doxazosin aurobindo*20cpr 4mg doxazosin aurobindo pharma italia srl

Che cosa è doxazosin aurobindo 20cpr 4mg?

Doxazosin actavis compresse divisibili prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Doxazosin actavis risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto doxazosin auro 20cpr 4mg

E' utilizzato per la cura di antiipertensivi.
Contiene i principi attivi: doxazosina mesilato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: doxazosin mesilato 4,85 mg equivalente a 4 mg di doxazosin.
Codice AIC: 038157020 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione essenziale. Trattamento dei sintomi clinici dell'iperplasia prostatica benigna (IPB).

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Posologia

Le compresse devono essere somministrate una volta al giorno con una sufficiente quantita' di acqua. >>Ipertensione: da 1 a 8 mg/die. La dose massima raccomandata corrisponde a 16 mg/die. La dose iniziale e' 1mg prima di coricarsi e deve essere somministrata per 1-2 settimane. Dopo questo periodo, la dose puo' essere aumentata a 2 mg una volta algiorno per ulteriori 1-2 settimane. Se necessario la dose puo' essereulteriormente incrementata in modo graduale e ad intervalli regolari fino a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno a seconda della risposta del paziente. >>Iperplasia prostatica benigna: dal primo all'ottavo giorno,1 x 1 compressa di farmaco da 1 mg (1 mg doxazosin) al giorno; dal nono al quattordicesimo giorno, 1 x 1 compressa di farmaco da 2 mg (2 mgdoxazosin) al giorno. Questa dose puo' essere aumentata a 4 mg e quindi ulteriormente incrementata fino alla dose massima raccomandata di 8mg a seconda dei parametri urodinamici e della sintomatologia dell'IPB del paziente. L'intervallo di tempo raccomandato tra le modificazioni della dose va da 1 a 2 settimane. La dose giornaliera solitamente raccomandata e' di 2-4 mg. Il farmaco viene somministrato una volta al giorno. Se il trattamento con il doxazosin viene interrotto per parecchi giorni bisogna ristabilire la dose corretta. >>Pazienti anziani e pazienti con compromissione della funzionalita' renale: non vi sono segni di un aggravamento di una pre-esistente insufficienza renale dovuto al doxazosin; pertanto si raccomanda in genere la dose abituale. A causa della possibile ipersensibilita' in alcuni di questi pazienti, potrebbe essere necessario usare particolare cautela all'inizio del trattamento. In considerazione dell'elevato legame del doxazosin alle proteine, esso non e' dializzabile. >>Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica: la dose dev'essere aumentata con particolare attenzione nei pazienti con funzione epatica alterata. Non vi e' alcuna esperienza clinica sull'impiego del farmaco in pazienti con grave disfunzione epatica. >>Uso pediatrico: non si raccomanda 'impiego del doxazosin nei bambini con meno di 12 anni non essendo disponibili dati di efficacia.

Effetti indesiderati

Per la maggior parte gli effetti indesiderati sembrano essere transitori o sono stati ben tollerati durante il trattamento prolungato. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari (<0,1%): leucopenia e trombocitopenia. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni (<1%): ipopotassiemia, gotta, sete; rari: ipoglicemia. >>Disturbi pasichiatrici. Comuni (>1%): eiaculazione ritardata, apatia, malessere; non comuni: sogni ansiosi, amnesia, labilita' emotiva. >>Patologie del sistema nervoso. Comuni: crampi muscolari; non comuni: tremore, rigidita' muscolare; rari: depressione, agitazione, parestesia. >>Patologie dell'occhio. Comuni: disturbi dell'accomodazione; non comuni: lacrimazione anomala, fotofobia; rari: offuscamento della visione, congiuntivite. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: tinnito. >>Patologie cardiache. Comuni: edema, palpitazioni cardiache; non comuni:tachicardia, aritmia, infarto del miocardio, angina pectoris. >>Patologie vascolari. Comuni: vertigini, capogiri; non comuni: ipotensione ortostatica, ischemia periferica; rari: disturbi cerebrovascolari. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: dispnea, congestione nasale; non comuni: epistassi, tosse, mal di gola, broncospasmo; rari: edema della laringe. >>Patologie gastrointestinali. Comuni: stipsi, dispepsia; non comuni: anoressia, aumento dell'appetito; rari: mal di stomaco, diarrea, vomito. >>Patologie epatobiliari. Rari: ittero, aumento degli enzimi epatici, epatite. >>Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Non comuni; alopecia; rari: eruzione cutanea, porpora, prurito, sudorazione. >>Patologie dell'apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: dolore muscoloscheletrico, rigonfiamento/dolore alle articolazioni, debolezza muscolare. >>Patologie renali e urinarie. Comuni: frequente necessita' di urinare, aumentata produzione di urina; non comuni: incontinenza, disturbi durante laminzione, disuria. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Rari: impotenza, priapismo. >>Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Comuni: affaticamento, nausea, debolezza, cefalea, dolore toracico, sonnolenza; non comuni: edema generalizzato del viso, sincope, arrossamento del viso, brividi, febbre, pallore, gusto alterato; rari: diminuzione della temperatura corporea negli anziani, alterazione del senso del gusto. In alcuni casi e' possibile un aumento dei livelli di azoto e creatinina nel sangue, diminuzione degli eritrociti. All'inizio del trattamento e' possibile l'insorgenza di ipotensione ortostatica e, in rari casi, di sincope, specialmente con dosi elevate. Cio' puo' accadere anche se il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione.

