dopergin*30cpr 1mg agonisti della dopamina bayer spa
Che cosa è dopergin 30cpr 1mg?
Dopergin compresse prodotto da
bayer spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Dopergin risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di sostanze dopaminergiche. agonisti della dopamina.
Contiene i principi attivi:
lisuride maleato acido
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene: 0,2 mg, 0,5 mg o 1 mg di lisuride maleato acido.
Codice AIC: 025997040
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Agonista della dopamina in presenza delle seguenti patologie: morbo di Parkinson, morbo di Parkinson postencefalitico, morbo di Parkinson di altra origine esclusa la forma indotta da farmaci). Inibitore della prolattina nei casi seguenti: inibizione della lattazione: per evitarela montata lattea o per far regredire la lattazione in atto, galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente, infertilita' femminile prolattino-dipendente acromegalia.
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Posologia
Le compresse devono essere sempre assunte in occasione di un pasto o di uno spuntino. In genere, e' possibile migliorare la tollerabilita' iniziando il trattamento gradualmente (eccezione: inibizione della montata lattea) e possibilmente la sera. Cio' vale soprattutto in caso disomministrazione di dosi elevate. Per dimezzare una compressa da 0.2 mg, posizionarla su una superficie dura con la linea di pre-rottura verso il basso, quindi premere sulla compressa con un dito. E' opportunoattenersi ai seguenti schemi. Morbo di Parkinson: il trattamento inizia con mezza compressa da 0,2 mg (0.1 mg) la sera; si consiglia di aumentare la dose di 0,1 mg alla settimana fino alla comparsa di un effetto clinico evidente. 1 settimana: mezza compressa alla sera; 2 settimana: mezza compressa al mattino e mezza compressa la sera; 3 settimana:mezza compressa al mattino, a mezzogiorno e alla sera; 4 settimana: mezza compressa al mattino, a mezzogiorno e 1 compressa alla sera; 5 settimana: 1 compressa al mattino, mezza compressa a mezzogiorno e 1 compressa la sera; 6 settimana: 1 compressa al mattino, a mezzogiorno e la sera; 7 settimana: ulteriori incrementi settimanali di mezza compressa, se necessario. Le compresse da 0,5 mg o da 1 mg di principio attivo devono essere impiegate esclusivamente per proseguire un trattamentoiniziato con compresse da 0,2 mg di principio attivo. La dose giornaliera dipende dalla tollerabilita' e dall'efficacia del trattamento e dalla gravita' della malattia; generalmente e' compresa tra 0,6 e 2 mg,sebbene in singoli casi possano essere necessarie dosi superiori. Essa viene generalmente suddivisa in 3-4 dosi singole che possono essere assunte insieme alla L-dopa e/o ad altri farmaci antiparkinson. In caso di fluttuazioni marcate, e' consigliabile dividere la dose giornaliera in frazioni ancora piu' piccole. La dose puo' essere ridotta nelle prime fasi del Morbo di Parkinson e deve essere aumentata solo lentamente. La dose di medicinali a base di L-dopa puo' essere ridotta all'aumentare delle dosi del farmaco. Questo merita particolare attenzione nei casi in cui l'inibitore MAO-B selegilina, che aumenta e prolunga ladisponibilita' della dopamina ai recettori, e' somministrata in concomitanza con la L-dopa. In singoli casi e' anche possibile la monoterapia con il medicinale. Dopo ogni incremento della dose, l'effetto e la tollerabilita' devono essere tenute sotto osservazione per almeno una settimana prima di aumentare nuovamente la dose. In caso di comparsa di effetti collaterali, la dose non deve essere ulteriormente aumentataper nessuna ragione. La tollerabilita' di solito si sviluppa verso alcuni effetti collaterali (nausea, mal di testa, stanchezza, vertigine), cosi' che la dose puo', se necessario, essere aumentata ulteriormente dopo la scomparsa degli effetti collaterali. Piu' la dose totale giornaliera e' divisa in dosi piccole, migliore e' la tollerabilita'. In casi di morbo di Parkinson in stato avanzato, la dose puo' essere a volte aumentata piu' velocemente in dipendenza della tolleranza e dell'efficacia. Se la condizione clinica del paziente necessita di una rapida risposta terapeutica al