dinapres 2,5 28 compresse 30mg+2,5mg master pharma srl
Che cosa è dinapres 28cpr 30mg+2,5mg fl?
Dinapres 1,25 compresse divisibili prodotto da
master pharma srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Dinapres 1,25 risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto dinapres 28cpr 30mg+2,5mg
E' utilizzato per la cura di antiipertensivo (ace inibitore e diuretico in associazione).
Contiene i principi attivi:
delapril/indapamide
Codice AIC: 028967026
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'ipertensione arteriosa in pazienti per i quali e' indicata l'associazione terapeutica.
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Posologia
La posologia usuale e' di una compressa 1,25 al giorno da somministrarsi preferibilmente al mattino. La maggioranza dei pazienti con ipertensione arteriosa lieve moderata ottiene un adeguato controllo pressorio con tale posologia. Qualora dopo 2 4 settimane l'effetto antiipertenssivo fosse insufficiente, e' consigliabile incrementare la posologia somministrando una compressa da 2,5 al giorno. Tale dose puo' essere indicata anche all'inizio della terapia nei pazienti con ipertensione moderata (PAD >105 mmHg). Una volta stabilizzati i valori pressori, un soddisfacente controllo pressorio puo' essere mantenuto con la posologia standard. In pazienti con ipertensione "borderline" (PAD=90-95 mmHg), puo' essere proposta l'assunzione di mezza compressa da 2,5. In pazienti gia' in trattamento con diuretici, e' importante sospendere il diuretico qualche giorno prima di somministrare Dinapres. INSUFFICIENZARENALE: poiche' in presenza di insufficienza renale si verifica ridotta escrezione di delapril, sono necessari aggiustamenti posologici neipazienti con livelli serici di creatinina >3 mg/dl; si consiglia di raggiungere il dosaggio appropriato partendo da dosi adeguatamente ridotte, ad es. mezza compressa da 2,5. PAZIENTI ANZIANI: nei pazienti anziani, in considerazione della fisiologica compromissione della funzionalita' renale, e' consigliabile non superare la posologia standard di 1 compressa da 1,25. om
Effetti indesiderati
Gli effetti collaterali comprendono piu' frequentemente capogiri o vertigini, cefalea, astenia, tosse, epigastralgia, vomito, eruzioni cutanee, prurito. Sono stati osservati sporadicamente aumento di CPK e LDH. Con l'impiego dei soli ACE inibitori o di indapamide sono state segnalate altre reazioni a carico di: SISTEMA CARDIOVASCOLARE: all'inizio del trattamento ed in occasione di incremento posologico si puo' riscontrare ipotensione. Raramente puo' verificarsi ipotensione sintomaticaaccompagnata da senso di vertigini, debolezza e nausea nei soggetti con grave ipovolemia e deplezione salina, in quelli sottoposti a dialisi od in quelli affetti da grave insufficienza cardiaca congestizia. Raramente si possono verificare sincopi. APPARATO RENALE: in determinatipazienti il trattamento con ACE inibitore puo' compromettere la funzione renale. APPARATO GASTROINTESTINALE E FEGATO: in rarissimi casi possono verificarsi altera-zioni del gusto; aumento degli enzimi epatici e della bilirubina. REAZIONI ALLERGICHE: reazioni di ipersensibilita' accompagnate da prurito, eruzioni cutanee ed a volte da febbre, comunque reversibili con la sospensione della terapia. In rari casi durante il trattamento con ACE inibitori puo' verificarsi edema angioneurotico. REAZIONI NEUROLOGICHE: insonnia, nervosismo, sonnolenza e parestesia. Altri effetti indesiderati possibili sono dispnea, iperidrosi, crampi muscolari. Si possono inoltre riscontrare alterazioni dei parametri clinici di laboratorio, quali aumento dell'azoto ureico e della creatininemia, soprattutto nei pazienti con insufficienza renale od in quelli precedentemente trattati con diuretici. Durante il trattamento con ACE-inibitori, a seguito della diminuzione della secrezione di aldosterone puo' verificarsi un aumento della potassiemia. Tra i fattori di rischio per lo sviluppo di iperpotassiemia devono essere considerati insufficienza renale, diabete mellito e uso contemporaneo di diuretici a risparmio di potassio e/o l'integrazione di potassio. Dopo somministrazione di indapamide sono state segnalate modificazioni dell'equilibrioidrosalino, in particolare ipopotassiemia. D'altra parte la perdita di potassio che si puo' verificare nel trattamento con indapamide tendead essere controbilanciata dalla contemporanea somministrazione di delapril.
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione arteriosa in pazienti per i quali e' indicata l'associazione terapeutica.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' nota al delapril, all'indapamide, ad altri ACE inibitori o ad altri derivati sulfamidici. Grave insufficienza epatica e renale, anuria. Stenosi uni o bilaterale dell'arteria renale. Accidenti ccerebro vascolari recenti. Feocromocitoma e sindrome di Conn. Gravidanza e allattamento. Precedenti di edema angioneurotico, ipopotassiemiae iposodiemia refrattaria.
Interazioni con altri prodotti
ANTIACIDI: la somministrazione contemporanea di antiacidi puo' ridurre leggermente l'assorbimento intestinale di delapril. POTASSIO E DIURETICI RISPARMIATORI DI POTASSIO: il trattamento con delapril puo' ridurre la perdita di potassio causata dall'indapamide. L'effetto ipopotassiemico dell'indapamide puo' essere aumentato da corticosteroidi, ACTH,amfotericina e carbenoxolone. L'ipopotassiemia o l'ipomagnesiemia, che possono verificarsi come effetti collaterali, favoriscono l'insorgenza di aritmie cardiache indotte da digitale. I diuretici risparmiatoridi potassio (spironolattone, amiloride, triamterene ed altri) o la somministrazione dei sali di potassio puo' far aumentare il rischio di iperpotassiemia. Pertanto, l'impiego di tali farmaci, se richiesto, deve essere praticato con cautela ed i livelli di potassiemia controllatifrequentemente. LITIO: nei pazienti in trattamento contemporaneo con ACE inibitori e litio sono stati descritti aumenti dei livelli ematicidi litio e sintomi di intossicazione da litio. Pertanto, la contemporanea somministrazione dei due farmaci dovrebbe essere fatta con cautela ed i livelli ematici di litio controllati frequentemente. La contemporanea somministrazione di indapamide puo' accrescere la tossicita' del litio, dal momento che ne viene ridotta la clearance renale. IPOGLICEMIZZANTI: la somministrazione contemporanea di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa. ALTRI FARMACI: e' opportuno somministrare con cautela indapamide in pazienti in terapia digitalica, cortisonica e in quelli che assumono cronicamente lassativi. Alcool, barbiturici, narcotici: puo' verificarsi unpotenziamento del calo pressorio in ortostatismo. L'effetto ipotensivo dell'indapamide puo' risultare aumentato nei simpatectomizzati, ed inoltre la reattivita' ad agenti pressori come la noradrenalina, puo' essere diminuita. Come con altri ACE-inibitori, in alcuni pazienti i farmaci antiinfiammatori non steroidei potrebbero ridurre l'effetto antiipertensivo del prodotto. Quando il prodotto viene impiegato insieme ad un'altra terapia antiipertensiva potrebbero manifestarsi effetti additivi.