Indicazioni

Ipertensione essenziale. Trattamento dei sintomi clinici dell'iperplasia prostatica benigna (IPB).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al doxazosin, ad altri derivati chinazolinici (es. prazosina e terazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienticon iperplasia prostatica benigna (IPB) e ipotensione oppure ipotensione ortostatica nell'anamnesi non devono usare il doxazosin. Pazienti affetti da iperplasia prostatica benigna e contemporanea congestione delle vie urinarie superiori, infezione cronica del tratto urinario o calcoli alla vescica non devono essere trattati con doxazosin. Si deve prendere in considerazione l'opportunita' di iniziare il trattamento con una bassa dose di inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, lattosio anidro, sodio amido glicolato (tipo A), magnesio stearato, sodio laurilsolfato e silice colloidale anidra.

Avvertenze

Nella fase iniziale della terapia oppure in fase di incremento della dose, il paziente deve essere monitorato (tra le altre cose anche per la pressione arteriosa) per minimizzare i potenziali effetti come un calo della pressione arteriosa o sincope quando cambia posizione. E' richiesta particolare cautela negli anziani, nei pazienti con compromissione epatica o renale, nei pazienti che stanno seguendo una dieta iposodica o che stanno assumendo diuretici. A questi pazienti deve essere consigliato di evitare le situazioni che potrebbero portare ad un infortunio dovuto a capogiri o debolezza durante la fase iniziale della terapia. A causa delle sue proprieta' vasodilatatrici, il doxazosin deveessere usato con cautela nei pazienti affetti da una delle seguenti gravi condizioni cardiache: edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitrale insufficienza cardiaca con un elevato volume cardiaco al minuto insufficienza cardiaca ventricolare destra dovuta ad embolia polmonare o versamento pericardico insufficienza cardiaca ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento. In pazienti con grave cardiopatia ischemica, un abbassamento troppo repentino o marcato della pressione arteriosa puo' causare un peggioramento dei disturbi anginosi. E' necessaria prudenza anche nel caso in cui il doxazosin venga somministrato contemporaneamente ad altri farmaci che possono influenzare il metabolismo epatico. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questa specialita' medicinale. Usare prudentemente nei pazienti con neuropatia diabetica autonomica. L'uso concomitante degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 e il doxazosin puo' portare a ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Al fine di ridurre al minimo il rischio dello sviluppo di ipotensione posturale, il paziente deve essere stabilizzato attraverso una terapia con alfa-bloccanti prima di iniziare il trattamento con inibitori della 5-fosfodiesterasi. Si deve prendere in considerazione l'opportunita' di iniziare il trattamento con una dose bassa di inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5. Usare con particolare attenzione nei pazienti con funzione epatica alterata. Poiche' non vi e' esperienza clinica nei pazienti con gravi disturbi della funzionalita' epatica, l'impiego di doxazosin in questi pazienti non e' raccomandato. Durante intervento di cataratta su alcuni pazienti in trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina, e' stata osservata la "Sindrome dell'iride a bandiera". Sono state ricevute anche segnalazioni isolate in seguito all'uso di altri alfa-1 bloccanti e non si puo' escludere la possibilita' di uneffetto di classe. Poiche' l'IFIS puo' causare un aumento delle complicazioni procedurali durante un intervento di cataratta, il chirurgo deve essere informato del contemporaneo o precedente utilizzo di alfa-1bloccanti prima che l'intervento abbia luogo.

Gravidanza e Allattamento

Non sono stati osservati effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali. La sicurezza del doxazosin durante la gravidanza non e' stata stabilita poiche' non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. Questo farmaco deve essere pertanto impiegato solo se secondo il parere del medico i benefici previsti superano i rischi potenziali. Gli studi su animali hanno dimostrato che il doxazosin si accumula nel latte materno. Per questa ragione il doxazosin non deve essere somministrata durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il doxazosin aumenta l'effetto ipotensivo di altri antiipertensivi. L'effetto ipotensivo puo' essere piu' intenso se il doxazosin viene usato contemporaneamente a farmaci vasodilatatori ed a nitrati. Relativamente ad altri antiipertensivi: gli antireumatici non steroidei possonoridurre l'effetto ipotensivo del doxazosin. I simpaticomimetici possono diminuire l'effetto ipotensivo del doxazosin; il doxazosin puo' inibire l'effetto di dopamina, efedrina, adrenalina, metaraminolo e fenilefrina sulla pressione arteriosa e gli effetti sui vasi sanguigni. L'uso concomitante di inibitori della 5-fosfodiesterasi (es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) e il doxazosin puo' portare a ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Il doxazosin puo' influenzare l'attivita' della renina plasmatica e la secrezione dell'acido vanilil-mandelico nelle urine.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 32 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare ad una temperatura inferiore a 30 gradi C.