farmaco, gli effetti collaterali sopra esposti possono essere eliminati dalla concomitante somministrazione di domperidone e dal dosaggio ulteriormente aumentato, se necessario. Questa, tuttavia, deve essere un'eccezione. La necessita' di continuare la cura con domperidone dovrebbe essere controllata dopo 4 settimane al massimo sospendendone l'assunzione. In presenza di effetti collaterali marcati si consiglia una riduzione temporanea della dose. Poiche' sono stati riportati, in caso di interruzione improvvisa di terapia dopaminergica, sintomi indicativi di una sindrome neurolettica maligna, la sospensione del trattamento deve essere graduale. Indicazioni endocrine Inibizione della montata lattea . Se possibile, iniziare il trattamento immediatamente dopo il parto o l'aborto, ma comunque entro le prime24 ore. La dose giornaliera e' di 1 compressa da 0,2 mg 2- 3 volte al giorno per un totale di 14 giorni. Raramente puo' verificarsi una lieveripresa della secrezione lattea dopo l'interruzione del trattamento; in questo caso e' sufficiente ripetere il trattamento per un'altra settimana. Soppressione della lattazione in atto. 1 giorno: 1 compressa la sera; 2 giorno: 1 compressa a mezzogiorno e la sera; dal 3 fino al massimo 14 giorno: 1 compressa al mattino, a mezzogiorno e la sera. Peruna soppressione rapida della secrezione lattea in atto e' opportuno iniziare con 1 compressa da 0,2 mg 3 volte al giorno, a partire dal primo giorno di trattamento. Il trattamento puo' essere interrotto 4 giorni dopo la scomparsa della secrezione lattea. Galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente. Infertilita' femminile prolattino-dipendenti. 1giorno: mezza compressa la sera; 2 giorno: mezza compressa a mezzogiorno e alla sera; dal 3 giorno: mezza compressa il mattino, a mezzogiorno e alla sera. Proseguire il trattamento della galattorrea fino alla scomparsa della secrezione lattea. In caso di amenorrea, il trattamento deve proseguire (spesso per diversi mesi) fino al ripristino di cicli normali con regolari mestruazioni mensili. A seconda dei livelli di prolattina o dell'effetto ottenuto, e' possibile che la dose giornaliera debba essere aumentata: per una migliore tollerabilita', cio' deve avvenire non prima di 3-4 giorni dall'inizio del trattamento e la dosegiornaliera deve essere suddivisa in piu' dosi singole. Acromegalia. Posologia come per la galattorrea ecc. A seconda della tollerabilita' e degli effetti sui livelli dell'ormone della crescita, la dose puo' essere ulteriormente aumentata fino a un massimo di 2 mg/die.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono riportanti di seguito. E' opportuno pero' ricordare che il farmaco provoca effetti indesiderati simili agli altri agonisti della dopamina. Nel morbo di Parkinson, viene impiegatoquasi esclusivamente in combinazione con altri farmaci. Esistono solodati molto limitati relativi all'impiego del farmaco come monoterapia, sia per quanto riguarda gli studi clinici che i dati post-marketing.Pertanto, in caso di comparsa di effetti indesiderati, e' necessario rivalutare l'intero regime terapeutico anti-Parkinson del paziente. Cefalea, capogiro, nausea, secchezza delle fauci, stanchezza, sudorazione e raramente vomito possono comparire all'inizio del trattamento se l'aumento della dose avviene troppo rapidamente o se la dose e' eccessiva o se le compresse non vengono assunte in occasione di un pasto o diuno spuntino. La lisuride e' associata a sonnolenza. Improvvisi colpidi sonno sono stati osservati in pazienti trattati con agonisti dopaminergici, specialmente in pazienti affetti da morbo di Parkinson. In casi isolati, caratterizzati da una particolare sensibilita' individuale, sono stati osservati cali improvvisi della pressione (fino al collasso ortostatico) e vomito violento. In presenza di tali gravi e sproporzionate reazioni di intolleranza puo' essere somministrata la sulpiride. Tali effetti indesiderati non rendono necessaria, generalmente, l'interruzione del trattamento e possono essere controllati tramite la riduzione della dose. Generalmente, nel corso del trattamento, gli effetti indesiderati cessano, anche in caso di somministrazione di dosi significativamente maggiori. Da ricordare anche che alcuni dei sintomi considerati effetti indesiderati possono, in realta', essere i segni della malattia in questione. Frequenza degli effetti indesiderati secondo i dati derivati da studi clinici. Nel trattamento del Morbo di Parkinson. Dati basati su di uno studio randomizzato, controllato, a doppiocieco con L-dopa, lisuride e la loro "combinazione precoce" in pazienti con morbo di Parkinson; 30 pazienti per gruppo. Le frequenze si riferiscono a 30 pazienti sottoposti a monoterapia con la lisuride. Le reazioni avverse osservate sono le seguenti. