si consiglia cautela in pazienti che assumono SSRI o farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento, cosi' come in pazienti con una storia di sanguinamento e in quelli che presentano condizioni predisponenti. La fluvoxamina non deve essere somministrata in associazione con terfenadina, astemizolo o cisapride poiche' le concentrazioni plasmatiche possono risultare aumentate con un conseguente aumento del rischio di prolungamento del tratto QT/Torsione di Punta. Si raccomanda un'attenzione particolare nella fase post-acuta di infarto del miocardio. L'esperienza clinica di co-somministrazione di fluvoxamina e ECT e' limitata e dunque si raccomanda cautela.
Gravidanza e Allattamento
L'uso di farmaci Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) durante la gravidanza puo' aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN). Il farmaco non deve essere usato in gravidanza a meno che le condizioni cliniche della paziente richiedano il trattamento con fluvoxamina. Sono stati descritti casi isolati di sintomi da sospensione in neonati in seguito all'impiego della fluvoxamina alla fine della gravidanza. Alcuni neonati esposti agli SSRI nell'ultimo trimestre di gravidanza hanno mostrato difficolta' ad alimentarsi e respiratorie, convulsioni, temperatura instabile, ipoglicemia, tremore, anomalie nel tono muscolare, nervosismo, cianosi,irritabilita', letargia, sonnolenza, vomito, difficolta' a dormire e pianto costante e puo' essere necessario un prolungamento dell'ospedalizzazione. La fluvoxamina viene escreta nel latte materno in piccole quantita'. Pertanto il farmaco non deve essere somministrato a donne che allattino al seno. Il medicinale influenza negativamente la fertilita' maschile e femminile. Il prodotto non deve essere utilizzato nei pazienti che cercano il concepimento a meno che le loro condizioni cliniche richiedano il trattamento con fluvoxamina.
Interazioni con altri prodotti
La fluvoxamina non deve essere somministrata in associazione con IMAO. La fluvoxamina e' un potente inibitore del CYP1A2 e, in minor misura, del CYP2C e del CYP3A4. Farmaci che sono ampiamente metabolizzati tramite questi isoenzimi sono eliminati piu' lentamente e possono raggiungere concentrazioni plasmatiche piu' elevate, quando somministrati inassociazione con la fluvoxamina. I pazienti devono essere monitorati attentamente e, se necessario, si raccomanda un aggiustamento della dose di questi farmaci. La fluvoxamina ha effetti inibitori marginali sul CYP2D6 e sembra non influenzare il metabolismo non ossidativo o l'escrezione renale. CYP1A2: e' stato rilevato un incremento dei livelli plasmatici, precedentemente stabili, degli antidepressivi triciclici e dei neurolettici che sono ampiamente metabolizzati dal citocromo P450 1A2, quando somministrati in associazione alla fluvoxamina. Se si inizia un trattamento con la fluvoxamina, deve essere presa in considerazione una diminuzione della dose di questi farmaci. Pazienti che assumano contemporaneamente fluvoxamina e farmaci metabolizzati tramite il CYP1A2 con un ristretto indice terapeutico devono essere monitorati attentamente e, se necessario, si raccomanda un aggiustamento della dose di questi farmaci. Sono stati segnalati isolati casi di tossicita' cardiaca, quando la fluvoxamina era utilizzata in combinazione con la tioridazina. Poiche' le concentrazioni plasmatiche di propranololo aumentano quando esso e' utilizzato in combinazione con la fluvoxamina, puo' rendersi necessario ridurre la dose di propranololo. E' probabile che i livelli plasmatici di caffeina aumentino durante la co-somministrazione con fluvoxamina: ridurre il consumo di caffeina. Puo' essere necessario sorvegliare e ridurre la posologia del ropinirolo durante il trattamento con la fluvoxamina e dopo la sua sospensione. Pazienti che assumano contemporaneamente fluvoxamina e farmaci metabolizzati dal CYP2C con un ristretto indice terapeutico devono essere monitorati attentamente e, se necessario, si raccomanda un aggiustamento della dose di questi farmaci. Warfarin: in co-somministrazione con fluvoxamina, la concentrazione plasmatica di warfarin e' aumentata significativamente e il tempo di protrombina si e' allungato. Gli isoenzimi del citocromo P-450 coinvolti nel metabolismo del warfarin comprendono il 2C9, 2C19, 2C8, 2C18, 1A2 e il 3A4. Il 2C9 e' probabilmente la principale forma del P-450 epatico umano che modula l'attivita' anticoagulante del warfarin in vivo. CYP3A4: terfenadina, astemizolo, cisapride. Pazienti che assumano contemporaneamente fluvoxamina e farmaci metabolizzati tramite il CYP3A4 con un ristretto indice terapeutico devono essere monitorati attentamente e, se necessario, si raccomanda un aggiustamento delladose di questi farmaci. I livelli plasmatici delle benzodiazepine metabolizzate mediante ossidazione e' probabile che aumentino quando questi farmaci vengono somministrati contemporaneamente a fluvoxamina. Il dosaggio di queste benzodiazepine deve essere ridotto durante la co-somministrazione con la fluvoxamina. Glucuronidazione: la fluvoxamina non influenza le concentrazioni plasmatiche di digossina. Escrezione renale: la fluvoxamina non influenza le concentrazioni plasmatiche di atenololo. Interazioni farmacodinamiche: gli effetti serotoninergici della fluvoxamina possono aumentare quando essa e' utilizzata in combinazione con altri agenti ad azione serotoninergica. La fluvoxamina e' stata utilizzata in associazione al litio nel trattamento di pazienti gravemente malati, resistenti al trattamento. Comunque il litio (e forse anche il triptofano) aumenta l'effetto serotoninergico della fluvoxamina. Occorre percio' cautela nell'uso di tale associazione in pazienti con depressione grave, resistente al trattamento. Nei pazienti che assumono anticoagulanti orali e fluvoxamina, il rischio di emorragia puo' aumentare e pertanto questi pazienti devono essere monitorati attentamente. I pazienti devono essere avvertiti di non assumere alcool mentresono in trattamento con fluvoxamina.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.