domperidone ari*10cpr 10mg domperidone aristo pharma gmbh
Che cosa è domperidone ari 10cpr 10mg?
Domperidone ang compresse prodotto da
aristo pharma gmbh
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Domperidone ang risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di procinetici.
Contiene i principi attivi:
domperidone maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: domperidone.
Codice AIC: 037402017
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Adulti: sollievo da sintomi quali nausea e vomito, senso di peso epigastrico, malessere a livello addominale superiore e rigurgito di contenuti gastrici. Adolescenti (al di sopra dei 12 anni di eta' e con pesodi 35 chilogrammi o piu'): sollievo da sintomi quali nausea e vomito.
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Posologia
Si raccomanda l'assunzione per uso orale prima dei pasti. Se assunto a stomaco pieno, il farmaco verra' assorbito con un certo ritardo. La durata iniziale del trattamento e' di quattro settimane. Dopo tale periodo, le condizioni dei pazienti dovranno essere sottoposte a nuova valutazione e la necessita' di proseguire il trattamento, riconsiderata.Adulti ed adolescenti al di sopra dei 12 anni di eta' e con peso di 35 chilogrammi o piu': da 1 a 2 compresse da 10 mg tre o quattro volte al giorno con dosaggio massimo giornaliero di 80 mg. Prima infanzia e bambini: 0,25 - 0,5 mg/kg tre o quattro volte al giorno con dosaggio massimo giornaliero di 2,4 mg/kg (senza mai superare gli 80 mg al giorno). La somministrazione di compresse non e' adatta in bambini al di sotto dei 35 chili di peso.
Effetti indesiderati
La frequenza del verificarsi di reazioni avverse viene qui di seguitoriportata secondo la classificazione seguente: molto comune (>1/10), comune (>1/100, < 1/10); non comune (> 1/ 1.000, < 1/100);raro (>1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOEsistono scarsi dati post-marketing circa l'impiego di domperidone nelle donne gravide. Uno studio condotto sui ratti ha evidenziato tossicita' riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre. Il rischio potenziale nell'uomo non e' noto. Pertanto, domperidone dovra' essere usato in gravidanza esclusivamente quando cio' sia giustificato dal beneficio terapeutico atteso. Il farmaco viene escreto nel latte materno dei ratti in lattazione (principalmente sotto forma di metaboliti: concentrazioni-picco pari a 40 ed 800 ng/mL dopo somministrazione per via orale e intravenosa di 2,5 mg/kg, rispettivamente). Le concentrazioni di domperidone nel latte materno delle donne che allattano rappresentano dal 10 al 50% delle corrispondenti concentrazioni nel plasma e si presume che non superino i 10ng/ml. La quantita' complessiva di domperidone escreta nel latte materno umano dovrebbe essere inferiore a 7 mcg/die quando si assume il massimo della dose consigliata. Non e' noto secio' possa essere dannoso per il neonato. Pertanto, domperidone e' sconsigliato nelle donne che allattano.
Indicazioni
Adulti: sollievo da sintomi quali nausea e vomito, senso di peso epigastrico, malessere a livello addominale superiore e rigurgito di contenuti gastrici. Adolescenti (al di sopra dei 12 anni di eta' e con pesodi 35 chilogrammi o piu'): sollievo da sintomi quali nausea e vomito.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' nota a domperidone maleato o ad uno degli altri eccipienti; tumore ipofisario prolattino-secernente (prolattinoma). Il medicinale non dovra' essere utilizzato quando la stimolazione della motilita' gastrica potrebbe risultare dannosa: emorragia gastrointestinale, ostruzione meccanica o perforazione.
Composizione ed Eccipienti
Lattosio monoidrato, amido di mais, povidone K 30 (E1201), sodio laurilsolfato, cellulosa microcristallina (E460), biossido di silicio colloidale anidro (E551), magnesio stearato (E470B).