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Molto comune: allucinazioni, ansia; comune: confusione, incubi, insonnia; non nota: reazioni paranoidi, disorientamento, ipersessualita', aumento della libido, sindrome patologica del gioco d'azzardo. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: discinesia, sonnolenza, vertigine, cefalea; comune: distonia, mioclonie. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non nota: pericardite, versamento pericardico.Patologie vascolari. Molto comune: ipotensione ortostatica, estremita' fredde; comune: eritromelalgia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non nota: versamento pleurico, fibrosipolmonare, fibrosi pleurica. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, secchezza delle fauci, costipazione; comune: vomito; non nota: fibrosi retroperitoneale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico, sudorazione. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche a carico della cute o delle mucose. Esami diagnostici. Non nota: aumento di peso. In casi isolati, dopo l'uso prolungato di agonisti della dopamina del tipo degli ergot-derivati, compreso il farmaco, sono stati osservati fibrosi polmonare, fibrosi pleurica, versamento pleuricoo fibrosi retroperitoneale. In presenza di difficolta' respiratoria, persistente stimolo alla tosse o alterazioni della funzionalita' renalenel corso di un trattamento con il farmaco, l'origine di tali sintomideve essere chiarita tramite procedure diagnostiche appropriate. In pazienti trattati con derivati dell'ergot sono state osservate valvolopatie cardiache (incluso il rigurgito). La comparsa di movimenti involontari anomali (discinesia) e' una complicanza del trattamento a lungo termine del morbo di Parkinson con agonisti della dopamina, in particolare con la L-dopa. Nei pazienti con morbo di Parkinson avanzato che manifestano discinesia, e' necessario stabilire con cura la dose ottimale e valutare i benefici di un trattamento con agonisti della dopamina, compreso il medicinale. In pazienti trattati con dopamino agonisti, per il morbo di Parkinson, specialmente ad alti dosaggi, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d'azzardo, incremento della libido e ipersessualita', generalmente reversibili con la riduzione o l'interruzione del trattamento. Il farmaco nel trattamento dell'infertilita' femminile prolattino-dipendente. Dati basati su di uno studio aperto, non controllato, condotto in 1081 donne con disturbi del ciclo ed infertilita'. Le reazioni avverse osservate sono le seguenti. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: inappetenza. Patologie del sistema nervoso. Non comune: vertigine, cefalea. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica, aumento della pressione arteriosa.Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, disturbi addominali.Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche a carico della cute o delle mucose.
Indicazioni
Agonista della dopamina in presenza delle seguenti patologie: morbo di Parkinson, morbo di Parkinson postencefalitico, morbo di Parkinson di altra origine esclusa la forma indotta da farmaci). Inibitore della prolattina nei casi seguenti: inibizione della lattazione: per evitarela montata lattea o per far regredire la lattazione in atto, galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente, infertilita' femminile prolattino-dipendente acromegalia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravi disturbi circolatori periferici ed insufficienza coronaricaIn pazienti affetti da psicosi si dovra' usare cautela. Uso concomitante di fenilpropanolamina.