Avvertenze
Le compresse contengono lattosio. Uso durante l'allattamento: la quantita' totale di domperidone escreta nel latte materno e' prevista inferiore a 7 mcg al giorno quando si assume la piu' alta dose raccomandata. Non e' noto se cio' possa essere dannoso per il neonato. Pertanto domperidone e' sconsigliato nelle donne che allattano. Impiego nella prima infanzia: eventi avversi di natura neurologica sono rari. Poiche' le funzioni metaboliche e la barriera emato-encefalica non sono completamente sviluppate nei primi mesi di vita, il rischio di eventi avversi di natura neurologica e' maggiore nei bambini piccoli. Pertanto, si raccomanda di determinare accuratamente la dose e di monitorarla in maniera rigorosa nei neonati, nella prima infanzia e nei bambini piccoli. Il sovradosaggio nei bambini puo' causare sintomi extrapiramidali, sebbene per tali effetti occorre considerare altre cause. Le compresse non sono adatte alla somministrazione in bambini di peso inferiore ai 35 chilogrammi. Impiego in patologie epatiche: poiche' il domperidone viene metabolizzato in massima parte nel fegato, domperidone non dovra' essere somministrato in pazienti con danno epatico. Insufficienza renale: in pazienti con grave insufficienza renale (creatininemia > 6 mg/100 mL, cioe' > 0,6 mmol/L), l'emivita di eliminazione del domperidone risultava aumentata da 7,4 a 20,8 ore, ma le concentrazioni plasmatiche del farmaco erano inferiori rispetto a quelle osservate in volontari sani. Dato che la quantita' di farmaco escreta in forma immodificata attraverso i reni e' molto scarsa, nel caso di una somministrazione singola, e' improbabile che sia necessario aggiustare la dose in pazienti con insufficienza renale. Tuttavia, nel caso di somministrazioni ripetute, la frequenza delle dosi deve essere ridotta ad una o due volte al giorno, a seconda della gravita' del danno renale e puo' essere necessaria la riduzione della dose. Tali pazienti sotto terapia prolungata dovranno essere controllati regolarmente. Impiego con potenti inibitori del CYP3A4: la co-somministrazione di ketoconazolo per via orale, eritromicina o altri potenti inibitori del CYP3A4 che prolungano l'intervallo QT c deve essere evitata. Effetti cardiovascolari: alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato che il domperidone puo' essere associato ad un aumentato rischio di gravi aritmie ventricolari o morte cardiaca improvvisa. Il rischio puo' essere piu' alto in pazienti con eta' superiore a 60 anni o a dosaggi giornalieri maggiori di 30 mg. Domperidone deve essere usato al piu' basso dosaggio efficace negli adulti e nei bambini. L'uso di domperidone e di altri medicinali, che prolungano l'intervallo QTc, richiede cautela in pazienti con preesistente prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaca, in particolare l'intervallo QTc, in pazienti con significativi squilibri elettrolitici o con malattie cardiache rilevanti come insufficienza cardiaca congestizia.
Gravidanza e Allattamento
Esistono scarsi dati post-marketing circa l'impiego di domperidone nelle donne gravide. Uno studio condotto sui ratti ha evidenziato tossicita' riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre. Il rischio potenziale nell'uomo non e' noto. Pertanto, domperidone dovra' essere usato in gravidanza esclusivamente quando cio' sia giustificato dal beneficio terapeutico atteso. Il farmaco viene escreto nel latte materno dei ratti in lattazione (principalmente sotto forma di metaboliti: concentrazioni-picco pari a 40 ed 800 ng/mL dopo somministrazione per via orale e intravenosa di 2,5 mg/kg, rispettivamente). Le concentrazioni di domperidone nel latte materno delle donne che allattano rappresentano dal 10 al 50% delle corrispondenti concentrazioni nel plasma e si presume che non superino i 10ng/ml. La quantita' complessiva di domperidone escreta nel latte materno umano dovrebbe essere inferiore a 7 mcg/die quando si assume il massimo della dose consigliata. Non e' noto secio' possa essere dannoso per il neonato. Pertanto, domperidone e' sconsigliato nelle donne che allattano.
Interazioni con altri prodotti
Vari studi di interazione farmacocinetica/farmacodinamica in vivo condotti con ketoconazolo per via orale o eritromicina per via orale in soggetti sani hanno confermato una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio CYP3A4-mediato del domperidone da parte di tali sostanze. Con l'associazione di domperidone 10 mg per via orale quattro volte al giorno e ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, nel periodo di osservazione e' stato rilevato un prolungamento medio del QTc di 9,8msec, con variazioni dei singoli valori di prolungamento comprese tra1,2 e 17,5 msec. Con l'associazione di domperidone 10 mg quattro volte al giorno ed eritromicina 500 mg tre volte al giorno per via orale, nel periodo di osservazione il prolungamento medio del QTc e' risultato pari a 9,9 msec, con variazioni dei singoli valori di prolungamento comprese tra 1,6 e 14,3. In ognuno di questi studi di interazione, la C max e l'AUC del domperidone allo steady state sono risultate aumentate di circa tre volte. In detti studi, somministrato in monoterapia per via orale alla dose di 10 mg quattro volte al giorno, il domperidoneha determinato aumenti del QTc medio pari a 1,6 msec (studio con il ketoconazolo) ed a 2,5 msec (studio con l'eritromicina), mentre la monoterapia a base di ketoconazolo (200 mg due volte al giorno) e la monoterapia a base di eritromicina (500 mg tre volte al giorno), nell'ambito del periodo di osservazione hanno determinato prolungamenti del QTc rispettivamente pari a 3,8 e 4,9 msec.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Il prodotto non richiede speciali precauzioni per la sua conservazione. Conservare nella confezione originale in modo da proteggere il farmaco dall'umidita'.