Composizione ed Eccipienti
Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, acido tartarico, sodio, calcio edetato.
Avvertenze
L'indicazione clinica deve essere valutata con attenzione in pazienticon psicosi in atto o nell'anamnesi. E' opportuno valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio, tenendo in particolare considerazione l'indicazione clinica (agonista della dopamina vs. inibitore della prolattina). E' possibile un peggioramento o la ricomparsa della sintomatologia. Durante il trattamento con agonisti della dopamina possono essere osservati allucinazioni, incubi, disorientamento e confusione, con probabilita' maggiore in pazienti anziani e con dosaggi alti. All'inizio del trattamento i pazienti devono essere attentamente monitoratiin relazione a questi sintomi. Se questi persistono, il dosaggio deveessere ridotto, e se questo non e' sufficiente, il trattamento deve essere sospeso. Deve essere raccomandata cautela quando i pazienti assumono farmaci con effetto sedativo, contemporaneamente alla lisuride, perche' l'effetto sedativo puo' essere potenziato. In pazienti trattaticon lisuride e' stata osservata sonnolenza eccessiva durante il giorno, ed i in pazienti trattati con agonisti dopaminergici, specialmente in pazienti affetti da morbo di Parkinson, improvvisi colpi di sonno sono stati osservati. I pazienti trattati con lisuride devono essere informati di cio' e della necessita' di usare cautela mentre guidano veicoli o operano su macchinari. Pazienti che hanno avuto episodi di sonnolenza devono astenersi dal guidare veicoli od usare macchinari. In questi pazienti la cosomministrazione con un farmaco con effetto sedativo puo' aumentare il rischio di sonnolenza e deve essere evitata, se possibile. Inoltre devono essere prese in considerazione la riduzione del dosaggio o la sospensione del trattamento. Poiche' in caso di interruzione improvvisa di terapia dopaminergica sono stati riportati sintomi indicativi di sindrome neurolettica maligna, la sospensione del trattamento deve essere graduale. Valutare l'indicazione con estrema attenzione in presenza di disturbi della circolazione arteriosa periferica e cardiaca (insufficienza coronarica). All'inizio del trattamento i pazienti che soffrono di ipotensione ortostatica possono avere improvvisi cali di pressione. Percio' in questi pazienti la lisuride deve essere usata con molta cautela. Si raccomanda di monitorare la regolazione della pressione arteriosa, specialmente all'inizio del trattamento, a causa del rischio generale di ipotensione ortostatica associato alla terapia dopaminergica. Raramente sono stati osservati ipertensione, infarto miocardico, crisi convulsive e ictus (sintomi noti dell'angiopatia cerebrale post-partum) in associazione con l'impiego di agonisti della dopamina derivati dell'ergot come inibitori della secrezione latteanel puerperio. Se tali effetti compaiono e se ne sospetta una relazione causale con la lisuride, e' opportuno interrompere immediatamente il trattamento per evitare la comparsa di ipertensione, cefalea persistente o altri segni di alterazione del sistema nervoso centrale nelle donne che assumono il farmaco per inibire la secrezione lattea. Nell'inibizione della lattazione, non si deve attaccare il bambino al seno ne' estrarre il latte meccanicamente onde evitare lo stimolo alla lattazione stessa. Prima di iniziare il trattamento dell'iperprolattinemia con il medicinale, deve essere chiarita la causa del disturbo (ad es. medicinali, ipotiroidismo). Di particolare importanza e' considerare lapresenza di un grande adenoma invasivo della ghiandola pituitaria. Incaso di gravidanza nelle donne con adenoma ipofisario (prolattinoma),gli eventuali segni di ripresa della crescita tumorale devono essere sottoposti ad attento monitoraggio, servendosi degli strumenti diagnostici piu' indicati. I soggetti con alterazioni della funzionalita' renale, e in particolare i pazienti sottoposti a dialisi, sono particolarmente sensibili agli agonisti della dopamina. Pertanto, e' opportuno iniziare sempre un trattamento con gli inibitori della prolattina con la minore dose possibile, e aumentare la dose gradualmente. La lisuridee' un ergot-derivato. In seguito all'uso prolungato degli ergot-derivati, compresa la lisuride, sono state osservate alterazioni infiammatorie di tipo fibrotico con patologie delle sierose quali pleurite, versamento pleurico, fibrosi pleurica, fibrosi polmonare, pericardite, versamento pericardico e fibrosi retroperitoneale. Poiche' tali alterazioni hanno un esordio insidioso, i pazienti devono essere monitorati perl'intera durata del trattamento, prestando particolare attenzione alla comparsa di segni e sintomi indicativi di una patologia infiammatoria di tipo fibrotico o sieroso. In caso di sospetta patologia fibrotica, il trattamento deve essere interrotto e la diagnosi deve essere confermata tramite esami appropriati quali velocita' di eritrosedimentazione, determinazione della creatinina sierica e procedure di diagnosticaper immagini (ad es. radiografia del torace, ecocardiografia). Sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d'azzardo, incremento della libido e ipersessualita', nei pazienti in trattamento con agonisti della dopamina, per il Morbo di Parkinson. La lisuride viene metabolizzata quasi completamente nel fegato, dal momento che non sono disponibili dati controllati sufficienti relativi all'uso della lisuride nei pazienti con gravi alterazioni della funzionalita' epatica clinicamente rilevanti , si consiglia di iniziare il trattamento con particolare cautela e con dosi basse. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Il medicinale contiene lattosio monoidrato quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza. Non vi sono dati sufficienti riguardnti l'uso della lisuride in donne in gravidanza. Gli studi condotti sugli animali non hannoevidenziato alcun effetto teratogeno, ma nei ratti sono stati osservati riduzione della fertilita' ed embriotossicita', associati all'attivita' farmacodinamica. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Percio' si raccomanda di evitare l'uso del farmaco durante la gravidanza. Se viene impiegato per il trattamento dell'infertilita' indotta da prolattina, si consiglia, pertanto, di interrompere il trattamento non appena si sospetta una gravidanza. Allattamento. Piccole quantita' di lisuride sono escrete nel latte materno. Poiche' la lisuridediminuisce la secrezione di prolattina negli esseri umani, e' da aspettarsi un'inibizione della lattazione. Per queste ragioni la lisuride non deve essere somministrata a donne che desiderano allattare.
Interazioni con altri prodotti
Associazioni controindicate. Fenilpropanolamina : rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive. Associazioni non raccomandate. Antipsicotici neurolettici (esclusa la clozapina): antagonismo reciproco fra agonisti dopaminergici e neurolettici, con il rischio di una riduzione dell'efficacia. Alfa simpaticomimetici (forme orali e/o nasali) e simpaticomimetici indiretti: rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive. Alcaloidi derivati dell'ergot ad attivita' vasocostrittrice: rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive Altri alcaloidi derivati dell'ergot (es. metilergometrina): la lisuride non deve essere usata contemporaneamente ad altri alcaloidi derivati dell'ergot dopo il partoe nel periodo puerperale, anche se fino ad ora non sono state osservate interazioni. Anticolinergici antiparkinsoniani : rischio di aumentodi disturbi neuropsichici. Antiipertensivi: bisogna avere una particolare cautela nel prescrivere il farmaco a donne che hanno preso o stanno prendendo farmaci per il controllo della pressione del sangue. I neurolettici e altri antagonisti della dopamina (aloperidolo, sulpiride,metoclopramide, clorpromazina) possono ridurre gli effetti del medicinale. Il domperidone inibisce solo gli effetti periferici, ma non gli effetti centrali del farmaco e percio' non ha alcun effetto sui sintomi del morbo di Parkinson. L'effetto sedativo della lisuride puo' essere potenziato da farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale o dall'alcol.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C. Proteggere dalla luce.